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Le cellule follicolari del
cumulo ooforo che sono più in
contatto con l’ovocita, si
dispongono a raggiera intorno
ad esso, costituendo la
corona raggiata. Durante lo
stadio di follicolo cavitario si
hanno modificazioni anche a
livello del tessuto connettivo
che lo circonda. In quella sede
si vengono a formare infatti
due strati. Lo strato più
interno, subito a contatto con
il follicolo è la teca interna,
formata da cellule fusiformi,
con intercalati alcuni vasi. La
teca interna darà il via alla
produzione di estrogeni. La
teca esterna è formata da
fibrociti, con interposta
abbondante matrice,
fittamente ricca di fibre
collagene. La teca esterna ha
funzione protettiva.
Giungiamo ora allo stadio di
follicolo maturo. Non si hanno
grandi cambiamenti
morfologici, se non in un
aumento delle dimensioni del
follicolo, che ora raggiunge la
misura millimetrica. In questo
periodo l’ipofisi produce la
gonadotropina luteinizzante.
LH. Il follicolo maturo è
stimolato a dare il via
all’ovulazione. L’ovocita,
viene dunque rilasciato
all’interno delle tube di
Falloppio, il quale porta con
sé la membrana pellucida e le
cellule follicolari della corona
raggiata.
Una volta avvenuta
l’ovulazione, il follicolo
maturo si trasforma in una
struttura chiamata corpo
luteo. Subito dopo
l’ovulazione, si ha un
cambiamento ormonale. L’FSH
cala drasticamente (dovuto al
fatto che il follicolo ha avuto
il suo massimo grado di
sviluppo e non c’è bisogno di
ulteriore FSH), gli estrogeni
anche hanno un calo drastico
(in quanto avevano il compito
di far aumentare l’LH). Anche
l’LH subisce un calo, ma non
drastico come l’FSH e gli
estrogeni. L’LH ha infatti il
ruolo di promuovere il
passaggio da follicolo maturo
a corpo luteo, oltre che di
mantenerlo in vita. Le cellule
che prima formavano lo strato
della granulosa e la teca
interna, divengono cellule
luteiniche ed assumono una
funzione endocrina. Le cellule
luteiniche provenienti dallo
strato della granulosa
producono piccole quantità di
estrogeni. Le cellule
luteiniche della ex teca estera
producono grandi quantità di
progesterone.
Il corpo luteo ora può andare
incontro a due destini;
Se l’ovocita viene fecondato,
il corpo luteo viene chiamato
gravidico e continua a
produrre progesterone,
fondamentale per il
mantenimento in vita
dell’embrione.
Se l’ovocita non viene
fecondato, le concentrazioni
di lh calano, il corpo luteo
degenera e quindi si ha il calo
drastico di progesterone.
Regolazione ormonale del
ciclo ovarico
Ogni 28 giorni si ha un ciclo
ovarico completo.
-fase follicolare. L’ipotalamo
produce il GnRh. Questo
agisce a livello delle cellule
ipofisarie stimolandole a
secernere l’ormone follicolo
stimolante FSH. Si passa
dunque da follicolo
primordiale, a follicolo
cavitario.
-fase estrogenica. Le cellule
della teca interna producono
estrogeni.
-fase luteinica. Gli estrogeni
ha un’azione di feedback
positivo nei confronti
dell’ipotalamo, che rilascia gli
LH realising factors. Questi
agiscono sull’ipofisi che
rilascia l’LH. Quando i livelli di
LH raggiungono il loro picco
(intorno al quattordicesimo
giorno), si ha l’ovulazione.
-fase progestinica. L’LH cala
ma non drasticamente a
differenza di FSH e degli
estrogeni in quanto deve
mantener in vita il corpo
luteo. Questo produce il
progesterone il quale,
superata una certa soglia di
concentrazione, svolge
un’azione di feedback
positivo sull’ipotalamo,
inducendo la produzione di
FSH realising factors e
facendo sì che il ciclo inizi
nuovamente.
Se avvenisse la fecondazione,
è chiaro che il corso degli
eventi cambierebbe.
In concomitanza con la
maturazione dell’ovocita ed i
vari equilibri ormonali che si
susseguono nei 28 giorni,
un’altra struttura va in contro
a modificazioni cicliche;
l’endometrio della mucosa
uterina. Durante la fase
follicolare la mucosa uterina è
poco sviluppata. Man mano
che si procede con il ciclo,