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Le funzioni dei mass-media nella società
E2) Le disfunzioni latenti 3) E4) Manifeste Delle trasmissioni 5) Giornalistiche informative 6) Culturali 7) Di intrattenimento 8) Rispetto 9) Alla società Ai gruppi 10) All'individuo 11) Al sistema culturale 12) L'inventario delle funzioni si correla a quattro tipi di fenomeni comunicativi diversi: 1) L'esistenza del sistema globale dei mass-media in una società I tipi di modelli specifici di comunicazione legati a ciascun mezzo particolare 2) L'assetto istituzionale ed organizzativo con cui i diversi media operano 3) Le conseguenze che derivano dal fatto che le principali attività di comunicazione si svolgono 4) attraverso i mass-media. In rapporto alla società, la diffusione delle informazioni assolve a due funzioni: 1) Fornisce la possibilità, di fronte a minacce e pericoli improvvisi, di allertare i cittadini Fornisce gli strumenti per realizzare alcune attività quotidiane istituzionalizzate nella società come gli 2) scambiEconomici. In rapporto all'individuo sono identificate altre tre funzioni:
- L'attribuzione di status e prestigio alle persone e ai gruppi fatti oggetto di attenzione da parte dei media
- Il rafforzamento del prestigio per coloro che si conformano alla necessità e al valore socialmente diffuso di essere cittadini ben informati
- Il rafforzamento delle norme sociali, cioè una funzione eticizzante
Per quanto riguarda invece le disfunzioni della "mera presenza" dei media rispetto alla società, esse si manifestano nel fatto che i flussi informativi liberamente circolanti possono minacciare la struttura fondamentale della società stessa (la comunità può sfuggire al controllo). Al livello individuale, la diffusione di notizie allarmanti (su pericoli naturali o tensioni sociali) può generare reazioni di panico invece che di vigilanza consapevole. L'eccesso di informazione può condurre ad un ripiegamento sul privato nella
Sfera delle proprie esperienze, sulle quali si è in grado di esercitare un controllo più adeguato. Le esposizioni a grandi quantità di informazioni può causare la cosiddetta disfunzione narcotizzante definita disfunzione anziché funzione partendo da principio che sia contrario all'interesse di una società moderna l'avere grandi masse di popolazione politicamente apatiche ed inerti. Il cittadino può confondere l'essere ben informato dall'agire. La partecipazione attiva si trasforma in conoscenza passiva, cioè non si traduce in azione). Se si analizzano le funzioni dei media, non nella veste di sottosistema, ma individuo quella di sistema a sé stante (forma istituzionalizzata indipendente); si individuano altre funzioni: una, interpretata da Lazarsfeld & Merton, è quella di contribuire al conformismo. I media, essendo sostenuti dalle grandi imprese, contribuiscono al mantenimento dello status, non sonoportatori di progresso, né persecutori degli obiettivi sociali. La spirale economica che li sostiene fa sì che i media si conformino alla società, tacendone i difetti. L'altra, individuata da Malvin De Fleur, si basa sulla difesa dei media della propria struttura - resistenza alle critiche e giustificazione della bassa qualità in relazione alle esigenze del pubblico. Essi quindi assolvono una funzione di mantenimento dell'equilibrio economico-finanziario - conformismo ai gusti del pubblico, che permette loro di produrre, anche a scapito della qualità. La teoria funzionalista dei media rappresenta uno dei momenti concettualmente più significativi della communication research. C'è tuttavia un settore di analisi specifico, influenzato dal paradigma funzionalista: è lo studio degli effetti dei media noto come ipotesi degli usi e gratificazioni. Ipotesi degli usi e gratificazioni: Tale approccio si è occupatoInnanzitutto, delle scelte della ricezione e del tipo di risposta del pubblico dei media. Si sostiene che le cause del consumo dei media stiano in circostanze sociali o psicologiche vissute come problemi e che i media siano usati per risolverli. Il membro del pubblico fa una scelta cosciente e ragionata tra i canali e i contenuti disponibili, agisce sull'informazione e quindi emittente e ricevente sono entrambi partner attivi nel processo di comunicazione.
Destinatore = vuole ottenere un effetto e per far ciò deve rendere trasmissione e il messaggio comprensibile fruizione dei media.
Destinatario = usa il messaggio all'interno del proprio campo di individuo base alla esperienze, permettendogliene la comprensione e gratificazione.
3 precedenti storici:
Waples-Berelson-Bradshaw: funzione ed effetti della lettura. Essa ha influenza sociale ogni qual volta rispetta la domanda dei suoi fruitori, che poi applicano quanto appreso nei loro rapporti sociali.
