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Sociologia della comunicazione
A livello sociologico, la comunicazione è stata studiata come tentativo di persuasione: ogni volta che si comunica, si scelgono le modalità migliori allo scopo di perseguire il proprio obiettivo. Una distinzione importante per gli uffici stampa è quella tra comunicazione funzionale (destinata a veicolare conoscenze e informazioni) e comunicazione di integrazione simbolica (destinata a veicolare valori e atteggiamenti).
Sociologia della comunicazione di massa (esterna-sensi interna-nervi), ogni organizzazione è tenuta insieme dalla comunicazione e nonché dalla memoria del proprio passato e delle proprie competenze (3 funzioni fondamentali di Deutsch). Le organizzazioni, dunque, devono disporre di una rete diffusa di fibre in grado di trasportare stimoli dal cervello alle varie articolazioni e viceversa, come in un corpo umano. A ciò si aggiunge l'importanza della ricezione del feed-back esterno (cittadini): se
fino a ieri la partecipazione popolare alle organizzazionidi governo era praticamente limitata al voto, oggi invece occorre prestare attenzione alle varie forme concui i cittadini (consci dei propri diritti) esprimono la propria opinione. Compito del giornalista pubblico è soprattutto questo. La comunicazione pubblicaLa comunicazione pubblica ha il compito di rendere note le attività dell'istituzione e di sostenerne il servizio l'identità e l'immagine. Il problema risiede nella mancanza di bidirezionalità: il offerto al pubblico rischia di non avere un feed-back adeguato. È nelle nuove tecnologie che va ricercata questa possibilità di ascolto dei cittadini, in una chiave di accessibilità e partecipazione. In questo senso, il nuovo problema risiede nell'eticità dell'informazione.Le radici della comunicazione pubblica moderna risalgono al 1840 negli Stati Uniti, con la formazione del primo ufficio stampa del circo diPhineas Barnum: egli sapeva attirare l'attenzione dei giornali con storie sugli animali, facendosi in questo modo grande pubblicità. In Europa gli uffici stampa arrivano in ambito politico, con l'abolizione delle censure in vari paesi europei all'inizio del XIX secolo: in Italia, ad esempio, nel 1887 nasce l'ufficio stampa del ministero degli interni, con il compito di produrre informazione per i mass media. Informazione e propaganda, tuttavia, si mischiano spesso sia all'estero che in Italia. Nel 1923, durante il fascismo, nascono alcuni uffici stampa locali del partito e nascono le direttive degli uffici stampa ai media. Nel dopoguerra, De Gasperi ribadisce l'importanza degli uffici stampa, fondamentali per il dovere di informazione ai cittadini. Così, nascono negli anni '50 e '60 anche gli uffici stampa di enti e aziende. Tuttavia, il ruolodell'addetto stampa si è affermato solo in epoca recente. L'iter della legge sulla comunicazione pubblica è stato lungo e travagliato, ma ha portato alla rivoluzionaria Legge 150 nel 2000. La Legge 150 finalizza le attività di informazione e comunicazione secondo i principi di trasparenza ed efficacia. Il concetto di pubblicità delle decisioni del governo in realtà risale al pensiero di Bentham nel XVIII° secolo: secondo questi, essa contribuisce ad assicurare la fiducia del popolo nei confronti del governo e consente di scegliere con cognizione di causa i propri governanti. L'attività della comunicazione mediapubblica comprende l'informazione ai (portavoce e ufficio stampa), la comunicazione esterna ai cittadini (urp) e la comunicazione interna (da notare la differenza, anche per la legge, tra informazione e comunicazione). La prassi ha tuttavia dato un'interpretazione estensiva alla norma e, dunque, gli uffici fornitura di.notizie stampa in realtà svolgono molte più funzioni della mera stampa. Gli uffici stampa sono costituiti da personale iscritto all'albo dei giornalisti. Il giornalista pubblico deve favorire la conoscenza delle disposizioni, illustrare l'attività dell'istituzione (pubblico servizio), promuovere conoscenze su temi di interesse pubblico e migliorare l'immagine dell'amministrazione. E, in un processo inverso, accogliere e ascoltare le richieste dei cittadini per riportarle all'interno dell'ente. Tutto ciò in un'ottica di trasparenza e di efficacia. Fra le innovazioni più recenti nel campo della comunicazione pubblica c'è quella della semplificazione. Questa agisce sia a livello burocratico (accesso, domanda e ritiro degli atti), sia a livello linguistico. Il giornalista pubblico deve attenersi all'essenziale, fornendo subito le informazioni sostanziali per la comprensione del documento scritto. In particolare,le frasi devono essere brevi (anche se, talvolta, non grammaticalmente perfette), le note e le specificazioni vanno inserite a fondo pagina (per evitare un'eccessiva pesantezza del testo) e i termini tecnici o stranieri vanno evitati. Inoltre, i neretti, i corsivi e le sottolineature vanno utilizzate solo se strettamente necessario: un testo è più leggibile. Una direttiva del 2002 è appunto dedicata alla semplificazione del linguaggio, che deve veicolare informazioni complete e corrette.
Dunque, la comunicazione pubblica è un'attività svolta dall'amministrazione per raggiungere il fulcro del sistema democratico, il cittadino, che diventa vero e proprio pubblico, ago della bilancia politica. In tal modo, la comunicazione pubblica diventa un vero e proprio strumento di governo.
Gli obiettivi e gli oggetti della comunicazione pubblica
Con l'entrata in vigore della Legge 150, la comunicazione pubblica diventa parte integrante del
nuovorapporto tra pubblico e cittadino. Se ne considerano ora obiettivi e oggetti.
OBIETTIVI:
- Integrazione funzionale favorisce la conoscenza e la normativa (calendario dei lavori, progetti di legge, delibere e ordinanze...); è sia orizzontale (integra le funzioni delle altre istituzioni, come la stampa) che verticale (integra le conoscenze dei cittadini).
- Integrazione simbolica sostiene l'immagine dell'ente, intervenendo su temi di interesse pubblico e promuovendo atteggiamenti e comportamenti (obiettivo di persuadere).
OGGETTI:
- Funzione normativa pubblicità degli atti (richiesta del cittadino), conoscibilità di ogni tipo di decisione presa nell'impresa.
- Funzione sociale promuove conoscenze su temi di interesse pubblico e sociale, curando i collegamenti con il mondo dell'informazione.
- Funzione di pubblico servizio informazioni sulle funzioni e le attività dell'ente.
3. Il comunicatore pubblico
Si tratta di colui che lavora nell'urp (ufficio per le relazioni con il pubblico), punto di contatto con i cittadini. Garantisce i diritti di accesso e di partecipazione all'utenza. È un professionista, laureato in comunicazione o simili, che ha il compito di cogliere i bisogni dei cittadini per riferirli front-line all'amministrazione, verificando la qualità e il gradimento dei servizi. Esiste sia personale di back-office a disposizione del pubblico che di parte tecnico-gestionale e amministrativa.
I tre settori elencati devono assicurare il raccordo operativo, marciando divisi ma verso un unico obiettivo, raggiungere la massima visibilità e conoscenza delle scelte compiute dall'amministrazione e dai suoi organi. È dunque consigliabile istituire una struttura di coordinamento, che sia responsabile del varo del piano di comunicazione annuale, definendo gli obiettivi
modi di attuazione, saranno stabiliti in seguito a un'attenta valutazione delle circostanze.