Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 8
composizione. Riassunto esame per esame di pedagogia musicale. Libro consigliato La mente musicale di Sloboda Pag. 1 composizione. Riassunto esame per esame di pedagogia musicale. Libro consigliato La mente musicale di Sloboda Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 8.
Scarica il documento per vederlo tutto.
composizione. Riassunto esame per esame di pedagogia musicale. Libro consigliato La mente musicale di Sloboda Pag. 6
1 su 8
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LA COMPOSIZIONE

Il processo compositivo è poco studiato.

Cosa avviene quando si crea un opera musicale?

Un tema musicale nasce con certe caratteristiche sia

consapevolmente che non. In una sinfonia ci sono sempre

dimensioni che il compositore non ha notato e programmato.

Per conoscere un po' di più il processo psicologico che ha portato

alla creazione di un brano ci sono 4 metodi d'indagine:

1- la storia dell'opera viene rivelata dai manoscritti del compositore

che consistono in abbozzi e appunti.

Essi mostrano sviluppi e cambiamenti (vediamo ad es. che

Beethoven ritorna spesso a ricorreggere in un lungo percorso che

dura a volte più anni, che Mozart scrive per prima cosa melodia e

basso e solo dopo riempie le parti usando inchiostri diversi).

2-leggere quello che i compositori dicono dei loro processi

compositivi.

3- osservare i compositori mentre lavorano e spiegano

4-osservare il compositore mentre improvvisa in pubblico (in

questo caso è anche esecutore e non nasconde "tracce").

Le attività mentali messe in atto durante la composizione sono

essenzialmente 2:

1- presenza costante di piani e strutture prestabilite che guidano la

struttura creativa

2- durante il percorso compositivo i piani prestabiliti possono

cambiare.

Gli abbozzi

Gli abbozzi dei compositori possono essere molto diversi tra loro:

alcuni sono quasi definitivi ( come in Mozart, Haydn e Schumann),

altri scrivono tanti appunti, frammenti che poi scompaiono

nell'opera finale (Beethoven)

Gli abbozzi possono rivelarci un processo cognitivo? come è

arrivata l'idea iniziale? che trasformazioni sono state applicate

all'idea iniziale? quali obiettivi sono stati raggiunti? perchè i primi

abbozzi sono stati respinti dal compositore?

L'atto creativo è molto complesso e i dati materiali sono appunti di

un processo continuo e profondo.

Ci sono dei vincoli iniziali che il compositore s'impone: ad

esempio tonalità, motivi tematici, forma.

Ci sono le scelte ritmiche e armoniche che possono cambiare

durante il percorso per rispondere anche ad esigenze di carattere

esecutivo (altezza per i cantanti ad es.)

Se confrontiamo abbozzo e versione finale di brani di Beethoven

notiamo che egli operava entro certi vincoli e gerarchie predefiniti

ma poteva anche variare un ritmo e raggruppare le note in modo

diverso.

Confrontare gli abbozzi di una stessa opera musicale non è tanto

facile perchè tra essi ci possono essere lunghi periodi di riflessione

(lo stesso Beethoven lo scrive nei suoi diari).

Negli abbozzi il compositore traccia l'ossatura e traccia segni

comprensibili solo a lui. Questi segni gli serviranno per recuperare

l'idea. Quando negli appunti di Beethoven vediamo solo una

melodia non dobbiamo pensare che egli non aveva già pensato ad

un contesto armonico o contrappuntistico, in realtà li aveva in

mente ma appunta quello che potrebbe dimenticare.

Parliamo ora degli appunti di Strawinsky per la "Sagra della

Primavera": egli registrava molte idee sullo stesso foglio e non

seguiva un ordine cronologico ma balzava avanti e indietro e

spesso segnava solo l'ossatura (come Beethoven)

Entrambi i compositori registrano temi ed idee per ricostruire in

seguito.

A differenza di Beethoven però Strawinsky segna più linee

melodiche, specifica la maggior parte degli accordi e dei

contrappunti inoltre dispone anche le parti da assegnare agli

strumenti in orchestra.

Questo diverso atteggiamento compositivo è dovuto alla differenza

di stile dei 2 compositori Beethoven, soprattutto all'inizio si

muoveva nello stile classico con armonie e forme convenzionali,

Strawinsky si muove in un ambito musicale molto meno definito

nei vincoli, usava in modo diverso la tonalità sia negli effetti

accordali immediati che nelle modulazioni. Probabilmente

Strawinsky aveva bisogno di inserire più elementi nei suoi abbozzi

perchè la sola linea melodica non era sufficiente.

Rispetto a B. le idee dei primi abbozzi rimangono anche nella

stesura definitiva esse vengono combinate ed ampliate più che

trasformate e quando si verificano delle trasformazioni esse

appaiono improvvisamente senza versioni intermedie.

Molte delle prime annotazioni di Strawinski erano melodie

popolari trasformate con i seguenti accorgimenti:

cambiare l'ordine delle note, estrarre l'essenziale, inserire ritmi

diversi, rallentarle e accelerarle.

Il tempo di maturazione di un brano era più lungo in Beethoven

perchè nel frattempo egli si dedicava a qualcos'altro, Strawinski si

occupa dello stesso brano concentrandosi sulle sue parti, che erano

ognuna di 20-30 misure al massimo e spesso molto simili tra loro

perchè prende spunto da un gruppo di idee tematiche simili ma

che armonizza per terze parallele, con scale differenti di un solo

grado, ripetendo alcune note e arrivando alla stesura definitiva in

tempi relativamente brevi dando al brano un carattere lievemente

ossessivo.

