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La maggior parte dei film storici verte sulla pratica della ricostruzione storica.
Molto forte è l’influsso dell’opera lirica e del teatro.
Inferno (1910): segna la nascita del lungometraggio (200m) ed ha molto successo sia in Italia
che in Europa.
Nei lungometraggi l'immaginazione storica si unisce al gusto del meraviglioso del fantastico grazie
all'abile uso degli effetti speciali.
Nei film successivi si assiste ad un intreccio di spettacolo e racconto, di attrazione e narrazione.
Il punto culminante del filone storico arriva con Cabiria prodotto tra il 1913 al 1914 dalla Italia film
di Torino. Questo film segna il punto massimo di splendore per il genere storico italiano.
Il film comico
Il genere comico in Italia parte subito con molto successo, e viene usato dal cinema muto per
esprimere le proprie potenzialità in forme originali, che in certi casi rasentano effetti da film
d'avanguardia.
Tuttavia i film comici effettivamente realizzati tra il 1908 e il 1915 è solo una minima parte, non più
del 15%.
Quello che colpisce è però in modo repentino della sua nascita e della sua fine, tutto avviene
nell'arco di pochi anni in cui vengono lanciati una quindicina di personaggi per un totale di
diverse centinaia di episodi (in tutte le case hanno il loro personaggio comico di riferimento).
Celebre è la serie di Cretinetti interpretata da Deed (francese). Una caratteristica importante è
l'uso di intere folle di comparse. Nei film di Deed vengono spesso usati effetti speciali alcune
derivanti da Melies e altri innovativi.
Le serie hanno stili differenti: da un lato si sfruttano motivi convenzionali per la comicità
cinematografica, mentre dall'altro si servono dei trucchi scenici filmici e si cominciano ad
esplorare le formule della commedia borghese.
Principale in tutti i film è la fisicità dell'attore: il rapporto con la tradizione clownesca è molto
forte.
Frau (personaggio Kri Kri) è un comico con suggestioni con un tono surrealista o dadaista, che
sviluppa la comicità raffinata e moderna, basata sull'assurdità delle situazioni e dei comportamenti.
Melodramma e film divistico
Con l'avvento del lungometraggio si afferma il tema del melodramma (anno chiave 1915), in
gran parte ricavato dalla letteratura e dal teatro francese dell'Ottocento. Questo genere
prenderà l’etichetta di cinema in frac, che descrive l'atmosfera di lusso estenuato, di gusto
dannunziano, che caratterizzano i melodrammi del periodo. Le figure principali in questi film sono
le dive. Tuttavia avendo profonde radici nel melodramma i film delle dive presentano tra loro molte
differenze e una gamma di ispirazioni variegata, dal verismo ai polizieschi. Al centro di tutti sta il
dramma della femme fatal (dramma della bellezza come colpa involontaria), fatale sia per gli
uomini che per se stessa.
Avventure in serie
Nel film seriale l'elemento melodrammatico tende a sfumare in vari altri registri: avventuroso,
ricostruzione storica, poliziesco, sino addirittura la farsa. Il primato va alla varietà intesa come
valore aggiunto della serialità: invece che tanti i film di genere diverso, tutti i generi in ogni film
della serie. Il tono prevalente comunque quello del sensazionale, di un avventuroso che nasce dal
melodramma: personaggi nati da altri contesti come Maciste si affermano come superuomini
giustizieri del romanzo di appendice ottocentesco.
In questi cinema principali sono i protagonisti maschili, le donne hanno spesso solo un ruolo di
contorno o di fanciulla che deve essere salvata.
Con il personaggio di Ghione invece si fa riferimento al romanzo della malavita, drammi a forti
tinte passionali nel quale il tenebroso e affascinante protagonista cede volentieri al fascino di belle
donne. Il suo personaggio si incarna come giustiziere difensore dei più deboli soprattutto negli
episodi de I topi grigi (1918). L'intrigo poliziesco è solo un pretesto, Ghione tenta di elaborare uno
stile visivo in sintonia con il genere poliziesco emergente ma se ne distacca dal punto di vista
tematico.
Altre tendenze
Vi sono dei tentativi accanto ai principali filoni produttivi, che testimoniano la già gamma
espressiva del cinema muto italiano:
- Commedia borghese: molto importanti sono i film di Lucio d'Ambra e l'esordio nella
commedia di Augusto Camerini. Tentativi più maturi compaiono verso la fine del decennio,
ma perché la commedia si trasformi nel pilastro centrale della produzione italiana bisognerà
attendere gli anni ‘30 con i telefoni bianchi.
- Cinema del fantastico: c'è la presenza del fantastico che si dispiega attraverso i
principali filoni produttivi: dal film storico o al comico, al divistico o anche alla commedia.
Senza configurarsi come un genere, il fantastico rappresenta un elemento importante
nell'immaginario del cinema di questo periodo, che anche in Italia è all'origine di una serie
di film insoliti e intriganti.
I temi nazionali e la costruzione dell'identità italiana
Un'identità processuale e plurale
Il cinema asseconda il progetto strategico di una costituzione dell'identità italiana a partire
dall'élites politiche amministrative ed economiche, lavorando sul territorio e sulla genealogia del
nostro paese.
