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RODITORI
I Carnivori sono mammiferi predatori, forniti infatti di una dentatura adatta a tale dieta: i canini, molto lunghi ed affilati per mordere ed uccidere la preda, molari e premolari per dilaniare. Gli arti sono variamente sviluppati in base alla famiglia. Gli Ursidi sono plantigradi, mentre i Canini e Felidi sono digitigradi.
I Carnivori sono conosciuti fin dal Paleocene (da 60 milioni di anni fa) e sembra si siano originati da un gruppo primitivo di Mammiferi Placentati chiamati Creodonti, caratteristici del Terziario inferiore. Solitari o gregari, molte specie sono territoriali ed hanno ghiandole per marcare il territorio. La prole di solito è inetta.
L'ordine dei Carnivori comprende numerose famiglie: Mustelidi, Procionidi, Ursidi, Canidi, Viverridi, Protelidi, Ienidi, Felidi, Focidi, Otaridi e Odobenidi. Negli ambienti europei sono soprattutto importanti le famiglie dei Mustelidi, dei Canidi, dei Felidi e, sia pure in minor misura, degli Ursidi.
Partiamo dalla famiglia
Dei Mustelidi. Si tratta di una famiglia di carnivori di taglia media o piccola, con piedi a cinque dita. Sono diffusi in tutta Europa e non solo. Sono caratterizzati da:
- Sensi molto sviluppati. I "baffi" o vibrisse sono un particolare organo tattile e servono per l'orientamento.
- Gli artigli sono molto forti ed acuminati: nel camminare sono ripiegati solo in parte e vengono sfoderati completamente per aggredire la preda.
- Il corpo è flessibile ed affusolato e le zampe sono corte; ciò permette ai mustelidi di entrare nelle tane strette con facilità.
- La coda serve per equilibrare la corsa e consente una grande agilità nella caccia.
I Mustelidi non sono strettamente carnivori in realtà, si cibano anche di frutta, uova ed insetti, ma cambiano in base alla specie. Anche se di piccola taglia, animali come la donnola ed l'ermellino cacciano anche prede più grandi, come conigli. Il Tasso invece è onnivoro.
La gestazione dura poco più di due mesi, l'accoppiamento risale all'estate precedente. Nei Mustelidi infatti l'embrione rimane quiescente per mesi.
La famiglia dei Mustelidi comprende sei sottofamiglie:
- Lutrinae
- Mephitinae
- Melinae
- Taxidiinae
- Mellivorinae
- Mustelinae
Nella sottofamiglia Lutrinae (Lontre) si considerano sette generi: Amblonix, Aonyx, Enhydra, Lontra, Lutra, Lutrogale e Pteronura. In Europa è importante il genere Lutra.
I mustelidi nostrani hanno una distribuzione e consistenza poco nota, in generale si parla di Puzzola, Faina e Tasso nell'Italia continentale, Martora e Donnola anche nelle isole maggiori.
Partiamo dalla Donnola, che fa parte della sottofamiglia dei Mustelini. In Italia sarebbero presenti tre specie diverse. È molto piccola, infatti i maschi arrivano a pesare massimo 120g. Ha una grande varietà di ambienti, dalla pianura alla montagna, e frequenta terreni coltivati, cespugliate, sassaie, zone.
Il testo fornito parla dell'Ermellino, un piccolo predatore appartenente alla famiglia dei mustelidi. Questo animale vive in diversi habitat, come foreste, praterie, pascoli di alta quota, eccetera. Può essere trovato anche in zone urbane, ma è considerato un predatore marginale di uova.
L'Ermellino è simile alla Donnola, ma si trova principalmente nelle zone montane del Nord Italia. È uno dei più piccoli mustelidi predatori, ma è più grande della Donnola in termini di peso. Le femmine sono più leggere dei maschi.
Gli habitat dell'Ermellino variano da 300m a 3000m di quota e includono boschi radi, praterie alpine e pietraie. Questo animale è diffuso in tutta Europa, ad eccezione delle regioni mediterranee.
La pelliccia dell'Ermellino è di colore cannella sul dorso e biancastra sul ventre durante l'estate, mentre diventa completamente bianca durante l'inverno, ad eccezione dell'estremità della coda che rimane sempre nera. L'orma dell'Ermellino è ovale.
L'Ermellino si muove con la tipica andatura dei mustelidi.
