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Chimica

Massa

  • Elettrone 9,103.10-31 Kg
  • Protone 1,673.10-27 Kg
  • Neutrone 1,675.10-27 Kg

Carica

  • -1,602.10-19 C
  • +1,602.10-19 C
  • Ø

A = no Masse = no Protoni + Neutroni

Z = no atomico = no Protoni

Elemento chimico

  • Def. Stacché: elemento che non si può scomporre.

DROGENO

H11

CARBONIO

C612

Esistono altri tipi di idrogeno e carbonio, che variano in base al no di neutroni (sono detti isotopi).

612 C   613 C   66 C   14 H   12 H   13 H

Prozio   Deuterio   Trizio

Molecola: La quantità più piccola di una sostanza che non può essere divisa mantenendo le stesse caratteristiche.

Aggrecato stabile di atomi.

No di Avogadro

N = 6,022.1023

Peso atomico del Carbonio = 1,33.10-23

1 u.m.a. = 1/2 P.A. Carbo.: unità di massa atomica

Atomo

  • C
  • O
  • H
  • N
  • Cl
  • H2O
  • CH4
  • S

P.A. (u.m.a)

  • 12
  • 16
  • 1
  • 14
  • 35,45
  • 18
  • 16
  • 32

P.M. (g/mol)

  • 12 g/mol
  • 16 g/mol
  • 1 g/mol
  • 14 g/mol
  • 35,45 g/mol
  • 18 g/mol
  • 16 g/mol

1 u.m.a = 1,6605 · 10-24 g

1 u.m.a = Dalton

In una mole abbiamo un numero di particelle pari al no di Avogadro

N = 1,6605 · 10-24 g = 1 g

Massa = misura delle materia | Mole = quantità della materia

Peso Mole: peso di una mole di una sostanza

1 mole : PM (g) = n mole : massa (g)

Applico la legge universale:

PV = m RT ⇒ P Va = P Vf

Vf = Vi = 3.5 m3

m = PV/RT = 3741,964 g

Def:

Se una reazione ha reagenti dello stesso stato si dice omogenea, altrimenti eterogenea.

Densità

d = m/V

Se PV = m RT m = m/PM ⇒ PV = m/PM RT

P = m/V RT/PM ⇒ P = RT/V ∴ P = PM/R T

Se in un recipiente ci sono due gas (a, b) da moli na e nb

Conosciamo la T e V del recipiente

Abbiamo che Ptot = pressioni/parziali

Applico la legge uni.

Pa V = na R T

Pb V = nb R T

Ptot V = (na + nb) R·T

Si deduce che da Pa/Ptot = na/na+nb

Frazione molare: si indica con χ {chi}

χa = na/ntot χb = nb/ntot

χa + χb = na + nb/ntot = 1

(%A) (%B) e (χA χB) × 100

Modello atomico di Bohr

1o postulato: L'atomo si trova in uno stato stazionario e non emette energia.

2o postulato: Le orbite permesse a un elettrone di massa m e velocità v sono tali che: m v r = n h/2 π

I raggi delle orbite si trovano per r = n2h2/mee2n dove r0=0,53 n m

3o postulato: L'atomo può assorbire o emettere energia se cambia stato stazionario. La luce sta a fondamentale a n = n c λ

Energia di quantizzazione

Em = − 2m e4/n2h2 = E0

E0 = e2π2

L'energia delle orbite

En = −E0/n2

∆E = En1− En2 = E0 f(m 1−1 m2−1)

I principali alcolini sono caratterizzati dall'orbitale F e quindi dal gruppo F.

Elettroni: elettroni presenti nell'ultimo livello energetico.

In valenza: ogni gruppo della Tavola col dice il n° di elettroni in valenza del elemento.

Tra due atomi con basi del foro mobile di riferimento possono l'acquisizione elettroni per diventare pari stabili reagenti.

Elettronegatività: tendenza di un atomo ad acquisire elettroni.

Nella tavola periodica gli elementi più elettroni si trovano a destra, quando quelli più elettro negativi, il Fleroveo seguita dall'ossigeno.

Affinità elettronica: energia emessa dall'atomo quando acquisisce un elettrone.

Molecole: aggregato stabile di atomi.

La molecola più semplice in natura è H2+. Quella mento è H1:

H2 = Ø = Ø O centro di massa

x asse intermolecolare

H = 2H2 pD x2/2m

P1/2m

P2/2mb/2ma/2m

pAb/2m

>
  • protone
  • 15m massa p1 p2 massa n

    massob n m

    x’se saremmo una med. possiamo aspetti di elettroni possiamo assto livello di elettroni

    hamsich prod in da gestione pari

    spin otavio ospare

    per ai principi decimaticaturi il movimento della tavola foci forza appross energia prodotta

    PROTON

    perturbativa e possono approcimare a fisse.

    • Visto che sono fisse KA = KB = 0 si eliminano i parametri elec
    • termos e soluzione leg preaccuncia quantistica secondo Schrödinger

    ell’H2+:

    Ψ = Eq

    Dunque per K=0 abbiamo E=0 e KL = 0 Ha K =

    Visto che sen () = 0

    alevando il pmal

    del volontar per GM del ppod (x) di la Gra K=0 quindi = π per cui d (≤ x ≤ m) = ∑ mn

    I grafici del Ψ(x) =

    1. E2
    2. E1
    3. E0

    Livelli energetici

    Calcoliamo l'energia dell'ep di Schröding.

    Ep ∫ Ψ*

    che si ottiene da AΨ = EΨ moltiplicando per Ψ* e integrando sul volume.

    Se nell'equazione precedente sostituiamo le funzioni d'onda ottenute trovando dei valori di energia, tali che ordinando è E3,

    E1 mostra un minimo d'energia alla distanza da s nucleo pari a r0 (distanza d'equilibrio), se l'energia cresce e le forze sono negative, e se s nucleo si allontana dall'equilibrio si pone la particella s nucleo nell'equilibrio r1.

    Nel livello di energia E2 si vede linearmente la curva e sono sempre decrescenti es e sembrerà negativa e nuclei saranno distopati e aumenti forze repulsive che le allontano all'infinito.

    Molecole biatomiche

    Analizziamo la molecola L2 H2

    Se tra le due forme di risonanze che la più stabile è questa è più probabile in quanto H è più elettronegativa dei L.

    Per quanto riguarda HF:

    H |F . H—F H0 F1 F0 H1 (q) per l'elettrica il ponte

    Osserva: N2. O2. C2

    Se si fornisce energia con un forno a riflessione

    v uniti il busellla si vendica così che un elettrone possa sull'altro orbitale

    Dettagli
    A.A. 2015-2016
    131 pagine
    5 download
    SSD Scienze chimiche CHIM/03 Chimica generale e inorganica

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher FrancoStudente di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica generale e inorganica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Bari o del prof Celiberto Enrico.