L'unità tematica all'interno dei suoi brani rende estremamente

interessanti e diversi i suoi lavori.

Il manoscritto finale

Non tutti i compositori hanno lasciato degli abbozzi.

Mozart ad esempio scriveva prima melodia e basso e poi con un

inchiostro di colore diverso riempiva le parti centrali ma in altri

manoscritti egli usa lo stesso inchiostro per tutte le parti e poi in

passi isolati usa un altro colore. Possiamo pensare che il colore

diverso venga usato per segnare punti di passaggio tra una sezione

e l'altra o per mettere in evidenza parti importanti che non voleva

dimenticare.

Le prime stesure permettevano di fissare gli elementi cruciali e le

altre strutture aggiunte successivamente erano rappresentazioni

interne che esplicita in modo corretto immediatamente: sembra che

il lavoro di Mozart sia frutto di allucinazioni e si pensa che lui

udisse dentro di se la musica e poi la trascriveva.

Questo non aiuta chi voglia analizzare il suo processo creativo,

Gli scritti dei compositori sui loro processi creativi.

I compositori parlando dei loro processi compositivi affermano

quanto segue:

-il motivo appare all'improvviso, lo scrivo e subito si amplia e

dopo un periodo di maturazione si elabora (R.Strauss)

-le idee giungono spontaneamente (Beethoven)

-le idee che mi piacciono le memorizzo e le rimugino per trattarle

secondo le regole e le caratteristiche dei vari strumenti (Mozart)

-prima di tutto c'è l'ispirazione che può giungere come un lampo

oppure svilupparsi a poco a poco e se avviene in quest'ultimo

modo il compositore si sente obbligato a raggiungere una

determinata meta.

Il compositore sarà poi condotto verso altre frasi, ritmi e armonie

in modo non sempre consapevole e spesso capisce il suo lavoro

solo dopo che lo ha terminato. l'opera creativa non è mai una

ripetizione (R.Sessions).

Queste riflessioni dei compositori abbracciano un arco di 150 anni

di musica ma hanno elementi in comune:

1-nella composizione ci sono 2 fasi: l' "ispirazione" è quella

immediata e l' "esecuzione" è il processo di consapevolezza che

trasforma questa idea assoggettandola a regole.

L'ispirazione sembra provenga dall'esterno ma la fase compositiva

implica il saper costruire a partire da essa e dalle sue caratteristiche

in base a dei principi.

Si può vedere facilmente come un compositore ha trattato un tema

grazie agli abbozzi dei manoscritti ma non da dove esso è nato.

L'analisi musicale ha evidenziato che i lavori partono da nuclei di

note e con trasposizione, aumentazione, suddivisione,

ricombinazione, cambi ritmici, armonici ecc. (le consuete tecniche

compositive), si sviluppa l'opera musicale.

Il modo col quale il compositore abitualmente modifica il

materiale lo identifica stilisticamente.

Il risultato non sempre è bello ed efficace m i compositori più bravi

sono quelli che non si accontentano, che non usano i vincoli

precostituiti per iniziare un brano ma conoscono molto bene le

tecniche compositive e le sanno usare all'occorrenza.

Nella fase della "generazione di soluzioni" si usano strategie per

produrre soluzioni possibili e i più bravi riescono a trovare le

migliori. Purtroppo non garantiscono il successo soprattutto nella

composizione musicale dove il musicista che crea è libero di

cambiare.

Le tecniche compositive di cui parlavamo prima rappresentano

delle strategie ma sono allo stesso tempo anche verifiche e nuove

strategie funzionanti possono essere inventate dal compositore

durante il processo creativo.

Lo studio del contrappunto di J.S.Bach è ritenuto di fondamentale

importanza per acquisire le basi compositive. Una volta affinate

queste tecniche antiche su cui si basa tutta la musica tonale degli

ultimi 500 anni si possono scrivere brani accettabili.

Continuando a leggere ciò che i compositori dicono del loro

processo creativo ecco Ciaikowski che scrive di avere una grande

fantasia tematica ma di essere molto carente nella forma,

Hindemith dice che i temi che si usano sono comuni a tutti ma solo

il musicista creativo sa come utilizzarli aggiunge anche che se

fosse solo una questione di lavoro tutti sarebbero dei geni.

Il sostanza un compositore banale non può fare ciò che fa il grande

compositore.

Il creatore vero “vede” la musica e la sottopone alle regole in modo

perfetto e sono poche le musiche che raggiungono questa

perfezione di immaginazione e padronanza compositiva.

I compositori che descrivono i loro processi creativi normalmente

non sono tanto attendibili ma riferiscono come si dovrebbe

svolgere un lavoro per ottenere un risultato: quasi tutti dicono di

essere "spettatori" stimolati da un' ispirazione oscura e solo alla

fine prendono coscienza del processo In realtà gli aspetti del lavoro

creativo sono consci anche se i compositori tentano di descriverla

come un fenomeno. È vero comunque che alcune cose possono

essere ricordate ed altre no ad esempio se si arriva subito ad una

soluzione, senza passi intermedi oppure nel caso in cui si è usato

momentaneamente, per un breve istante un materiale che poi è

stato sostituito.

Questi fatti sono intuizioni improvvise di cui poi si perde il

ricordo. La difficoltà a ricordare il processo creativo è data anche

dalla mancanza all'inizio di una pianificazione del lavoro: le idee

Dettagli
Publisher
A.A. 1991-1992
8 pagine
4 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/07 Musicologia e storia della musica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fermo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia musicale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Fraschini Mario.