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SERA

In questa fase esce fuori un'altra parte della personalità della paziente. PER LA

PRIMA VOLTA LA PAZIENTE è SERENA E LOQUACE e rivela un senso dell’umorismo

inaspettato

Nell ‘ipnosi F. chiede se ha avuto altre esperienze di spavento duraturo. La paziente

descrive una serie di fatti,risalenti alla giovinezza più avanzata,assicurando che tutte

quelle scene le comparivano dinnanzi agli occhi vivamente e a colori. unadi queste

era il ricordo di quando aveva 15 anni e aveva visto una cugina portata in

manicomio. Aveva cercato aiuto senza riuscirvi e aveva perduto ,fino a sera,la

capacità di parlare. poichè tante volte nello stato di veglia,la paziente aveva parlato

di manicomi,f. le chiede in quali circostanze fosse stata preoccuopata dalla pazzia.

LA paziente dice che la madre era rimasta a lungo in manicomio e la domestica,

durante quel periodo, le aveva narrato storie orrende su come i malati venivano

trattati. Mentre lo raccontava si torceva le mani per l’orrore. Freud cerca di

correggere le sue idee sui manicomi e la rassicura che questo non gli succederà.

La paziente prosegue con la sua enumerazione di ricordi terrificanti:uno si riferiva

alla madre che , quando aveva 15 anni,vide stesa al suolo colpita da apoplessia( la

madre visse altri 4 anni) ; un altro, di quando era diciannovenne e, tornata a

casa,trovò la madre morta con la faccia contorta;un altro ricordo risaliva all’età di 19

anni, quando sollevò una pietra e trovò un rospo sotto di essa, ciò le tolse la

capacità di parlare per 4 ore( questo ha a che fare con il suo balbettio,quando si

spaventava non riusciva a parlare)

10 maggio mattina

La paziente è di cattivo umore e si lamenta del freddo e degli odori. In questo

incontro la censura si è allentata e la paziente ha sempre meno bisogno dell’ ipnosi

per parlare. Dopo aver parlato della sua famiglia e della storia di un cugino ,debole

di mente,comincia a ripete più volte la formula protettia ” stia zitto! Non parli!non

mi tocchi”Nell’ipnosi F. cerca di capire cosa l’ha indisposta,chiede cosa significhi lo”

stia zitto” ecc. La donna spiega che “LO STIA ZITTO!” si riferisce al fatto che le figure

animali,che le appaiono quando lo stato peggiora,cominciano a muoversi e

prendono ad assalirla se qualcuno fa un movimento davanti a lei. Il comando finale”

non mi tocchi” deriverebbe dalle seguenti esperienze:quando suo fratello era

malato per la molta morfina ed aveva attacchi orrendi, l’aveva spesso afferrata

all’improvviso; un'altra volta un conoscente era impazzito tutt’a un tratto in casa sua

e l’aveva afferrata al braccio;infine,quando la sua piccola era stata molto

malata,l’avrebbe avvinghiata nel delirio con tanto fervore da soffocarla quasi.

QUINDI QUESTA FORMULA “STIA ZITTO…” CONSENTIVA DI TENERE LONTANO

QUESTE RAPPRESENTAZIONI CATTIVE,ERA UNA SORTA DI RITUALE UTILIZZATO

DALLA PAZIENTE.

SERA

F. chiede alla paziente cosa ha dato origine alla balbuzie , ma lei risponde di non

saperlo. Durante l’ipnosi racconta di quando una volta,viaggiando in carrozza con le

sue bambine durante un temporale,un fulmine colpì l’albero davanti ai cavalli e

questi si adombrarono e lei pensò:”Adesso devi stare calma, se no con le tue grida

spaventi i cavalli ancora di più e il cocchiere non riesce più a trattenerli”.QUESTO

EPISODIO PROVOCA L’INTERRUZIONE DEL LINGUAGGIO;TUTTA L’ANGOSCIA CHE

VIVE SI è TRASFORMATA IN BALBUZIA,IN SINTOMO,IN QUALCOSA CHE Può ESSERE

RAPPRESENTATO. F .elimina la memoria plastica di queste scene,la invita però a

rappresentarle ancora una volta. Pare che lei si sforzi pur rimanendosene

tranquilla;e da quel momento in poi, nell’ipnosi parla senza particolari intoppi

spastici.

