Estratto del documento
AI – ARTIFICIAL INTELLIGENCE
A.A. 18/19 ~ Piffari Michele
Pre requisiti
▪
Teoria della complessità computazionale
Vedi anche qui.
Si tratta di andare a studiare qual è il numero di risorse di calcolo minime (tempo di calcolo e
memoria) per andare a risolvere un certo problema.
In base a quella che è la complessità e/o l’efficienza dell’algoritmo migliore che riesce a
risolvere una certa classe di problemi, si tende a classificare tali algoritmi in differenti classi di
complessità.
Le classi più “note” sono:
o
P: nella teoria della complessità computazionale, P, anche conosciuto
come PTIME o DTIME(nO(1)), è una delle più importanti classi di complessità. Contiene
tutti i problemi decisionali che possono essere risolti da una macchina di
Turing deterministica usando una quantità polinomiale di tempo di computazione, o tempo
polinomiale.
o
NP: la classe di problemi NP comprende tutti quei problemi decisionali che, per trovare
una soluzione su una macchina di Turing non deterministica, impiegano un tempo
polinomiale. La classe NP prende il suo nome dall'abbreviazione di Nondeterministic
Polynomial Time.
Si tratta quindi di problemi per cui un algoritmo può ipotizzare una soluzione, e poi
può verificare questa ipotesi (verifica la correttezza della soluzione, non è che la
computa) in un tempo polinomiale.
o
Big-O notation: la notazione matematica O-grande è utilizzata per descrivere
il comportamento asintotico delle funzioni. Il suo obiettivo è quello di caratterizzare il
comportamento di una funzione per argomenti elevati in modo semplice ma rigoroso, al
fine di poter confrontare il comportamento di più funzioni fra loro. Più precisamente, è
usata per descrivere un limite asintotico superiore per la magnitudine di una funzione
rispetto ad un'altra, che solitamente ha una forma più semplice. Ha due aree principali di
applicazione: in matematica, è solitamente usata per caratterizzare il resto del
troncamento di una serie infinita, in particolare di una serie asintotica, mentre
in informatica risulta utile nell'analisi della complessità degli algoritmi.
La complessità temporale di un algoritmo è espressa comunemente usando la notazione Ogrande, che esclude i coefficienti e i termini di ordine inferiore. Quando è espressa in
questo modo, si dice che la complessità temporale è descritta asintoticamente, ossia,
quando la dimensione degli input va a infinito. Ad esempio, se il tempo richiesto da un
algoritmo su tutti gli input di dimensione n è al massimo 5n3 + 3n, la complessità
temporale asintotica è O(n3).
Piffari Michele – AI – 18/19
1
Tempo polinomiale
Si dice che un algoritmo è in tempo polinomiale se il suo tempo di esecuzione è limitato
superiormente da un'espressione polinomiale nella dimensione dell'input per l'algoritmo,
cioè, T(n) = O(nk) per una qualche costante k.
I problemi per i quali esiste un algoritmo deterministico in tempo polinomiale appartengono
alla classe di complessità
Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 137
Anteprima di 10 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anteprima di 10 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anteprima di 10 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anteprima di 10 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anteprima di 10 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anteprima di 10 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anteprima di 10 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anteprima di 10 pagg. su 137.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dettagli
SSD
Ingegneria industriale e dell'informazione
ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del
Publisher M_PIFFO di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni
di Intelligenza artificiale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione
dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale
dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Trovò Francesco.
-
Diritto romano - concetti generali
-
Concetti di Biologia molecolare
-
Introduzione ai concetti di Freud
-
Nozioni e concetti della Macroeconomia