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Prime tendenze nel documentario

Non è ancora presente il tono oratorio del regista. Il riconoscimento del documentario come una forma distinta di film si colloca tra gli anni '20 e i primi anni '30 ed è il risultato della combinazione di diversi elementi quali, oltre all'ostentazione e documentazione, sperimentazione poetica, racconto narrativo e oratoria retorica.

La sperimentazione poetica nasce generalmente dall'incrocio tra il cinema e le varie avanguardie del 20° secolo. Questa dimensione poetica ha un ruolo vitale per la nascita di una voce nel documentario. Il potenziale poetico del cinema, tuttavia, resta perlopiù assente all'interno del cinema delle attrazioni, dove il "mostrare" aveva la meglio sul "dire poeticamente".

La poesia ha avuto maggiore fortuna nelle opere di quell'avanguardia modernista che è iniziata con il 20° secolo ed è fiorita negli anni '20; esempi classici sono il lavoro degli artisti.

impressionisti come Jean Epstein (L'affiche, 1925), Abel Gance (La roue, 1922), Louis Delluc (Fièvre, 1921), Germaine Dulac (La souriante Madame Beudet, 1923), René Clair (Paris qui dort, 1924) e il lavoro sperimentale del regista olandese Joris Ivens, l'artista tedesco Hans Richter, l'artista svedese Viking Eggeling, l'artista francese Marcel Duchamp, il regista ucraino Aleksander Dov enko, l'americano espatriato Man Ray. VEDI LIBRO!!!! CAPITOLO 6 QUALI TIPI DI DOCUMENTARIO CI SONO? Raggruppare le molte voci del documentario Ogni doc ha la sua voce distinta. Come ogni voce, anche quella cinematografica ha uno stile o un "timbro" particolare che funziona come una firma o un'impronta digitale; esso testimonial'individualità del regista o, a volte, attesta il potere dello sponsor o dell'organizzazione che controlla il documentario. Le voci individuali sono utili per la critica del cinema d'autore, mentre quelle piùgenerali servono xl'analisi dei generi cinematografici. All'interno dei film e dei video documentari possiamo identificare 6 modalità di rappresentazione che hanno più o meno la funzione di SOTTOGENERI DEL GENERE DOCUMENTARIO: poetica, descrittiva, partecipativa, osservativa, riflessiva, rappresentativa. Queste 6 modalità creano una struttura semirigida entro la quale lavorare, predispongono delle convenzioni che un dato film può adottare e forniscono inoltre delle precise aspettative che gli spettatori vogliono vedere mantenute. Ogni modalità ha degli esempi che si possono identificare come prototipi o modelli: esprimono delle qualità particolari tipiche di quella modalità. Non possono essere copiate, ma possono essere emulate dagli altri registi che, con altre voci, intendano rappresentare degli aspetti del mondo dalla loro particolare prospettiva. L'ordine in cui verranno presentate queste modalità corrisponde grossomodo a quello.modalità diversa. Ogni modalità ha le sue caratteristiche distintive e può essere considerata come una risposta alle limitazioni e alle insoddisfazioni della modalità precedente. La presenza del regista diventa sempre più importante in ogni modalità di rappresentazione documentaristica. Nonostante ciò, ogni modalità ha la sua enfasi e i suoi influssi specifici. Le modalità documentaristiche non seguono una progressione lineare in cui le modalità successive dimostrano superiorità su quelle precedenti e le eliminano. Ogni modalità è unica e offre una prospettiva diversa sulla realtà. In conclusione, le modalità documentaristiche sono una storia imperfetta, in cui ogni modalità rappresenta un'evoluzione e una risposta alle sfide e alle insoddisfazioni della modalità precedente.nuove forme di espressione e a trasmettere emozioni e sensazioni. Utilizza spesso immagini suggestive e metafore per comunicare concetti complessi in modo più evocativo. Nella modalità poetica, il montaggio non segue una logica lineare e cronologica, ma si basa sulla creazione di associazioni e connessioni tra le immagini. Gli attori sociali non sono rappresentati come personaggi con una psicologia complessa, ma vengono utilizzati come elementi visivi per creare composizioni visive interessanti. Un esempio di modalità poetica può essere visto nel documentario "Pioggia" del regista Joris Ivens del 1929. In questo film, non conosciamo in modo approfondito gli attori sociali che compaiono, ma ciò che apprezziamo è l'impressione poetica creata dal regista di un temporale estivo che passa sopra Amsterdam. La modalità poetica è particolarmente adatta per esplorare nuove forme di narrazione e per coinvolgere il pubblico in modo emotivo e sensoriale.le possibilità di comunicare in maniera alternativa le informazioni, di proporre determinati argomenti o punti di vista, o presentare ragionevolmente la soluzione di un problema. Questa modalità dà evidenza all'impressione, al tono e comunica molto più che sole informazioni o un tentativo di persuasione. L'elemento retorico resta poco sviluppato. Nel film di Laszló Moholy-Nagy 1930, l'effetto di questo gioco di luce sullo spettatore ha più importanza dell'oggetto a cui fa riferimento nel mondo reale. La dimensione documentaristica del modo di rappresentazione poetico deriva largamente dal grado con cui i film modernisti utilizzano il mondo reale come loro fonte di materiale. I DOCUMENTARI POETICI ATTINGONO DALLA REALTÀ PER RECUPERARE IL LORO MATERIALE GREZZO CHE POI TRASFORMANO IN MODI PARTICOLARI. Il film di Francis Thompson N.Y. N.Y. (1957), per esempio, usa delle riprese di New York che mostrano l'aspettodella città negli anni '50, dando tuttavia grande importanza alla selezione e alla disposizione di queste riprese in modo da fornire un' impressione poetica della città come massa di volume, colore e movimento. Il film di Thompson conferma il potenziale poetico del documentario per vedere il mondo con occhi nuovi. La modalità poetica è nata insieme al modernismo come modo di rappresentare la realtà attraverso un insieme di frammenti, impressioni soggettive, azioni incoerenti o libere associazioni, spezzare il tempo e lo spazio in prospettive multiple. La nascita di queste qualità è stata spesso attribuita alle trasformazioni generate dall'industria e in particolare alle conseguenze della Prima Guerra Mondiale. (Bunuel, Dalì 1928) e (Bunuel 1930), per esempio, danno l'impressione di una realtà documentaria, ma la popolano di personaggi presi da desideri incontrollabili, cambi improvvisi di tempo e spazio.

