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Introduzione alle coltivazioni erbacee

1. L'Azienda Agraria e Ruoli

  • Azienda: complesso beni organizzati dall'imprenditore per esercizio dell'impresa (produzione e/o servizi)
  • Fattori di produzione: terra, capitale, lavoro, imprenditore

Ogni piccola azienda agricola che per l'estensione ad ogni cambio generazionale si divide in pezzi piccoli.

Azienda Agraria: sistema agricolo tecnico con attività produttive alla produzione di....

2. La Complessità del Sistema e Suo Funz

  1. Servizi di fornitura di prodotti (cibo, risorse)
  2. Servizi di regolazione: agroecosistemi (microclima)
  3. Servizi culturali: relazioni non materiali
  4. Servizi di supporto: megaservizi

5. Caratteristiche Antropologiche

  • Reti: tutti i membri di una comunità sono interconnessi
  • Sistemi nidificati: struttura a diversi livelli
  • Flussi: organismi come sistemi aperti
  • Sviluppo ed Evoluzione: individui e ambiente
  • Equilibrio dinamico: cicli soggetti a rendazione

6. La Sicurezza del Cibo

Situazioni in cui le persone hanno accesso al cibo in modo sicuro e sufficiente per seguire le loro diete e preferenze alimentari per condurre una vita sana.

L'importante è l'accesso al cibo per la popolazione

4. Che Cosa Si Intende Per Colt. Erbacee?

  • Coltivazioni erbacee: disciplina tecnico-scientifica
  • Seme per acquisire: conoscenze, tecniche
  • Fino a prima del sec. XX: ruolo primario

2. Colt. Erbacee e Loro Classificazione

  • Agroecologia: applicazioni principi ecologici
  • Piante & Colture & Aziende si inseriscono nel sistema agricolo

Mercato e Legislatore

  • Importanza della gemma (studio di Raunkjaer): secondo un'analisi...
  • Emicriptofite
  • Geofite
  • Camefite

Proprietà delle Colture

  1. Sistemi Culturali

I singoli campi coltivati rappresentano unità fondamentali per gli studi di agroecologia delle colture e delle analisi territoriali.

  • La coltura su pascolo, considerati con compresenza delle pratiche gestionali di cultura.
  • Strategico:
    • Scelte colturali, avvicendamenti, delle rotazioni, della durata dei cicli.
  • Tattico:
    • Tecniche colturali agronomiche come metodi di lavorazione, irrigazione, concimazione.

Analisi dei Sistemi Culturali

All'interno dei sistemi culturali si possono comprendere nelle diverse e variabili fasi, nel produrre e nel trasformare i loro appresentamenti.

Tutto ciò va esaminato nello spazio e nel tempo per interpretare l'uso e le risorse naturali, valutare le dinamiche dei cicli biologici (strutture, formatori, copertura).

Farming Systems

I campi coltivati sono componenti dell'azienda agraria e del coltivatore insieme alle strutture principali e delle diverse tecniche adottive (larghe colture e rotazione).

L'azienda agraria ha anche altri obiettivi: conservazione delle risorse, produzione dei servizi per la famiglia contadina.

Agricultural System

Si definisce la tipologia delle aziende su scala regionale e globale: si rende riferimento a diverse strutture aziendali, diverse tipi di struttura delle risorse.

I casi particolari rappresentano nuovi orizzonti di analisi: tematiche su reti irrigue, insegnamenti delle case degenere, usi d'aria, geli, colture.

Proprietà dei Sistemi Colturali

  • Sistema colturale visto come organismo vivente su 2 principale funzioni: crescita e adattamento.

Ricorsività: la macchina-organismo continuamente in retroazione delle bisogni funzionali incorporando energia, nutrienti e ridestarla gestendo il suo feedback.

Resilienza: resistenza alla perturbazione dinamica.

Produttività: (crescita) si esprime in biomassa totale.

  • 4 altri indici: LAI (area fogliare), LAD (durata apparato fotosintetizzante) e SLA (area specifica fogliare).

