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Flashback mentre racconta alla ragazza cosa ha visto a casa di Frank.

• La colonna sonora Blu Velvet è importante perché la storia è molto incentrata

• sul velluto blu dell'attrice.

C'è sempre un primo piano sulla tenda rossa.

• Rallenty mentre il ragazzo la picchia dopo averlo fatto con in sottofondo dei

• rumori assordanti.

Non fanno vedere il bambino, che si vedrà solo all'ultimo, ma si capisce che è

• dietro alla porta grazie alle voci off si lui e della mamma.

Tutta la storia inizia “entrando” nell'orecchio e finisce “uscendo” dall'orecchio.

Blade Runner.

Inquadrature reali, personaggi e ambiente di fantascienza. Ambientato nel

• 2019. Spesso vediamo con gli occhi del protagonista. Molto spesso sono

disturbate perché passano le persone davanti oppure illuminate troppo dalla

luce delle macchine fuori dall'appartamento.

la musica la possiamo trovare sia over che in: over nei momenti con più suspance

• che caratterizza il film; musica in per es. nella festa dove trova chi ha

comprato il serpente.

La punteggiatura filmica è non iconizzata perché il cambio di scena avviene

• attraverso gli stacchi.

Non c'è il narratore esterno, quindi voce in. Ci sono molti suoni off come per es.

• il semaforo, le voci nella città delle persone e quelle dei giocattoli

nell'appartamento di Sebastian.

Viene utilizzato il rallenty nella scena dell'uccisione della spogliarellista.

• È un film poco luminoso probabilmente per via del genere di film cupo e violento

• così che risalti il rosso del sangue degli uccisi.

Si utilizza il decupage, è tutto continuo.

• Minimo carrello all'indietro su un pezzo della città dall'alto che è sempre lo

• stesso che vediamo. Ed un altro all'esterno dell'appartamento di Sebastian.

Uno zoom avviene quando il biondo cattivo uccide suo padre, ma poi la sua morte

• è nascosta, si vede soltanto l'uccisore e la morte di Sebastian avviene fuori

scena. Un altro zoom sulle ferite di Pris.

Lo spettatore in certe occasioni vede più del personaggio, in certe altre c'è

• l'effetto sorpresa, tutto questo per creare sempre più tensione.

La Sfida.

Titoli di inizio con musica, sfondo nero e scritte bianche.

• Voce off: mentre bevono a casa di Don Antonio sono inquadrati Don Antonio e la

• moglie, ma parlano al tavolo; rumori della festa primi sentiti poi subito stacco

sulla parata; quando Vito e Assunta sono sulla terrazza sentono le liti delle

comari; la ragazza sente parlare la madre di Vito e l'amico.

Narrazione classica.

• Ambientazione ed inquadrature veritiere.

• Musica over quando vede la ragazza.

• Dopo la lite c'è uno scuro e si avanti col tempo della narrazione e loro sono con

• la mafia.

Punteggiatura: iconizzata, scuro quando ci sono i cambi di ambientazione e

• dissolvenza quando comincia un viaggio e si rivede quando è arrivato. Non

iconizzata con lo stacco sulle stesse scene.

Sponsorizza molti prodotti americani: coca-cola, sigarette e tv.

• Fino all'ultimo non si capisce se Salvatore vuole far qualcosa ad Assunta o a

• Vito perché ci sono tre inquadrature una su lei una su Salvatore ed una su Vito.

I 400 colpi.

Panorama su Parigi intorno alla tour Eiffel durante i titoli di inizio.

• Inquadratura ed ambientazione vera.

• Decupage.

• Punteggiatura sia iconizzata che non.

• Voce off: della tv mentre sale le scale, della bambina che piange, della donna

• dell'interrogatorio (forse più voce over).

Solo durante l'interrogatorio si sa qualcosa di più della vita del bambino e si

• capisce come mai si comporta in un certo modo.

Voce over: ricordo della voce del professore che lo sgrida.

• Narrazione tra classica e moderna perché l'azione è importante perché manda

• avanti la storia, ma anche molto incentrata sulle emozioni. Per esempio molte

scene che non servono per portare avanti l'azione vengono comunque riprese(es

quando sono in macchina con tutta la famiglia che scherzano e c'è solo la

musica, quando è in cella, quando chiudono tre bambini in una cella per non farle

giocare vicino ai ragazzi del riformatorio, tutte le varie camminate per es

quella dell'amico quando è andato a trovare il bambino in riformatorio e non lo

hanno fatto entrare.

Mentre il bambino è sulla giostra si vede con i suoi occhi tutto velocizzato e

• che gira.

Musica over in tutte le scene dove non c'è dialogo, usata per commento quando

• il bambino scappa dal riformatorio e quando rimane da solo durante la notte che

passa fuori casa.

Carrello all'indietro per vedere meglio l'ambientazione dove il bambino è messo

• in prigione per aspettare di essere portato in riformatorio. Altro carrello

quando è dentro la prigione per far vedere il palazzo e la sua prigione, poi

carrello in avanti su di lui fino ad arrivare ad un piano all'americana. L'unico

zoom è alla fine sul volto del bambino finalmente scappato dal riformatorio ed

ha visto il mare.

Macchina da presa dentro le sbarre della camionetta della polizia, ma non si

• vede con gli occhi del ragazzo.

Quarto potere.

