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KREBS

E' la seconda fase del metabolismo catalitico, cioè quella fase in cui le molecole che

sono state degradate sono rappresentate da un unico intermedio che è l'acetil coA.

Il metabolismo glicolitico, a differenza di quello degli acidi grassi e degli

amminoacidi, è citosolico.

Per glicolisi si intende quel processo che, a partire da una molecola a 6 atomi di C,

forma due molecole di piruvato a 3 atomi di C. Abbiamo visto che ricaviamo 2 ATP,

non molto ma sufficiente per svolgere un compito cellulare.

DA PIRUVATO AD ACETIL-CoA

Il piruvato entra nel mitocondrio e diventa acetil-CoA grazie al complesso della

piruvato deidrogensi. Per diventare acetil-CoA il piruvato deve essere decarbossilato.

NB: le decarbossilazioni sono importanti perchè sono la fonte energetica che spinge la

reazione verso la formazione di acetil-CoA.

Questa catalisi avviene nei mitocondri in un sistema multienzimatico,il complesso

della piruvato deidrogenasi, in cui sono presenti 3 enzimi e 5 coenzimi.

I coenzimi tiamina pirofosfato (TPP), acido lipoico (lipoato) e FAD fungono da

+

cofattori catalitici, mentre CoA-SH e NAD sono cofattori stechiometrici, cioè

funzionano come substrati.

Queste tappe devono essere accoppiate per conservare l’energia libera prodotta dalla

decarbossilazione, che rende possibile la formazione di acetil-CoAe NADH

Il complesso della piruvato deidrogenasi è costituito da 3 enzimi:

⦁ E1 : piruvato deidrogenasi

Costituito da due subunità. E' un eterodimero, due alfa e due beta. E' la parte più

esterna del complesso

⦁ E2 : diidrolipoil transacetilasi

Occupa la parte più centrale. Con il braccio della lipoamide si sposta da E1 a E3

⦁ E3 : diidrolipoil deidrogenasi

A questo complesso appartengono anche due proteine regolatrici: una cinasi e una

fosfatasi, ossia una che fosforila e una che defosforila; in questo modo è mantenuta la

forma attiva o inattiva

Prima reazione: Decarbossilazione

E' catalizzata da E1 ed ha come coenzima TPP (è un gruppo prostetico, si lega

covalentemente all'enzima).

⦁ TPP viene deprotonato e si forma il carbanione

⦁ Il carbanione attacca il gruppo carbonilico del piruvato e si forma un composto di

addizione

⦁ Esso si rompe a livello di legame C-C liberando CO Rimane un composto che

2.

stabilizza per forma di risonanza. 1

⦁ Entra un protone e si forma idrossietil-TPP

Seconda reazione: Ossidazione + attacco di -SH

L'idrossietil-TPP sempre legato all'enzima E1 viene ossidato ad acetile (va via l'H e si

forma un C=O). L'ossidante è il gruppo prostetico di E2, la lipoamide-E . La

2

lipoamide attacca il gruppo acetile formando un legame tioestere ad alta energia. Si

forma acetil diidrolipoamide legato ad E (il ponte disolfuro S-S accetta elettroni, si

2

rompe e forma due gruppi SH. Il gruppo tiolico attacca C=O e si forma legame

tiolestere)

Terza reazione: Formazione acetil-CoA e rigenerazione del lipoato

La lipoamide si sposta verso il coenzima situato nella parte più esterna, cede il gruppo

acetilico al coenzima A e si libera acetil-CoA.

Quarta reazione: Rigenerazione della lipoamide

La lipoamide si sposta verso l' enzima E3 che la ossida e si riforma il ponte disolfuro

S-S. Gli elettroni sono ceduti al FAD che si riduce a FADH .

2

+

In una reazione di rigenerazione il NAD ossida il FADH a FAD e si forma NADH +

2

+

H .

Differenze tra FAD e NAD:

⦁ si ottiene meno energia con il FADH rispetto al NADH

2

⦁ +

il FAD è sempre legato covalentemente all'enzima, mentre il NAD è libero.

