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Notiziabilità​ → Complesso di requisiti che si richiedono agli eventi (dal punto di vista della struttura del

lavoro e della professionalità dei giornalisti) per acquistare l’esistenza pubblica di

notizie (tutto ciò che non risponde a tali requisiti viene escluso).

Le ricerche sul contenuto dei telegiornali mostrano che essi (ma non solo) si contraddistinguono per la

frammentazione dell’informazione​ , mediante la giustapposizione di avvenimenti-notizie che vengono

presentati come autosufficienti e non spiegati o spieganti altri avvenimento-notizie.

→ Descrivere un tema approfonditamente diventa difficile vista la mancanza di informazioni di

background e di riferimenti ai fattori e motivi soggiacenti.

I limiti rigidi della durata dei notiziari e il loro formato rendono difficile la definizione specifica della

maggior parte degli eventi.

→ Il centro dell’attenzione è su ciò che accade, non sul perchè accade o sulle cause profonde.

I fattori che determinano la notiziabilità permettono di realizzare quotidianamente la copertura

informativa, ma ostacolano l’approfondimento e la compressione dei fatti presentati.

I criteri di rilevanza da un lato sono flessibili e variabili in rapporto al mutare di alcuni parametri, dall’altro

sono sempre considerati rispetto al modo di operare dell’organismo che fa informazione.

Il prodotto informativo è il risultato di una serie di negoziazioni realizzate dai giornalisti in funzione di

fattori con differenti gradi di importanza.

3. Il Newsmaking, i valori/notizia

​ ​

I valori/notizia (news value) sono una componente della notiziabilità. Si tratta di criteri per selezionare

dal materiale disponibile gli elementi degni di essere inclusi nel prodotto finale.Funzionano come

linee-guida per la presentazione del materiale, suggerendo cosa va enfatizzato o omesso.

In conclusione, sono regole pratiche comprendenti un corpus di competenze professionali che spiegano

e guidano le procedure lavorative redazionali.

I giornalisti non possono decidere ogni volta ex novo come selezionare i fatti. Vi è quindi l’esigenza di

routinizzare tale compito, così da renderlo assolvibile e gestibile.

La selezione delle notizie deve essere realizzata velocemente. I criteri devono poter essere applicabili

facilmente e rapidamente. I criteri devono essere: semplici (in modo da evitare incertezze), flessibili (per

potersi adattare ad ogni varietà di evento) e relazionabili e comparabili (siccome la rilevanza di ogni

notizia dipende sempre da quali altre sono disponibili).

Il risultato è un numero ampio di criteri con la quale ogni notizia può essere valutata. Per prevenire il

caos, l’applicazione dei criteri relativi alle notizie richiede il consenso tra i giornalisti e una

organizzazione gerarchica.

I valori/notizia derivano da considerazioni relative a:

1. I caratteri sostantivi delle notizie (il loro contenuto)

2. La disponibilità del materiale e i criteri relativi al prodotto informativo

3. Il pubblico

4. La concorrenza

Criteri sostantivi:

I criteri sostantivi sono articolati in due fattori: l’importanza e l’interesse della notizia.

L’importanza sembra essere determinata da quattro variabili:

1. Grado e livello gerarchico dei soggetti coinvolti nell'evento notiziabile:

Quanto più un avvenimento interessa le persone d’elite, tanto più probabilmente diverrà

notizia. L’importanza di un evento è definita in base al grado di potere istituzionale, al rilievo di

altre gerarchie non istituzionali, alla loro visibilità, alla loro ampiezza e al peso di queste

organizzazioni sociali ed economiche.

2. L’impatto sulla nazione e sull’interesse nazionale:

Si tratta della potenzialità di un evento di influire o di incidere sugli interessi del paese.

L’evento per essere notiziabile deve essere significativo, cioè interpretabile entro il contesto

culturale. La rilevanza rispetto al sistema di valori ideologici del proprio paese è fondamentale.

Collegato a questo fattore è anche il valore/notizia della prossimità, sia come vicinanza

geografica che culturale. Le notizie più culturalmente e geograficamente vicine alla normale

sfera di esperienze di giornalisti e pubblico hanno la precedenza rispetto alle notizie estere.

3. Quantità di persona che l’evento (di fatto o potenzialmente) coinvolge:

Più è elevato il numero delle persone coinvolte nella notizia, più importante è la notizia (questo

criterio è collegato direttamente a quello dell’affinità culturale e della distanza).

4. Rilevanza e significatività dell’evento riguardo agli sviluppi futuri di una situazione:

I primi episodi di eventi che hanno durata rilevante sono più salienti.

Criteri relativi al prodotto:

Si riferisce alla disponibilità di materiale e ai caratteri specifici del prodotto informativo.

Riguardo alla disponibilità​ , si tratta sempre di sapere quanto l’evento è accessibile per i giornalisti,

quanto è tecnicamente trattabile nelle forme consuete, sé esso è già strutturato in modo da essere

facilmente coperto e sé richiede grande dispendio di mezzi per coprirlo.

I criteri relativi al prodotto​ si spiegano in termini di consonanza con le procedure produttive, di

congruenza con le possibilità tecniche e organizzative, con le restrizioni realizzative e con i limiti propri

del mezzo. ​

In questa classe è incluso il criterio di brevità​ , secondo cui la selezione di notizie più corte permette di

presentare molto materiale notiziabile ed avere una scelta più ampia.

