Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Comunicazione non verbale e consapevolezza
E' importante sottolineare come questi sistemi, soprattutto nella comunicazione non verbale, possano essere attivati sia in maniera intenzionale, consapevole da chi emette il messaggio, ma anche in maniera intenzionale. Spesso può succedere che una persona vorrebbe nascondere qualcosa ma inconsapevolmente attiva uno di questi sistemi.
Allo stesso modo, anche il ricevente può inconsapevolmente interpretare determinati tipi di messaggi.
In tutti e quattro i quadranti entra in gioco la comunicazione non verbale, nel senso che ci possono essere delle comunicazioni in cui la fonte è inconsapevole di emettere un determinato tipo di messaggio, ma il ricevente è consapevole di riceverlo. Allo stesso modo, può succedere che sia la fonte che il ricevente siano inconsapevoli.
Viceversa, la comunicazione verbale ha sempre bisogno che la comunicazione sia consapevole, anche se sappiamo di poter elaborare alcuni.
Le funzioni della comunicazione non verbale
1. Livello individuale (ad es. embodiment o autopersuasione)
Il corpo può essere usato per manifestare degli stati psicologici interni, ma allo stesso tempo può causare determinati stati psicologici (c'è un rapporto circolare).
La mente umana, e quindi anche i nostri atteggiamenti, sono largamente influenzati dal nostro corpo e quindi dai comportamenti che mettiamo in atto.
Wells e Petty (1980) hanno condotto uno studio in cui sono stati divisi i partecipanti in due condizioni diverse (manipolazione tra partecipanti). In una condizione hanno chiesto ai partecipanti di simulare l'atto di andare in bicicletta, nell'altra condizione hanno chiesto di simulare una corsa.
Nel simulare l'andare in bicicletta, le persone tendono a muovere la testa da un lato a un altro (che sembra un'indicazione di dissenso), mentre nel simulare la corsa, invece,
le personetendono a muovere la testa dall'alto al basso (che sembra un'indicazione di consenso). Successivamente, si chiedeva ai partecipanti di controllare il funzionamento di alcune cuffie in cui venivano pronunciati dei messaggi. Ciò che si è osservato è che nella prima condizione i partecipanti si manifestavano meno favorevoli al contenuto del messaggio; viceversa, nella seconda condizione, i partecipanti sembravano maggiormente favorevoli, nonostante il contenuto del messaggio fosse lo stesso. Era cambiata la valutazione a causa del processo di autopersuasione dal corpo alla mente. Un altro esempio molto simile è lo studio condotto da Strack, Martin e Stepper (1988), inchiesto ai partecipanti di tenere qualcosa tra le proprie labbra. L'obiettivo è cui veniva andare a bloccare alcuni muscoli facciali in maniera tale che i soggetti non potessero più esprimere delle emozioni. Venivano presentate ai partecipanti delle vignette eVeniva chiesto loro di valutarle tenendo sempre qualcosa tra le loro labbra. Se veniva tenuto l'oggetto in orizzontale con la bocca serrata (espressione simile al broncio), le vignette venivano descritte come meno divertenti; mentre chi teneva l'oggetto in orizzontale con la bocca aperta (espressione simile al sorriso) descriveva le vignette come più divertenti.
Il corpo può quindi determinare una serie di autovalutazioni e influenzare gli atteggiamenti e i giudizi di un individuo.
2. Livello interpersonale (ad es. mimicry o effetto camaleonte)
È la funzione più studiata. La comunicazione non verbale serve per regolare l'interazione personale, ma anche per segnalare, cambiare o creare degli atteggiamenti nei confronti di persone, animali, cose ed eventi.
Secondo l'effetto mimicry tendiamo ad imitare il comportamento degli altri quando la situazione conferma le nostre aspettative o delle persone che ci piacciono.
Un esperimento di Castelli et al.
la situazione era quindi congruente; nella condizione B, il comportamento era negativo e quindi la situazione era incongruente. L'atteggiamento più discriminante si è avuto nella condizione B: l'attore pronunciava le stesse parole ma gli atteggiamenti erano diversi, influenzando i partecipanti ad esprimere un atteggiamento più negativo verso i neri.
In un terzo studio, i partecipanti leggevano a un altro partecipante (che era un confederato) un brano giornalistico con un contenuto negativo verso le persone nere. Nella condizione di controllo, il confederato rimaneva fermo, non fornendo nessuna comunicazione verbale, mentre nella condizione sperimentale il confederato annuiva con la testa e si avvicinava a chi leggeva. Nella condizione sperimentale, i partecipanti mostravano poi un atteggiamento più positivo verso i bianchi rispetto ai neri.