IL CICLO DI KREBS

Con termine ciclo ci riferiamo ad una via metabolica in cui un composto è sia

substrato che prodotto. In questo caso il substrato di partenza è l'ossalacetato.

SCHEMA GENERALE:

Nella prima fase l'ossalacetato condensa con acetil-CoA, formando citrato. Il citrato

diventa isocitrato per azione di una aconitasi. Segue la prima reazione di

decarbossilazione ad opera di una isocitrato deidrogenasi: si forma α-chetoglutarato.

Si ha una seconda decarbossilazione, sempre ossidativa: si liberano due atomi di C

sotto forma di CO e si forma succinil CoA, che diventa poi succinato (da qui ha

2

inizio la fase regenerativa). Il succinato è ossidato a fumarato che viene idratato a

malato che viene ossidato a ossalacetato. Da qui ricomincia il ciclo

1° TAPPA: ossalacetato + acetil-CoA citrato

→ 2

E' irreversibile.

E' catalizzata dalla citrato sintasi.

L'ossalacetato è caricato da acetil-CoA, formando l' intermedio citril CoA. Una

molecola di H O porta alla liberazione di CoA e citrato.

2

La citrato sintasi è un enzima che lavora in modo cooperativo cioè significa che

quando si lega l’ossalacetato, il dominio flessibile di ciascuna subunità va incontro a

una marcata modificazione conformazionale, creando un sito di legame per l’acetil-

CoA.

2° TAPPA: citrato isocitrato

E' reversibile

Si verifica una disidratazione con formazione di una molecola di H O e del cis-

2

Aconitato, che viene poi idratato per formare isocitrato. In questo modo ho spostato

un gruppo -OH dal C3 al C2.

E' catalizzata dall'aconitasi. L’aconitasi contiene un centro ferro-zolfo che agisce sia

nel legame del substrato al sito attivo sia nell’aggiunta o rimozione catalitica

dell’acqua. Nelle cellule in cui la concentrazione del ferro è bassa, l’aconitasi perde il

suo centro ferro-zolfo, e acquisisce un nuovo ruolo nella regolazione dell’omeostasi

del ferro.

3° TAPPA: isocitrato α-chetoglutarato

E' irreversibile

E' catalizzata dall'isocitrato deidrogenasi. +

La prima reazione è un ossidazione: gli elettroni sono ceduti al NAD (che diventa

+

NADH + H ) e si forma un intermedio ossidato, l' ossalsuccinato. In seguito a

protonazione e rilascio di CO si forma α-chetoglutarato.

2

4° TAPPA: α-chetoglutarato succinil-CoA

E' irreversibile.

Per azione della α-chetoglutarato deidrogenasi, è rilasciata CO e gli elettroni sono

2

+

ceduti al NAD .

Il C forma un legame tioestere con il coenzima A, formando succinil CoA.

La formazione del legame tioestere rappresenta la spinta energetica alla base del

conseguimento della via metabolica.

5° TAPPA: succinil-CoA succinato

E' reversibile

E' catalizzata dalla succinato CoA sintetasi.

E' una reazione in cui partecipano fosfato inorganico e GDP. Il GDP è fosforilato

formando GTP. Parliamo di fosforilazione a livello del substrato.

MECCANISMO 3

L'enzima ha un residuo di istidina nel suo sito. Il succinil-CoA entra, si lega

all'enzima; si rompe il legame C-S e si introduce il gruppo fosfato. Si libera CoA e si

forma succinilfosfato legato all'enzima. Il gruppo fosfato è ceduto al residuo di

istidina e si libera succinato.

Per rigenerare l'enzima, il fosfato legato all'istidina è ceduto a GDP che si fosforila,

formando GTP.

6° TAPPA: succinato fumarato

E' reversibile

E' catalizzata dalla succinato deidrogenasi.

E' una reazione di ossidoriduzione in cui il succinato è ridotto a fumarato e gli

elettroni sono ceduti al FAD. Il FAD è il coenzima della succinato deidrogenasi ed

legato all'enzima formando una base di Schiff.