Colori molto scuri.

• Punteggiatura: dissolvenza tenendo sempre un particolare uguale tra le due

• inquadrature, all'inizio, poi stacchi.

Carrello velocizzato sulla pallina con la neve.

• Dettaglio bocca del morto prima di morire.

• Inquadrature ambigue (es quando arriva la cameriera la si vede in una specie di

• vaso solo nel riflesso).

Ci sono tante inquadrature del castello sempre da punti di vista diversi, ma non

• carrellata.

Il film inizia con un documentari (voce over, cartelli, la voce parla delle sue cose

• e si vedono le immagini) sul signor Kane, poi passa a film diretto dove c'è un

giornalista che intervista le persone e loro raccontano in flashback.

Tutte le volte che si entra e si esce nel night club di Susan c'è sempre la

• stessa inquadratura.

Carrello su Thompson e soggettiva su quello che legge (memorie di Tacher), poi

• flashback.

All'interno dei flashback ci sono anche dei salti di tempo per raccontare solo le

• parti più importanti del racconto.

Tutti si parlano sopra.

• Si vedono i giornalisti di un giornale in una foto, poi da foto sono reali perché

• Kane li ha posizionati esattamente uguali a quella foto, se li è presi tutti.

Carrello sull'ospedale dove c'è Lilen.

• Nel flashback di Lilen Susan canta quando lei e Kane si sono appena conosciuti,

• nell'inquadratura successiva sono nelle stesse posizioni in abiti diversi e si

capisce che è passato del tempo, quando lei finisce di cantare lui applaude e gli

applausi sono il collegamento all'inquadratura successiva dove le persone

applaudono per il discorso che Kane fa quando deve diventare presidente. Si

arriva poi alla pagina di giornale che abbiamo già visto al documentario iniziale.

Rumore off della macchina da scrivere.

• Rivediamo alcune scene del flashback di Lilen in quello di Susan.

• Panoramica finale quando se ne stanno andando via dal castello quando il

• giornalista fa la morale finale. (non si può ricostruire la vita di una persona da

una persona sola).

Skycam su oggetti da buttare di Kane.

• Finisce con la stessa inquadratura dell'inizio.

La corazzata Potemkin.

Inizia ripetendo le due stesse inquadrature tre volte (frequenza ripetitiva).

• Stacchi.

• Inquadrature fisse.

• Raccordo di spazio quando il marinaio va a disturbare i marinai più poveri che

• dormono.

Soggettive quando il comandate guardare i marinai di sotto.

• Film di denuncia.

• Dettagli sugli occhiali e sulle larve.

• I primi piani vengono fatti simili all'occhio di bue del teatro.

• Rumori.

• Il marinaio rompe il piatto e questo viene rifatto tramite due inquadrature.

• Ombre di uomini impiccati sull'albero immaginati da un marinaio.

• Parecchie inquadrature prima che sparino (poi non sparano) per creare

• suspance.

Quando lasciano il morto a Odessa non c'è più la musica ed il colore è più scuro

• riprende quando iniziano la rivolta.

Tutto in bianco e nero tranne la bandiera rossa sull'albero della nave.

• Improvvisamente cambia la musica con il cartello che preannuncia l'arrivo dei

• cosacchi.

La musica durante la lotta contro la flotta va a ritmo con la velocità della

• corazza.

Dopo una lunghissima suspance lieto fine.

I sogni nel cassetto.

Titoli di inizio c'è il cielo poi scuro e inizia il film. I titoli di coda sono uguali a

• quelli di inizio.

Dissolvenza.

• Dice che domani cominciano le vacanze di pasqua e si passa subito al giorno dopo

• così per tutto il film.

All'interno della casa di lei si vede solamente tramite due inquadrature.

• Ci sono dei salti temporali che non sono bene definiti tranne una volta che

• dicono di essere passate due settimane.

Subito dopo il matrimonio c'è un funerale e fanno il primo piano sulla tomba. Si

• capisce già che ci sarà qualche disgrazia infatti muore lei quando nasce la

bambina.

Piano piano lei da donna emancipata quale vuole essere si adatta al “ruolo” solito

• da donna.

Gangster story.

Durante i titoli di inizio ci sono delle fotografie, poi musica.

• Prima dell'inizio del film spiega chi sono i due personaggi principali.

• Zoom.

• Dialogo solo con i primi piani dei due personaggi principali senza il totale, quindi

• non si vede dove sono perché ci sono arrivati con uno stacco. Solo quando si

immette nel dialogo la cameriera si vede il resto del locale.

Si vede la banca con gli occhi di Clayde, panoramica veloce.

• Partono da un paese, scuro, arrivano dal meccanico.

• Si sente russare, viene inquadrato Clyde quindi si pensa sia lui poi invece è

• l'altro ragazzo.

Stacchi che non fanno capire bene le coordinate temporali, ma vengono dette

• dopo alcune volte (raccordo ritardato).

Musica over mentre li inseguono.

• Sono dei banditi, ma diventano famosi come delle star, i poliziotti si fanno le

• foto con il buco lasciato dalle loro pallottole ecc.

dalle parole pompe funebri c'è un'epifania di Bonnie e le manca la mamma.

• Da questa scena si passa subito a quando in

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Publisher
A.A. 2016-2017
12 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher annaangelo96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e critica del cinema e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Malavasi Luca.