Trovandola ben disposta a parlare,F le domanda quali altri avvenimenti nella sua vita

l’abbiano spaventata al punto da lasciare ricordi vivaci. La paziente racconta diverse

esperienze:

1-un anno dopo la morte della madre,aveva visto una persona dall’aspetto molto

simile alla madre e rimase impietrita. I n seguito sentì dire che era un pupazzo

appositamente preparato. F. spiega che questa apparizione è in realtà un

allucinazione e il volto della paziente si distende;

2.aveva assistito il fratello ammalato, che a causa della morfina aveva orribili

attacchi, durante i quali la spaventava e l’afferrava. F. ricorda che ella aveva già

accennato a quell’esperienza il mattino e,a titolo sperimentale, le chiede in quali

altre occasioni fosse stata afferrata in quel modo. Con gradita sorpresa la paziente fa

una lunga pausa prima di rispondere e quindi ha domandato in tono di dubbio:”La

mia figlia minore?”.Non è stata in grado di ricordare le altre due occasioni, quindi il

divieto di F. di ricordare, modo in cui si serviva per cancellare i suoi ricordi, è stato

efficace;

3-mentre assisteva il fratello , il pallido volto della zia era sbucato all’ improvviso al

di sopra di un paravento.

F. si accorge di essere arrivato alla radice del costante timore della paziente delle

sorprese e le chiede di fare altri esempi.

F. cancella tutti questi ricordi, la sveglia e le assicura che quella notte dormirà

tranquillamente

11 maggio sera

Nell’ipnosi la paziente parla della morte improvvisa del marito, l’evento che ricorda

più spesso e che ha provocato l’effetto più profondo, senza balbettare né

schioccare la lingua. POI prosegue il racconto dicendo che la bambina, allora di

poche settimane, era stata colpita da una grave malattia, durata 6 mesi, durante la

quale lei stessa era stata a letto con la febbre alta.P oi sono seguite le sue lamentele

nei confronti di questa bambina. Questa bambina viene descritta dalla paziente

come molto strana; piangeva sempre e non dormiva, inoltre presentava una paralisi

alla gamba sinistra con poche speranze di guarigione. Secondo i medici aveva avuto

un encefalite e un infiammazione del midollo spinale. A questo punto F. interrompe

la paziente facendole notare che attualmente la bambina è normale ,nel fiore della

salute e le toglie la possibilità di rivedere tutte queste tristi cose cancellando non

solo il ricordo plastico, ma eliminandone ogni reminiscenza dalla sua memoria.

Con grande sorpresa, la paziente tira fuori nuove immagini angosciose riguardanti i

manicomi, dove la gente verrebbe trattata con docce ghiacciaste e dove

metterebbero le persone in un apparecchio facendole girare finché non si

calmano.Durante la narrazione di queste terribili storie sulla vita nei manicomi

occasionalmente balbetta un po’, F. le chiede di nuovo da dove la balbuzie provenga

e ancora questa volta la paziente risponde di non sapere.

12 maggio .

F. pensa di trovare in buone condizioni la paziente , ma in realtà non è così. Sempre

durante l’ipnosi la paziente rivela di aver fatto sogni terribili(A PARTIRE DA QUESTO

MOMENTOF. APPROFONDISCE I SOGNI)

Ipnosi. Ha fatto sogni terribili, le gambe e gli schienali delle sedie erano serpenti,un

mostro la beccava con il becco d’avvoltoio rosicchiandola in tutto il corpo, e così via.

