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PREMI SU VENDITE
Vengono concessi quando il cliente acquista una notevole quantità di merci, soprattutto rispetto a quanto inizialmente negoziato (per instaurare un rapporto tra azienda e cliente).
Rettifica (indiretta) in diminuzione del ricavo di vendita.
- Riduzione del credito verso il cliente.
- Riduzione del debito verso l'Erario per l'IVA.
- Tendenzialmente le note di credito per i premi su vendite vengono emesse alla fine dell'anno.
SCONTI: incondizionato passivo
Passivo perché siamo noi ad applicarlo.
Lo "sconto incondizionato passivo" si applica sul prezzo di listino quando l'ordine è di un certo ammontare, senza aspettare fine anno perché sappiamo subito vedendo l'ordine quale sia l'importo.
In questo caso (diversamente dagli altri casi di rettifiche) lo sconto non avviene con nota di credito, ma direttamente in fattura perché lo sconto è concesso nel momento in cui si invia la fattura.
relativa alla vendita (di beni o servizi). Lo sconto è portato a deduzione dell'importo delle merci, prima di determinare la base imponibile IVA. È uno dei pochi casi in cui vediamo in contemporanea l'alimentazione di due valori non numerari in sezioni opposte ("sconti incondizionati passivi" e "merci c/vendite"). SCONTI: cassa passivi - sconti condizionati: Si possono definire anche, condizionati dalle modalità con cui regolo il pagamento. In questo caso non rettifichiamo i ricavi di vendita (che rimangono immutati), ma andremo ad alimentare un costo finanziario perché decidiamo di fare uno sconto al cliente grazie al pagamento avvenuto prima del previsto. Non avremo quindi una variazione indiretta del valore delle merci con la modifica conseguente dell'Erario, ma solo la registrazione di un delta che si viene a creare tra quanto mi era dovuto e quanto incasso, garantendo quello sconto. costo finanziariosconto rappresenta un che andrà a gravare sui costi complessivi della mia azienda. 4.5 – Vendita di beni in valuta estera Può capitare di avere operazioni di acquisto extra SME, in valuta diversa dall’EUR. La valuta diversa comporta la cui certezza si ha solo nel momento del pagamento che risentirà del tasso di cambio vigente in quel momento. Al momento del pagamento, il tasso di cambio può essere: - Immutato nessuna rettifica. - Aumentato Apprezzamento dell’EUR che comporta PERDITE SU CAMBI (R). - Diminuito Deprezzamento dell’EUR che comporta UTILI SU CAMBI (R). CAPITOLO 5 36 80 Pagina di La remunerazione del lavoro dipendente Come avevamo già detto, il lavoro rappresenta uno dei fattori produttivi fondamentali risorsa per dar vita all’attività produttiva. Possiamo considerarlo come una che deve entrare in azienda. Le rilevazioni contabili della remunerazione del personale seguono la stessalogicautilizzata per ogni altra operazione d'acquisto di fattori produttivi, ma con unaIl LAVORO è categoria di prestazioni ESENTE IVAeccezione: .Cos'è il rapporto di lavoro? soggetto dipendente)È la relazione che viene a instaurarsi tra il prestatore di lavoro (che eroga una prestazione e che in cambio riceve una retribuzione (concordataall'inizio della relazione) da parte del datore di lavoro/impresa.Ciò comporta uno scambio monetario:Entra un servizio, ossia la prestazione del lavoro (var. non numeraria) Esce disponibilità monetaria, ossia la retribuzione (var. numeraria)È al pari del ciclo passivo. LA RETRIBUZIONEÈ la valorizzazione economica dell'attività prestata dal lavoratore.In funzione del momento in cui è erogata, si distingue la:Retribuzione immediata:1. viene erogata periodicamente sotto forma di stipendioo salario, negoziata su una scadenza temporale concordata che può essere mensile,Bimensile, settimanale… Retribuzione differita: 2. matura durante l’esercizio e viene erogata al momento della cessazione del rapporto del lavoro (per qualsiasi motivo). Viene anche indennità/trattamento di fine rapporto (TFR). definita come
- La retribuzione immediata
Gli elementi che concorrono a determinare il valore della retribuzione immediata sono:
- Retribuzione di base (o retribuzione lorda): coincide con l’importo lordo che viene definito nel contratto di lavoro.
Perché lorda? Il netto della retribuzione lorda viene calcolato al lordo degli oneri sociali a carico del dipendente e delle ritenute fiscali.
Oneri sociali: sono degli elementi definiti per legge (imposti) per garantire un’assistenza sanitaria/sociale e una previdenza pensionistica per i lavoratori, una volta che il lavoratore raggiunge una certa età. Sono connessi al sistema di assicurazioni obbligatorie gestite dagli enti pubblici (l’INPS è l’ente principale).
Gli oneri sociali sono a carico sia del lavoratore che dell'azienda. Il lavoratore però non versa la somma direttamente (all'INPS) ma il valore viene trattenuto dalla retribuzione lorda e poi versato da parte dell'azienda per suo conto all'INPS. L'azienda si pone come intermediario (per semplificare la raccolta) tra il lavoratore ed INPS per la quota di oneri sociali che grava sul lavoratore. La somma a carico dell'azienda (l'onere) rappresenta un costo aziendale che va a sommarsi alla retribuzione lorda che l'azienda ha negoziato con il proprio dipendente.