con salti più o meno lunghi, poggiando le zampe posteriori sulle impronte delle anteriori, lasciando dietro a sé impronte doppie vicine. Ogni individuo ha un proprio territorio di caccia, solitamente quello del maschio è molto maggiore di quello della femmina. La tana è generalmente costruita con peli, erba secca, foglie raccolte in una cavità, ed è utilizzata sia per allevare prole che per conservare riserve di cibo. Le sue abitudini sono sia diurne che notturne, e caccia prevalentemente al suolo o nelle tane. Le prede preferite sono i piccoli roditori come i topi. Quando si imbatte in un nido di uccello, rompe le uova all'estremità. L'ermellino maschio è poligamo e tollera più femmine all'interno del proprio territorio. L'attività sessuale è compresa tra i mesi di giugno-luglio e febbraio-marzo. Il maschio raggiunge la maturazione sessuale a partire dalla primavera successiva alla nascita, mentre lafemmina è feconda dopo due soli mesi di vita. La gestazione dura quasi due mesi. La donnola e l'ermellino si somigliano, soprattutto in estate. L'unico carattere distintivo è infatti la coda dell'Ermellino, che è nera, oltre che il manto estivo. Inoltre, ha abitudini strettamente carnivore. Le due specie controllano la popolazione di microroditori. La Faina invece è molto più grande dei precedenti, ha infatti le dimensioni di un piccolo gatto, con aspetto snello e flessuoso. Il dorso è bruno grigio con sfumature più chiare nella parte inferiore e sul ventre. Gli arti sono più scuri. Caratteristica è l'ampia pettorina bianca che dalla gola scende sino agli arti anteriori, biforcandosi. L'habitat è presente in ambienti anche molto diversi, dalla pianura alla montagna, fino ad altitudini di 2000m. Frequenta zone boscate, cespugli, ambienti rurali, ma anche ambienti fortemente antropizzati, non disdegnando le
Le periferie dei grossi centri abitati. Evita le aree parte. Tra i Carnivori è una delle specie più adattabili dal punto di vista ecologico. Ha abitudini notturne, di giorno solitamente riposa in rifugi posti in cavità rocciose o vecchie tane, ma anche solai di abitazioni umane. L'accoppiamento avviene verso fine estate, ma l'effettivo annidamento solo sei mesi dopo, così che le nascite si hanno ad inizio estate. Può vivere fino a 12 anni. L'alimentazione è a base di uccelli e uova, topi e piccoli mammiferi, ma anche piccoli animali di allevamento. È diffusa in tutta Italia. L'orma è ovale.
Parliamo adesso della Puzzola. Con il termine "Puzzola" si possono intendere due Mustelidi, uno europeo e uno americano; il primo è la Puzzola propriamente detta; l'altra è la Puzzola americana o Moffetta. La Puzzola europea ha una lunghezza del corpo di 30-45, il peso varia in base al sesso, le
Le femmine sono infatti più piccole. Snella ed elegante, con zampe corte e robuste con piedi dotati di unghie forti, molto agile, grazie alla colonna vertebrale molto flessibile, che le consente di infilarsi anche nei cunicoli più stretti, di arrampicarsi e di nuotare.
Pelliccia corta, lucida e morbidissima, rossiccia sulle parti superiori e bruno scuro, quasi nera, sul ventre, sulle zampe e sulle estremità della coda; i fianchi sono chiari. Testa piccola con mascherina bianca sul muso che circonda gli occhi e arriva fino al naso, macchie chiare anche sulle orecchie arrotondate. La dentatura è tipica dei carnivori, ed il nome è dato dal liquido maleodorante emesso dalle ghiandole anali, che utilizza per marcare il territorio e per difendersi dai predatori.
Animale notturno, può essere attiva anche di giorno e vive per lo più solitaria, ad eccezione del periodo dell'allevamento della prole, dove usa rifugi che possono essere una tana nel terreno,
scava da lei stessa. Viesce all’imbrunire per cacciare.trascorre la giornata dormendo profondamente, mentreCome tutti i Mustelidi, caccia anche animali più grandi di lei, ma si limita ad uccidere solo in base alle necessitàalimentari, a differenza di quanto fanno gli altri mustelidi. Le prede più piccole vengono accumulate nella tana.
Gli habitat sono boschi, ambienti aperti incolti o coltivati e zone umide, spesso vicino alle abitazione d in areeantropizzate, di collina e di pianura.
L’alimentazione è a base di roditori, uccelli e le loro uova, rane, rospi, rettili, pesci eccetera.
Il periodo riproduttivo va da marzo a giugno, la gestazione dura 6 settimane, i piccoli nati sono bianchi e ciechi.
In Italia la Puzzola è presente in tutta la penisola, ma non sulle isole; la densità è comunque molto bassa. Lapuzzola è presente con numerose sottospecie in tutta Europa, ad eccezione della Gran Bretagna, dove è moltolocalizzata.
E della Scandinavia settentrionale. La minaccia principale per questa specie è l'alterazione delle zone umide ed il bracconaggio, usato con lacci, taglione e trappole. La Moffetta americana è stata segnalata in Italia, ma non ha importanza ecologica.
Il Tasso invece è il più grosso dei Mustelidi presenti in Italia. È inconfondibile per le tipiche strisce longitudinali nere sul lungo muso bianco. È presente in pianura, collina e montagna. Pesa fino a 14 kg, ma può pesare anche di più. Le unghie sono particolarmente sviluppate ed atte quindi allo scavo. Il muso è bianco con strisce nere, il colore del pelo è in gran parte bruno-argenteo ma i fianchi sono più chiari e le zampe nere. La pelliccia muta un paio di volte all'anno. Le orme sono facilmente riconoscibili, a causa delle loro grosse dimensioni e le unghie visibili. L'alimentazione è poco legata alla predazione, poiché è basata
principalmente su lombrichi, vegetali e vari invertebrati, più raramente uova, micromammiferi e nidiacei. Durante la ricerca del nutrimento, in particolare dei lombrichi, rimuove la cotica erbosa, causando quindi danni a prati e pascoli, talvolta anche vigneti e colture ortofrutticole. La superficie occupata da una famiglia è variabile a seconda della disponibilità alimentare, solitamente intorno ai 3 kmq a famiglia. Un tasso può percorrere anche 6 km di notte, nelle "escursioni" notturne. La sua attività è prevalentemente notturna e un tasso può rimanere attivo durante tutta una notte. Nel periodo invernale non cade in letargo, però la sua attività è molto ridotta. Per evitare il freddo, in autunno porta alla tana erbe secche e muschi, per imbottire i locali.