Il Controllo: come funzione include anelli di feedback che controlla l'attività generale. Sugli feedback sono gli output/in ambiente in generale.

Agiscono in vario contributo alla funzione principale o hanno l'effetto di limitarla.

Stabilità: misura il grado di variazione delle caratteristiche che determinano l'adattività della produzione dei sistemi colturali.

Fisiologia e Fenologia Graminacee Annuale

  1. Fisiologia

Nelle piante il numero ed tipo di organi prodotti sono definiti nell'embrione.

Le condizioni ambientali accumulo di sostanze durante la dinamica di crescita.

Piano a 2 fasi: vegetativi e riproduttivi.

Un po' di terminologia:

  • Crescita: accumulo di biomassa.
  • Sviluppo: cambiamento funzionale intero.

I nuovi organi sono generati nel meristema dopo la prima comparsa è segnalata da primordi.

  • Nord-occidentale: cambiamento e modificazione degli organi sotto forme ai primi più giovani.

Meristemi nella Graminaceae

  • Meristemi apicali culmo e radice per allungamento della pianta.
  • Meristemi intercalari collocati negli internodi.
  • Meristemi ascellari laterali della foglia, determinano l'eventuale ramificazione.

Accestimento o emissione di piantine "secondarie" dalla pianta madre.

Ritmo di sviluppo legato al termotempo.

Plastocron: tempo alla comparsa degli organi di stessa struttura e assenza allungamento.

Fillocron: tempo alla comparsa organi di diverse impalcature.

Esistono piante a sviluppo

  • Determinato (cereali, graminacee)
  • Indeterminato (erbe leguminose da rinnovo)

La relazione tra quantità assorbita e accumulata: la pianta può formare quando più durare possedendo più carbonio.

Con l'evoluzione le piante hanno messo a punto un organo che nei germogli sorreggono tempismo, controllare e il loro sviluppo.

L'analisi dello sviluppo può essere effettuata determinando particolari eventi, decorso dello sviluppo tra uno stadio e l'altro: fasi di fenofasi.

Il ritmo di avanzamento del processo all'interno della fase prende detto ritmo di sviluppo.

Fenologia: lo studio dello sviluppo in relazione alle condizioni ambientali.

TRIFOGLIO ALESSANDRINO

Coltivato a nord come sfalcio primaverile-estivo (circa di 3-4 mesi), al sud come autunno-primaverile (ciclo di 5-8 mesi). Limite esposizione nei riguardi del freddo.

  • Può essere consociato con: avena, orzo, insiloo, con alcune leguminose; favino, favetta, veccia. Nel centro adatto, sostituendo il trifoglio incarnato nei miscugli Landsberger.
  • Con la semina autunnale fornisce 3-4 tagli (25-30 t/ha di erba).

TRIFOGLIO SQUARROSO

Abbastanza simile al trifoglio incarnato, con maggiore capacità produttiva (40-50 t/ha di erba).

CICERCCHIA - CICERCHIELLA

(Lathyrus sativus L.)

  • Lathyrus cicera L.
  • Molto rustica e resistente alla siccità produttività limitata
  • Sofo e friabile ricchi di proteine
  • Consociata ad una avena o trifoglio incarnato semi bronzeo chiaro produzione scarsa (70 q/ha di f.p.) semi bruno-scuro
  • Fiori piccoli e rosei
  • Semi bianco-giallantri

LUPINO

  • (Lupinus spp.)
  • BIANCO Lupinus albus L.
  • GIALLO Lupinus luteus L.
  • AZZURRO Lupinus angustifolius L.

Molto sensibile al freddo Poco appetito, dato il sapore amaro del foraggiato. Esistono varietà A e Basso contenuto di alcaloidi e quindi dolci E' impiegato negli erbai primaverilii nel nord Europa

FIENO GRECO

(Trigonella foenum-graecum L.)

