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INNESTO: Arte di unire parti di piante per formare un'unica pianta

L'innesto è una pratica di propagazione agamica che si basa sulla capacità che hanno due tessuti vegetali di unirsi tra loro formando un'unica pianta; le due porzioni vegetali sono dette bionti:

  • Ipobionte: porzione che porta l'apparato radicale
  • Epibionte: porzione che viene innestata sull'ipobionte

La pianta innestata è una pianta costituita da due bionti, anche detta pianta bimembre.

La pratica dell'innesto consente di:

  • Propagare piante che non radicano bene
  • Fissare caratteri di pregio di cloni selezionati: quando si individua una particolare caratteristica, è possibile effettuare una rapida moltiplicazione attraverso la pratica dell'innesto, ciò è possibile in quanto con la propagazione agamica le piante figlie sono identiche alla pianta madre
  • Superare avversità parassitarie attraverso

L'innesto è possibile definire una serie di scelte tecniche che permettono di individuare genotipi in grado di superare tali avversità (questo discorso vale anche per la plasticità e per la biologia).

  • Dilatare plasticità di adattamento: la disponibilità di molteplici portinnesti all'interno di una specie è uno strumento molto importante per aumentare la plasticità di adattamento di una specie; considerando di avere una gamma di portinnesti con caratteristiche diversificate (resistenza all'asfissia radicale, resistenza all'elevata concentrazione di calcare attivo, resistenza alla presenza di nematodi..) è possibile impiegare la medesima cv in una vasta gamma di tipologie di suolo. Quindi: aumenta la plasticità di adattamento della specie, o della cv, in quanto questa si adatta a più condizioni colturali.
  • Plasmare la biologia della pianta
  • Sostituire una cv senza reimpiantare tale

Tecnica si adopera spesso in agrumicoltura oolivicoltura in quanto specie longeve; dopo 30 anni, ad esempio, si può decidere che potrebbe essere più utile coltivare un'altra specie quindi se ne reinnesta un'altra sul portainnesto precedente (es. passaggio da arancio a limone).

Introdurre impollinatori (p. Dioiche es.: Ilex) in caso di fenomeni di sterilità fattoriale, se si sbaglia la progettazione dell'impianto attraverso l'innesto è possibile modificarlo

Riparare parti danneggiate del tronco

Diagnosticare virosi (indexaggio) 49

Istogenesi dell'innesto

L'innesto avviene grazie mettendo a contatto le zone cambiali di cultivar e portinnesto (o soggetto) con conseguente saldatura.

La saldatura è un processo che si svolge in tre fasi:

  1. Formazione tessuto cicatriziale parenchimatoide, chiamato callo, che consente la saturazione degli spazi vuoti
  2. Differenziazione nel callo di tessuti meristematici
  3. (Cambiforme) che collegano il cambio delnesto e del portainnesto

    3) Formazione di nuovo xilema e nuovo floema >>> ristabilimento continuità vascolare

    Il callo è il tessuto cicatriziale che permette di riempire gli spazi vuoti e di fare sviluppare il tessutomeristematico fondamentale per la formazione del nuovo xilema.

    La prima fase è la più delicata in quanto accompagna la formazione del callo fino ad arrivare allacontinuità vascolare, ovvero alla formazione dei vasi che mettono in comunicazione la ipobiontecon l’epibionte.

    Condizioni da rispettare:

    • attiva crescita del soggetto
    • polarità

    L’innesto si dice attecchito se si ottiene:

    A) unione salda e duratura tra i bionti

    B) ricostituzione di un unico sistema vascolare

    Esempio innesto a gemma:

    Esempio di innesto a marza: IL nesto viene inserito all’interno del porta innesto;la zona cambiale del nesto deve corrispondere allazona cambiale del portinnesto in quanto

    La saldatura richiede l'aderenza tra le zone cambiali del nesto e del PI. Le condizioni essenziali per la saldatura sono:

    1. Contatto tra le zone cambiali del nesto e del PI
    2. Affinità
    3. Condizioni ambientali favorevoli (Temperatura [7-32 °C] e alta umidità relativa)

    L'affinità o compatibilità d'innesto è importante perché, anche se l'innesto può attecchire, a volte si verificano delle manifestazioni di un imperfetto innesto. Questi fenomeni sono ascrivibili alla cosiddetta incompatibilità d'innesto (o disaffinità) che spesso è parziale e non altera la produttività e la sopravvivenza della pianta.

    I tipi di disaffinità sono:

    1. Disaffinità fisiologica: un maggior sviluppo dell'ipobionte rispetto all'epibionte non significa necessariamente che l'unione sia incompatibile
    2. Disaffinità sanitaria: incompatibilità vera e propria che porta a una saldatura esternamente perfetta ma internamente marginale ed aleatoria; questo comporta che la

    pianta vegeta ma, quando inizia a produrre, non riesce a sostenere tutte le richieste (sink) in quanto non supportata da un'adeguata vascolarizzazione al livello del punto di innesto (non arrivano sufficienti risorse dall'apparato radicale): quindi durante la fioritura la pianta perde vitalità e poi muore (secca l'epibionte o si disarticola nel punto di innesto).

    Principali tipi d'innesto:

    • per approssimazione (non si usa in una produzione vivaistica)
    • a gemma
    • a marza
    • ad arco
    • a ponte

    Innesto per approssimazione:

    L'innesto per approssimazione viene realizzato in pochi casi e consiste nel la parte scortecciare di due individui in modo da mettere a contatto le zone cambiali.