Viene compresa anche l’​ ideologia della notizia​ , secondo cui sono notiziabili in primo luogo gli eventi

che rappresentano un’infrazione, una devianza o una rottura del normale corso delle cose.

Un altro valore/notizia relativo al prodotto è la novità​ (novelty), secondo cui le notizie devono riferirsi a

eventi il più possibile a ridosso del momento della trasmissione del notiziario. Le notizie possono avere

anche una “novità interna” quando i giornalisti valutano la novità sul fatto che la notizia risulta nuova a

essi stessi, assumendo che sarà nuova anche per il pubblico.

Un ulteriore criterio è la qualità​ della storia, basata su cinque criteri:

1. L’azione (la notizia è migliore sé illustra visivamente un’azione).

2. Il ritmo (rendere la notizia meno noiosa tramite procedimenti di esposizione o presentazione)

3. La completezza (fornire tutti i punti di vista possibili su un argomento controverso).

4. La chiarezza di linguaggio.

5. Gli standard tecnici minimali.

Criteri relativi al mezzo:

La quantità di tempo di trasmissione della notizia dipende principalmente dal suo modo di ​

presentazione, la valutazione di notiziabilità riguarda anche la possibilità che essa fornisca un buon

materiale visivo​ (connesso con quasi tutti i criteri di rilevanza relativi al pubblico: finalità di

intrattenimento, fornire un prodotto interessante, ecc.) ​

Un secondo criterio relativo al mezzo di comunicazione è la frequenza​ , ovvero il lasso di tempo

necessario al mezzo per prendere forma ed acquistare significato. Sé la frequenza dell’avvenimento è

simile alla frequenza del mezzo la sua selezione sarà più probabile.

Il valore/notizia del formato​ riguarda i limiti spazio-temporali che caratterizzano il prodotto informativo.

Le notizie diventano idonee solo quando sono strutturate narrativamente, ogni notizia deve avere

un'apertura, una parte centrale di sviluppo e una chiusura.

Criteri relativi al pubblico:

Riguardano il ruolo che riveste l’immagine del pubblico condivisa dai giornalisti. Da un lato i giornalisti

conoscono poco il loro pubblico (nonostante le ricerche sulle caratteristiche e le abitudini dell’audience)

ma devono anche presentare programmi informativi che non soddisfino eccessivamente un pubblico.

I giornalisti solitamente spiegano la loro conoscenza degli interessi del pubblico in riferimento alle

nozioni di professionalità, impegno ed esperienza.

Le tre categorie che non opprimono troppo l’audience sono: le notizie che consentono un’identificazione

da parte dello spettatore, le notizie-di-servizio e le “non-burdening stories” (notizie leggere).

Inoltre è fondamentale l’aspetto della protezione​ , ovvero il non selezionare notizie che potrebbero

arricchire traumi o ansie nel pubblico e ne urterebbe la sensibilità.

Criteri relativi alla concorrenza:

La competizione crea tre tendenze che a loro volta si riflettono su alcuni dei valori/notizia precedenti:

1. Gli organi di informazione cercano di fare “scoop” a svantaggio dei concorrenti. I media

competono tra di loro per ottenere interviste, inventare rubriche e fare piccoli scoop.

(risultato di frammentazione, informazione centrata sull’elite e distorsioni informative)

2. La competizione genera aspettative reciproche. Può accadere che una notizia venga

selezionata in quanto ci si aspetta che anche i concorrenti lo faranno.

3. La competizione genera somiglianza nelle coperture informative tra concorrenti.

4. Le routines produttive ​

L’elemento caratterizzante le routines produttive​ è la sostanziale scarsità di tempo e mezzi che

accentua la rilevanza dei valori/notizia.

E’ composta da diverse fasi (variabili a seconda dell’organizzazione di ogni redazione). Le tre fasi

principali sono: la raccolta, la selezione e la presentazione.

→ Ognuna dà luogo ad articolate routines e procedure lavorative.

● La raccolta dei materiali informativi​ :

Fase riguardante la raccolta dei materiali necessari a formare un notiziario o giornale.

Va sottolineato come mentre un tempo erano i giornalisti ad andare a cercare le notizie, ora sono le

notizie stesse che “cercano” i giornalisti. Nella maggioranza dei casi, si tratta di materiali prodotti altrove

che la redazione si limita a ricevere e ristrutturare in conformità ai valori/notizia, al formato e al mezzo.

Inoltre, i canali di raccolta del materiale sono già strutturati in funzione di valutazioni sulla sua

notiziabilità.

Un’altra caratteristica della fase di raccolta è la preoccupazione di avere abbastanza notizie. La

necessità di avere un flusso costante e sicuro di notizie implica una conoscenza preliminare degli eventi

notiziabili (questo porta a privilegiare le fonti che soddisfano tale esigenza).

Le fonti​ sono un fattore determinante per la qualità dell'informazione prodotta dai media.

Sono divisibili in: fonti vere e proprie e agenzie di informazione (ovvero imprese special

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
7 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SumioZ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Esposito Elena.