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OPERAZIONI DI APERTURA DEI CONTI
All'inizio del nuovo esercizio occorre procedere alla riapertura dei conti presenti nello Stato Patrimoniale finale dell'esercizio precedente. La rilevazione del sistema iniziale dei valori comporta:
- La riapertura nel conto "Bilancio di apertura" di tutti i conti che alla fine dell'esercizio precedente sono stati chiusi nello Stato Patrimoniale finale.
- La ripresa dei valori comuni a due o più esercizi nel Conto Economico del nuovo esercizio.
I ratei iniziali misurano costi o ricavi di competenza dell'esercizio precedente che non devono più incidere sul risultato economico del nuovo esercizio. I ratei iniziali possono essere stornati (spenti) secondo due diverse procedure:
- Al momento della manifestazione finanziaria (storno posticipato o differito).
- Subito dopo la riapertura dei conti (storno immediato).
DESTINAZIONE DELL'UTILE DI ESERCIZIO
Il risultato dell'esercizio precedente, rilevato in sede di
chiusura e di formazione del bilancio, è soggetto alladestinazione, deliberata durante il successivo esercizio, dall'assemblea dei soci. L'utile può essere: distribuito ai soci (in tutto o in parte); destinato ad incremento delle riserve; destinato a copertura di perdite pregresse. Diversamente, la perdita può essere coperta mediante: utilizzazione delle riserve; riduzione del capitale sociale. RISERVE DI PATRIMONIO NETTO Le riserve del patrimonio netto (rispetto alla loro origine) si distinguono in: - Riserve di utili: alimentate da utili non distribuiti, per legge o per volontà dei soci (riserva legale, statutaria, straordinaria, utili a nuovo); - Riserve di capitale: alimentate da sottoscrizioni che non confluiscono nel capitale sociale (riserva sovrapprezzo azioni, versamenti in conto capitale o a copertura perdite). In aggiunta, le riserve sono ulteriormente distinguibili in: - Riserve distribuibili: possono essere assegnate ai soci come dividendo in- Riserve non distribuibili (o vincolate): la loro assegnazione è vincolata al rispetto di disposizioni di legge.
- COPERTURA DELLE PERDITE D’ESERCIZIO
In presenza di risultati economici negativi (perdita d’esercizio), l’Assemblea dei soci è chiamata a decidere la modalità più idonea di copertura della perdita. Essa può consistere:
- Nel rinvio della perdita ai futuri esercizi.
- Nell’utilizzo di riserve di utili preesistenti.
La copertura della perdita d’esercizio. Altre possibili modalità di copertura delle perdite consistono nella riduzione del capitale sociale o nel versamento di denaro da parte degli azionisti.
AUMENTO DI CAPITALE SOCIALE
Dopo che un’impresa viene costituita, il patrimonio netto subisce variazioni (in aumento o in diminuzione) non solo quale conseguenza dei risultati ottenuti per effetto della gestione (utile o perdita d’esercizio), ma anche per operazioni connesse alla
la situazione finanziaria e patrimoniale dell'impresa. Il bilancio è strutturato in diverse sezioni, tra cui: - Attivo: rappresenta le risorse possedute dall'impresa, suddivise in attività correnti (come disponibilità liquide, crediti verso clienti) e attività non correnti (come immobilizzazioni materiali e immateriali). - Passivo: rappresenta le fonti di finanziamento dell'impresa, suddivise in passività correnti (come debiti verso fornitori) e passività non correnti (come debiti a lungo termine). - Patrimonio netto: rappresenta la differenza tra attivo e passivo e indica il valore del capitale proprio dell'impresa. Il bilancio è redatto secondo principi contabili internazionali e nazionali, al fine di garantire la trasparenza e la correttezza delle informazioni fornite agli stakeholder. Attraverso l'analisi del bilancio, è possibile valutare la situazione finanziaria dell'impresa, la sua capacità di generare profitti e la sua solidità patrimoniale.La gestione aziendale. La redazione del bilancio destinato a pubblicazione è regolata dal Codice civile, che ha recepito la IV e la VII direttiva CEE (D.lgs. 127/91) e i principi contabili OIC (che affiancano e completano il Codice civile), e dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, recepiti con il Regolamento CE n. 1606/2002 e con il D.lgs. 38/2005.
