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PROSSEMICA: LE DISTANZE

La distanza che le persone assumono è indice dei loro rapporti sociali e dei loro sentimenti reciproci

-intima

-personale

-sociale

-pubblica

ASCOLTO ATTIVO

L'ascolto è la capacità comunicativa fondamentale

E' stata una correlazione positiva tra l'efficacia dell'ascolto e e la soddisfazione del cliente a fronte di una

correlazione negativa con l'intenzione di abbandonare il posto di lavoro

Causa primaria di insoddisfazione del collaboratore è stata individuata nello scarso gradi di comunicazione tra

collaboratori e management

L'ascolto comporta uno sforzo maggiore del semplice udirlo

UDIRE E' LA COMPONENTE FISICA DELL'ASCOLTO

 ascolto : è quel processo che comporta una decodifica e un'interpretazione attiva dei messaggi verbali

richiedendo un attenzione mentale ed una rielaborazione dell'informazione

5 stili di ascolto dominanti:

1)Che mostra apprezzamento

2)Empatico

3)Olistico

4)In grado di distinguere

5) Valutativo

 solo in caso positivo mostra apprezzamento

 si avvicina molto ai sentimenti della controparte

 cerca di aver più info possibili per avere un quadro complessivo della situazione

 prende solo le cose più importanti

 tende a fare più domande per arrivare a delle valutazioni per dare giudizi

MODELLO DI COMPRENSIONE DELL'ASCOLTATORE

La comprensione dell'ascoltatore rappresenta la misura in cui un soggetto partendo da un messaggio verbale è in

grado di richiamare informazioni basate sui fatti e trarre conclusioni accurate

---> ascoltare e capire è una capacità legata e elevate doti mentali

Nell'ascolto ruolo fondamentale è anche come viene esposto un discorso che può comportare impatti negativi o

positivi

 se parlato troppo velocemente si risulta fastidiosi

 se parlato in modo chiaro con la giusta cadenza si ottengono migliori risultati

DIVENTARE UN ASCOLTATORE MIGLIORE

Un ascolto efficace è una capacità da apprendere che richiede sforzo e motivazione

E' necessario una forte energia e motivazione per ascoltare gli altri

UOMINI E DONNE COMUNICANO IN MODO DIVERSO

La diversa comunicazione tra uomini e donne porta a delle incomprensioni

Vari studi sono arrivati alla conclusione che le differenze nella comunicazione basate sul genere sono dovute a stili

linguistici generalmente diffusi tra uomini e donne

stile linguistico : schema di comunicazione tipico di un soggetto

consiste in una serie di segnali culturalmente acquisiti che ci permettono non solo di comunicare

ma ciò che vogliamo esprimere ed interpretare ciò che gli altri vogliono dire valutandoci

reciprocamente

Oltre a spiegare le differenze di comunicazione tra uomini e donne influenza anche la percezione

che si ha del grado di fiducia, di competenza e capacità altrui

perchè gli stili linguistici variano tra uomini e donne ?

La teoria dominante afferma che la differenza tra uomini e donne è riconducibile alla differenza di genere riguardo

impulsi , bisogni e conflitti associati alla strategia riproduttive usate da uomini e donne

flessibilità di genere ---> uso temporaneo di comportamenti comunicativi tipici dell'altro genere al fine di poter

incrementare la possibilità di esercitare influenza

LA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA

Le informazioni sono generalmente possedute da numerosi individui , è quindi necessario un PROCESSO di

COMUNICAZIONE per trasmettere queste informazioni in un unico punto, dove verranno combinate e trasmesse ai

membri.

La comunicazione si muove in 2 direzioni:

-VERTICALE (dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto)

-ORIZZONTALE (lateralmente attraverso tutta l’organizzazione)

A queste si aggiunge la comunicazione VERSO L’ESTERNO (stakeholder)

COSA VA COMUNICATO ?

-decisione

-pianificazione

-strategia

SCELTA DEL MEZZO DI COMUNICAZIONE : UNA PROSPETTIVA CONTINGENTE

ricchezza delle informazioni : capacità di dati di contenere informazioni

LA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA

Le informazioni sono generalmente possedute da numerosi individui , è quindi necessario un PROCESSO di

COMUNICAZIONE per trasmettere queste

informazioni in un unico punto, dove verranno combinate e trasmesse ai membri.

La comunicazione si muove in 2 direzioni:

 VERTICALE (dal basso verso l’alto):

dall’alto verso il basso :modalità top-down, ossia si comuncano dai Manager alla base operativa

decisioni

▪ pianificazioni

▪ strategie

dal basso verso l'alto: serve per avere dei feedback e per eventuali problemi

 ORIZZONTALE (lateralmente attraverso tutta l’organizzazione): avviene tra le unità organizzative serva al

coordinamento e coinvolgimento, volta all'eliminazione di “spazi bianchi”

A queste si aggiunge la comunicazione VERSO L’ESTERNO (stakeholder)

Come altra diversità possiamo rilevare :

 comunicazione formali : E’ l’insieme di canali e mezzi di comunicazione coscientemente ramificato

all’interno dell’organizzazione . È definito un po' come la legge, è deciso e regolata secondo determinati

processi, e regole ben definite

Strumenti per le comunicazioni formali:

Comunicazioni verbali;

▪ Promemoria ( memorandum );

▪ Lettere da membro a membro;

▪ Iter di una pratica (paper-flow);

▪ Verbali;

▪ Rapporti e relazioni periodiche;

▪ Manuali di prassi e procedura organizzativa

 comunicazioni informali: Sistema di comunicazione costruito attorno ai rapporti sociali utile per capire se i

comportamenti individuali sono orientati al raggiungimento di fini organizzativi o personali. Se c’è rapporto

reciproco tra i membri è più facile che confessino i propri motivi personali .E’ compito dei dirigenti non

ostacolarla, anzi promuoverla per garantire maggiore efficienza.

