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Prevede, persone nate o naturalizzate negli stati uniti, sono cittadini degli stati uniti,
nessuno stato attuerà o darà in esecuzione a legge, priverà alcuna persona della
vita/libertà/proprietà senza Due Process, ne rifiuterà nell’ambito della sua (…) l’eguale
protezione della legge.
Ribadisce principio Due Process, quasi parallelamente al 5° emendamento destinato
ad autorità pubbliche federali, limiti a quest’ultimi, proteggere i singoli dalle ingerenze;
nulla si dice sulle autorità statali. 14° emendamento colma tale lacune, anche autorità
statali sono tenute a rispettare garanzia del Due Process.
Introduce anche nuovo principio di eguaglianza, tutti individui sono eguali dinnanzi alle
leggi.
15° emendamento, vittoria sul tentativo di successione, diritto di voto dei cittadini
degli stati uniti non potrà essere negato né disconosciuto, per ragioni di razza, colore o
precedenti condizioni di schiavitù. Diritto di voto non deve essere assoggettato a
discriminazione, parziale perché riguarda certi criteri di non discriminazione. (esempio
non è previsto divieto in base al genere/sesso).
19° emendamento, ampliato il diritto di voto alle donne, ampliato a livello
costituzionale.
Applicazione estremamente importante per la giurisprudenza, evolutivo.
Giurisprudenza ha ritenuto che attraverso il 14° emendamento, si estendessero a
carico degli stati, diritti e garanzie previsti nel Bill of Right.
4° emendamento, proibisce persecuzioni/sequestri illegittime, considerato come
componente del Due Process, fatta valere garanzia anche a carico degli stati.
Importante valutare contributo che la giurisprudenza ha potuto esprimere nella
salvaguardia dei diritti, istituto particolare non espressamente previsto dalla
Marbury v
costituzione, riconosciuto in virtù di importante caso giurisprudenziale,
Madison , caso deciso da corte suprema federale nel 1803, introdotto istituto del
Judicial Review, termine noto in accezione diverso in U.K., nel diritto USA, si intende
sindacato/controllo giudiziario sulla legittimità
quello che noi chiamiamo il
costituzionale delle leggi, istituto di grandissima importanza, istituto congeniale e
naturale in costituzione scritta e rigida. Istituto non si trova espressamente disciplinato
nella costituzione. Premesse presupposti storici/giuridici, che hanno consentito alla
corte suprema federale, di riconoscere in via giurisprudenziale, tale istituto.
Tra queste, supremacy clause, enunciata nell’articolo 6 della costituzione, prevede
che la costituzione e leggi USA, e trattati stipulati, costituiranno la legge suprema del
paese, giudici di ogni stato sono tenuti ad uniformarsi. Tale clausola, comma 2
dell’articolo 6 Cost, prevede che i giudici degli stati, sono tenuti a rispettare e
uniformarsi alla costituzione e alla legge federali e trattati internazionali, a prescindere
da quanto previsto da Costituzione e leggi stato. Clausola pone in modo non così
esplicito, principio di preminenza latente della costituzione del diritto federale sul
diritto dei singoli stati. Anche se possano essere in contrasto con costituzione e leggi
stato. Già tale clausola suggerisce che la costituzione, uniformazione alla costituzione.
Altra premessa, che ha spianato strada, dibattitto nel corso del 1788 su disposizioni
costituzione, che ha trovato come sede privilegiata articoli di giornale, raccolti in un
testo “The Federalist”, capitolo 78 di tale scritto, troviamo contributo di Hamilton,
riguarda la natura della costituzione, il suo rango, in tale contributo suggerisce che il
controllo giudiziario sulla costituzionalità delle leggi è immanente alla costituzione,
non espressamente previsto ma necessario. Leggi non possono contraddire la
costituzione.
Potere contemplato già in alcuni ordinamenti statali, alcuni stati, prevedevano un
controllo giudiziario sulle leggi.
Bonham’s Case, aveva prospettato anche nell’ordinamento inglese, possibilità che in
casi estremi potessero esercitare controllo disapplicando atti del parlamento.
Caso Marbury vs Madison deciso nel 1803, fattispecie di tale caso, vicenda che si
colloca nel contesto fattuale dell’avvicendamento, di un’amministrazione, del PdR
Adams con amministrazione Jefferson, e al presidente uscente Adams (federalista),
succede Jefferson (antifederalista). Adams nelle ultime ore del suo mandato, si
assicura di effettuare quante più nomine di pubbliche autorità federali, tra queste
nomine dell’ultime ore, vi anche la nomina di Marbury, a carica modesta, nominata da
Adams come giudice di pace, carica non di spicco, nella fretta delle ultime ore,
amministrazione Adams non ha tempo di notificare nomina al suo destinatario,
necessaria per produrre effetti. Nomina spettava all’amministrazione entrante,
Madison, che doveva provvedere al completamento della nomina, perché potesse
produrre effetti. Madison non provvede a tale notifica, Marbury cita in giudizio dinnanzi
alla corte suprema di 1° grado, Madison, in virtù di provvedimento legislativo, legge
congresso, Judiciary Act, prevedeva fra l’altro, in date circostanze, possibilità di
rivolgersi a corte suprema federale in 1° grado per ottenere un “ordine di fare”, Writ
of mandamus, nei confronti di Madison, per ottenere ordine diretto a Madison, di
modificare la nomina, di procedere alla notifica della nomina, così che questa possa
produrre effetti. Questione risolta, riconosce posizione di Marbury, effettivamente
nominato giudice di pace, e aveva astratto diritto ad ottenere tale diritto, la corte
suprema nella sua opinio enunciata da Marshall ritiene che il Judiciary act sia in
contrasto con l’articolo 3 costituzione, introduce e prevede competenze corte suprema
1° grado che la costituzione non prevedeva. Marbury non rientra in nessuna delle
ipotesi controllate, quindi Judiciary act, in tale disposizione, contrasto con disposto
costituzione, quindi deve essere disapplicato. Tale caso introduce e opera il controllo di
legittimità costituzionale, controllo svolto nei confronti del Judiciary act, effetti
controllo, disapplicazione provvedimento legislativo.
