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GOREL
Ogni modello di rp si applica preferibilmente anche se non esclusivamente a determinati settori. A
seconda del campo in cui si deve operare quindi si adotterà la più appropriata tra le metodologie
trattate. Esiste una metodologia operativa applicabile a tutti i modelli: il GOREL. Esso consiste in
una sorta di canovaccio base che consente di affrontare e razionalizzare le diverse fasi in cui si
attuano le attività di relazioni pubbliche. Se s’intende adottare il modello di gruing bisognerà
avviare un percorso con modalità diverse rispetto a quelle che si seguirebbero in una situazione in
cui si decida di applicare il modello Bernays. Il Gorel consiste in un piano di com per l’attuazione
delle rel pubbliche e si compone in + fasi:
1) IDENTIFICAZIONE DI VISION, MISSION, STRATEGIA E VALORI GUIDA
2) IDENTIFICAZIONE E ASCOLTO DEGLI STAKEHOLDER: ogni org individuerà
stakeholder diversi. L’ascolto avviene attraverso diverse metodologie di ricerca.
3) INDIVIDUAZIONE OBIETTIVI: in base all’esigenze dei pubblici l’azienda procede alla
formulazione dei propri obiettivi, che devono essere direttamente correlati a che devono
essere direttamente correlati a mission, vision, strategie e valori individuati nella fase 1.
4) ANALISI DELLE VARIABILI: devono essere tenuti in considerazione i fattori che
potrebbero influenzare il raggiungimento degli obb di tipo sociale, economico, politico,
tecnologico e psicologico.
5) INDIVIDUAZIONE DEGLI INFLUENTI: in base a ciascun obiettivo e ciascuna variabile
rilevante vengono selezionate categorie di soggetti influenti.
6) DEFINIZIONE DEI MESSAGGI CHIAVE: per ogni pubblico influente identificato ci sono
decisi i messaggi chiave più appropriati x raggiungere l’obiettivo definito x quel determinato
target.
7) PRE-TEST: i mess chiave vengono sondati su campioni rappresentativi di influenti. Questo
permette di rilevare i livelli di notorietà e credibilità di ogni mess.
8) STRATEGIA OPERATIVA: si decidono le azioni concrete da attuare e i mezzi da usare per
raggiungere gli obiettivi.
9) TRASFERIMENTO: è la fase attuativa, in cui i mess vengono trasferiti agli influenti nelle
modalità previste dalla strategia operativa
10) ASCOLTO E MISURAZIONE: viene verificato il raggiungimento degli obiettivi, con modalità
coerenti a quelle usate nel pre-test.
Strumenti delle relazioni pubbliche
Un acronimo ideato da Kotler sintetizza gli strumenti delle rp nella parola PENCILS.
• Publications: ogni tipo di pubblicazione
• Events: eventi
• News: notizie e informazioni
• Community: le relazioni con le comunità d’appartenenza
• Identity: identità visiva e comportamenti che producono immagine
• Lobby: relazioni con le istituzioni
• Social: i comportamenti sociali
Gli strumenti delle RP sono numerosi e differenziati in base alle tipologie di pubblici cui si
rivolgono. L’obiettivo di creare relazioni fa muovere le rp in un contesto dinamico, di seduzione e di
conquista. A questo proposito si possono ricordare i four minutes man che operavano negli USA
durante la prima guerra mondiale per sbloccare l’opinione pubblica che era isolazionista. Erano
volontari che tenevano discorsi lampo nei posti di lavoro, nei luoghi di shopping e divertimento, in
stazioni e in 4 minuti venivano veicolate con immediatezza e schiettezza le parole chiave del
perché occorreva scendere in guerra.
I ruoli professionali
Tra le figure tipiche delle rp troviamo:
• ADDETTO STAMPA: mantiene il rapporto con i giornalisti
• RESPONSABILE EVENTI: che organizza convegni, congressi e meeting.
• ESPERTI DI SETTORE: variano in base alle tematiche.
Fra gli strumenti di base del professionista delle pr sono da enfatizzare l’abilità e le competenze
personali, le abilità nelle relazioni interpersonali. Le + comuni attività quotidiane delle rp sono:
• Lettura dei giornali e rassegna stampa
• Iniziative d’intervento dell’ufficio stampa in base alle notizie recensite.
• Progress della preparazione di una convention aziendale, di un mission day, della
gestione di una sponsorizzazione e di altre attività in corso.
• Analisi di posizionamento e di mission, piani di relazioni pubbliche.
La complessità del sistema in cui si muovono le rp genera nicchie operative come:
• COMUNICAZIONE DI CRISI: che interviene nella gestione dei pericoli che l’azienda può
correre in termini di reputazione
• COMUNICAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA: necessaria ad una corretta e trasparente
informazione
• LOBBY: relazioni con l’apparato istituzionale legislativo
RELAZIONI CON LA STAMPA
Ufficio stampa
Nell’ottica della com d’impresa la notizia è un prodotto che l’azienda colloca sul mercato in un
determinato packaging e in determinati punti vendita con l’attenzione ai pubblici esterni ed interni.