Berelson: reazioni dei
lettori di quotidiani durante uno sciopero dei giornali di New York. I lettori scorgono 6 funzioni importanti: 1. Informazione e interpretazione degli eventi; 2. Strumento di informazione quotidiana; 3. Fonte di rilassamento; 4. È parte della vita quotidiana (rituale); 5. Strumento di contatto sociale; 6. Attribuzione di prestigio sociale. Analisi di Lasswell: aveva anticipato l'ipotesi degli usi e delle gratificazioni definendo come funzioni principali svolte dalle comunicazioni di massa quelle di "fornire interpretazioni" per rendere coerenti le informazioni ed "esprimere i valori culturali e simbolici della società". Inoltre individua 3 funzioni principali dei mass media: 1. Informativa; 2. Interpretativa; 3. Culturale, individuo quanto esprime e diffonde i valori culturali e simbolici propri di quella società (eticizzante). Wright ne aggiunge una 4ª: funzione di intrattenimento. Filo conduttore di questi studi è il bisogno del destinatario chedi ottenere gratificazione; d. la situaz.sociale crea bisogni che i media possono soddisfare; e. la situaz.sociale può influenzare la scelta dei media da parte del ricevente.del mantenimento dello status e dell'appartenenza a un certo gruppo sociale; d. la situazione sociale crea dei valori, per cui i media assolvono una funzione eticizzante; e. la situazione sociale crea tensioni e conflitti che possono essere alleviati tramite il consumo di mass media. Questa ipotesi poggia su 5 punti fondamentali: a. audience attiva; b. il destinatario connette gratificazione dei bisogni e scelta dei media; c. esistono altre fonti di gratificazione oltre i media, il cui grado di soddisfazione è variabile; d. i destinatari forniscono le informazioni relative all'uso dei media in base ai propri scopi, interessi e motivazioni; e. prima di analizzare il significato culturale dei media, bisogna analizzare gli orientamenti dell'audience.Il livello di credibilità delle fonti israeliane è basso; infatti l'audience si rivolge a emittenti estere; in seguito la credibilità aumenta. In una situazione più normale; un'altra ricerca rileva che gli individui fruiscono delle comunicazioni di massa per incrementare il proprio rapporto con un referente (anche l'individuo stesso). La fruizione dipende dai bisogni che si vogliono soddisfare e dalle caratteristiche di ciascun mezzo di comunicazione. Ad esempio: libri e cinema = autorealizzazione e autogratificazione; giornali e tv = legame con la società. Soprattutto gli adolescenti fruiscono della televisione per intrattenimento. Nel caso del periodo scolaredell'obbligo: - tv+musica = evasione o mancanza di rapporti interpersonali. Un esempio di ricerca sugli usi e gratificazioni applicata alla fruizione televisiva è fornito da alcuni dati su come gli adolescenti e i ragazzi si espongano in misura elevata alla tv per trarne divertimento e intrattenimento. Il ruolo
attribuito alla tv da parte del pubblico è quello dell'intrattenimento anche se la tv è ritenuta una fonte di notizie. Gli spettatori di solito, decidono prima se guardare o meno la tv e solo dopo decidono cosa. L'ipotesi degli usi e gratificazioni tende ad accentuare un'idea di audience come insieme di individui scissi dal contesto sociale che invece modella le loro stesse esperienze e quindi i bisogni attribuiti al consumo dei diversi generi comunicativi. Teoria critica Fu elaborata da alcuni sociologi dell'istituto di sociologia di Francoforte. Con l'avvento del nazismo l'attività dell'istituto cessò e i suoi componenti si rifugiarono negli USA. Dopo la guerra tornarono a Francoforte e ripresero il lavoro interrotto. L'intento della scuola di Francoforte è adoperare gli strumenti della ragione per capire la società e migliorarla, rendendola razionale, cioè a misura di uomo. Essa è intesa.cm un tutto el'indagine, condotta in modo analitico (cioè dividendo la totalità e studiandola in ogni singola parte), riconduce i fenomeni indagati alle forze sociali che li determinano. Si ispira a Marx soprattutto per il concetto di alienazione e tende a dimostrare che il sistema capitalistico distorce la personalità della gente costringendo gli individui a vivere, senza accorgersene, in condizioni disumane. La gente in cambio del consumo dei beni materiali, rinuncia alla libertà di dissentire. Ogni tentativo di protesta viene così stroncato prima ancora di nascere. Il mondo è sotto il dominio di un grande ordine totalitario che ha reso gli uomini "to have or to be" sostiene che, "esseri a una sola dimensione": quella del consumo. Fromm, nella sua opera nella società capitalistica, prevale la dimensione esistenziale dell'avere a scapito di quella dell'essere. La loro è una