3. Livello intergruppi (ad es. ad es. face-ism e spatial agency bias) Ha la funzione di trasmettere dei valori o degli
stereotipi specialmente attraverso il sistema visivo. In questo livello, è frequente l'utilizzo del face-ism, ovvero la proporzione del volto mostrata in un'immagine. Tanto maggiore è lo spazio occupato dal volto rispetto al resto del corpo, tanto più i soggetti percepenti inferiscono caratteristiche di intelligenza, competenza e dominanza. Le persone ritratte con maggior focus sul volto sono giudicate più intelligenti, assertive, ambiziose. Gli uomini sono ritratti con maggior preminenza facciale delle donne. Il face-ism è un fenomeno utilizzato spesso nella presentazione dei candidati politici. Un altro elemento importante riguardante il sistema visivo è il spatial agency bias: esso comunica il valore degli stereotipi andando a modificare la presentazione visiva di questi. Si collega alla posizione che occupa un determinato elemento all'interno di una foto. Ad esempio, le persone che occupano le posizioni più a sinistra (alivello spaziale) o che guardano da sinistra verso destra vengono ritenute più "potenti" ma meno socievoli rispetto a chi occupa la posizione opposta. Gli uomini sono solitamente rappresentati a sinistra.
4. Livello delle comunicazioni di massa
La persuasione
La persuasione è stata inizialmente percepita come negativa, volta a modificare il comportamento e gli atteggiamenti di una persona singola o di un gruppo. Tuttavia, la persuasione ha anche obiettivi positivi, se ad esempio pensiamo alle comunicazioni volte a convincere le persone ad adottare certi comportamenti piuttosto che altri.
Modelli di persuasione a due vie
Attorno agli anni '80 si sono sviluppati due modelli della persuasione:
Modello della probabilità dell'elaborazione (ELM; Petty & Cacioppo, 1981; 1986)
Questo modello proposto da Petty e Cacioppo prevede che, esposto a un messaggio persuasivo, il ricevente possa attivare due diversi processi: il percorso
centrale, un'elaborazione attenta e una riflessione accurata sulle argomentazioni e sulle informazioni è il percorso periferico, basato su elementi che non hanno direttamente a che vedere con le argomentazioni, ma riguardano più strettamente il modo in cui sono presentate. Nel percorso centrale il ricevente elabora attivamente il messaggio, può quindi riflettere su contenuti, sulle argomentazioni e può anche creare delle contro-argomentazioni. In questo percorso conta molto la qualità delle argomentazioni: argomentazioni forti e convincenti portano ad atteggiamenti positivi, argomentazioni deboli e poco convincenti portano ad atteggiamenti negativi. Nel percorso periferico il ricevente non elabora attivamente il messaggio, ma la sua opinione si basa su indici periferici e non legati alle argomentazioni. Diventano quindi importanti le caratteristiche della fonte (attrattività, credibilità, expertise), la lunghezza del messaggio, il numero delle ripetizioni e la presenza di elementi visivi o emotivi. In conclusione, sia il percorso centrale che quello periferico possono influenzare l'elaborazione del messaggio da parte del ricevente. È importante quindi utilizzare argomentazioni forti e presentare il messaggio in modo accattivante per ottenere un atteggiamento positivo da parte del pubblico.Argomentazioni e così via. (capacità stabili come l'intelligenza o condizioni contingenti che possono influire sullo sforzo cognitivo) determinano quale percorso verrà seguito.
Se la persona è molto motivata a capire l'argomento trattato sarà più improntata ad utilizzare il percorso centrale, mentre se è poco interessata all'argomento, il percorso scelto sarà periferico. I percorsi vengono attivati in maniera automatica, non è l'individuo a sceglierli.
La via centrale comporta un cambiamento e un atteggiamento approfondito, duraturo nel tempo, stabile, poco influenzabile da altri tentativi persuasivi e è diagnostico del comportamento; la via periferica comporta un cambiamento e un atteggiamento superficiale, di breve durata, poco stabile, altamente influenzabile da altri tentativi persuasivi e poco diagnostico.
del comportamento. I due percorsi si escludono a vicenda, sono i due estremi di un continuum.
2. Modello euristico sistematico (HSM; Chaiken, 1987)
Questo modello proposto da Eagly e Chaiken prevede che, esposto a un messaggio persuasivo, il ricevente possa attivare due diversi processi: il processo sistematico, che comporta un'elaborazione attenta e una riflessione accurata sulle argomentazioni e sulle informazioni e il processo euristico, basato su elementi che non hanno direttamente a che vedere con le argomentazioni, ma riguardano più strettamente il modo in cui sono presentate; si applicano delle scorciatoie di giudizio, chiamate "euristiche".
I due percorsi non si escludono a vicenda, possono lavorare in parallelo se le conclusioni a cui portano entrambi i percorsi vanno nella stessa direzione ci sarà un effetto più forte; se vanno in direzioni opposte gli effetti saranno attenuati.
tre diversi effetti dell'elaborazione