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AZOTOL'azoto è assorbito dalla pianta in forma inorganica principalmente come ione nitrato o ammonio. Le forme azotate immediatamente disponibili per la pianta rappresentano in realtà una parte minoritaria dell'azoto totale nel terreno, nel quale la forma azotata ampiamente predominante è invece quella presente nella sostanza organica. Questa osservazione spiega perché anche nei suoli caratterizzati da una concentrazione di azoto totale elevata debbano essere sottoposti a fertilizzazione azotata per l'ottenimento di livelli produttivi soddisfacenti. Il periodo di massimo assorbimento di azoto è in primavera mentre il ritmo di assorbimento in genere si riduce in estate. L'azoto è il nutriente che con maggiore evidenza incide sull'equilibrio vegeto produttivo. In assenza di questo lo sviluppo dei germogli appare ridotto e le foglie presentano la caratteristica clorosi, colorazione verde chiaro, che evolve in ingiallimenti diffusi.

frutti presentano un generale decadimento qualitativo con pezzature inferiori, peggioramento del sapore e maturazioni anticipate; viceversa, in presenza di un eccesso di azoto l'albero manifesta una vigoria eccessiva, causando l'ombreggiamento delle parti più interne della chioma portando danni anche ai frutti che, svilupperanno con più difficoltà una sovracolorazione e saranno maggiormente esposti ad insetti e patogeni, non essendo direttamente raggiungibili dai trattamenti fitosanitari. Inoltre, i frutti derivanti da piante cresciute in eccesso di azoto sono maggiormente suscettibili a fisiopatie post-raccolta limitando la loro conservazione e commercializzazione.

Lo ione NO favorisce il trasporto del Ca2+

Lo ione ammonio NH4+ favorisce i cationi organici competitivi con il calcio, riduce l'assorbimento dell'acqua e quindi l'assorbimento del calcio.

FOSFORO

Nel suolo è spesso prevalente la forma inorganica del fosforo, in quanto

questa deriva da processi di modifica dei minerali primari presenti nelle rocce. Le forme organiche derivano, invece, dalla degradazione della sostanza organica e sono preponderanti nei suoli dei climi freddi e piovosi e in quelli con elevate quantità di sostanza organica.

Il fosforo è poco mobile nel suolo e viene per lo più assorbito sulla fase solida. La sua immobilizzazione deriva dalla formazione di precipitati poco solubili con ossidi di Fe e Al, in presenza di pH bassi; o con Ca e Mg in presenza di pH basici.

La disponibilità, quindi, dipende dalla capacità delle piante di creare, nella rizosfera, le condizioni adatte al desorbimento. In questo frangente è particolarmente importante l'attività di microrganismi che effettuano la degradazione della sostanza organica e il conseguente rilascio del fosforo in forma assimilabile dalle radici; in questo senso hanno importanza anche le micorrize che facilitano l'assorbimento.

dell'elemento.

  • L'aumento di NO diminuisce l'assorbimento del fosforo.
  • L'aumento di NH favorisce l'assorbimento del fosforo a pH maggiori di 7.

La carenza di fosforo si manifesta con una crescita stentata della pianta, un'allettazione ridotta e una crescita stentata dei frutti che risultano a maturazione poco colorati e meno saporiti. A livello fogliare si manifesta con colorazioni verde scuro delle foglie con arrossamenti e necrosi del margine del lembo fogliare.

POTASSIO

È importante per il trasporto e il metabolismo degli zuccheri, dunque, per la qualità finale dei frutti. Contribuisce inoltre alla regolazione dello stato idrico della pianta tramite il controllo dell'apertura stomatica e della traspirazione fogliare.

Il potassio è assorbito dalle radici in forma ionica (K+) e in questa forma è traslocato principalmente verso i frutti, questo spiega la relazione lineare tra le quantità di potassio asportato

Dal terreno e i livelli di resa produttiva dei frutteti. Il potassio risulta poco mobile nel terreno ma estremamente mobile nella pianta e interferisce con l'assorbimento di azoto.

Sintomi di carenza di potassio sulle foglie di actinidia

Di tutto il potassio presente nel terreno solo il 10% risulta disponibile per le piante in quanto adsorbito in forma scambiabile o presente in forma solubile. I suoli argillosi, dotati di un forte potere di fissazione, sono dunque i più problematici per quanto riguarda la gestione della nutrizione potassica. La disponibilità dipende anche dalla presenza di altre forme cationiche che possono entrare in competizione con il potassio determinando problematiche di carenza nelle piante. Il rapporto magnesio/potassio dovrebbe trovarsi tra i valori di 2 e 6; valori superiori a questa soglia sono sintomo di un'insufficiente dotazione di potassio.

