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TEORIA DELLA COLTIVAZIONE
Prevede che i media non solo ci dicano le cose a cui pensare, ma anche soprattutto in che modo dobbiamo pensare ad esse.
Funzione principale dei mezzi di comunicazione di massa sia: agenti di socializzazione in grado di plasmare percezioni, atteggiamenti, valori, comportamenti.
Studio: Pervasività degli effetti dei media nella società moderna. Mezzi di comunicazione di massa dominano l'ambiente simbolico della vita moderna.
Rif. Teorici: psicologia, sociologia e antropologia.
2 concetti chiave: processo con cui la visione televisiva conduce ad una
a) Mainstreaming: omogeneizzazione nelle concezioni dell'audience. Testata in 2 modi:
- Rilevazione dello scarto che separa le concezioni delle persone che fanno ampio uso della tv da quelle delle persone che guardano poco la tv: la tv riduce le naturali differenze nelle concezioni che contraddistinguono diversi gruppi sociali.
- Accentuazione degli effetti dei media nei casi in cui vi siano
altreb) Resonance: Resonance cause esterne che si muovano nella medesima direzione. Esempio percezioni società violenta. 16 alla teoria: tiene conto della natura esclusivamente correlazionale dei Critici risultati ottenuti; dimostrazioni sono carenti; le correlazioni trovate spiegano solo una piccola parte di varianza complessiva; ritengono che ci sia omogeneità dei messaggi, ma tra programmi varia le immagini e i valori presentati; non tengono conto del fatto che i soggetti scelgono la modalità di esposizione in base a preferenze e opportunità. La teoria della coltivazione postula la possibilità di intervento di fattori esterni solo in positivo in sostegno al mainstreaming, e non tiene conto che effetti di socializzazione possono mitigare o far scomparire gli effetti di coltivazione. CAP 4. GLI EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE Comportamentismo classico: apprendimento tramite rinforzo o punizioni susseguenti ad esperienze dirette. Propose un processo differente: un
individuo apprende non solo dopo un Bandura rinforzo, ma è sufficiente vedere altre persone coinvolte nell’esperienza. apprendimento vicario Il modellamento avviene sia per regole specifiche che astratte. L’ambito in cui tali ricerche sono state messe maggiormente alla prova: comportamenti violenti. X 1° Ross e Ross: comportamenti violenti su bambini in età prescolare. X la comunicazione di massa: quali effetti generano contenuti violenti sui fruitori del messaggio? In che misura programmi violenti provocano comportamenti di tipo aggressivo? La visione di comportamento violento induce a riprodurlo con le persone aggressive scelgono di esporsi a contenuti violenti? 172 metodi di indagine: 1. Individuazione dei rapporti correlazionali e consente di operare con le metodologie tipiche di ricerca sul campo. 2. Ricerca di laboratorio Negli studi di laboratorio c’è una elevata complessità di variabili. ricerca nelle carceri combinando osservazione e rilevazioni
In laboratorio. La visione di film a contenuto violento portava ad un aumento di condotte aggressive nella settimana in cui avveniva la proiezione. Visione di film a contenuto neutro portava ad un decremento dei comportamenti aggressivi. Molto importante anche il contesto nella reazione dei soggetti alla visione dei film.
Modelli teorici di spiegazione del rapporto tra media e condotte aggressive:
TEORIA DELL'APPRENDIMENTO SOCIALE (Bandura): la visione di un messaggio violento aumenta la violenza nelle risposte dei soggetti.
TEORIA DELLA CATARSI: impronta psicodinamica. La visione di contenuti violenti serve al soggetto come valvola di sfogo con cui convogliare l'aggressività che altrimenti si direzionerebbe nei comportamenti diretti.
TEORIA DELLA DISINIBIZIONE: la prolungata esposizione a eventi violenti, li rende eventi "normali" portando a far cadere le inibizioni che di solito impediscono di ricorrere a questi comportamenti.
TEORIA DELL'AROUSAL: gli spettatori
comportamento violento si produce un'eccitamento che determina un aumento del livello di attività e di risposta. TEORIA DELLO STATO D'ANIMO: spettacoli violenti provocano stato d'animo negativo e l'individuo tenderebbe a comportarsi in accordo con lo stato d'animo. TEORIA DELL'OSTRACISMO: le persone aggressive vengono emarginate e per questo motivo hanno maggior tempo per guardare la tv. TEORIA DELLA PREDILIZIONE: visione di contenuti violenti e condotte aggressive sono manifestazioni esteriori di personalità aggressiva di fondo. TEORIA DEL CONVENZIONALISMO: le persone che trascorrono molto tempo davanti alla tv sono persone calme che difficilmente commettono atti violenti. MODELLO COGNITIVO DELL'ASSOCIAZIONE SEMANTICA: memoria come rete di associazioni semantiche per cui concetti affini risultano collegati (primi effect). La visione di contenuti violenti fa sì che il soggetto li interpreti alla luce degli schemi che possiede. Un altro ambito di ricerca.sulle condotte imitative condotte suicidarie- Ricerche di tipo correlazionale: cioè correlazione tra suicidi avvenuti e quantità di notizie su suicidi riportati dai media.- Motto: esiste una relazione tra diffusione delle notizie riguardanti cronache di suicidi ed effetti imitativi suscitati da queste pubblicazioni?