  • Alta resistenza alla siccità e alle temperature elevate
  • Utilizzato sia in coltura pura sia in miscuglio
  • Utilizzazione del foraggiato: verde, fieno
  • Non per l'alimentazione delle vacche da latte

SERRADELLA

(Ornithopus sativus B)

  • Resistente al freddo, siccità, acidità
  • Portamento prima eretto, poi decombente; quindi meglio consociata (es. con seglale)
  • Utilizzata, all'estero, in terreni a scarsa fertilità

CRUCIFERE

RAVIZZONE

(Brassica campestris L. var. oleifera DC.)

IN PUREZZA

Nel'Italia settentrionale, dove è stata presente, è pronta per la raccolta alla fine di Marzo. Sopporta le basse temperature della Padania. Semina in settembre: 6/7 kg/ha; se seminata in Agosto il primo taglio può essere fatto in Novembre Le foglie richiamano quelle della rapa, un po' pelose Modo per distingurilo dalla colza Più rustico della colza ma meno produttivo La sola varietà coltivata in Italia è in realtà un incrocio tra cavolo e ravizzone

COLZA

(Brassica napus L. var. oleifera DC.)

IN PUREZZA

  • Le foglie sono simili a quelle del cavolo
  • Semina dopo la raccolta del frumento e raccolta nei mesi
  • di Novembre, Dicembre e Gennaio
  • Produzione molto alta: 15-50 t/ha di foraggio s.u.

Al registro varietale sono iscritte anche varietà Specifiche per questa destinazione es. Torrazzo (selezione di colza cremone)

CAVOLO DA FORAGGIO

(Brassica oleracea L. var. acephala DC.)

IN PUREZZA

Presente nell'Europa settentrionale. Non teme il gelo Stessa stagione del colza Nell'Europa settentrionale: si semina in primavera e si raccolglie il luglio Produttivita pari o superiore alla colza

RAPA

(Brassica rapa L. var. rapifera metzca)

IN PUREZZA

Un tempo diffusa in Toscana e Campania (dove consigliata con il favino e con il trifolgio incarnato prende il nome di ascione)

Utilizzazione anche della radici

Rese: 20-30 t/ha (50% foglie e steli, 50% radice)

MISCEGLI

Presenti soprattutto nelle regioni centro-meridionali

AVENA - VECCIA - (PISELLO)

RAPPORTI: 50:50 (80-100 kg/ha semi) 30:30:40 (120-150 kg/ha semi)

Preferito nel meridione

Viene utilizzato al verde, ma preferibilmente appieno

Per la fienagione esiste il problema dell'essiccamento

Disomogeneo tra le specie in miscellio (stelo dell'avena

Lenta a seccare)

Non molto idoneo all'insilamento

AVENA-FAVINO

Utilizzazione: al verde Insilamento (raccolta alla maturazione

latteo cerosa dei componenti, ma non è facile avere la contemporaneità)

quantita' di semi

50 Kg/Ha di Avena e 100 Kg/Ha di Favino ma per l'insilamento è meglio aumentare l'avena e diminuire il Favino

Nel nord ai robuste terreni: grano e favino resistente al freddo

LANDSBERGER

  • 23% Loglio italico
  • 46% Veccia villosa
  • 31% Trifoglio incarnato

40-50 kg/ha di seme

Adatto per le condizioni padane resistente al freddo Utilizzazione: a verde e fieno Di buona qualità

Oggi non molto impiegato

VARIANTI:

  • Terreni argillosi 40% loiesa e 60% veccia villosa
  • Terreni sciolti 30% loiesa e 70% trifoglio incarnato

ERBAI PRIMAVERILI

Semina fine inverno - Inizio primavera

Raccolta: entro il mese di Giugno

  • Si giustificano solo se necessari di forasggio verde nei mesi di Giugno per fiera da anello di congiungizione tra due tagli di prato

AVENA - VECCIA - PISELLO : 1/3 - 1/3 - 1/3

TRIFOGLIO ALESSANDRINO

NUOVI SISTEMI FORAGGERI INTENSIVI HANNO SCARSO INTERESSE

Dettagli
A.A. 2017-2018
16 pagine
2 download
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/02 Agronomia e coltivazioni erbacee

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simone.raspagni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Coltivazioni erbacee e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Bocchi Stefano.