A livello fogliare la carenza di potassio si manifesta con l'ingiallimento e il...

successivo disseccamento del margine fogliare, mentre nei frutti determina una riduzione dell'accumulo di zuccheri e acidi organici e una minore colorazione della buccia alla maturazione di raccolta. CALCIO Viene assorbito in forma ionica dalle radici (Ca2+) e traslocato nella pianta attraverso il sistema xilematico; lo spostamento nella pianta avviene per mezzo del processo di traspirazione e comporta quindi un maggior accumulo temporaneo di questo elemento a livello dei principali organi di traspirazione, in particolare delle foglie. Il calcio è inoltre presente in forma immobile negli organi legnosi. Questo elemento è fondamentale per la stabilità e la resistenza delle membrane e delle pareti cellulari. Riveste un ruolo importante per alcuni aspetti della qualità dei frutti (consistenza, croccantezza), nonché per la loro conservabilità. A livello citosolico il calcio svolge funzioni di regolazione dei meccanismi cellulari nonché del metabolismo.

degli zuccheri. Il calcio giunge nei frutti soprattutto nelle prime fasi di formazione e sviluppo, quando la loro capacità traspiratoria è ancora rilevante. Per alcune cultivar di Melo, un basso livello di calcio nei frutti è associato allo sviluppo di diverse fisiopatie come la butteratura amara. (vedi foto)

NB. Potature forti invernali stimolano una ripresa rapida diminuendo la disponibilità di calcio per i frutticini; invece, una potatura tarda estiva può aumentare il calcio nei frutti.

Un altro metodo per contrastare le carenze di calcio nei frutti sono i trattamenti fogliari con cloruro o solfato di calcio, e seguiti nelle prime fasi di sviluppo dei frutti.

Butteratura amara -> alterazione fisiologica, non causata da parassiti, dovuta ad una scarsa presenza di calcio nei frutti. Si manifesta poco prima della raccolta o subito dopo, in magazzino, con macchie brunastre sulla buccia sotto le quali si trova un piccolo glomerulo suberoso (della consistenza del sughero).

I glomeruli possono essere presenti anche all'interno della polpa. Queste zone suberose hanno gusto amaro, per cui i frutti molto colpiti non sono buoni da mangiare. Si presenta in misura diversa da varietà a varietà. Le varietà più sensibili sono: Granny Smith, Delicious rosse, Golden Delicious, Fuji e Braeburn, mentre Gala e Morgenduft non sono sensibili. Aumento negli alberi vigorosi per i succhioni che sottraggono il calcio ai frutti predisponendoli all'alterazione. Per ridurre la butteratura amara la misura preventiva consiste nel diminuire, sospendere, le concimazioni azotate per frenare la spinta vegetativa.

MAGNESIO
Raramente rappresenta un fattore limitante. Sono frequenti i casi di carenza di magnesio, come conseguenza di:
- Eccessiva presenza di altri cationi (come il potassio);
- A causa di fertilizzazioni eccessive;
- Presenza di portinnesti con affinità maggiore per altri cationi.
Il magnesio è assorbito in forma ionica.

è molto mobile all'interno della pianta per via flemmatica e viene facilmente mobilizzato da diversi organi epigei della pianta verso i frutti in crescita e gli apici dei germogli. Il magnesio è importante come componente della clorofilla e risulta inoltre coinvolto nella traslocazione di zuccheri e acidi organici, partecipando quindi allo sviluppo di alcuni caratteri qualitativi primari dei frutti, come dolcezza ed acidità.

MICROELEMENTI

FERRO

È assorbito sotto forma ionica ed è coinvolto nei processi respiratori e nel trasporto dell'ossigeno nelle piante. La sua disponibilità è condizionata dalla natura e reazione del terreno ed è bassa in suoli calcari ad elevato pH. La carenza di ferro si manifesta a livello delle foglie giovani.

MANGANESE

È assorbito come ione manganese, agisce come cofattore di diverse forme enzimatiche e si ritiene agisca nei processi di difesa radicale dai patogeni (sintesi di fitoalessine).

metabolita secondario prodotto in caso di stress dovuto a patogeni). La carenza di manganese è più frequente in suoli calcarei e si manifesta con clorosi fogliare simile a quella del ferro. In terreni acidi sono possibili anche condizioni di fitotossicità da eccesso di manganese, con cambiare nei rami. ZINCO è coinvolto nel metabolismo dei carboidrati nonché nelle reazioni di disattivazione dei radicali liberi che si svolgono a seguito di situazioni di stress. Nella pianta condizioni di carenza sono possibili in terreni calcarei e si manifestano con crescita stentata dei germogli e formazione della tipica rosetta di foglie all'apice del germoglio. BORO è assorbito dalle piante come acido borico e la sua mobilità interna avviene principalmente insieme a zuccheri alcol come mannitolo, sorbitolo. Figura 3 - rosetta di foglie all'apice del germoglio. La funzione metabolica è associata allo sviluppo del tubetto pollinico e quindi alla.fecondazione ed allegagione dei frutticini. In caso di carenza di boro il germoglio presenta una crescita stentata, le foglie sono clorotiche e deformate, con il margine del lembo ricurvo e disseccato. I frutti hanno uno scarso accrescimento e si presentano deformi con fessurazioni (Melo) e con aree necrotiche interne (vite e Melo).

TECNICA DI FERTILIZZAZIONE DELLE PIANTE ARBOREE

Modalità per calibrare l'apporto nutrizionale delle piante

In un frutteto in fase di allevamento con alberi da poco trapiantati l'assorbimento di nutrienti deve stimolare soprattutto un rapido sviluppo e costituzione della struttura permanente dell'albero sia epigea che ipogea. Con il raggiungimento della maturità e della piena produzione diventa prioritaria la disponibilità di quegli elementi funzionali al raggiungimento di rese elevate ed elevati standard qualitativi dei frutti e saranno meno richiesti gli apporti di nutrienti associati alla crescita vegetativa.

Per un determinato

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Publisher
A.A. 2022-2023
110 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/02 Agronomia e coltivazioni erbacee

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher annalu1999 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Coltivazioni erbacee e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi della Tuscia o del prof Muleo Rosario.