Rischi: nascita di gruppi che sfruttano la rete sociale per garantirsi potere nell’organizzazione e che entrano in

.

conflitto → groupthinking

Non è qualcosa di definito a priori; stimolarla può avere dei vantaggi a livello manageriale/organizzativo. Quando ci

sono cambiamenti aziendali, la comunicazione gioca un ruolo importante e bisogna capire la reazione dei singoli

individui.

I canali di comunicazione informali

Voci di corridoio

 Possono essere diffuse attraverso ogni mezzo di comunicazione

 Canale di comunicazione più rapido di quello formale

 Contribuiscono al radicamento della cultura aziendale e alla coesione di gruppo

 Favoriscono il cambiamento organizzativo

 Individui di collegamento/“Pettegoli” vs “Talpe organizzative”

sono persone che hanno delle informazioni ma le sfruttano in modo diverso ossia i “pettegoli” le

trasmettono alla comunità organizzativa, le “talpe orgaanizzative” le sfruttano a proprio favore

Management by walking around

 I manager intrattengono comunicazioni informali con i collaboratori che incontrano girando per gli uffici

 I collaboratori lo considerano il canale più efficace

LA MOTIVAZIONE E LA COMUNICAZIONE

Le motivazioni personali influenzano il sistema di comunicazione sia formale che informale.

Le informazioni tendono ad essere trasmesse verso l alto solo se:

 La loro trasmissione non avrà conseguenze spiacevoli;

 Se il superiore ne avrà comunque conoscenza;

 Se si tratta di informazioni che il superiore deve a sua volta riferire ai suoi

 superiori

 Se viene percepita l’importanza dell’informazione nelle decisioni del superiore

Il superiore tende ad astenersi dal dare informazioni ai suoi subordinati quando:

 non si comprende l’importanza della trasmissione verso il basso delle informazioni;

 il possesso di informazioni rafforza l’autorità sul subordinato.

 Le comunicazioni orizzontali richiedono una cultura della collaborazione e della cooperazione

Si comunica solo quando alla base c'è una motivazione per entrambi: la comunicazione col vertice è dubbiosa

perchè potrebbe avere un “effetto boomerang” ossia tornare contro al lavoratore che ha comunicato e quindi

avviene una rinuncia.

MODELLO CONTINGENTE PER LA SELEZIONE DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE

Più l'importanza è bassa, più non occorre usare degli strumenti di alta qualità perchè sarebbero inefficienti e non

porterebbero ai risultati sperati.

La complessità dei mezzi sale al salire della problematica presa in considerazione.

MOTIVARE ---> NAVIGANDO LE EMOZIONI

I ---> II far sgofare

◦ II ---> III scambio visione del cambiamento

◦ III---> IV face to face

Cambiamento organizzativo

 bacheca dove esprimere sentimenti

 I → II dialogo face to face con direzione aziendale

 II → Iii fare gruppo

Lezione 8- Albano LA LEADERSHIP

“Processo di influenza sugli altri per far loro comprendere e accettare le decisioni che devono essere prese e le

azioni che devono essere intraprese, facilitando gli sforzi individuali e collettivi per il raggiungimento di obiettivi

comuni”, influenza i collaboratori a perseguire volontariamente i traguardi organizzativi.

carismatico → soggetto che è leader all'ennesima potenza da incidere su elementi valoriali di un individuo non

tangibili

La leadership orienta i comportamenti dei “follower” (seguaci dei leader) , convergenza verso obiettivi unici

Il leader non usa la forza del potere formale per dirigere i follower verso l’obiettivo comune → Leadership vs

Autorità

Leadership : volontà di essere seguito dai “follower”

Autorità : definito da regole formale che definisce un dato comportamento

e organizzazioni si occupano di leadership a causa della necessità di selezionare e promuovere gli individui a

posizioni manageriali. Il ruolo del manager è quello di assicurarsi che il lavoro venga svolto attraverso l’uso efficace

di risorse fisiche ed umane : Un buon manager dovrebbe essere anche un buon leader.

LE TEORIE DELLA LEADERSHIP (definita come progressio storico che si amplia con le teorie sociali)

Rientrano nell’ampio filone delle Neo-Relazioni Umane

Tesi sostenuta: “esiste un legame tra stile di leadership, morale dei dipendenti, aumento della produttività”

Diversi approcci:

 Teoria innatista (Approccio dei tratti): esistono delle caratteristiche personali che identificano un leader

quali sono le persone che hanno queste caratteristiche → selezione

 Teoria comportamentista - leadership come azioni o comportamenti attuati in funzione di un obiettivo (ciò

che un leader fa). È il comportamento dei leader nei confronti d

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
48 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher matty_91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione e sviluppo delle risorse umane e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Albano Valentina.