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ricordare che l'elemento psicologico esige d'essere considerato da un doppio punto di

vista: quello causale e quello finalistico. Con il termine di finalità intendo definire

semplicemente la imminente tendenza psicologica a un fine. Invece di tendenza a un

fine potremmo anche parlare di “senso finale”. Applicando al materiale raccolto in

riferimento al sogno un punto di vista causale riduciamo il contenuto onirico

manifesto a certe tendenze o pensieri fondamentali rappresentati dal materiale. Se

esaminiamo nel suo insieme questo materiale constatiamo che il sogno ha un rapporto

quantomai trasparente con l'evento del giorno prima. Applichiamo anzitutto al

materiale disponibile la concezione causale di Freud, ossia interpretiamo questo

sogno come dice Freud. Se il giorno precedente al sogno si era lasciato indietro un

desiderio insoddisfatto, questo viene appagato nel sogno. Per Freud il pensiero

penoso rimosso non può che esprimersi simbolicamente. Dal momento che questi

pensieri sono incompatibili con il contenuto morale della coscienza, un'istanza

psichica ipotizzata da Freud e da lui definita “censura” bada a che questo desiderio

non penetri nella coscienza senza mascherarsi. La considerazione finalistica del

sogno, che io contrappongo alla concezione freudiana, significa non una negazione

delle cause del sogno, ma una diversa interpretazione dei materiali onirici.

A che serve questo sogno? Che effetto vuole ottenere? Qual è la sua funzione?

Possiamo riconoscere in un sogno una funzione equilibratrice dell'inconscio, che

consiste nel fatto che i pensieri, le inclinazioni e le tendenze della personalità umana,

troppo sottovalutate nella vita cosciente, entrano in funzione per via d'allusioni nello

stato di sonno, in cui il processo cosciente è notevolmente disinnescato.

A che serve tutto questo a colui che sogna, se egli non capisce il sogno?

La funzione del sogno rappresenta un bilanciamento psicologico, una compensazione

assolutamente indispensabile all'agire ordinato. Affiorano in chi sogna, se non altro

per allusioni, tutti i punti di vista che durante il giorno sono stati considerati troppo

poco o non lo sono stati affatto, cioè quei punti di vista che erano inconsci e che

possono servire per trovare la giusta soluzione per un problema.

Quanto al simbolismo dei sogni, la sua valutazione è diversa a seconda che venga

considerato dal punto di vista causale o da quello finalistico. La concezione causale

di Freud prende le mosse dalla bramosia, dal desiderio onirico rimosso. Per la

concezione finalistica, le immagini del sogno hanno un loro proprio valore. La

concezione causale tende all'univocità, ossia a significati simbolici fissi. La

concezione finalistica invece vede nella mutata immagine onirica l'espressione di una

mutata situazione psicologica. Per essa non esistono significati simbolici fissi. Il

simbolo, nel sogno, ha piuttosto il valore di una parabola: esso non nasconde, ma

insegna. Solo l'unificazione di questi due punti di vista può darci una comprensione

più completa della natura del sogno.

I sogni tipici contengono motivi tipici che permettono una comparazione con i motivi

mitologici. Tale comparazione porta a pensare che il pensiero onirico vada concepito

come un modo di pensare filogeneticamente più antico. E' caratteristico del sogno

usare il linguaggio delle parabole, oppure procedere per immagini. Questa

caratteristica è anche una peculiarità del linguaggio primitivo. Come il nostro corpo

reca in sé le tracce della sua evoluzione filogenetica, così anche lo spirito. Le

immagini umane universali possono affiorare in maniera autoctona in chiunque, in

ogni epoca. Il sogno ci trasmette quindi in un linguaggio metaforico, ossia in

un'evidente rappresentazione sensoriale, pensieri, giudizi, concezioni, direttive,

tendenze che a causa della rimozione o per semplice ignoranza erano inconsci. Se

vogliamo interpretare correttamente un sogno, ci occorre una conoscenza

approfondita della condizione momentanea della coscienza, perchè il sogno ne

contiene l'integrazione inconscia, vale a dire il materiale costellato dell'inconscio

della situazione attuale.

Il sogno rettifica la situazione. Apporta ciò che manca per completare il quadro, e

così facendo migliora la situazione. Tutti i sogni sono compensatori rispetto al

contenuto della coscienza, ma non accade in tutti i sogni che la funzione

compensatrice emerga chiaramente. La concezione freudiana secondo la quale i sogni

avrebbero una funzione essenzialmente volta ad appagare desideri e a conservare il

sonno è troppo angusta. La funzione compensatrice, infatti, ha poco a che fare con lo

stato di sonno in sé, e il suo significato fondamentale invece è in rapporto con la vita

cosciente. Un contenuto compensatore è particolarmente intenso quando ha

un'importanza vitale per l'orientamento cosciente. Secondo l'idea della

compensazione può accadere, per es, che si tenda a supporre che chiunque abbia un

atteggiamento pessimistico verso l'esistenza dovrebbe avere sogni molto allegri e

ottimistici. Ma questa aspettativa si dimostra esatta soltanto nel caso di un uomo in

cui un certo incoraggiamento in senso positivo sia ottenibile per questa via. Ma se

egli ha una natura un po' diversa, allora i sogni hanno opportunamente un carattere

