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Trattamenti speciali
I trattamenti speciali sono tecniche utilizzate sulla semente per migliorarne la germinazione, la crescita e la resistenza alle malattie. Tra i principali trattamenti speciali troviamo:
- La disinfezione o concia, utilizzata per prevenire lo sviluppo di parassiti fungini presenti sui semi o nel terreno.
- La pregerminazione e la pregermogliazione, utilizzate ad esempio per patate, cipolla e peperone.
- L'ammollamento in acqua, utilizzato ad esempio per riso e cotone.
- La confettatura, consistente nella copertura del corpo riproduttore con un impasto di materiali vari, allo scopo di ottenere semi sferici e regolari, per facilitare la semina di precisione.
- La segmentazione o frazionamento, impiegata ad esempio per le patate.
- La calibratura, utilizzata per allestire partite di semi con misure omogenee, ad esempio per mais e bietola.
- L'inoculazione, utilizzata per trattare i semi con colture di Rhizobium, batteri che fissano l'azoto atmosferico.
esempio per le leguminose. La vernalizzazione o jarovizzazione, utilizzata per vari ortaggi esigenti, come la cipolla, per indurre la fioritura. La radiostimolazione, che consiste nell'esposizione dei semi a radiazioni gamma o X per un periodo determinato, per migliorare ad esempio la velocità di germinazione e l'emergenza, la resistenza al freddo e la precocità della crescita. L'utilizzo di questi trattamenti può migliorare significativamente la qualità dei semi e la resa delle colture.
PRODUZIONE DEL SEME IN CAMPO (6/7) I La produzione del seme in campo dipende da diversi fattori ecologici e agronomici. I fattori ecologici che influenzano le lavorazioni agricole includono il terreno, il clima e i pronubi (insetti impollinatori).
1. Terreno, In generale è bene suggerire situazioni di terreno non troppo fertile per evitare eccessivo rigoglio vegetativo che andrebbe a scapito della produzione di seme. Esempio: scarse produzioni di seme
Di Trifoglio violetto osservate in NordEuropa per le abbondanti precipitazioni e la buona fertilità dei suoli che portano a eccessivo rigoglio vegetativo (scarsa impollinazione e ombreggiamento dei capolini) e allettamento.
Es. Trifoglio sotterraneo: terreno sciolto e leggero per consentire al capolino fecondato di penetrare nel terreno, accrescersi e maturare i semi.
2. Clima, La conoscenza del clima delle zone dove realizzare le colture da seme è di fondamentale importanza perché le condizioni richieste per ottenere elevate produzioni di parti vegetative non sempre coincidono con quelle necessarie per avere elevate produzioni di seme di qualità. Fattori climatici importanti:
- Luce e Fotoperiodismo (brevidiurne, longidiurne, neutrodiurne), favorire l'entrata in fase riproduttiva di specie sensibili.
- Temperatura (vernalizzazione), il soddisfacimento di accumulo delle ore in freddo è necessario per entrata in fase riproduttiva della
pianta.
- Precipitazione (dilavamento polline, influenza sull'attività dei pronubi negativamente)
- Vento impollinazione anemofila, ricambio di CO2, evita ristagni di umidità - allettamento, impedimento all'attività dei pronubi, deiscenza dei frutti. A seconda delle raffiche, potrebbero avere un effetto positivo o negativo.
3. Pronubi, ad eccezione delle specie strettamente autogame ed alcune specie a prevalente impollinazione anemofila, quasi tutte le piante erbacee coltivate si avvalgono dell'opera dei pronubi in modo più o meno determinante. Fattori condizionanti l'attività: per una stessa specie vegetale l'efficacia dei pronubi nell'impollinazione, dipende dal numero di pronubi presente nella coltura, dalla distanza tra coltura e nido degli insetti, dalla specie di insetto. In generale T (°C) comprese tra 25 e 35, favoriscono l'attività dei pronubi; il vento fino a 7-8 kmh-1 in
generale favorisce l'attività dei pronubi, se > 25 km/h interrompe l'attività dei pronubi; la copertura nuvolosa rallenta l'attività perché le piante producono meno nettare quindi gli insetti sono meno stimolati a bottinare, inoltre anche il perdurare delle precipitazioni. Per quanto riguarda i fattori agronomici, che influenzano le lavorazioni agricole includono: 1. Isolamento, Separazione nello spazio e/o nel tempo di una coltura da seme da qualsiasi fonte di polline estraneo. Il tipo di isolamento che può essere meglio realizzato è quello nello spazio. L'isolamento dipende dalla distanza di sicurezza e dipende: a. dalla specie, o meglio, dal tipo di fecondazione (le autogame non necessitano di grandi distanze, le allogame invece si). b. dalla categoria di semente che si intende produrre (distanze maggiori per le sementi di base) c. dalla direzione o dalla velocità dei venti dominanti e dalla presenza o meno di ostacoli al vento.movimento delle correnti d'aria (colline, frangiventi, ecc.).
d. dalla superficie della coltura da seme.
e. dalla quantità di polline emesso dalla cultivar in riproduzione.
