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Settembre - ottobre: lavorazione principale e concimazione del terreno.

Aratura a 50 cm con aratro monovomere.

Concimazione organica con 400 q/ha di letame.

Concimazione minerale:

nitrato ammonico (NH4NO3): 3 q/ha

• urea (CO(NH2)2)

• : 1 q/haperfosfato minerale

• : 5 q/ha

• cloruro di potassio (KCl): 3 q/ha

Seconda aratura più superficiale con aratro trivomere;

preparazione letto di semina con due erpicature.

Prima metà di aprile: semina e diserbo.

Si impiegano 28 q/ha di "semente" patata con trapiantatrice automatica. File parallele distanti 50 -

60 cm e 25 - 50 cm fra la fila.

Una settimana dopo: diserbo chimico in pre emergenza.

Trattamenti antiparassitari chimici.

Maggio: lotta alla dorifora e all'alternaria.

Giugno - luglio: lotta alla dorifora e all'alternaria.

Seconda metà di luglio: lotta all'alternaria ed alla peronospora.

Agosto: raccolta e conservazione del prodotto.

Disseccamento della parte aerea con disseccante chimico.

Raccolta meccanica con cavatuberi provvisto di raccoglitore a cribri. Produzioni medie: 300 q/ha di

tuberi.

Calibratura e conservazione dei tuberi in magazzino.

Ciclo colturale e principali lavorazioni per la patata in coltura precoce nella pianura

dell'Italia meridionale

Ottobre - seconda metà di novembre: lavorazione principale e concimazione del terreno.

Concimazione organica con letame.

Aratura a 50 cm con aratro monovomere.

Concimazione minerale.

Solfato ammonico ((NH4)2SO4): 5 q/ha

• perfosfato minerale

• : 5 q/ha

• solfato di potassio (K2SO4) : 3 q/ha

Preparazione del letto di semina con erpicature.

Primi di dicembre: semina.

Impiego di 10 q/ha di "semente" patata.

Cure colturali e trattamenti antiparassitari.

Fine di dicembre: concimazione minerale con complesso 25 - 0 - 10

Quantità pari a 1 q/ha

Gennaio: sarchiatura e leggera rincalzatura con sarchiatrice.

Febbraio - marzo: lotta alla peronospora ed alla dorifora.

Primi di aprile: raccolta meccanica dei tuberi.

Produzioni medie pari a 125 q/ha di tuberi.

Il tabacco : Nicotiana tabacum

Originario dell’America meridionale, il tabacco fu introdotto in Europa nel XVI secolo e viene

impiegato per fumo, fiuto e per sugo ( produzione di nicotina).

Appartenente alla famiglia delle Solanaceae, la pianta ha un apparato radicale fittonante molto

ramificato. Il fusto è robusto e resistente, alto 1 – 2 metri, porta numerose foglie picciolate di forma

variabile. L’infiorescenza è una pannocchia con fiori di colore bianco, rosa o rosso. Il frutto è una

capsula contenente un elevato numero di semi molto piccoli (fino a 3.000). Date le dimensioni

ridotte del seme si ricorre alla semina in semenzaio ed al successivo trapianto in campo delle

piantine (dopo 50 – 60 gg.). Per realizzare una semina più omogenea si impiega semente confettatao

anche tovaglie di carta su cui sono stati incollati i semi.

Interventi colturali

Sarchiature e rincalzature hanno lo scopo di mantenere pulito il terreno e soffice la struttura.

Sfrondatura: asportazione delle foglie basali, favorisce lo sviluppo delle foglie superiori.

Cimatura: asportazione del bottone fiorale, favorisce lo sviluppo vegetativo della pianta.

Scacchiatura: eliminazione dei germogli ascellari.

Cura del tabacco.

Cura ad aria e all’ombra; all’aria ed al sole.

Cura a fuoco diretto; cura a fuoco indiretto (termosifoni).

Essiccatoi a massa con passaggio di acqua calda.

