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NORME DEL C.C. SULLE SCRITTURE CONTABILI
Art 2214 LIBRI OBBLIG. E ALTRE SCRITTURE CONTABILI. L’imprenditore deve tenere il
giornale e il libro degli inventari e le altre scritture contabili e conservare ordinatamente gli originali
e le copie di lettere… le disposizioni non si applicano ai piccoli imprenditori.
Art 2215 MODALITà DI TENUTA DELLE SCRITTURE CONTAB.i libri contabili devono
essere numerati in ogni pag, devono essere bollati in ogni foglio e nell’ultima pag (c’è il numero dei
fogli che lo compongono) da chi di competenza (notaio o uff). libro giornale e degli inventari non
sono bollati ne vidimati.
Art 2216 CONTENUTO LIBRO GIORNALE contenere gg per gg le operazioni effettuate
Art 2217 REDAZIONE INVENTARIO. Deve: essere redatto a inizio dell’impresa e ogni anno,
valutare attività e passività, e anche attività e passività delle altre attività dell’imprenditore. si
chiude con il bilancio e con il conto dei profitti e delle perdite. Deve dimostrare verità su utili e
perdite.
Art 2219 TENUTA CONTABILITà. Le scritture devono essere tenute senza spazi in bianco sena
interlinee e senza uscire dal margine. No abrasioni e cancellazioni visibili.
Art 2220CONSERVAZIONI DELLE SCRITTURE conservate per 10 anni dalla data di ultima
registrazione.
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-scritture sezionali: costituite da scritture analitiche coordinate, raccolgono info relative ad un
determinato fenomeno. Formano la contabilità dei servizi delle imprese turistiche.
Sono :
- contabilità dei clienti e delle vendite: si basa su il registro delle fatture emesse, il partitario clienti
(tiene aggiornato l’ammontare dei crediti dei clienti), lo scadenziario dei clienti (sono annotati gli
ordini e gli importi da riscuotere), il registro delle cambiali attive
- dei fornitori e degli acquisti: si basa su il registro delle fatture d’acquisto, partitario fornitori, il
registro delle cambiali passive, lo scadenziario dei debiti.
- del personale (libro matricola e libro paga);
- di magazzino (entrate e uscite): riguarda movimenti interni ed esterni di acquisti e vendite,
raccogliere le info di magazzino, carico e scarico. Le scritture sono: il giornale di magazzino ( in
ordine cronologico di entrate e uscite) e conti di magazzino ( formato dai conti delle singole merci).
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UNITà 19 IL CONTO, I METODI E LE PROCEDURE CONTABILI
la contabilità deriva da conto che è a sua volta lo strumento di cui ci si seve per tenere la contabilità.
Scopo della contabilità è la rilevazione di info su oggetti detti oggetti di conto, cioè l’intestazione di
un conto. Il conto è un insieme ordinato di registrazioni riguardanti un determinato oggetto per
metterne in evidenza le variazioni e la grandezza. Il conto è quindi un prospetto (o mastrino o
scheda di conto) su cui si annota un serie ordinata di valori relativi all’oggetto. Scopo di queste
operazioni è di conoscere in qualsiasi momento la consistenza dell’oggetto con le sue variazioni
registrate. Graficamente il conto può essere:
- a una sezione: da una sola colonna in cui sono registrati gli aumenti o i decrementi in ordine
cronologico (forma a scalare), dopo ogni operazione viene effettuato il saldo.
- a due sezioni: in quella di sinistra si trova Dare (quantità in entrata) e in quella di destra Avere
(quantità in uscita). Può essere a sezioni accostate (dare e avere sono colonne vicine) o a sezioni
divise (si trovano lontane una dall’altra).
Ogni conto ha un intestazione, cioè:
- un titolo o denominazione che ne indica l’oggetto
- un codice numerico o alfanumerico
Quando viene fatta la prima registrazione si dice che il conto è “acceso”, viene “tenuto”
continuando la registrazione dei dati. Le operazioni principali sono:
- addebitamento: registrare una quantità sotto Dare
- accreditamento: registrare una quantità sotto Avere
- saldo: calcolare il totale delle due colonne (dare e avere) e scrivere il totale sotto la colonna con il
totale più basso. Se il conto presenta saldo uguale il conto si dice spento.
- chiusura: determinare il saldo e iscriverlo a chiusura (o a pareggio) nella colonna il cui totale è
minore.
In base al loro contenuto i conti si distinguono in:
- unilaterali: si registra un solo tipo di movimento, tutti dello stesso segno, cioè solo la colonna dare
o la colonna avere (es. conto stipendi, affitti, costi di trasporto solo costi; merci vendute, servizi
venduti ricavi)
- bilaterali: si registrano movimenti in aumento o in diminuzione del conto (conto denaro in cassa,
conto banca, crediti v/clienti sia dare che avere)
Nei tour operator, l’impostazione dei conti per i viaggi è di 3 tipi:
- conto per ogni iniziativa che funziona a costi e ricavi d’esercizio. Registrare in dare i costi dei
servizi forniti e in avere i ricavi relativi alla vendita dei servizi.