L’addetto stampa non deve giocare a fare il giornalista ma agire secondo i criteri del marketing
della com. I concetti di packaging e di punto vendita ci portano a due considerazioni:
a) L’addetto stampa di un’impresa deve conoscere perfettamente la logica giornalistica di
selezione della notizia ed erogarla secondo le tecniche appropriate
b) La com deve essere su misura: ogni testata ha una proprietà ed uno specifico lettore,
quindi il modo di riportare la notizia sarà diverso. Il grande lavoro delle agenzie di relazioni
pubbliche e degli uffici stampa consiste nel personalizzare le info in base agli interessi della
singola testata.
Ufficio stampa e com integrata
L’attività dell’ufficio stampa ha la sua collocazione all’interno di un piano di
Comunicazione/relazioni pubbliche complessivo o nel piano di marketing. L’addetto stampa deve
muoversi dai contenuti del piano generale di com e riprodurre nella sua attività le stesse modalità
operative. L’informazione avrà conseguenze positive o negative su:
• Pubblici interni/dipendenti
• Azionisti
• Fornitori
• Clienti e potenziali clienti
• Comunità locale
• Istituzioni
• Stakeholder
• Pubblico di lettori in generale
Il risultato complessivo inciderà sulla Corporate Image.
Attività dell’ufficio stampa
Le attività dell’ufficio stampa rappresentano uno dei momenti + importanti e di alta visibilità
aziendale. Oltre ai rapporti personali con il giornalista, gli strumenti classici di relazione con i media
sono:
• Comunicato stampa
• Cartella stampa o press kit/press release
• Conferenza stampa
Comunicato stampa
Il comunicato stampa ha lo scopo di trasmettere un’informazione in modo esauriente, sintentico e
corretto. Un buon comunicato stampa deve contenere:
• Le 5 info fondamentali che corrispondono alle 5W: chi?, cosa?, dove?, quando?,
perché?.
• Attestarsi sulle 15/20 righe: contenenti le notizie più importanti. Se necessario è possibile
integrare con altre cartelle aggiuntive.
• Limitare l’uso di tecnicismi: il giornalista non è necessariamente un esperto di settore.
• Evitare toni pubblicitari: l’obiettivo è informare non convincere
• Avere la data di diramazione
• Qualificare l’elemento forte della notizia fin dal titolo
• Essere suddiviso in moduli ti testo a sé stanti: in modo che il successivo modulo sia di
arricchimento alle info contenute nei precedenti
• Mantenere una marginature da permettere appunti al giornalista
• Indicare le coordinate dei referenti aziendali o dello studio di rel pubbliche/addetto
stampa.
Cartella stampa
Una versione molto semplificata della cartella stampa può consistere in un semplice comunicato
dell’azienda, con un biglietto da visita del responsabile dei rapporti con la stampa e i suoi
riferimenti in calce al comunicato. Per rendere la cartella stampa + completa è possibile inserire
qualche fotografia, grafici/dati aziendali che ampliano l’info del comunicato stampa base.
Conferenza stampa
La conferenza stampa è un momento d’incontro fra l’azienda ed un gruppo di giornalisti motivato
da notizie rilevanti. Le regole di base per una buona organizzazione sono:
• Preparare un accurato elenco di giornalisti interessati all’argomento
• Predisporre la cartella stampa
• Redigere una lettera d’invito: fare un primo riscontro telefonico della disponibilità
• Scegliere il giorno per evitare sovrapposizioni con altre conferenze stampa che
limitino la disponibilità delle presenze dei giornalisti
• Preferire come orario la tarda mattinata
• Scegliere come luogo la sede dell’azienda o un altro ambiente facilmente
raggiungibile
• Fare un secondo riscontro telefonico per verificare la presenza delle testate: in modo
da preparare x gli assenti l’invio delle cartelle stampa o delle e-mail a fine conferenza
• Assicurare un servizio di reception professionale
• Predisporre un’adeguata preparazione dell’ufficio stampa e dei relatori x saper
gestire ogni situazione e rsp alle domande dei giornalisti
• Non superare la durata di un’ora, domande comprese.
SPONSORIZZAZIONE
Sponsorizzazione
Sponsor ed evento sono i 2 soggetti principali della sponsorizzazione: essi sono legati da un
contratto. Questo rappresenta il documento che regola l’accordo tra le parti. In genere lo sponsor
s’impegna a finanziare con denaro, beni o servizi, ricevendo in cambio il diritto di usare l’evento a
fini pubblicitari e l’impegno della controparte a divulgare il suo nome nelle manifestazioni in cui si
declina la propria attività.
Livelli ed aree di sponsorizzazione
È opportuno distinguere tra sponsorizzazione istituzionale e di prodotto.
• SPONSORIZZAZIONE ISTITUZIONALE: consente all’azienda di far conoscere la propria
organizzazione, migliorarne il profilo e l’immagine, avere un impatto positivo sull’opinione
pubblica. In questo caso, i valori, la mission e la storia dell’azienda devono essere coerenti
con le caratteristiche dell’evento sponsorizzato
• SPONSORIZZAZIONE DI PRODOTTO: funzionale alla promozione di un prodotto
specifico ed ha l’obiettivo di arricchire l’orizzonte valoriale della merce attraverso
l’associazione con i valori veicolati dall’evento.
La sponsorizzazione interviene su tre aree:
a) SPORT
b) CULTURA
c) SOCIALE
Sponsorizzazione sportiva
Il settore dello sport è quello a cui è destinato il 60% degli stanziamenti degli sponsor. In questo
settore bisogna distinguere tra eventi sportivi di vertice, ovvero connessi a manifestazioni di alto
livello, ed eventi sp