Particolarità

Nicotina: alcaloide tossico (DL 50 pari a 70 mg./Kg di ratto vivo per ingestione). Agisce sui centri

nervosi degli insetti dopo essere penetrata attraverso le trachee determinando la paralisi degli organi

e la conseguente morte.

Date le impurità presenti all’estrazione, oggi viene impiegata come solfato di nicotina ( 20% di

nicotina).

Capsula: frutto secco deiscente.

I tabacchi si possono distinguere in:

tabacchi scuri o pesanti: nicotina presente pari al 3 – 6%. Vengono impiegati per la

• produzione di sigarette e sigari forti.

Tabacchi chiari o leggeri: nicotina presente pari all’1 – 3%. Vengono impiegati per la

• produzione di sigarette e sigari fini.

Tabacchi da sugo: nicotina presente pari al 10%. Preparazione di insetticidi. Clima e terreno

• adatti.

Differenti a seconda delle varietà, devono essere generalmente moderatamente fertili (specialmente

in sostanza organica), non eccessivamente argillosi o calcarei; non devono essere salsi.

Il clima di elezione varia a seconda della varietà:

clima temperato ed umido per la varietà Kentucky;

• clima temperato e caldo, terreno povero di humus: varietà Virginia Bright;

• clima caldo ed arido, terreno sciolto, magro, profondo per le varietà levantine.

Germinazione

Viene effettuata in semenzaio su letto caldo o semi caldo; quando le piantine hanno raggiunto circa

10 cm di altezza e presentano 5 – 6 foglie si esegue il trapianto.

La raccolta delle foglie è manuale e scalare quando si trovano a maturazione industriale.

Avversità

Meteoriche: grandine.

• Crittogamiche: Peronospora tabagina (muffa blu), malattia trofica. Si combatte con varietà

• resistenti

ed anticrittogamici chimici (ditiocarbammati), oltre che con l’avvicendamento.

• Vegetali: orobanche (parassita vegetale). Si combatte con l’avvicendamento colturale.

Ciclo colturale e principali lavorazioni per la coltivazione del tabacco Bright nell’Italia centro

settentrionale

Autunno: lavorazione principale del terreno.

Aratura a 50 cm. Effettuata con aratro monovomere.

Aprile – maggio: concimazione minerale.

Perfosfato minerale: 6 q/ha;

• K2SO4 : 2 q/ha.

Interramento dei concimi con aratura di ripasso.

Preparazione del terreno con erpicatura.Fine maggio: trapianto delle piantine dal semenzaio con

trapiantatrice a due file.

41.000 piantine/ha,

irrigazione con 10 mc/ha,

Giugno: rimpiazzo fallanze (4.100 piante, ovvero il 10% del totale).

Cure colturali

Giugno: sarchiatura con sarchiatrice rotativa e completamento manuale;

rincalzatura con aratro assolcatore.

Fine giugno – luglio – agosto: irrigazione per infiltrazione laterale da solchi imbibitori (5

interventi).

Raccolta, cura e condizionamento del prodotto.

Settembre: raccolta manuale delle foglie.

Cura delle foglie a fuoco indiretto, cernita e condizionamento.

Produzioni medie: 22 q/ha di foglie curate.

Ciclo colturale e principali lavorazioni per la coltura del tabacco Kentucky nell’Italia

settentrionale

Settembre: concimazione organica e lavorazione principale del terreno.

Letame: 300 q/ha sparso con spandiletame;

aratura a 50 cm.

Maggio: concimazione minerale e lavorazione complementare del terreno.

(NH4)2SO4 : 2 q/ha;

• perfosfato minerale: 3 q/ha;

• K2SO4 : 2 q/ha.

Interramento con aratura di ripasso ed erpicatura.

Fine maggio: trapianto delle piantine da semenzaio con trapiantatrice.

Piantine: 14.000/ha;

Irrigazione a pioggia con 100 mc/ha;Rimpiazzo fallanze: 1.400 piante/ha (10% del totale).

Cure colturali

Giugno – luglio: sarchiatura con sarchiatrice rotativa

Cimatura e scacchiatura.