- Un fenomeno riguarda gli effetti che causano la morte di persone famose e la morte di sconosciuti: ad esempio, la morte di Marylin Monroe portò, in seguito, ad un aumento dei suicidi, mentre nel caso di sconosciuti il livello rimase invariato.
- Si trovò inoltre una relazione fra numero di giorni di trattazione ed aumento dei suicidi.
- Di solito il picco di suicidi si realizza dopo 3 giorni: il tempo necessario per metabolizzare la notizia.
- C'è una correlazione tra età del suicida famoso e quella delle vittime, grazie all'intervento di precisi meccanismi di identificazione (anche nel caso di storie televisive).
- Per quanto riguarda la visione di film che...
Contengono un suicidio non influiscono sul numero di suicidi, ma influenzano la modalità con cui i soggetti si suicidano. I soggetti che possono più facilmente identificarsi con il protagonista della notizia ne subiscono maggiormente il fascino dell'esempio. Oltre a caratteristiche socio-demografiche con il suicida, anche le caratteristiche psicologiche dell'individuo hanno una forte rilevanza nell'indirizzare un tipo di elaborazione centrale o periferica. Gli effetti dei media sull'audience sono dipendenti dalle peculiarità dell'audience stessa e non sono né indiscriminati, né completamente pervasivi.
Gli effetti della comunicazione di massa non sono necessariamente di tipo negativo: inducono dei fruitori; possono influenzare anche comportamenti pro sociali comportamenti di aiuto, prevenzione o semplicemente ridurre gli atteggiamenti stereotipici verso alcuni gruppi sociali. Rosenhan e White (1967) riprendendo le idee
sull'apprendimento sociale di Bandura, coinvolsero dei bambini in un semplice gioco che consentiva di vincere piccole somme di denaro. I bambini a cui in precedenza era stato mostrato un modello adulto che donava metà delle proprie vincite in beneficenza, si comportavano altruisticamente nel 63% dei casi. Nel gruppo di controllo nessun bambino donò le proprie vincite. L'effetto si ottiene solo quando il modello pone in atto comportamenti altruistici, ma non quando si limita a proporre di farlo. Quanto questi effetti sono generalizzabili nei casi in cui gli esempi siano trasmessi tramite mezzi di comunicazione di massa? Se sono osservati modelli positivi proposti dai mezzi di comunicazione di massa validi esempi per i bambini; spingono all'apprendimento e all'esecuzione di comportamenti già appresi. Non è chiaro però se lo stesso vale quando non c'è un modello che lo mette direttamente in atto. Alcune ricerche mostrano chec'è possibilità di generalizzare tali risultati all'esterno della situazione sperimentale, ma non è chiaro in che misura. Una via per ottenere comportamenti pro sociali è agire su comportamenti o atteggiamenti marcati negativamente: discriminazione e pregiudizio verso alcuni gruppi sociali. Il cambiamento degli atteggiamenti è un importante prerequisito per la modifica della condotta sociale. Esperimento con bimbi di razza bianca a cui vennero presentati episodi di Sesame Street. Un sottogruppo guardava episodi con bambini non bianchi che giocavano tra loro; un altro guardava bimbi di razze miste insieme in situazione di integrazione. I bimbi che appartenevano ad entrambi i sottogruppi sceglievano di giocare con bambini non bianchi maggiormente rispetto al gruppo di controllo. Invece non influenza il comportamento dei bambini il tipo di filmato visto. Due condizioni che consentono la modificazione degli atteggiamenti stereotipati: 1. che razionalmente1. I risultati delle ricerche pongono in luce la scarsa validità degli stereotipi, controargomentandone i contenuti.
2. I esemplari atipici, senza bisogno di descrizioni verbali, sono in grado di disconfermare lo stereotipo.
Un sistema per modificare gli atteggiamenti è quindi usare testimonial atipici che siano giudicati favorevolmente. Ricerche di Johnston e Coolen hanno visto se era importante che la fonte fosse credibile: emerse che la credibilità è importante solo in situazioni a basso coinvolgimento, periferiche.
Un altro elemento importante è fare in modo che il messaggio risulti direttamente indirizzato all'individuo piuttosto che ad un pubblico generico da cui ci si può considerare estranei.
Ricerca sull'impatto delle campagne sociali su un ampio numero di persone = messaggi persuasivi la cui finalità è quella di operare innalzamenti nella qualità della vita delle persone o di
gruppi di persone. Ricerca americana con obiettivo di ridurre problemi cardiaci e anche di individuare quali elementi rendevano più o meno efficace la campagna. 3 gruppi: 1. X 3 anni mostrarono campagne per proteggersi da problemi cardiaci. 2. Oltre alle campagne c'erano interventi faccia a faccia di counseling. Nessun trattamento specifico. 3. Gruppo 1 e 2: aumentarono le loro conoscenze e soprattutto nel gruppo 2 si videro dei benefici (meno fumo, meno cibi dannosi..). 3 di queste campagne: obiettivi 2 1. Fornire elementi informativi 2. Devono intaccare gli atteggiamenti rendendo le persone più sensibili al problema 3. Modificare il comportamento. I bambini sono i maggiori fruitori dei mezzi televisivi. Le relazione tra media e soggetti in età evolutiva muta.