molto più pessimistico del suo atteggiamento conscio. Il carattere della

compensazione è sempre in strettissimo rapporto con tutta quanta la natura

dell'individuo. E' opportuno considerare che l'inconscio sarebbe anche in grado di

assumere una guida orientata finalisticamente. Il sogno quindi avrebbe il valore di

un'idea guida positiva o di una rappresentazione finalistica di importanza vitale al

contenuto della coscienza. Infatti in tutti i tempi e in tutti i popoli la superstizione

considera il sogno un oracolo che annuncia la verità. E' opportuno distinguere la

funzione prospettica del sogno dalla sua funzione compensatrice. Funzione

compensatrice significa anzitutto che l'inconscio, considerato come correlato della

coscienza, incorpora nella situazione cosciente tutti gli elementi che il giorno prima

del sogno sono rimasti allo stadio subliminale o per effetto di rimozione, o perchè

erano semplicemente troppo deboli per poter raggiungere la coscienza. La

compensazione va definita, nel senso dell'autogoverno dell'organismo psichico,

finalisticamente. La funzione prospettica, invece, è un'anticipazione di future azioni

consce che affiorano nell'inconscio. Se l'atteggiamento cosciente è grosso modo

adeguato, il significato del sogno si limita alla sua funzione puramente

compensatrice. Questa dovrebbe essere la regola per l'uomo normale in normali

condizioni interiori ed esteriori. Quando si devia dalla norma, nel senso che

l'atteggiamento è inadeguato, la funzione abitualmente solo compensatrice

dell'inconscio acquista importanza e si innalza a funzione guida prospettica, in grado

di dare all'atteggiamento cosciente una nuova direzione, migliorata rispetto a quella

precedente.

Un altro lato del sogno è quello secondo cui in parecchie persone l'atteggiamento

cosciente in tema di adattamento al mondo circostante non è affatto difettoso, ma lo è

in ciò che riguarda l'espressione del proprio carattere. Siamo di fronte cioè a uomini

in cui l'atteggiamento cosciente e l'adattamento vanno al di là delle possibilità

individuali, a persone che sembrano migliori e più valide di quanto non siano. Essi

non sono interiormente all'altezza della loro figura esteriore, per cui in tutti questi

casi l'inconscio ha una funzione compensatrice in senso negativo, ossia una funzione

riduttiva. Il sogno riduttivo è differente dal sogno prospettivo: esso infatti ha un

effetto tutt'altro che preparatorio, o costruttivo; è anzi un fattore di smembramento, di

dissoluzione. Con ciò non si vuol dire naturalmente che l'assimilazione di un

contenuto riduttivo debba avere assolutamente un effetto distruttivo sull'individuo:

l'effetto è spesso quanto mai salutare a patto che ne venga toccato solo

l'atteggiamento e non l'intera personalità. Oggi possiamo quindi affermare che la

funzione riduttiva del sogno costella un materiale composto principalmente da

rimozioni personali di desideri infantili sessuali (Freud), di pretese di potenza

infantili (Adler) e di elementi concettuali, emotivi e pulsionali sovrapersonali, arcaici.

Ogni apparenza di falsa grandezza o importanza svanisce di fronte all'immagine

riduttiva del sogno, che analizza l'atteggiamento cosciente con una critica spietata,

facendo affiorare un materiale annientatore contraddistinto da una registrazione

perfetta di tutti gli elementi penosi, di tutte le debolezze. E' chiara l'impossibilità di

definire prospettica la funzione di un sogno di questo tipo, poiché tutto qui è

retrospettivo e ricondotto all'indietro.

Esiste un tipo di sogno, che potremmo definire sogno di reazione. Potremmo essere

inclini a classificare in questa categoria tutti i sogni che sembrano non essere altro in

sostanza che la riproduzione di un'esperienza cosciente, densa di affetti, se l'analisi di

questi sogni non mettesse in luce il motivo per cui questi eventi sono riprodotti nel

sogno con tanta fedeltà. Risulta infatti che l'evento, l'esperienza vissuta dispone

ancora un aspetto simbolico che era sfuggito all'individuo, ed è unicamente a causa di

questo aspetto che l'evento viene riprodotto nel sogno. Qui determinati processi

obiettivi hanno dato origine a un trauma psichico le cui forme rappresentano una

lesione fisica del sistema nervoso (es, guerra --> shock). Tuttavia un sogno di questo

tipo, che sostanzialmente non è altro che una riproduzione del trauma, non può essere

definito correttamente come un sogno compensatore. Il sogno continua a riprodurre

tranquillamente, e il contenuto del trauma, diventato autonomo, opera da sé fin

quando lo stimolo traumatico non sia completamente spento.

Un'altra determinante del sogno è il fenomeno telepatico. Esso influenza anche i

sogni, circostanza affermata fin da tempi antichissimi. Vi sono determinate persone

particolarmente sensibili a questo fenomeno, e fanno assai spesso sogni influenzati

telepaticamente. Un altro elemento che entra in gioco è la criptoamnesia. Poiché nel

sogno viene in luce il materiale subliminale, non è affatto strano che la criptoamnesia

emerga a volte come grandezza determinante. Il contenuto telepatico stava sempre

nella forma onirica manifesta.

Un altro punto di vista è quello secondo cui il sogno è un' autorappresentazione

spontanea

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofia_bar di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicodinamica del sogno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Piazza Antida.
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