più domande che risposte. La modalità poetica ha molte sfaccettature e tutte quante tendono a enfatizzare i modi con cui la voce del regista dà ai frammenti del mondo reale un senso di integrità formale ed estetica tipico del film.

La modalità descrittiva

Questa modalità unisce frammenti del mondo reale in una struttura più retorica o argomentativa di quella poetica. Essa si rivolge direttamente allo spettatore.

I film descrittivi adottano un tipo di commento “divino” fuori campo (in cui il narratore si sente ma non si vede mai), come quelli che troviamo nelle serie oppure utilizzano un commento Why We Fight, autorevole (in cui il narratore si sente e si vede).

La tradizione della VOCE ONNISCIENTE ha portato alla nascita di un commento dalla tipica voce colta, professionale, maschile e profonda che è diventata il simbolo della modalità descrittiva.

I doc descrittivi utilizzano molto una logica informativa che viene

comunicata attraverso la parola parlata. Le immagini hanno in questi casi un ruolo di sostegno: illustrano, illuminano, rievocano o agiscono in contrappunto con quanto viene detto. Il commento viene solitamente presentato come separato dalle immagini del mondo sociale che lo accompagnano; serve a organizzarle e dare loro un senso. Il COMMENTO, quindi, ha un grado di IMPORTANZA MAGGIORE. Proviene da un luogo non specificato e viene associato a obiettività e onniscienza; rappresenta infatti il punto di vista sull'argomento principale del film. Noi diamo retta al commento e accettiamo le immagini come prove o dimostrazioni, in base a quello che esso dice.

All'interno della modalità descrittiva, il montaggio non serve tanto a stabilire un ritmo o un motivo formale, come all'interno della modalità poetica, quanto a mantenere la continuità dell'argomento o del punto di vista di cui si parla. Esso viene definito MONTAGGIO EVIDENZIATORE e può

sacrificare la continuità di spazio e di tempo, per utilizzare immagini provenienti anche da lontano che aiutino a motivare l'argomento. Il regista di un film descrittivo ha spesso, rispetto a uno di fiction, una libertà maggiore nella selezione e nella disposizione delle immagini. Questa modalità sottolinea l'impressione di oggettività e di un'opinione sostenuta da ottimi argomenti. Il commento fuori campo sembra provenire letteralmente dall'alto; possiede la capacità di giudicare le azioni del mondo reale senza esserne invischiato. Il tono ufficiale del commentatore professionista, come lo stile autorevole del giornalista televisivo, cerca di comunicare un senso di credibilità confermato da qualità come la distanza, la neutralità, l'imparzialità e l'onniscienza. Il doc descrittivo rende più facile generalizzare e discutere in senso lato. È un modo ideale di comunicare informazioni o di

mobilitare il sostegno di una struttura o di un’opinione già esistente. In questo caso, il film aggiungerà materiale al nostro archivio di conoscenze, ma non metterà in discussione né rovescerà ciò che vi sta alla base.

La modalità di osservazione

Gli sviluppi tecnici in Canada, Europa e Usa negli anni dopo la II gm hanno portato alla nascita, intorno al 1960, di numerose cineprese a 16 mm come l’Arrifex e l’Auricon, e registratori come il Nagra, strumenti che potevano essere utilizzati tranquillamente da una sola persona. L’audio poteva essere sincronizzato con l’immagine, senza l’uso di equipaggiamento ingombrante o cavi che collegavano registratore e cinepresa. Il registratore video e audio poteva essere mosso liberamente intorno a una scena e catturare all’istante quello che avveniva.

La priorità diventa osservare le esperienze vissute con spontaneità. L’intento di restare fedeli a

qstospirito di osservazione nella postproduzione e durante le riprese ha portato alla creazione di film prividi co
Dettagli
Publisher
A.A. 2010-2011
26 pagine
17 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di CINEMATOGRAFIA DOCUMENTARIA E SPERIMENTALE e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Manzoli Giacomo.