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Tecnica colturale
La tecnica colturale del sorgo è più semplice rispetto a quella del mais. Malgrado sia una specie simile a quella del mais essa ha più piante per m2, 30-50 piante in ambienti irrigui, 15-30 piante in asciutto (semina).
Le tecniche colturali del mais sono:
- le lavorazioni del terreno terreni a grana fina vi è una lavorazione profonda.
- le concimazioni prevedono 200-300kg/ha di N (azoto) e 150kg/ha di P2O5 (anidride fosforica) in ambienti irrigui; mentre 150kg/ha di N e 100Kg/ha di P2O5 in ambienti asciutti.
- la semina viene effettutata con una profondità di 3-5cm. La distanza tra le file deve essere di 25-30cm in ambienti irrigui e 50-70cm in ambienti asciutti.
- il diserbo è effettuato presemina o in preemergenza. Non bisogna utilizzare l'ALACLOR E METOLACLOR, mentre è possibile utilizzare TERBUTILAZINA per dicotiledoni e Echinocloa.
QUINOA (Chenopodium quinoa)
È un falso cereale (quindi non contiene glutine).
Poiché non sono appartenente alla famiglia delle Graminacee e non sono delle Monocotiledoni ma Dicotiledoni.
Inquadramento botanico:
- Classe: Dicotiledone
- Ordine: Chenopodiales
- Famiglia: Chenopodiaceae
- Genere: Chenopodium
- Specie: Chenopodium quinoa
DESCRIZIONE
La quinoa presenta, essendo dicotiledone, radice a fittone. È una specie che ha un fusto eretto più o meno ramificato ed alto fino a 2m. Per ciascuna pianta si è trovata una media di 1300 foglie a margine cremato. L'infiorescenza è a racemo apicale caratterizzato dalla presenza di foglie di colore diverso: rosso, verde, violetto, giallo. Il fiore è pentamero ossia 5 pezzi; piccolo e poco appariscente. Il frutto è una noce con diametro di 1,8-2,6mm di colore bianco-grigio o rosato, e contiene una sostanza amara detta saponina.
ORIGINE E DIFFUSIONE
Questa specie è originaria della zona compresa tra Perù, Bolivia, Ecuador e Colombia. La quinoa era il cereale più importante.
Nell'attributo Inca ed era considerato sacro e chiamato grano madre.
IMPORTANZA ECONOMICA DELLA QUINOA
Presenta delle rese bassissime. Nel Mondo viene coltivato in 100.000 ettari. I maggiori Paesi produttori sono la Bolivia, l'Ecuador e il Perù. In Italia non è prodotta.
IMPORTANZA AGRARIA DELLA QUINOA
Valorizza la fertilità residua lasciata dalla coltura precedente. Nel frutto è presente il 62% di carboidrati ed il 16-17% di proteine di elevato valore biologico.
UTILIZZAZIONE
La quinoa viene utilizzata per la zuppa, in pasticceria, come pane sfarinato, per la produzione di bevande alcoliche come la Chica; le foglie vengono utilizzate come spinaci e la paglia per l'alimentazione dei bovini.
Per il frutto essere utilizzato deve essere sottoposto ad un trattamento per l'eliminazione delle saponine (sostanze amaricanti), esse sono eliminate tramite trattamenti in umido cioè con il lavaggio e con trattamenti a secco tramite decorticazione.
CICLO
BIOLOGICO DELLA QUINOA
La quinoa è a ciclo primaverile-estivo. La durata del ciclo biologico oscilla tra 170 e 250 giorni. La fioritura si manifesta circa 35 giorni dopo l'emergenza. Nelle zone di origine è coltivata dal livello del mare fino a 3900m sopra il livello del mare.
ESIGENZE
La quinoa essendo a ciclo primaverile-estivo ed essendo coltivata nelle zone sud-americane ha bisogno di temperature elevate, per cui uno dei fattori limitanti sono le basse temperature infatti presenta una temperatura cardinale minima di 0°C, e le ridotte dimensioni del seme. La quinoa teme la grandine; è una pianta brevidiurna; ha bisogno di 200-400mm di acqua; valorizza i suoli ad alta salinità ed esige terreni freschi, profondi e ben drenati.
MIGLIORAMENTO GENETICO E VARIETÀ
La quinoa è una specie prevalentemente allogama (fecondazione incrociata). Si conoscono circa 1800 varietà locali di quinoa.
TECNICA COLTURALE
Nelle zone di origine è avvicendata
con patata, orzo, mais e associata con mais. La preparazione del letto di semina è molto accurata. La semina viene fatta a file o a posta, ella non troppo profonda. Per la concimazione è consigliabile dare solo azoto. Riguardo il controllo delle infestanti vengono utilizzati Propachlor, Linuron, Propyzamide. La raccolta avviene con mietitrebbia ovvero a mano con questa sequenza cioè prima il taglio, la formazione di covoni, la battitura, la ventilazione, la pulitura.Il grano saraceno è una pianta erbacea annuale che può raggiungere un'altezza compresa tra i 60 e i 120 cm. È caratterizzato da un fusto eretto e cavo (vuoto). Le foglie possono essere lanceolate o cordate, con quelle più basse che sono peduncolate e quelle superiori che sono sessili, cioè senza peduncolo. L'infiorescenza è un racemo corimbiforme.