2. Avvicendamento: quando si avvicendano varietà differenti della stessa specie, è prudente non ritornare sullo stesso appezzamento con la stessa coltura da seme prima di 3-4 anni, per evitare che semi della stessa specie ma di varietà diverse si mischino.
3. Semina: Le tecniche da seguire non si discostano molto da quelle poste in atto per le colture ordinarie, se non, in certi casi, per la dose di seme (inferiore per garantire buono sviluppo), per la spaziatura tra le piante (> per favorire le cure colturali) e per l'epoca (vernalizzazione).
4. Concimazione: gli eccessi portano comunque a svantaggi. In generale bene frazionare gli interventi.
5. Irrigazione: La fioritura è una delle fasi più delicate. Qualora le riserve idriche del terreno fossero insufficienti è
Bene irrigare prima della fioritura per evitare interventi durante la fecondazione che potrebbero causare "stress termici" (se l'acqua è fredda), e/o turbe della fecondazione (se si irriga per aspersione).Lotta alle malerbe:
- limitare l'azione di competizione delle infestanti verso le piante coltivate (maggiore nelle colture da seme per la maggiore spaziatura solitamente adottata)
- impedire l'inquinamento genetico per impollinazione da parte di malerbe della stessa specie o di sub-specie affini alla coltura
- limitare inquinamento della semente con semi di infestanti di difficile eliminazione durante la selezione meccanica
- le malerbe possono dare rifugio a parassiti, creare un ambiente umido favorevole ai funghi, rendere difficoltosa la raccolta.
sanità del prodotto.
8. Impollinazione: costituzione di varietà ibride (intervento di "emasculazione" = eliminazione dell'infiorescenza maschile nelle piante portaseme, per evitare autofecondazione e favorire quella incrociata). Esaltazione dell'impollinazione delle piante a fecondazione incrociata e ad impollinazione entomogama (coincidenza dell'epoca di fioritura della coltura con il periodo di maggiore attività dei pronubi; riduzione delle possibili fonti di distrazione per i pronubi; verificare la presenza sufficiente dei pronubi e eventualmente aumentarne la popolazione).
9. Impiego di fitoregolatori, che possono essere impiegati per:
- influenza sull'epoca di fioritura (GA3 in lattuga)
- favorire l'allegagione (es. NAA)
- effetto brachizzante (Etephon su cipolla), favorire la raccolta meccanica.
10. Difesa da parassiti e malattie: per non propagare gli effetti di determinate patologie da campo a campo e/o da nazione a nazione.
11.
Raccolta: pulire bene gli organi di raccolta (la mietitrebbia), prima e dopo la raccolta.
Conservazione: spesso di competenza dell'industria sementiera, ma a volte per brevi periodi può essere a carico dell'agricoltore, che dovrà conservare le sementi in ambienti asettici con una umidità non eccessivamente elevata (15% circa). Importante perché una cattiva conservazione va a pregiudicare il valore agricolo della semente e ridurre sensibilmente il prezzo di vendita del seme.
TERZA PARTE
LAVORAZIONE DELLE SEMENTI
La lavorazione delle sementi è importante per renderle adatte alla conservazione, alla commercializzazione e alla semina. La semente raccolta può contenere un'eccessiva quantità di acqua, materiali contaminanti o avere bisogno di particolari trattamenti.
Per questo motivo, le sementi devono essere sottoposte a lavorazione o condizionamento, che può includere diverse fasi come la pulizia, il seccaggio, la calibratura, la confettatura e
La concia. La pulizia serve a rimuovere materiali inerti e semi infestanti, che potrebbero compromettere la qualità del seme. Il seccaggio, invece, permette di ridurre il contenuto di acqua delle sementi, evitando che si danneggino o marciscano.
La calibratura e la confettatura sono processi utili per ottenere sementi di dimensioni uniformi, che facilitano la semina e migliorano l'omogeneità della produzione. La concia, invece, può essere necessaria per proteggere le sementi da patologie o attacchi di parassiti.
Infine, le sementi lavorate devono essere conservate in luoghi adeguati a garantire la loro qualità e prevenire la proliferazione di parassiti o funghi. In questo modo, le sementi saranno pronte per la semina nella stagione successiva o per la commercializzazione.
CERNITA O SELEZIONE MECCANICA
La cernita o selezione meccanica delle sementi è un'operazione che consente di eliminare dalla partita di seme la maggior parte delle impurità,
dei semiestranei e di quelli mal conformati o di dimensioni troppo piccole o leggere. La cernita avviene in base a diverse caratteristiche del seme, tra cui le dimensioni e la forma, il peso specifico e la massa, la conformazione e l'aspetto della superficie esterna e il colore. Per questo motivo vengono utilizzati diversi strumenti e macchinari come trabatti, setacci, vagli, cilindri alveolati, tavole densimetriche, ventilatori, separatori centrifughi, decuscutrici elettromagnetiche e separatori fotoelettrici.
L'utilizzo di questi strumenti permette di ottenere sementi con dimensioni uniformi, di peso e massa coerenti e con una superficie esterna priva di impurità e di semi mal conformati. Questo processo è fondamentale per garantire la qualità del seme e la sua capacità germinativa.
La cernita o