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Le competenze tecnico giuridiche e la sensibilità politica nella Corte
Le competenze tecnico giuridiche sono assicurate dalla presenza dei giudici provenienti dalle supreme magistrature e dal fatto che i membri vengono dal mondo del diritto. La sensibilità politica è garantita dal fatto che Parlamento e Presidente svolgono un ruolo molto importante.
Per garantire che la nomina non rispecchi la maggioranza del momento sono richieste ampie maggioranze, 2/3 nei primi due scrutinii e poi i 3/5.
Ci sono una serie di doveri e garanzie per i giudici della Corte: anzitutto, non vi devono essere conflitti di interesse con il mondo politico, devono avere delle specifiche competenze e conoscenze, hanno l'immunità che è simile a quella parlamentare, un buon trattamento economico, autonomia finanziaria e normativa con una storia simile all'autonomia normativa e finanziaria delle Camere.
Ultimamente la Corte ha ammesso la partecipazione di associazioni di vario genere e portatori di interessi importanti (amicus curie).
Vie d'accesso:
Il giudizio di legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge dello Stato e delle regioni può essere instaurato in modo incidentale e principale. Nel primo modo il ruolo dei giudici è molto importante dato che solo loro possono sollevare una questione di costituzionalità (giudice a quo), quando deve applicare una legge per risolvere un caso e ritiene che quella legge sia incostituzionale solleva il caso alla Corte la quale dovrà giudicare. A tal fine il giudice deve sospendere il giudizio ed emanare un'ordinanza di remissione dove motiva la rilevanza e la non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale. Per rilevanza si intende l'applicabilità del testo normativo che si ritiene incostituzionale nel giudizio dinanzi al giudice a quo ("del quale") quindi, deve motivare la sua richiesta se ritiene che quella legge sia l'unica utilizzabile e che l'unica sua.interpretazione plausibile sia incostituzionale. Per non manifestare infondatezza si intende l'esistenza di un dubbio ragionevole, quindi deve dimostrare il fumus ovvero, un dubbio ragionevole. Nel secondo caso, il ricorso è fatto dallo Stato se ritiene che la legge regionale ecceda nella competenza o dalle regioni quando pensano che una legge statale (o anche regionale) invada l'altrui competenza. La legge deve essere impugnata entro 60 giorni dalla pubblicazione se invece si sfora si utilizzerà l'altro metodo. Questo tipo serve ad assicurare le sfere di competenza anche se lo Stato può far valere qualsiasi vizio delle leggi regionali per esigenze di unità e per il "permesso" della Corte che ha ampliato l'interpretazione dell'art 117. Per le regioni è ammesso solo per la difese delle proprie competenze legislative. Le vie d'accesso sono due ma entrambe strette dato che non esiste un accesso diretto per i cittadini quindi,nel caso un soggetto volesse rivalersi su una lesione deve instaurare un giudizio davanti a un giudice impugnando l'atto applicativo della legge. Il giudice se lo ritiene ammissibile solleva la domanda alla Corte quindi, non sono obbligati e nel caso venisse rigettata il soggetto può solo riproporre la questione nel successivo grado di giudizio. Essi, pertanto, sono dei portieri, dei guardiani che aprono o chiudono la porta per arrivare alla Corte. Oggetto: nell'atto introduttivo del giudizio deve essere indicato l'oggetto cioè, la questione di costituzionalità che si aggiunge al parametro che è l'elemento posto a confronto. La questione costituisce il thema decidendum sul quale la Corte è chiamata a decidere: sulla base del principio della corrispondenza tra richiesta e pronuncia, la Corte non può pronunciarsi su un oggetto o in relazione a un parametro diversi da quelli indicati nell'atto introduttivo anche se, puòSuccede che dalla dichiarazione deriva l'incostituzionalità di un'ulteriore norma non indicata nell'ordinanza (illegittimità costituzionale consequenziale). In poche parole, l'oggetto del giudizio di illegittimità costituzionale è costituito da atti della cui legittimità si dubita. Gli atti sindacabili sono: (vedi tabella).
Per quanto riguarda le leggi costituzionali possono essere impugnate solo se violano i principi supremi. Nel ritenere incluse nell'oggetto di controllo anche le norme di diritto internazionale consuetudinario la Corte ha ritenuto che debbano essere sottoposte al suo controllo tutte le leggi, atti e norme che, pur provviste della stessa efficacia delle leggi formali, ordinarie e costituzionali, siano venute ad esistenza per vie extralegislative. Alcuni atti sono insindacabili: Regolamenti governativi e parlamentari per il principio della insindacabilità degli interna corporis acta, poiché
atti interni alle Camere;
Le altre fonti secondarie;
- Regolamenti europei;
- Atti amministrativi.
Riguardo a tali atti e fonti esiste un controllo di costituzionalità diffuso e quindi, possono essere disapplicati inter partes dai giudici ordinari, o annullati dai giudici amministrativi.
Per parametro si intende la norma della Costituzione che si reputa violata, vi entrano la Costituzione e le leggi costituzionali mentre, quelle primarie generalmente sono escluse. Infatti, esse possono essere violate in forma indiretta come nel caso delle norme interposte: fonti primarie richiamate dalla Costituzione che ne integrano il contenuto, ne sono un esempio la legge di delega, i trattati internazionali e le norme UE non self executing.