Caratteri, del controllo di costituzionalità che troviamo operante negli USA, modello
accentrato di sindacato, esiste nel nostro ordinamento organo ad hoc, che svolge tale
controllo, a cui il giudice può rimettere questione di legittimità costituzionale. Negli
modello diffuso
stati uniti non abbiamo modello accentrato di costituzionalità leggi, di
controllo, qualsiasi giudice investito della questione di legittimità costituzionale potrà
disapplicazione
esprimersi sulla questione. Effetti pronuncia, riscontrata illegittimità,
inter partes della legge stessa, nell’ambito del processo pendente. 06/11/18
Controllo di legittimità costituzionale non previsto espressamente dalla costituzione,
introdotto dalla giurisprudenza della corte suprema federale, ciò si è verificato con il
caso Marbury vs Madison.
Esisteva già presupposti e premesse che permettevano di fare un passo così
importante. Premesse che hanno permesso tale introduzione, la supremacy clause;
premessa dottrinale come dibattito intrattenuto sulle pagine del Federalista in
particolare cap. 78; 2 premesse significativa come il Coke Case, possibilità che corti e
giudici potessero in casi estremi disattivare le leggi del parlamento, infine il Privy
Council.
Corte suprema federale arriva a disattivare una disposizione del Judiciary act, per
ottenere un rito of mandamus in determinate circostanze.
Modello di Judiciary View, si differenzia particolarmente dal nostro ordinamento, è
diverso, perché innanzi tutto non si tratta di un controllo accentrato, è un modello di
diffuso
controllo di legittimità costituzionale, non esiste un organo ad hoc, come è da
noi la Corte costituzionale, controllo diffuso perché qualsiasi giudice adito che si trova
Con
investito della questione di legittimità costituzionale può pronunciarsi su questa.
quali effetti?
Nel caso in cui riscontri incostituzionalità del provvedimento legislativo, effetti di
disapplicazione della legge, contrasto della disposizione legislativa con la
inter partes.
costituzione, disapplicherà la disposizione legislativa
effetti erga omnes,
Con cioè che riguardano tutti i consociati, si arriva a tali effetti,
Corte Suprema
meccanismo ordinario di impugnazione alla corte superiore, fino alla
Federale, solo se quest’ultima si pronuncia potremo avere effetti erga omnes,
semplicemente in virtù di un meccanismo che opera negli ordinamenti di Common
Law, non in virtù di una sua competenza esclusiva, ma in virtù dello Stare Decisis,
giudici inferiori sono tenuti a rispettare i precedenti dei giudici superiori, al vertice
troviamo appunto la corte suprema federale.
Normalmente disapplicazione legge ha effetti inter partes, ma potrà produrre effetti
erga omnes se ci sarà una pronuncia della Corte Suprema Federale.
Istituto Judiciary view, potenzia tutela/salvaguardia dei diritti(fondamentali)e
delle garanzie previste dalla costituzione. Carattere aggiuntivo di tutela,
ulteriore strumento che incrementa la salvaguardia dei diritti, strumento in
mano al giudice.
Giudici statali, reclutamento, avviene a livello statale, situazione tra stato e stato
piuttosto diversificata, anche in tema di gradi di giudizio (alcuni stati solo 2 gradi di
giudizio, alcuni stati prevedono una 3° istanza di giudizio). Modalità di reclutamento
possiamo individuare 3 diversi modelli di reclutamento dei giudici statali,
1. Suffragio universale, elezione popolare
2. Simile a quello che troviamo a livello federale, giudici scelti e nominati dal
Governatore dello stato, assenso del parlamento statale
3. Modello misto, reclutamento giudici inizialmente affidato a governatore, che
sceglie i giudici per un determinato mandato di una certa durata, poi tale
mandato alla scadenza deve essere confermato tramite elezione popolare.
Combina le componenti degli altri due modelli.
La componente dell’elezione popolare nel reclutamento giudici non è una componente
del tutto neutra e priva di criticità, c’è un caso deciso dalla corte suprema federale del
2009, elezione popolare può sollevare delle questioni non indifferenti, toccando
principi fondamentali dei giudici, quali terzietà ed indipendenza dei giudici.
Capelton vs Massey, compagnie produttrici di carbone, la compagnia M. viene citata in
giudizio da C., dinnanzi a corte di I° grado per pratiche anticoncorrenziali, società M.,
viene condannata in tale processo a corrispondere a C. 50 milioni di dollari in danni,
succede che nelle more del processo di appel