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EPATOCARCINOMI
Il fegato è molto spesso sede di processi neoplastici. Di solito sono frequenti quelli secondari, ma non sono rari nemmeno quelli primitivi.
TUMORI PRIMITIVI:
Possono essere benigni o maligni, con grande prevalenza di questi ultimi e possono avere origine da vari strutture:
- Epatociti: adenoma, epatocarcinoma
- Dotti biliari: adenoma, colangiocarcinoma
- Stroma connettivale: fibroma, sarcoma
- Vasi sanguigni: emangioma, emangioendotelioma
Epidemiologia:
Dei tumori benigni il più frequente è l'emangioma con frequenza maggiore nelle donne. Per quanto riguarda le altre patologie, bisogna distinguere l'iperplasia nodulare rigenerativa. Questa condizione spesso associata a cirrosi è caratterizzata da una diffusa modularità epatica. Invece nelle neoplasie maligne, l'epatocarcinoma è il più diffuso. Il sesso maschile è molto più colpito e di solito compare intorno ai 40 anni.
Anni. Eziologia: L'epatocarcinoma nei paesi occidentali si associa molto spesso a cirrosi, ma questo non indica una relazione causa-effetto. Mentre c'è una relazione con il virus dell'epatite B e C. Dal punto di vista alimentare le nitrosamine, il cloruro di vinile e le micotossine hanno un ruolo cancerogeno. Altri possibili fattori di rischio sono il fumo, l'alcool e l'uso di androgeni.
Anatomia patologica: I tumori primitivi del fegato si presentano come una massa unica, molto spesso sul lobo destro, oppure come una massa multinodulare, con frequenti combinazioni tra le due forme. Le metastasi extraepatiche coinvolgono spesso i linfonodi dell'ilo epatico, ma anche lo scheletro, i linfonodi mediastinici e cervicali, i polmoni e l'encefalo. L'epatocarcinoma in particolare è caratterizzato da una proliferazione di epatociti maligni, assumendo un aspetto con noduli solidi, trabecole anastomizzate tra loro e strutture.
pseudoghiandolari.Molto spesso il tessuto epatico circostante ha aspetto cirrotico.
Quadro clinico:La sintomatologia è molto varia, spesso compare un dolore sordo e mal localizzato, con pochi disturbi gastrointestinali, ma con una significativa perdita di peso.Può esserci inoltre febbre e ittero.Il reperto più evidente è l'aumento di volume del fegato, con irregolarità del margine inferiore, di consistenza dura, con superficie bernoccoluta e in genere non molto dolente.A volte si può anche apprezzare la presenza di un soffio, causato dalla difettosa circolazione, e molto spesso si hanno delle coliche epatiche che possono provocare addome acuto, poiché lo stroma è molto fragile e si rompe anche per traumi minimi.Si può osservare raramente una tumefazione splenica, a causa di una cirrosi o di ipertensione portale.Infine nel 50% dei casi è presente ascite, con liquido si solito ematico.
Diagnosi:Tra gli esami strumentali,
Il più importante è l’ecotomografia addominale che permette di riconoscere lesioni inferiori ai due centimetri.
Altri esami di tipo strumentale sono la tomografia computerizzata, la scintigrafia epatica, l’angiografia e la risonanza magnetica.
In ogni caso la diagnosi certa può essere effettuata solo con un prelievo bioptico che può essere effettuato durante laparoscopia o durante il controllo ecografico con l’inserimento di un ago fino alla massa tumorale che aspira alcune cellule danneggiate.
Invece esami molto utili sono quelli di laboratorio che possono riscontrare l’aumento di alcune globuline e della bilirubina, oppure una lieve forma di anemia, oppure ancora l’aumento dell’alfa feto proteina.
Questa è una proteina sintetizzata da un fegato fetale, ma non da quello adulto.