Ritenute fiscali: i lavoratori sono tenuti a pagare le tasse. Per semplificare la raccolta ed evitare evasione fiscali, lo Stato chiede alle aziende di trattenere direttamente dalla retribuzione lorda una parte delle imposte che il lavoratore è (=imposta sul reddito delle persone fisiche) tenuto a versare a titolo di IRPEF.
Ci sono poi altre prestazioni che possono
essere erogate a favore del lavoratore
come buoni mensa, telefoni, benefit legati all'auto... retribuzione lorda - (oneri sociali +1Retribuzione netta = ritenute fiscali)1: a carico del lavoratore
Per l'azienda, i costi che incamerano nel processo produttivo sono dati da: retribuzione lorda + oneri sociali 2Valore del lavoro =2: a carico dell'azienda
Esempio slide 6 Contributi previdenziali /Oneri sociali Vanno versati(a carico dell'azienda) all'INPS(400)Contributi previdenziali /Oneri socialiCosto immediato per (a carico del dipendente)l'azienda / (100)Costo del lavoro Imposte (IRPEF)(1400) (a carico del dipendente)Retribuzione di base /(200) Retribuzione lorda(1000)Retribuzione nettaVanno versati del dipendenteall'Erario (700)I flussi in uscita dall'AziendaL'Impresa vedrà uscite di cassa causate da:INPS per i contributi a suo carico. INPS per i contributi a carico del dipendente. ERARIO per le trattenute
IRPEF.
Retribuzione di base (netta) dei dipendenti + TFR.
Pagina di
Dal punto di vista contabile…Quello che ci interessa sarà:
(ossia registrare)
- Liquidare il costo del lavoro dipendente =
- La retribuzione di base/lorda
- Oneri sociali a carico dell’impresa
- Oneri sociali a carico del dipendente
- Pagamento della retribuzione netta. Nella prima fase non c’è la liquidazione delle ritenute fiscali perché possono essere registrate solo nel momento in cui effettuo il pagamento della retribuzione netta. Al pagamento della retribuzione netta dovrò quindi considerare anche le ritenute fiscali a carico del dipendente. Quindi la retribuzione netta sarà al netto delle ritenute fiscali a carico del dipendente e degli oneri sociali, già liquidati nella fase precedente.
- Versamento delle trattenute degli oneri sociali e delle ritenute fiscali, che non sono risorse dell’azienda. Devono essere girate agli organi
competenti(=INPS ed ERARIO).
4. Liquidazione del TFR. “Personalec/retribuzioni”
1.A – Liquidazione della retribuzione lorda
Il risorseconto retribuzioni (o salari e stipendi) sarà di natura reddituale in quanto sono cheintroitiamo in azienda (costi). Introitiamo risorsa lavoro a fronte di un debito che si genera neiconfronti dei dipendenti per i loro stipendi.
1.B – Oneri sociali a carico dell’impresa
Afronte del costo per oneri sociali, avrò un debito nei confronti nell’INPS, perché sono soldi chedovrò girare a loro.
1.C – Oneri sociali a carico del lavoratore
Vado a ridurre i debiti che avevo nei confronti deidipendenti (incomincio così a calcolare quale siala retribuzione netta del lavoratore), e comecontropartita avrò un aumento dei debiti versogli istituti previdenziali.
2 – Calcolo delle ritenute fiscali e pagamento finale
Prima di calcolare quanto spetta al lavoratoredobbiamo calcolare le ritenute fiscali.
Le ritenute fiscali sono le imposte che devono essere pagate all'erario da parte del lavoratore, che però non paga direttamente ma tramite l'azienda, che detrae l'importo dalla retribuzione di base. Il saldo del debito va riportato in diminuzione nel conto corrente bancario.
Sono tutti conti di natura patrimoniale, mi aiutano a capire come regolare versamenti di denaro.
In debiti v/dipendenti ci andrà la differenza tra i debiti iniziali (della liquidazione della retribuzione lorda) e la cifra trattenuta per gli oneri sociali a carico del lavoratore. Quindi, non il totale della cifra di debiti v/dipendenti va al dipendente in quanto una parte viene decurtata per le ritenute fiscali applicate; la rimanente parte diventa quindi la retribuzione netta (somma che mi esce da "Banche c/c").
3 - Versamento degli oneri sociali e delle ritenute fiscali
Ora l'azienda deve saldare i propri debiti nei confronti di INPS ed ERARIO. Saldo quindi
i debiti che avevo nei confronti dell'INPS (debiti v/istituti previdenziali) e dell'ERARIO (erario c/ritenute). Bilancio il saldo dei debiti con un'uscita in avere di disponibilità dal conto corrente. Gli oneri si versano in Italia entro il 16 del mese successivo a quello in cui è avvenuto il pagamento della retribuzione. Il conto "Banca c/c" è dato dalla somma degli altri due. Sono tutti conti di natura patrimoniale in quanto regolo il pagamento.
2) La retribuzione differita4 – Retribuzione differita dei dipendenti (TFR)Il TF