Obbligo a redigere il bilancio secondo:
- Società di piccole dimensioni ex art. 2435 del Codice Civile
- Società quotate, società con strumenti finanziari diffusi, le banche, le SIM, le SGR, gli enti finanziari vigilati dalla Banca d'Italia e le assicurazioni (per queste gli IAS/IFRS ultime l'obbligo vale solo per il bilancio consolidato oppure se quotate)
Possibilità di scelta: Codice civile o tutte le altre società IAS/IFRS
SCHEMA DELLO STATO PATRIMONIALE
La forma è a sezioni contrapposte, mentre la struttura è rigida.
(modalità di aggregazione dei valori). I fondi rettificativi sono portati a diretta riduzione della voce, dandone evidenza nella Nota Integrativa del valore lordo e del relativo fondo di rettifica. Pertanto nell'attivo la voce immobilizzazioni è indicata al netto dei fondi ammortamento e dei crediti al netto del fondo svalutazione crediti. Inoltre, l'art. 2423-ter Codice Civile dice:
- Possibilità di suddividere in modo più particolareggiato le voci precedute da numeri arabi, senza però eliminare la voce complessiva e l'importo corrispondente.
- Possibilità di raggruppare le voci se sono di importo irrilevante o qualora il loro raggruppamento favorisca la chiarezza o la rappresentazione veritiera e corretta, purché nella Nota Integrativa le voci siano indicate distintamente.
- Obbligo di aggiungerne nuove voci qualora il loro contenuto non sia compreso in alcuna delle voci previste.
- Obbligo di modificare le voci contenute
CLASSIFICAZIONE DEL PASSIVO
La classificazione del passivo è effettuata sulla base della natura delle fonti di finanziamento, in modo da distinguere in particolare i mezzi di terzi dai mezzi propri.
- Patrimonio netto: sono distintamente indicate le voci di capitale sociale, le riserve di capitale (sovrapprezzo azioni), le riserve di rivalutazione, le riserve di utili (riserva legale, riserve statutarie, altre riserve e utili (perdite) di esercizi precedenti riportati a nuovo) e l'utile o la perdita dell'esercizio.
- Fondi rischi ed oneri: accantonamenti prudenziali a fronte di perdite o debiti di natura determinata, esistenza certa o probabile, per i quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio è incerto l'ammontare o la data di sopravvenienza.
- Trattamento di fine rapporto: voce peculiare dei bilanci italiani; il Legislatore italiano, ha creato per il TFR una macroclasse a sé stante, che
sostanzialmente va assimilata a quella dei debiti.- Debiti: a loro volta suddivisi in base alla natura del rapporto da cui deriva il debito stesso (prestito finanziario,fornitura, rapporti tributari…) e, in subordine, divise per liquidità/esigibilità (es.: «debiti verso banche: di cui (a)esigibili entro l’esercizio successivo e (b) esigibili oltre l’esercizio successivo»).- Ratei e risconti passivi.
SCHEMA DEL CONTO ECONOMICO
La forma è scalare e la struttura è rigida. La classificazione è per aree gestionali:
- Gestione operativa (A-B).
- Gestione finanziaria (macroclassi C e D).
- Gestione tributaria (voce 20).
NOTA INTEGRATIVA
Il Codice civile richiede la presentazione di un terzo documento, che è parte integrante del bilancio: la notaintegrativa. Le finalità di questo documento sono :
- Esplicative delle decisioni prese in sede di valutazione.
- Descrittive delle voci (sintetiche) iscritte nei documenti
contabili.- Informative/integrative per dati che per loro natura (qualitativa o extracontabile) non fanno parte dello SP e CE.
Dal 1/1/2016, in seguito al d.lgs. 139/2015, i conti d'ordine (che davano informazioni sui principali rischi e impegni "fuori bilancio" della società) non figurano più in calce allo SP. Tali informazioni sono ora delegate alla Nota Integrativa. È il caso delle fideiussioni, ipoteche, impegni, etc.
RENDICONTO FINANZIARIO
Il rendiconto finanziario è parte integrante del bilancio di esercizio (le imprese con meno di 50 dipendenti e ricavi fino a 8,8 mln non sono obbligate. Per le imprese che adottano gli IAS è obbligatorio). Dà evidenza di come si sono generati e a quanto ammontino i flussi finanziari (positivi o negativi) generati dalla gestione.
L'oggetto di analisi prescelto è la liquidità, intesa quale moneta e suoi sostituti più immediati (assegni ed altri valori di cassa, etc.).
nonché depositi a vista ed ogni altra attività immediatamente incassabile senza essere oggetto di significative perdite di valore nel breve.