I fiori del grano saraceno sono molto piccoli, ermafroditi e possono essere di colore verde, bianco o rosa. Sono composti da 8 stami, uno stilo, un ovario monosperma e 3 stigmi. La pianta presenta un fenomeno chiamato eterostilia dimorfa, che significa che l'impollinazione avviene tra fiori di tipo diverso. Ci sono fiori di tipo "Thrum" e fiori di tipo "Pin", tra i quali avviene la fecondazione. Nei fiori di tipo "Thrum", l'ovario e lo stilo sono posizionati più in basso rispetto all'androceo, mentre nei fiori di tipo "Pin" è il contrario.
Il frutto del grano saraceno è un achenio di forma tetrangolare e presenta un elevato tenore in fibra. Il peso di 1000 semi, ossia di 1000 acheni, è di 30g.
Il grano saraceno è originario dell'Asia. Nel mondo, solo 2 milioni di ettari sono coltivati a grano saraceno.
IMPORTANZA ECONOMICA
Il grano saraceno ha un'importanza economica limitata a livello mondiale, con solo 2 milioni di ettari coltivati.
Le rese sono abbastanza basse nei Paesi dove si hanno più ettari come Cina e Russia, ma sono molto alte in Francia. La resa è di 0,84 tonnellate/ha.
IMPORTANZA AGRARIA
È un falso cereale poiché Dicotiledone con achenio ricco di amido (60%). Ha un discreto contenuto di proteine del 7-15% che non formano glutine ed ha un elevata quantità di lisina (amminoacido solforato) del 6%. Contiene rutina ossia una sostanza utilizzata nella cura di disturbi vascolari ed essa è importante perché abbassa il colesterolo ematico e la pressione arteriosa. È una pianta mellifera cioè con alta produzione di miele. È una coltura soffocante nei confronti delle infestanti ed è utilizzata per il sovescio verde che consiste nell'interrare i residui colturali per ad esempio migliorare la fertilità del suolo. Viene utilizzata nell'alimentazione del polline e funge da coltura soffocante nei confronti delle infestanti.
USI
Considerato “nutraceutico”, cioè questo alimento contiene tantissime sostanze come vitamina B1, B2 e P che aiutano il nostro organismo a combattere le malattie, e sali minerali come il potassio, ferro, manganese e fosforo. Non contiene grassi e il corpo utilizza il 74% delle proteine del grano saraceno. Contiene colina che aiuta il lavoro del fegato.
CICLO BIOLOGICO
È un ciclo primaverile-estivo (si pianta in primavera e si raccoglie l’anno dopo in estate) con una durata dai 60-100 giorni. La fioritura e la maturazione sono scalari, cioè la fioritura e la maturazione non avvengono in maniera contemporanea. La fecondazione è incrociata ad opera degli insetti (entomofila).
ESIGENZE
Le esigenze rispetto al clima riguardano la temperatura, la temperatura ottimale per la germinazione è di 25-26°C con buona umidità. È sensibile alla scarsa intensità luminosa. Teme basse temperature, vento, siccità e nebbia.
Le esigenze rispetto
all'alimentazione riguardano maggiormente il potassio e il boro.
MIGLIORAMENTO GENETICO
Li obiettivi del miglioramento genetico sono quelli di aumentare la resa, di rendere contemporanea fioritura e maturazione; quello di ottenere resistenze alle basse temperature; aumento delle dimensioni del seme; taglia bassa.
I Paesi che si stanno occupando del miglioramento genetico di questa specie sono USA, Canada, Russia, Polonia e Giappone.
TECNICA COLTURALE
Le tecniche colturali del mais sono:
- le concimazioni prevedono 30-40kg/ha di N, 40-50kg/ha di P e 50-60 kg/ha di K
- la semina viene effettuata a maggio in coltura principale, e giugno, luglio in seconda raccolta. La densità di semina è di 30-50kg/ha di seme. La distanza tra le file è di 15-20cm.
RISO (Oryza sativa)
È una specie tropicale. Appartiene alla categoria delle piante a coltivazione speciale.
Inquadramento
botanicoClasse: Monocotiledones
Ordine: Glumiflorae
Famiglia: Poacaee
Tribù: Oryzeae
Genere: Oryza
Specie: sativa che a sua volta si suddivide in:
- indica presenta un granello allungato ed è ricco di amilosio;
- japonica, ossia il nostro riso, presenta un granello più rotondeggiante e serve a fare arancini quindi deve essere più collososo ed è ricca di amilopectina;
- javanica
Progenitore: Oryza perennis
DESCRIZIONE
Presenta una sola radice seminale e numerose radici avventizie che non hanno peli radicali.
Il fusto o culmo ha 10-15 internodi ed ha la capacità di filare ossiadi accresce resi man mano che il livello di acqua si alza. Sia nelle radici che nel fusto vi è la presenza di cellule spessite per difendersi dalla marcescenza (muffe).
Le foglie sono parallelinervie ed erette con ligula acuminata lunga 8-10mm.
L'infiorescenza è a pannocchia con difficoltà di fuoriuscita causata dalle basse temperature in fase di spiagatura.osside.