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Estratto del documento

Sesto indizio: I temi

Settimo indizio: Presenza di ridondanze

Il modello Likeness (modello di somiglianza - differenziazione)

La differenziazione (Chi sono io?)

"Capacità di separarsi dalla famiglia d'origine, creare identità personale e rafforzare le diverse parti di sé" (L'Abate)

Questo modello ci permette di mettere a fuoco gli altri significativi e noi stessi (rinforzando anche le diverse parti di noi stessi). Il nostro vivere comporta un continuo differenziare di livelli fuori e dentro di noi.

Distinguiamo fantasia da realtà, emozioni dalle azioni e chi siamo da cosa facciamo.

È un processo che parte dalle prime relazioni del bambino con i genitori.

1. DIFFERENZIAZIONE A LIVELLO FISICO/CORPOREO

Il bambino non si sente più un tutt'uno con la madre ma percepisce che sono due unità distinte. Maschi e femmine, grandi e piccoli, caratteristiche fisiche simili o diverse.

2. DIFFERENZIAZIONE A LIVELLO EMOTIVO DENTRO

E FUORI DI SE’Capacità del genitore di sintonizzarsi sui bisogni del piccolo … fino ad arrivare al modo con cui da adultiverranno gestite e condivise le emozioni.
3. DIFFERENZIAZIONE A LIVELLO COGNITIVO
Passaggio da senso-motorio (0-2 anni) a operazioni formali (11-15 anni)
• Pensiero più differenziato:
- Rigidità VS flessibilità
- Pensiero illogico VS pensiero logico
4. DIFFERENZIAZIONE A LIVELLO EMOTIVO- COGNITIVO
Alcune persone si comportano in maniera istintiva soprattutto sotto stress. Decisioni fatte sul soddisfacimento dei bisogni e sull’evitamento delle situazioni sgradevoli. Altre persone in situazioni di stress sanno mantenere le capacità intellettive.
5. DIFFERENZIAZIONE A LIVELLO RELAZIONALE
Bowen: terapia intergenerazionale
Terapia centrata sull’individuo differenziandola da quella della famiglia.
Perché è importante relazionarsi?
È essenziale per mettere a fuoco noi stessi e gli altri perriconoscerci e non confondersi. Occorre differenziarsi per porre dei confini ed entrare in intimità con l'altro (è per amare) e per negoziare aspetti di potere nella relazione con un'altra persona. Per dare e darsi possibilità di cambiamento. Spiega come ci differenziamo dagli altri significativi. Tylor: identità (o conformismo) / opposizione Mahler: simbiosi / autismo (madri inadeguate) Festinger: teoria del confronto sociale somiglianza / differenziazione I livelli che si strutturano di questo modello sono 6: - Simbiosi / Alienazione o autismo (è il livello più disfunzionale); - Conformismo (o identità) / Opposizione; - Somiglianza / Differenziazione. I tre livelli di SOMIGLIANZA sono: SIMBIOSI: "Tu sei me e io non posso vivere senza di te". - Non c'è spazio né l'energia per pensarsi perché l'altra persona lo assorbe completamente; - Il soggetto non può esisteresenza l'altro; • Tutte le energie sono spese per l'altro e non per se stesso; • Pensiero incentrato sull'altro.IDENTITA' o CONFROMISMO:"Sii come me e fa come ti dico"- Conformità radicale delle relazioni familiari rigide e autoritarie con tratti dogmatici e di conformismo;- Decido/accetto ciò che l'altro decide per me anche se vorrei fare altro;- Mi conformo in modo acritico.SOMIGLIANZA:"Tu puoi essere come me se lo desideri, ma puoi essere anche diverso da me e come vuoi senza sanzioni".§ Assicura la libertà di scegliere;§ decido quello che è bene per me e su ciò scelgo la mia strada;§ posso assomigliare o differenziarmi dagli altri.I tre livelli di DIFFERENZIAZIONE sono:AUTISMO/ALIENAZIONE: è "Non voglio essere come te o come nessun altro non sono".Non esserci e non essere disponibile emotivamente né per sé né per gli altri;timore di

essere rifiutati e soffrire nell'incontro dell'altro.

OPPOSIZIONE/RIBELLIONE: "Io sono opposto a quello che sei tu e divento me stesso con gli altri uguali a me".

  • Ribellione alle regole di un determinato gruppo (es. la famiglia) ma totale conformità a un altro (es. il gruppo dei pari);
  • Non faccio quello che lui/lei mi chiede perché è lui/lei a chiedermelo;
  • Diverso per non conformarmi a lui/lei (conflitto tra moglie e marito).

DIFFERENZA: "Io sono o desidero essere diverso da te".

  • Questa richiesta di differenza viene fatta senza sentirsi in colpa;
  • Diventa creativo nella misura desiderata;
  • Vi è piena libertà nel decidere se assomigliare all'altro o essere totalmente diverso.

Simbiosi Autismo o Alienazione

Identità Opposizione o Ribellione

Somiglianza Differenza.

