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Concorrenza monopolistica

Questo mercato è un'intermedio tra concorrenza perfetta e monopolio. Riprendiamo i termini più importanti:

  • Monopolio: singola impresa che produce un profitto difficilmente sostituibile
  • Concorrenza perfetta: molti produttori che concorrono su diversi prodotti ma i produttori decidono i prezzi tramite i segnali del mercato
  • CONCORRENZA MONOPOLISTICA: concorrenza che troviamo tutti i giorni, molte imprese distribuiscono una tipologia di prodotto e la differenziano con le pubblicità o altre forme.

L'esempio semplice è quello dei locali notturni. Questi locali cercano di differenziarsi (arredamento, interni, vestiti dei camerieri; drink diversi) ma il prezzo rimane sempre di 10€ quindi la differenza cambia solo per il gusto degli individui che entrano nel locale. Ai ragazzi interessa la musica, quindi cercheranno locali caotici, alle persone adulte interessa il comfort, quindi cercheranno locali tranquilli.

con divani…Finora abbiamo studiato i mercati in concorrenza perfetta, vediamo ora due tipi di mercato in concorrenza imperfetta:
  • Concorrenza monopolistica: molte imprese vendono prodotti simili ma non identici
  • Oligopolio: un mercato con pochi venditori che offrono prodotti simili o addirittura identici
Restando in tema di concorrenza monopolistica, è presente comunque una differenziazione del prodotto ed una libertà di entrata o uscita dal mercato. Altra fondamentale caratteristica che riporta alla concorrenza perfetta è che le singole imprese non hanno barriere all'entrata quindi, appunto, sono libere di muoversi. Le barriere consentono di definire un monopolio ma in concorrenza entrano/escono con costi minimi. Le imprese decidono inoltre se investire in un settore specifico dove c'è un margine di profitto. Quando un'azienda nota che, in un settore di produzione, un'altra azienda ha un grande profitto, questo profitto

Attira tutte le aziende in quel settore. In questo tipo di mercato, inoltre, molte imprese competono per aggiudicarsi lo stesso gruppo di consumatori. Abbiamo una differenziazione del periodo, spiegata di seguito:

  • BREVE PERIODO: un'impresa segue la regola del monopolista, quindi la massimizzazione del profitto, MR=MC. In questo contesto il prezzo può risultare superiore al costo medio e il prezzo è sempre superiore al ricavo marginale. La curva di domanda fornisce il prezzo e ha formula P=a-bQ. Nel grafico bisogna riportarsi a creare un quadrato che indica il profitto, come visto sopra. Come detto prima, molte imprese subentrano nel mercato, questo comporta vari cambiamenti quali un aumento del numero di prodotti offerti e uno spostamento verso sinistra della curva di domanda per ciascuna impresa. Nel momento in cui troppe imprese entrano nel mercato specifico, la curva di domanda trasla verso il basso. Inizialmente la curva iniziale era sopra i costi medi totali CmT.
mentre dopo l'ingresso di nuove imprese troviamo la curva di domanda sotto il CmT. Ovviamente la nuova curva di domanda è quella che identifica il nuovo prezzo. L'unica differenza è che adesso la perdita risulta negativa TT= -(P-Cme)Q. LUNGO PERIODO: in questo caso il prezzo rimane superiore al costo marginale ed è uguale al costo medio, quindi P=Cme>Cmg. Questo si chiama mark-up e ci indica che ci troviamo in concorrenza monopolistica. Differenza tra prezzo e costo marginale identifica proprio la definizione di mark-up. In concorrenza monopolistica, il monopolista vorrebbe vendere sempre più prodotti nel lungo periodo e qualunque venditore riesce ad accaparrarsi più clienti è appunto in buon rapporto con la clientela. Il difetto è che si verificano delle perdite, dato che le piccole aziende escono dal mercato ma il pregio è che più aziende entrano nel mercato, più il profitto aumenta. Il grafico, meglio il

punto per costruire il rettangolo del profitto, è trovato dall'atangenza nel punto in cui il Cme è ancora decrescente, solo così può ancora essere una probabilità di crescita.

Nel grafico della quantità d'equilibrio abbiamo che l'ultimo produttore uguaglia l'ultimo prodotto marginale al prezzo. Invece in questo modello di mercato, concorrenza monopolistica, il prezzo è superiore al costo marginale ed esistono ancora dei consumatori disposti a scambiare dei prodotti perché il segnale non è stato captato dal mercato. Questo concetto è detto distorsione del mercato e tratta della dimensione efficiente dell'impresa.

Seguono i grafici indicanti la capacità produttiva in eccesso. In concorrenza perfetta il prezzo è uguale al costo marginale mentre in monopolistica è uguale al costo medio. Il punto dove il costo è minimo è quello più a destra del triangolo.

capacità in eccesso è il Gap presente, la capacità non è sfruttata in maniera efficiente. In concorrenza monopolistica, un'impresa, potrebbe quindi diminuire il proprio costo medio totale CmT, producendo una quantità superiore al bene.

Il seguente grafico invece indica il mark-up delle concorrenze, che come detto è identificato dalla differenza tra prezzo e costo marginale P-CM.

Proviamo a svolgere un esercizio completo.

Dettagli
A.A. 2021-2022
4 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alessandro04032002 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Brenna Elenka.