- due conti per ogni iniziativa, in uno vengono registrati tutti i costi speciali che riguardano
l’oggetto nell’altro tutti i ricavi derivati dalla vendita
- per ogni iniziativa un solo conto relativo ai ricavi menti i costi sono registati in più conti separati
per tipo (albergo, aereo, soggiorno)
PIANO DEI COSTI
per tenere la gestione l’impresa deve decire a quali oggetti aprire un conto, deve quindi predisporre
il piano dei conti cioè l’elenco dei conti che l’impresa utilizza nella contabilità generale. Ogni conto
è contraddistinto da un numero di codice ed è diviso in gruppi e sottogruppi.
REGOLE DI REGISTRAZIONE
sulle modalità di annotare i conti esistono regole chiamate METODO CONTABILE cioè il modo
adottato per tenere le scritture. Il più noto di questi metodi è la partita doppia, chiamata così perché
presuppone la doppia registrazione una volta in Dare e una volta in Avere per lo stesso importo.
Questo metodo rende efficienti le annotazioni del sistema dei conti perché permette alcuni controlli
automatici: infatti presuppone che ci sia continuamente il pareggio tra accreditamenti e
addebitamenti.
Il metodo della partita doppia si regge su 4 regole: le quantità vanno annotate:
- 2 volte identiche e alla stessa data
- in 2 conti diversi
- in sezioni opposte (dare e avere)
- senza valori negativi (una quantità negativa in una sezione di un conto equivale ad una quantità
positiva in un altro)
Per tenere le scritture contabili in partita doppi si tengono 3 libri: il libro della prima nota, il libro
generale, il libro mastro.
PARTITA DOPPIA APPLICATA AL REDDITO
La partita doppia applicata al sistema del patrimonio (o reddito) permette di analizzare ciascun fatto
amministrativo sotto 2 aspetti:
- aspetto finanziario o numerario o originario, analizza le variazioni finanziarie (acquisto o vendita,
credito o debito) esempi: cassa, banca, crediti, iva , ratei, debiti, cambiali,fondo imposte, tasse. Dare
è variazione finanziaria attiva, Avere passiva. Questi conti sono classificati in:
- certi (cassa)
- assimilati (clienti, fornitori, banca, debiti…)
- presunti ( fondi spese, fondi rischi)
-aspetto economico o derivato di un fatto amministrativo riguarda le variazioni economiche (costo
o ricavo). I conti economici possono essere di capitale e di reddito.
- Esempi di conti economici di capitale proprio: capitale sociale, riserve, utile d’esercizio, perdita…
- esempi di conti economici di reddito: costi pluriennali (immobilizzazioni), rimanenze, variazioni
di esercizio (costi e ricavi). Dare =passivo Avere=attivo.
Il fine ultimo delle registrazioni è determinare il reddito o il patrimonio in funzionamento
dell’impresa
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BILANCIO: è il documento che illustra la situazione patrimoniale della società. Si compone in 3
documenti:
- Stato patrimoniale
- Conto economico
- Nota integrativa
È disciplinato dal Codice Civile (c.c.)art. 2423 e seguenti, detta la CLAUSOLA GENERALE:
deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione
patrimoniale ed economica dell’azienda.
- CHIAREZZA: il bilancio deve essere comprensibile e quindi va redatto secondo gli schemi
ideati dal c.c.
- VERITIERO: il più possibile vicino al vero, perché compaiono nel bilancio dei valori che non
sono aggettivi per natura (es. fondo ammortamento, fondo rischi)
- CORRETTO: dal punto di vista contabile
Art. 2423 bis 5 PRINCIPI DI REDAZIONE
- PRUDENZA: la valutazione di alcuni elementi del patrimonio deve seguire il principio della
prudenza. Significa che bisogna contabilizzare eventuali perdite temute, ma non bisogna
contabilizzare gli utili solo sperati.
ES. i crediti v/clienti, alla fine dell’anno, devono essere svalutati se si prevede di non
riscuoterli per intero, scrivendo una voce di costo, che è la svalutazione crediti, il fondo
rischio su crediti va a ridurre il valore dei crediti nel bilancio.
- COMPETENZA: vanno contabilizzati solo i costi e i ricavi effettivamente maturati.
ES. ratei-risconti, ammortamenti, valutazione rimanenze.
- VALUTAZIOE SEPARATA: beni non omogenei devono essere valutati separatamente.
ES. le rimanenze di materie prime vanno valutate al costo di acquisto, mentre le rimanenze
di prodotto al costo di produzione.
- CONTINUAZIONE DELL’ATTIVITà: gli elementi del patrimonio vanno valutati in una
prospettiva di continuazione dell’attività.
ES. le immobilizzazioni vengono valutate considerando il costo e il fondo ammortamento se
l’azienda è destinata a continuare la sua attività.
COSTANZA DEI CRITERI DI VALUTAZIONE: i criteri di valutazione vanno mantenuti costanti
da un anno all’altro altrimenti i dati dei bilanci di più esercizi consecutivi non sarebbero
comparabili.
IL CONTO, I METODI E LE PROCEDURE CONTABILI
la contabilità deriva da conto che è a sua volta lo strumento di cui ci si serve per tenere la
contabilità. Scopo della contabilità è la rilevazione di info su oggetti detti oggetti di conto, cioè
l’intestazione di un conto. Il conto è un insieme ordinato di registrazioni riguardanti un determinato
oggetto per metterne in evidenza le variazioni e la grandezza. Il conto è quindi un prospetto (o
mastrino o scheda di conto) su cui si annota un serie ordinata di valori relativi all’oggetto. Scopo di
queste operazioni è di conoscere in qualsiasi momento la consiste