    Quando può essere utile un innesto di questo tipo?

    Quando si mira a sostituire l'apparato radicale (ad esempio perché è stato attaccato da un roditore che lo ha rosicchiato), si pianta un albero accanto e poi si collegano con innesto per approssimazione e quando

    saranno pienamente saldati la pianta nuova assolverà le sue funzioni di assorbimento e si potrà eliminare l'apparato radicale dell'albero vecchio. Tale approssimazione può verificarsi anche naturalmente e prende il nome di ''innesto casuale'' che consiste in due alberi che si sfregano tra loro fino a mettere a contatto le zone cambiali e determinarne la saldatura. Innesto a gemma È la tecnica di innesto più diffusa in arboricoltura da frutto (in vivaio e in pieno campo) Vantaggi: - Facilità (relativamente) - Rapidità - Riuscita - Richiede poco materiale Vari tipi in funzione della gemma: 1. A gemma dormiente Innesto che va verso la dormienza; tale innesto si realizza a fine estate momento in cui la pianta si trova in paradormienza e viene fatto con gemme prelevate al momento. Recisione PI nella primavera successiva 2. A gemma vegetante Innesto che va verso la vegetazione; tale innesto vieneeffettuato in primavera prima del germogliamento, ovvero nel momento in cui vi sono le condizioni idonee per il verificarsi dello stesso, con gemme frigoconservate. Recisione PI dopo 2 settimane Vari tipi in funzione della modalità: Nei primi tre casi (A B C) prevedono un intervento esclusivamente a carico della corteccia che va aperta e all'interno viene inserito: A uno scudo B una pezza C una porzione circolare (anello) Nel caso dell'innesto della maiorchina (D) viene rimossa una porzione di legno. Quanto detto prima sta ad indicare che gli innesti a gemma sono prevalentemente corticali, cioè innesti per i quali è assolutamente necessario che la corteccia si stacchi perfettamente da legno in modo da liberare completamente la zona cambiale. Purché avvenga tutto ciò la pianta deve essere in succhio, condizione vegetativa tale che permette il distacco della corteccia in modo pulito; la pianta si trova in succhio in alcuni particolari momenti del ciclo.

    vegetativo (es. ripresa vegetativa). Una volta posta la gemma essa va opportunatamente legata per tenerla ferma nella fase di saldatura in modo da non determinare l'interruzione dei meccanismi di vascolarizzazione.

    Esempio pratico: Un portinnesto potrebbe essere una pianta di arancio amaro che produce frutti non commercializzabili. Si decide di fare un innesto a gemma dormiente: si va in campo ad agosto, periodo in cui la pianta è in succhio (dato che si trova in paradormienza), si fa l'incisione, si inserisce la gemma e si lega. Nelle settimane immediatamente successive avviene l'attecchimento si forma il callo, il tessuto meristematico e il sistema vascolare; se la gemma non attecchisce subito muore). NB: Se la saldatura non avviene bene la gemma viene rigettata dal portinnesto.

    Spiegazione migliore di quanto detto prima (l'immagine si trova nel libro): A sinistra viene indicato in che modo è stato prodotto il portinnesto: - portinnesto da seme

    (piantato in campo o in vivaio)- semenzale trapiantato (portinnesto ottenuto da una propagazione agamica)

    In entrambi i casi si ottiene una pianta da innestare.

    Innesto a gemma dormiente

    Premessa: Il portinnesto si trova in paradormienza: momento in cui la pianta è ancora in attività vegetativa in quanto la gemma apicale, che da un lato determina l'inibizione correlata (paradormienza delle gemme laterali), tiene il flusso linfatico attivo che è una condizione necessaria affinché la pianta possa essere in succhio.

    I portainnesti crescono durante la primavera e continuano a crescere durante l'estate.

    La gemme viene inserita nel tronco da giugno al principio di settembre e rimane dormiente fino a primavera. Inoltre, la vegetazione del portinnesto inibisce il germogliamento della gemma del nesto a causa della dominanza apicale.

    Non appena comincia la crescita in primavera i portinnesti sono ridotti con un taglio sopra la gemma innestata (capitozzatura del portinnesto),

    in tal modo tuttele risorse e le riserve che ha la pianta vengono indirizzate verso il germogliamentodella gemma del nesto

    Durante la stagione primaverile estiva dalla gemma innestate parte un germoglioche porterà la formazione del primo anno di vegetazione della chioma.Alla fine della stagione si ottiene una pianta con la chioma di un anno e ilportinnesto di due anni. Tutto ciò frequentemente avviene in vivaio e la pianta èpronta per essere trapiantata entro l’autunno.

    Innesto di giugno (innesto a gemma vegetante):Le gemme sono inserite nel tronco a maggio-inizio giugno; tale pratica prende ilnome di innesto a gemma vegetante in quanto questa si troverà subito nellecondizioni (temperature, luce, umidità) per poter germogliare.Immediatamente dopo l’innesto, il portinnesto è ridotto con un taglio al disopradella gemma innestata (capitozzatura) in modo tale da favorire la riduzione dell

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
80 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/02 Agronomia e coltivazioni erbacee

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher agrum2021 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Coltivazioni arboree e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Sottile Francesco.