Identità e spazio: il paesaggio nazionale tra documentario e finzione
Il cinema dal vero italiano eredita la funzione educativa e spettacolare del libro Il bel paese,
pubblicato nel 1876 da Stoppani (testo di fondazione della nuova geografia turistica dell'Italia
unita). Le potenzialità commerciali del paesaggio italiano sono comprese subito dai fratelli Lumière
che distribuiscono su scala internazionale numerose vedute del nostro paese. Nell'Italia stessa tra
il 1896 e 1914 vengono realizzate centinaia di vedute che alimentano il mercato interno ed
internazionale.
In queste vedute ci sono tre temi principali:
- Scenari storico-artistici e naturali: viene descritta un'Italia arcaica, selvaggia, quasi che
ancestrale, vengono ripresi i paesi e i posti più sperduti dell'Italia e allo stesso tempo le
catastrofi naturali che sconvolgono il paese.
- Scenari di modernizzazione e di crescita economica: numerose riprese di eventi
sportivi, di corse automobilistiche gare aeronautiche, esposizioni nazionali e internazionali,
documentari sulle grandi opere pubbliche, e soprattutto i sempre più numerosi film
industriali interessati a documentare le fasi di un particolare processo produttivo.
- Immagine di Stato-nazione: si celebrano i personaggi gloriosi, le date fondo attive, gli
eventi pubblici, le memorie collettive, la monarchia le forze armate. Riprese di cerimonie
ufficiali, commemorazione dei padri della patria, elaborazioni...
Spesso i film dal vero si mescolano con i film a soggetto, che sanno sfruttare gli stessi luoghi
originali che offre il nostro paese. C'è quindi la spettacolare opportunità di ricorrere a location
storico-artistiche autentiche che favoriscono i film storici ma anche drammi moderni.
Il paesaggio più usato è quello del mezzogiorno d'Italia.
Identità e tempo: genealogia di una nazione
Il mito di Roma
L'importanza del film storico romano non è dal punto di vista quantitativo ma risiede in due
aspetti qualitativi:
- Capacità di diffusione e influenza sui mercati internazionali: le immagini dei film storico-
romani sono efficaci sul mercato internazionale non solo per celebrare le radici della
giovane identità italiana ma per incarnare il destino glorioso di una grande e moderna
nazione imperiale.
- Importanza del progetto culturale, spettacolare e ideologico che lo alimenta: questi film
richiamano in causa il mito originario della nazione, pilastro della problematica identità
italiana. L'invenzione di una genealogia nazionale che vede le proprie radici nella
grandezza di Roma possiede una forte capacità di penetrazione sociale: Roma antica
diventa un tema nazionale. Questi film non promuovono il progetto e ideologico
dell'identità italiana dal punto di vista dei personaggi, temi e i luoghi, ma bensì dalla
capacità del peplum di diffusione e di influenza sui mercati internazionali.
Stereotipi delle età di mezzo: Medioevo e Rinascimento
La reinvenzione della Storia non colpisce solo l'età romana ma anche il Rinascimento e il
Medioevo.
Molto forte in questo periodo è la tesi affermata la durante l'800 che raccorda l'Italia medievale e
rinascimentale con il processo di unificazione nazionale, tesi che ha alle spalle una forte
tradizione letteraria (stagione del romanzo storico ottocentesco).
Le vicende della storia medievale e rinascimentale quindi si prestavano a evocare le radici
dell'identità italiana, a celebrare i primi tentativi di dar vita a una coscienza unitaria (es. I
Borgia).
Il Risorgimento e l’Unità nazionale
Il Risorgimento è molto importante per la creazione dell'identità nazionale, viene ripreso molto
del cinema italiano. Tuttavia la filmografia risorgimentale del primo cinema italiano non è così fitta
come ci si aspetterebbe (60 titoli dal 1905 e il 1927).
Con questi film si vuole fondare una vera e propria religione laica della patria, in grado di
competere con la Chiesa (La presa di Roma).
L'adeguamento delle case italiane alla vocazione pedagogica delle classi dirigenti degli intellettuali,
è più per motivi commerciali legate le ricorrenze della recente storia della patria.
Molto importante è la figura di Garibaldi che svolge un ruolo decisivo: è l'eroe dei due mondi, è
rappresentato come leader di una rivoluzione di popolo, un uomo energico e votato all'azione
ancora capace di trasmettere forza e vecchi reduci ma anche di contagiare le giovani generazioni
vogliose di un radicale rinnovamento. La figura di Garibaldi viene usata soprattutto nella
propaganda fascista.
Tuttavia queste ricostruzioni del Rinascimento non aspirano a interpretare gli eventi ma
semplicemente vengono riportati, dandoli spesso per scontati, oppure viene usato il contesto
risorgimentale come uno sfondo solo accennato davanti al quale riproporre i consueti schemi del
melodramma.
I protagonisti di questa storia sono il più delle volte borghesi aristocratici, ma c'è anche una
grande presenza di patrioti bambini.
Colonialismo e il nazionalismo: da Tripoli al Piave
Negli anni ‘10 l'Italia impegnata in due conflitti:
- La guerra italo-turca (1911): è una delle prime guerre con un impiego massiccio dei
media, e il cinema in questo scenario svolge un ruolo fondamentale. Il cinema viene usato
per documentare le azioni militari italiane, a realizzare film di finzione sui temi bellici, e
soprattutto è utiliz