Luglio – agosto: irrigazione a pioggia con impianto semifisso a bassa pressione (800 mc/ha);

Giugno – luglio – agosto: lotta alla peronospora (6 interventi con irrorazioni);

Raccolta, cura e condizionamento del prodotto.

Settembre: raccolta manuale delle foglie.

Cura a fuoco diretto; selezione e condizionamento del prodotto.

Produzioni medie: 18 q/ha di foglie curate.

Piante oleifere

Il girasole: Helianthus annuus

Appartiene alla famiglia botanica delle Compositae, è originario dell’America centrale (Messico e

territori viciniori).

Pianta di grande sviluppo (alta due metri e più), presenta all’apice un’infiorescenza detta calatide

costituita da un gran numero di fiori. I fiori periferici della calatide sono sterili e portano grandi

ligule gialle così che sembrano costituire la corolla. I frutti sono degli acheni (indeiscenti)

contenenti semi provvisti del 40 – 45% di oli insaturi impiegati nella produzione di oli vegetali.

Esigenze climatiche: risultano analoghe a quelle del mais, ma poiché provvisto di un apparato

radicale più profondo, il girasole risulta più resistente alla siccità. All’interno dell’avvicendamento

colturale condivide col mais il ruolo di pianta miglioratrice da rinnovo. La sua maggiore resistenza

al freddo ne fa anticipare la semina al mese di marzo. La preparazione del terreno avviene con una

aratura profonda a 50 cm..: La concimazione di fondo risulta sia letamica che minerale. Si

impiegheranno all’ettaro circa 250 q di letame; CO(NH2)2 : 0,5 q; complesso 10 – 10- 10 : 5 q;

complesso binario: 25 – 0 10 : 0,5 q.

La preparazione del letto di semina avviene con erpicature.

La semina avviene al mese di marzo con seminatrice a file parallele distanti 60 – 70 cm. Ed un

investimento di 4 piante al mq. La semente impiegata ammonta a 6,5 Kg all’ettaro. Al mese di

agosto avviene la raccolta meccanica co mietitrebbiatrice da grano modificata. Le produzioni medie

unitarie sono paria 20 – 25 q all’ettaro di acheni contenenti il 40 –45 % di oli insaturi. Ciò

corrisponde ad una quantità di oli pari a 9 – 11,25 q. Dalla lavorazione degli acheni residua un

pannello ricco di proteine ed appetito dal bestiame bovino.

Le principali avversità comprendono malattie crittogamiche: Plasmopara halstedii (Peronospora) e

la Puccinia helianti (malattia trofica). L’Orobanche cumana è una fanerogama parassita che infesta

le colture di girasole. Varietà resistenti ed opportuno avvicendamento colturale sono i principali

metodi di lotta. Il colza: Brassica napus oleifera

Originario dei paesi mediterranei, il colza è essenzialmente una pianta da foraggio e da

sovescioappartenente alla famiglia botanica delle Cruciferae, ma può essere anche impiegata per la

produzione di olio.

Pianta miglioratrice da rinnovo resistente al freddo, viene seminata a settembre nell’Italia centro

settentrionale, nella seconda decade di ottobre nell’Italia meridionale. La densità ottimale di

popolazione è di 70 – 80 piante al mq, ottenuta con l’impiego di 5 – 6 Kg/ha di semente seminata a

file distanti circa 30 cm.. La coltura richiede forti concimazioni azotate (180 – 220 Kg/ha),

frazionate alla semina ed in copertura e medie concimazioni fosfopotassiche.

La raccolta si effettua a partire da metà giugno ai primi di luglio con l’impiego di una

mietitrebbiatrice da grano modificata. Le produzioni medie si aggirano sui 25 – 35 q/ha di granell

Dettagli
A.A. 2003-2004
18 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/02 Agronomia e coltivazioni erbacee

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andrea.magnabosco di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di agronomia e coltivazioni erbacee e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Casadoro Giorgio.