NB: La succinato deidrogenasi è importante perchè è il secondo complesso della

catena respiratoria,

7° TAPPA: fumarato malato

E' reversibile.

E' catalizzata da una fumarasi che idrata il fumarato a malato.

Per inserire H O il meccanismo può procedere attraverso la formazione di un

2

carbocatione o di un carbanione

8° TAPPA: malato ossalacetato

E' reversibile

E' catalizzata dalla malato deidrogenasi +

Il malato è ossidato a ossalacetato e gli elettroni sono ceduti al NAD che si riduce a

+

NADH + H .

REAZIONE COMPLESSIVA:

+

Acetil-CoA + 3NAD + FAD + GDP + Pi + 2H O 2CO + 3NADH + FADH +

2 2 2

+

ATP + 2H + CoA

Considerazioni:

Il carbonio carbonilico dell'acetil-CoA viene conservato durante il primo giro ma

viene perso completamente nel secondo giro. Il carbonio metilico dell’acetil-CoA

sopravvive a due giri completi del ciclo ma viene equamente ripartito tra i quattro

carboni dell’ossalacetato entro la fine del secondo giro. In ogni giro successivo del

ciclo, una metà di questo carbonio (il gruppo metile marcato originariamente) viene

rilasciata

CONTI ENERGETICI 4

Resa in ATP dall’ossidazione aerobica di Numero di molecole di Numero di molecole di ATP

una molecola di glucosio attraverso la ATP o di coenzimi ridotti formate complessivamente*

glicolisi, piruvato deidrogenasi, il ciclo formati direttamente

dell’acido citrico e la fosforilazione

ossidativa -1 ATP -1

Glucosio 6-P

→Glucosio -1 ATP -1

F6P →F1,6-bisP 2 NADH 3 o 5*

2 GAP3 1,3-bis-Pglicerato

→2 2 ATP 2

2 1,3-bis-Pglicerato 3-P-glicerato

→2 2 ATP 2

2 PEP piruvato

→2 2 NADH 5

2 piruvato acetil-CoA

→2 2 NADH 5

2 isocitrato α-chetoglutarato

→2 2 NADH 5

2 α-chetoglutarato succinil CoA

→2 2 ATP (o 2 GTP) 2

2 succinil CoA succinato

→2 2 FADH2 3

2 succinato fumarato

→2 2 NADH 5

2 malato ossalacetato

→2

totale 30-32 ATP

Resa in ATP durante Numero di molecole di Numero di

l’ossidazione del palmitil-CoA a NADH o di FADH2 molecole di

CO2 e H2O formate ATP prodotte

Acil-CoA deidrogenasi 7 FADH2 10,5

β-Idrossiacil-CoA deidrogenasi 7 NADH 17,5

Isocitrato deidrogenasi 8 NADH 20

α-Chetoglutarato-deidrogenasi 8 NADH 20

Succinil-CoA-sintetasi 8

Succinato deidrogenasi 8 FADH2 12

Malato deidrogenasi 8 NADH 20

totale 108

Quindi:

Dagli zuccheri: resa in ATP dall'ossidazione aerobica di una molecola di glucosio

attraverso la glicolisi, piruvato deidrogenasi, il ciclo dell'acio citrico e la

fosforilazione ossidativa tot = 30-32 ATP

Dagli acidi grassi: resa in ATP durante l'ossidazione del palmitil-CoA a CO e H O →

2 2

tot = 106

La beta-ossidazione avviene nel mitocondrio. La prima reazione è un'ossidazione con

formazione di FADH . Il giro di ossidazione avviene per 7 volte: in totale ho 7FADH

2 2

10,5 ATP

L’equivalente di 2 molecole di ATP viene consumato nell’attivazione del palmitato,

in cui l’ATP viene scisso in AMP e PPi. Perciò l’ossidazione completa di una

molecola di palmitato produ

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Scienze biologiche BIO/10 Biochimica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher _Cice_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biochimica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Calonghi Natalia.
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