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STRUMENTI
Gli strumenti utilizzati nel laboratorio sono quindi una cuffia su cui sono applicati gli
elettrodi, un elettroencefalografo e un programma istallato su computer che permette di
leggere in forma grafica e analizzare i dati registrati tramite EEG.
Cuffia
La distribuzione degli elettrodi nella cuffia segue lo standard denominato Sistema
Internazionale 10/20; ogni elettrodo è definito da una lettera e un numero, corrispondenti
al lobo cerebrale sottostante (F= Frontale, T= Temporale, P=Parietale, C= Centrale,
O=Occipitale; A=elettrodi di riferimento) e alla posizione rispetto alla linea mediana
(numeri pari per l’emisfero destro e dispari per il sinistro; “z” per gli elettrodi mediani).
Sono inoltre applicati degli elettrodi esteriormente allo scalpo: uno su entrambi i mastoidi,
che funzionano da references per il calcolo dei potenziali registrati, ed alcuni in prossimità
degli occhi, che permettono la registrazione dell’attività elettrica legata allo sbattimento
delle palpebre ed ai movimenti oculari.
Tutti gli elettrodi sono fatti aderire allo scalpo in modo da ridurre il più possibile
l’impedenza dovuta a capelli, cellule epiteliali morte ecc. ed un gel conduttivo applicato in
loro corrispondenza facilita la trasmissione del segnale.
Elettroencefalografo
Tutti gli elettrodi sono connessi all’elettroencefalografo, macchina che amplifica il voltaggio
tra gli elettrodi attivi e le references. Questo è a sua volta collegato al computer che,
grazie ad un programma mirato, permette allo sperimentatore di controllare l’effettivo
funzionamento di tutti gli elettrodi e di visualizzare sul monitor l’attività cerebrale da essi
registrata. ESPERIMENTO
L’esperimento svolto in laboratorio, al quale ho partecipato come soggetto sperimentale,
voleva indagare su come l’estetica e l’affordance influenzino l’ elaborazione cerebrale di
un oggetto. L’onda ERP principale oggetto di studio è la P300 (che appare intorno ai
300ms), elicitata da stimoli rilevanti infrequenti; si studia come questa possa assumere
caratteristiche diverse nel caso che lo stimolo raro rilevante presentato sia valutato
esteticamente bello oppure brutto dal soggetto, o nel caso in cui lo stimolo infrequente sia
considerato più o meno dotato di affordance.
Fasi dell’esperimento:
Somministrazione tests: al fine di ben valutare i dati che saranno ottenuti
- successivamente, vengono prese in considerazioni diverse variabili del soggetto
sperimentale, a partire da sesso, età, l’essere destrimani o mancini. Vengono
somministrati tests che indagano i tratti della personalità del soggetto sperimentale
come il suo rapporto con l’ansia, la sua propensione a ricercare sensazioni forti, la
sua reazione di fronte a nuove esperienze, la sua attuale condizione riguardo ad
eventuali sintomi depressivi.
Preparazione del soggetto sperimentale e attivazione degli strumenti: Il
- soggetto sperimentale deve togliere orecchini, piercings e quant’altro possa
produrre interferenza con la misurazione; una volta seduto, indossa la cuffia. Gli
sperimentatori attaccano gli elettrodi in prossimità degli occhi e sui lobi delle
orecchie e mettono il gel in corrispondenza di tutti gli elettrodi. Tramite un
programma sul computer, collegato all’elettroencefalografo, è possibile controllare
quanto gli elettrodi registrino effettivamente l’attività cerebrale, in modo che gli
sperimentatori possano sistemarli a piacimento finché tutti gli elettrodi non
raggiungono il grado di trasmissione del segnale desiderato: sul monitor vediamo
una mappa degli elettrodi corrispondente alla situazione reale degli elettrodi
applicati sul soggetto sperimentale; tramite differenti colori, ogni elettrodo sulla
mappa è associato a un preciso livello di segnale trasmesso; quando tutti gli
elettrodi dello schermo raggiungono il blu o il nero (ovvero un buon livello di
trasmissione) possiamo passare oltre la fase preparatoria.