Le persone che cadono nei ranghi centrali del rapporto somiglianza-differenziazione:

Hanno solitamente una sufficiente fiducia

in sé da non considerare minacciosa la differenza con gli altri (sono flessibili e aperte al cambiamento); manifestano un atteggiamento assertivo cioè la capacità di far valere il proprio pensiero non in modo aggressivo né passivo (non fanno sorpassare o calpestare dagli altri i loro desideri/bisogni); Sanno armonizzare e negoziare somiglianze e differenze; Sono creative, capaci di creare relazioni che crescono e sono funzionali sia per se stessi che per gli altri (sono libere da patologie); Presentano uno stile relazionale Creativo-Conduttivo (CC). Le persone che appartengono alla fascia conformismo-opposizione: - Lasciano che l'altro pensi per loro e agisca per loro (es. sceglie un lavoro che è l'opposto di quello che vorrebbero i genitori); - I figli tendono a diventare atei perché i genitori sono troppo osservanti; - Tenere o evitare il successo come reazione alle eccessive preoccupazioni dei genitori; - Comportamenti devianti; - Stile

Il modello degli stili relazionali si basa su tre tipologie: Reattivo-Ripetitivo (RR), Symbiosis-Alienation/Autism (SA/AA) e Abusivo-Apatico (AA). Le persone che appartengono alla fascia SA/AA sono poco differenziate nei rapporti, dipendenti dagli altri e passano da una situazione all'altra. Non assumono le proprie responsabilità, sono estremamente autoritari o troppo permissivi con i figli, si innamorano intensamente ma scappano di fronte alle difficoltà. Il modello degli stili relazionali rappresenta l'isomorfismo tra i temi di somiglianza-differenziazione e le manifestazioni estreme legate agli altri stili relazionali.

altri importanzaStili RelazionaliàARC A = apatia: in cui lo stile relazionale è Abusivo - Apatico (AA)
R = reattività: in cui lo stile relazionale è Reattivo – Ripetitivo (RR)
C = conductor (conduzione): in cui lo stile relazionale è Creativo - Conduttivo (CC).

A = APATIAL’apatia significa non far niente, ritirarsi dalle relazioni e non parteciparvi. “Non vi è alcuna cura né di sé né degliàaltri” si assume un atteggiamento di allontanamento e di non risposta.

  1. Autismo: massima distanza relazionale;
  2. Alienazione: isolamento dalla relazione;
  3. Indifferenza;
  4. Passività;
  5. Incapacità di porre limiti alla distruttività altrui;
  6. Paralisi e atrofia dei sentimenti: sostituzione con la sensazione prodotta artificialmente dall’utilizzo di alcool odroghe;
  7. Inibizione dell’azione VS impulsività estrema;
  8. Abuso

I soggetti tendono ad agire in base all’impulso

del momento.L'apatia si manifesta clinicamente con: - L'evitamento dei problemi; - La rinuncia "Niente può essere fatto, è così"; - L'abbandono e la non cura di sé. L'apatia è: • Lo stato di mancanza di affetto; • Il ritiro dalla volontà e dall'amore; • Il "Non importa". Vi è una relazione dialettica tra apatia e violenza; uno influenza l'altro e l'altro determina il primo. Estrema incompetenza delle relazioni: § annullamento fisico (suicidio, omicidio); § deterioramento mentale. Non c'è un interesse al cambiamento. Determina un caos interno personale e relazionale: Ø scarsa definizione di Sé; Ø nessun obiettivo; Ø nessun valore; Ø nessun potere; Ø assenza di ruoli e regole; Ø assenza di punti di riferimento (non ha una bussola per orientarsi). STILE RELAZIONALE ABUSIVO – APATICO Questo stile

Il relazionale è determinato dall'abuso, dall'apatia e dall'abbandono; è il più disfunzionale in assoluto. Le risorse relazionali sono molto intense e di natura collerica; c'è una forte presenza di disprezzo con aggressività verbale e fisica, abuso. Manifesta anche dei comportamenti contradditori e confusivi che rappresentano la massima incoerenza relazionale.

R = REATTIVITÀ

Al seguito di un'azione eseguita da qualcun altro il soggetto manifesta delle altre reazioni la bussola è puntata sull'altro. Può essere legata al mantenimento dello stesso comportamento della persona con cui entra in relazione (escalation) oppure sfociare nel comportamento opposto. "Mi vuoi una persona di successo?" Io non studio, non lavoro, non raggiungo posizioni sociali modeste o addirittura metto in atto comportamenti devianti pur di andare contro.

Caratteristiche:

  • presenza di squalifiche;
  • immediato rifiuto di quello che chiede l'altro;
  • dipendenza dall'altro;
  • comportamento uguale - opposto;
  • non vi è alcuna assunzione di responsabilità;
  • ricorrenti sequenze non produttive (vittima/persecutore/salvatore triangolo drammatico).

Se l'apatia nasce nel caos la reattività nasce nella rigidità (si fa così perché lo dico io). Vi sono modelli comportamentali rigidi difficili da spezzare. La motivazione al cambiamento è fortemente limitata.

Per cambiare:

  1. fermarsi e non reagire;
  2. pensare alla risposta reattiva;
  3. sostituire la risposta reattiva con una risposta diversa e positiva che non innescerà l'escalation.

Il soggetto in questo comportamento non da potere all'altro ma lo affida solo a.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
15 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AO95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia della motivazione e delle emozioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Scienze Storiche Prof.