La paziente dice a F. ,in modo decisamente secco, di non domandarle sempre da

dove vengano questo e quello, ma di lasciarla raccontare quel che ha da dire E F.

acconsente. La paziente racconta di aver odiato,per tre anni, la figlia dicendo

sempre a sé stessa che avrebbe potuto curare e far guarire il marito se non fosse

stata a letto per colpa della bambina. E poi,dopo la morte del marito non aveva

avuto che mortificazioni e agitazioni. I parenti di lui, inoltre avevano sparso la voce

che fosse stata lei ad avvelenarlo,per cui volevano promuovere un inchiesta. Da lì

provenivano il suo desiderio di isolamento e la sua fobia per tutte le persone

estranee. Dopo le parole rassicuranti di F. successive alla narrazione,la paziente

dichiara di sentirsi sollevata.

13 maggio

Ipnosi. La sera prima si era ricordata di colpo la ragione per la quale gli

animaletti,che vede, assumono proporzioni gigantesche. Ciò le era accaduto per la

prima volta in uno spettacolo teatrale a D. dove sul palcoscenico c’era un

lucertolone di proporzioni enormi.

Ricorda che F. le aveva dato il compito di scoprire da dove provenissero i dolori allo

stomaco,ma dice di non saperlo, e prega F. di aiutarla. F. le chiede se per caso una

volta non si fosse costretta a mangiare dopo grandi agitazioni. I fatti corrrispondono.

Dopo la morte del marito, per un lungo periodo , non aveva avuto alcuna voglia di

mangiare, mangiava solo per senso di dovere, e cominciarono i dolori allo stomaco.

Ed ecco che comincia spontaneamente a parlare di ciò che l’ha maggiormente

afflitta:” Ho detto di non aver amato la piccola. Adesso mi rimprovero di preferire la

maggiore”.

14 maggio

Nell’ipnosi F. le domanda se ora le sarà possibile muoversi tra la gente o se prevale

ancora la paura. Dice che le è ancora sgradevole che qualcuno stia dietro di lei o

molto vicino, e narra a tale proposito altri casi di sorprese spiacevoli dovute a

persone che comparivano improvvisamente

15 maggio

La paziente è irrequieta e riceve F. con un leggero tic,schioccare di lingua e qualche

inibizione nella parola. Interrogata racconta che la pensione nella quale sono

sistemate le figlie, si trova al quarto piano e si raggiunge con l’ascensore. Il giorno

prima aveva espresso il desiderio che le figlie utilizzassero questo ascensore anche

per la discesa e adesso si rimproverava perché l’ascensore non è del tutto sicuro.

Dice che l’aveva detto pure lo stesso padrone della pensione. F. tuttavia crede che si

tratti di un falso ricordo ispirato dalla paura ,le comunica la sua opinione e la induce

senza fatica a ridere di lei stessa per l’inverosimiglianza del suo timore.

Nell’ ipnosi F. le chiede perché quella mattina fosse così irrequieta, e in luogo della

preoccupazione per l’ascensore, sente che aveva temuto un ritorno delle

mestruazioni che l’avrebbero nuovamente disturbata per il maggio** Le cose si

erano svolte nel seguente modo. Quando la mattina si era svegliata, si era trovata in

uno stato d’animo ansioso e per spiegare questo stato d’animo era ricorsa alla prima

rappresentazione ansiosa che le si era presentata il pomeriggio precedente, vi era

stata una conversazione sull’ascensore nella casa delle figlie .Un falso ricordo le

aveva permesso poi di ricollegare la propria angoscia, di cui era consapevole, alla

rappresentazione di quell’ascensore. Il vero motivo della sua angoscia nella sua

coscienza non lo aveva trovato,esso apparve soltanto,ma in compenso senza

esitazione alcuna, quando

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
14 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher swarovskyna di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Clinica psicodinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Xibilia Concetta.