Registrazione dell’attività cerebrale del soggetto sperimentale durante lo
- svolgimento del compito (di tipo odd-ball): sullo schermo adesso è possibile
vedere il tracciato EEG dell’attività cerebrale ed il programma ne permette la
registrazione sul computer in modo da poterlo analizzare a posteriori. Il soggetto
sperimentale, seduto, posto di fronte ad uno schermo sul quale appariranno stimoli
visivi, viene istruito sul comportamento da tenere durante gli esercizi cui sarà
sottoposto: dovrà rimanere rilassato, non dovrà muoversi, dovrà mantenere lo
sguardo diretto al punto di fissazione che comparirà sullo schermo prima
dell’apparizione dell’immagine e potrà battere le palpebre o effettuare movimenti
oculari solo quando lo schermo sarà bianco, ma non in presenza dello stimolo. Gli
esercizi sono di due tipi, i primi sull’estetica, i secondi sull’affordance:
1) si indaga l’attività cerebrale del soggetto sperimentale in corrispondenza della
vista di oggetti a suo parere esteticamente attraenti/non attraenti.
Il compito si divide in due fasi:
- contemplazione di due oggetti presentati, esteticamente diversi ma con
stessa funzione: il soggetto osserva le due immagini e dentro di sé valuta
esteticamente i due oggetti. Lo sperimentatore indica al soggetto in
corrispondenza a quale dei due oggetti, che saranno poi presentati, dovrà
premere un pulsante rosso.
- presentazione degli stimoli: i due oggetti vengono presentati in sequenza
seguendo un paradigma “stimolo infrequente tra stimoli frequenti” 25/75 ed il
soggetto preme il pulsante ogni volta che appare lo stimolo concordato (stimolo
raro, target).
Lo stesso esercizio viene ripetuto, ma adesso il soggetto deve premere il pulsante
in corrispondenza della presentazione dell’altro oggetto (adesso è questo che viene
presentato in maniera infrequente).
Dopo una breve pausa vengono presentati altri due oggetti, anche in questo caso
esteticamente diversi, ma con stessa funzione, ed il soggetto è sottoposto al
medesimo esercizio. Lo stesso vale per un terzo esercizio. Gli stimoli presentati
sono in tutto 600.
2) si indaga l’attività cerebrale del soggetto sperimentale in corrispondenza della
vista di oggetti a suo parere dotati o meno di affordance.
Anche in questo caso il compito si divide in due fasi con le stesse
caratteristiche (il soggetto in fase di contemplazione adesso dovrà valutare non
più l’estetica, ma l’affordance dell’oggetto, pensando a come potrebbe essere
utilizzato e manipolato) e viene ripetuto per 3 volte, utilizzando gli stessi
paradigmi di presentazione.
Elaborazione ed Analisi dei tracciati EEG (fase off-line): i tracciati vengono
- elaborati in modo da togliere i potenziali elettrici non di origine cerebrale (artefatti),
la cui presenza è dovuta a svariate cause: campi elettromagnetici (accensione di
apparecchiature elettriche, scarsa umidità), anomalie dell’apparecchio EEG o degli
elettrodi, attività muscolare, movimenti oculari, sudorazione, tremore, ecc. Vengono
quindi applicati dei filtri di riduzione delle interferenze.
Sono presi in considerazione anche i dati comportamentali (m/f, destrimani/mancini,
tempi di risposta agli stimoli presentati, risposte giuste/sbagliate ecc.), registrati
anch’essi sul computer.
Il tracciato viene suddiviso in epoche e vengono identificate e rimosse quelle in cui
sono presenti artefatti, in particolare saccadi e ammiccamenti. Per isolare gli ERPs
dal rumore dell’attività di fondo (l’attività spontanea cerebrale, non quella evocata
dalla presentazione dello stimolo), si applicano precise tecniche di estrazione del
segnale; la più comune è la averaging : una volta eliminate le epoche inutilizzabili,
tutte le restanti sono sommate algebricamente per consentire una loro media, al
fine di formare il potenziale evento-correlato. Viene infine fatta la media delle medie