In alcuni casi possono mancare i requisiti necessari ed è quindi dichiarata inammissibile. Già i giudici a quo ma anche la Corte possono fare un'analisi preliminare per capire se può essere analizzato il caso o meno. Anzitutto troviamo
La mancanza di requisiti oggettivi o soggettivi, ad esempio se l'indicazione è sbagliata oppure se un presidente di regione chiede una pronuncia della Corte nonostante la legge non sia ancora stata deliberata dalla Giunta. Per errori procedurali si intendono errori sul timing oppure una mancanza o carenza dell'oggetto quando il giudice non fa capire se la norma in questione sia essenziale e se non potrebbe utilizzare altro se non quella. In certi casi la questione risulta essere irrilevante e non è quindi necessario analizzare la norma. Infine, si parla di imprecisione di thema decidendum nel caso il giudice sia impreciso o distratto e di political question nel caso la legge venga impugnata per meri interessi politici quindi, politicamente inopportuno.
Nel caso opposto, se la Corte ritiene opportuna la richiesta, si procede all'analisi della norma in questione. In tutti e tre i casi, rigetto accoglimento o inammissibilità, la Corte si pronuncia.
con l'uso dei tag html è possibile formattare il testo in modo più leggibile e strutturato. Ecco come potrebbe apparire il testo formattato:Ordinanze: decisioni brevi, motivate sinteticamente con le quali la Corte rigetta la questione di legittimità costituzionale senza entrare nel merito a causa della mancanza di uno o più requisiti essenziali; oppure la dichiara inammissibile data la risoluzione in senso positivo, infine viene usata l'ordinanza nel caso sia carente del fumus necessario ed è quindi infondata.
Sentenze: decisioni lunghe e motivate con le quali la Corte si pronuncia sul merito della questione di legittimità costituzionale che le è stata sottoposta, essa effettua il confronto tra l'oggetto e il parametro e da tali analisi la Corte si pronuncerà per l'accoglimento o il rigetto.
Con la sentenza di accoglimento la Corte dichiara l'incostituzionalità degli atti normativi sottoposti ad analisi che vengono annullati. Tali sentenze determinano la perdita di efficacia erga omnes ed ex tunc delle norme dichiarate incostituzionali. Solamente
In un caso non valgono questi effetti, per i rapporti esauriti. Sono quei rapporti dove sono trascorsi i termini di prescrizione o decadenza, oppure quando qualora in applicazione della legge successivamente annullata sia stata pronunciata una sentenza passata in giudicato. In questi casi si è ritenuto che il valore della certezza del diritto fosse superiore all'esigenza di assicurare la conformità alla legge. Esiste un'eccezione: nei casi in cui con la sentenza passata in giudicato sia stata disposta una pena che comporta una limitazione della libertà personale anche i rapporti esauriti vengono rimessi in discussione. La normativa non riconosce una modulazione nel tempo degli effetti prodotti dall'accoglimento con effetti anche molto importanti per l'ordinamento come nel caso delle sentenze che comportano nuove spese per il bilancio pubblico, quindi la Corte ha ritenuto di dover rendere le sentenze di accoglimento più
“dolci” ed infatti si è apertala strada per le decisioni di accoglimento non necessariamente retroattive,essa verranno valutate sulla base delle esigenze che vengono individuateogni volta.
Con la sentenza di rigetto la Corte dichiara la richiesta non fondata. Ovviamente non significa che l’atto normativo sia conforme alla Costituzione, infatti può essere riproposta anche negli stessi termini. La differenza conquella di accoglimento è che ha effetto solo inter partes e quindi ha caratterepreclusivo: il giudice a quo non potrà presentare la stessa richiesta in quelgiudizio ma ciò non toglie che potrà essere fatto nei successivi gradi o da unaltro giudice negli stessi termini o in modi anche diversi.
NB: in entrambi i casi la Corte si pronuncia sulla INcostituzionalità quindi, nelo caso di rigetto non significa che sia costituzionale ma solo che non vi erano itermini adeguati e necessari. Di per sé si ritiene che la
Norma siacostituzionale, poi sarà la Corte che deciderà sulla incostituzionalità di essa. Quando si parla di sentenze ve ne sono anche altri tipi:
Sentenze interpretative: sentenze interpretative si collocano tra il rigetto e l'accoglimento. Attraverso queste decisioni la Corte si pronuncia su uno specifico significato normativo della disposizione oggetto de giudizio. Si distinguono tra:
- Sentenze interpretative di accoglimento dove la Corte accoglie la questione con esclusivo riferimento ad una norma desumibile dalla legge in via interpretativa;
- Sentenze interpretative di rigetto con le quali la Corte rigetta sulla base di una specifica interpretazione. Assume questo carattere anche un particolare tipo di sentenza di ammissibilità: quelle con le quali la Corte dichiara inammissibile una questione sollevata in via incidentale perché il giudice aquo non ha tentato di dare un'interpretazione conforme alla Costituzione.
Sentenze manipolative: si