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Proprietà dei legami p e regola di Huckel

Il n.ox può variare da -4 a +4. Nei legami doppi e tripli, gli orbitali p perpendicolari ai legami sigma si fondono in un unico legame π, formando nuvole elettroniche. Il legame π è meno energetico del sigma e le molecole sono quindi più reattive. Regola di Huckel Affinché vi sia un carattere aromatico, devono essere presenti 4n+2 elettroni delocalizzati, dove n è il numero di anelli presenti nella molecola, quanto più possibile planare in modo da garantire un sistema π "a guscio completo" che garantisce la stabilità della molecola. Inoltre, tutti i C devono essere ibridati sp2. Nel benzene questa regola è rispettata. Nella pirimidina (composto eterociclico) 3 legami π formali => 6 elettroni. Nella purina (eterociclico ad anelli condensati) 4 legami π + 1 doppietto di N => 10 elettroni. Nell'imidazolo (eterociclico) 2 legami π + 1 doppietto di N => 6 elettroni. Nell'indolo (benzopirrolo) il doppietto dell'unico N è...utilizzato per l'aromaticità => non carattere basico. • Metodi per spostare l'equilibrio di reazione verso i prodotti => Principio di Le Chatelier- Aumento concentrazione reagenti- Volume per spostare verso dove più molecole (prodotti se A -> B+C)- Aumentare temperatura (reazione endotermica, Q come reagente) • Idrossiacidi e chetoacidi di interesse biologico IDROSSIACIDI: glicolico, lattico, tartarico (2,3 diossibutandioico), β-ossibutirrico,citrico (3carbossi3ossi-pentandioico), malico. Poiché hanno COOH e OH potranno formare legami a H => PE e PF elevati, solidi aT ambiente e abbastanza solubili in H2O. Reazioni di salificazione per COOH (OH influisce da elettronattrattore e facilita ilcomportamento acido) Reazioni di ox tipiche di OH (COOH non interferisce) Formazione di esteri lineari (caldo) o esteri ciclici (caldo e sottovuoto spinto) se α-idrossiacidi. Se a diverso grado di condensazione sono poliglicolidi. Ioni

complessi ciclici con Fe2+. Bidrossiacidi disidratazione -> a-B-insaturo e reazione reversibile perché poco stabile. Gamma e delta-idrossoacidi esteri ciclici intramolecolari (lattoni). Se riscaldamento con acidi minerali, a.formico+aldeidi/chetoni corrispondenti.

CHETOACIDI: piruvico, ossalacetico (a-cheto-butandioico), acetacetico (B-cheto-butirrico). COOH e CO conferiscono polarità e capacità formare legami ad H => PE, PF alti e solubili in H2O fino a 3/4 C. Piruvico unico non solido ma liquido a T ambiente. Acidità più forte per CO elettron-attrattore. Tautomeria cheto-enolica (forma eolica piruvico permette esterificazione + H3PO4). Decarbossilazione facile per CO (se B è spontanea). Idrolisi tra CO e CH2 adiacente perché su C carbonilico frazione + rafforzata da effetto induttivo CO, facile rottura legame per attacco nucleolo H2O.

NB: Gli idrossiacidi sono intermedi della Bossidazione degli acidi grassi, i chetoacidi del ciclo di Krebs.

Possono essere trasformati gli uni negli altri attraverso reazioni diossidoriduzione.

• Benzene

Capostipite degli idrocarburi aromatici, ha formula bruta C6H6.

Simile al CICLOESANTRIENE.

I C sono disposti ai vertici di un esagono regolare e legano un H, sono perfettamente equivalenti perché se si sostituisce un H con un altro atomo non c'è possibilità di isomeria e ciò suggerisce che tutti i C siano ibridati sp2.

Due legami sigma si formano tra 2 C e uno con l'H (ciò spiega la planarità dell'anello). I restanti orbitali p non si sovrappongono a due a due per dare legami π tra coppie di atomi, ma sono perpendicolari al piano e fanno si che si formino 2 nuvole elettroniche esagonali sopra e sotto il piano (anche gli altri piani permettono la delocalizzazione degli elettroni).

Sperimentalmente si trova che i legami effettivi tra i 2 C sono intermedi tra legami singoli e doppi, quindi si è arrivati alla formulazione della teoria

di risonanza secondo la quale il benzene può essere rappresentato attraverso 2 forme limite, in ciascuna delle quali un legame CC è semplice e l'altro è doppio. Gli orbitali ospitano 6 e-, quindi rispettano la regola di Huckel (4n+2, n è il numero di anelli, in questo caso 1) e conferiscono carattere aromatico alla molecola. Inoltre sempre sperimentalmente si era calcolato che il calore di idrogenazione del benzene fosse 49,8 Kcal/mol, 36 kcal in più rispetto a quello del cicloesantriene => più stabile (ENERGIA DI CONIUGAZIONE/RISONANZA)

Poiché la struttura è simmetrica, la molecola è apolare e quindi insolubile in acqua. Il benzene è un liquido volatile (PE circa 80° e PF circa 5,5°) e tossico, dannoso per il SNC e il midollo osseo (esposizione prolungata può provocare anemia e leucemia). Si ottiene dalla distillazione del petrolio.

Le reazioni di addizione elettrofila avvengono solo in condizioni drastiche,

Poiché si andrebbe a perdere l'aromaticità della molecola. Reazione caratteristica è la sostituzione elettrofila. La alchilazione avviene in presenza di FeCl3 catalizzatore, che attira un Cl- e mette a disposizione un Cl+. La reazione con HNO3 è catalizzata da H2SO4, che mette a disposizione un H+ per formare H2O e lasciare a disposizione NO2+ per l'attacco. Il catalizzatore è poi ripristinato dal H+ sostituito. Altre reazioni possibili sono con alogenuri alchilici o acilici, dando alcuni benzeni o chetoni misti, secondo le reazioni di alchilazione o acilazione di Friedel-Crafts. In tutti i casi l'intermedio prevede HX entrambi attaccati. Se è già presente un sostituente, la posizione di attacco sarà influenzata da questo e dall'interazione tra effetto induttivo e mesomero.

Monosaccaridi: Gliceraldeide, Diidrossichetone, Dtriosio, Deritrosio, Glucosio (epimero Mannosio), Fruttosio, Ribosio, 2Deossiribosio.

Galattosio.
Idrossialdeidi o idrossichetoni, spesso tra loro diasteroisomeria.
Secondo Fisher scrittura senza indicare i carboni chirali (n isomeri = 2^n, n=C chira-li) e D/L a seconda che OH più lontano da C chetonico/aldonico sia a dx o sx. In na-tura soprattutto in forma D.
Composti otticamente attivi (D glucosio è destrogiro, D fruttosio levogiro), OH per-mettono ponti a H => solidi cristallini resistenti, solubili in H2O e alcol.
Non si trovano in realtà in forma aperta, ma in forma ciclica semiacetalica/semicheta-lica più stabile. Negli zuccheri esosi prevale la reazione tra C1 e C5 (intermedio al-deide idratata) con forma paranosica (semiacetalica di Tollens); nei pentosi C1 reagi-sce con C4 e da una forma furanosica.
Poiché il C aldedico da simmetrico diventa chirale, si formano 2 epimeri (formeanomere). In soluzione acquosa si ha il fenomeno della mutarotazione: si arriva ad unequilibrio tra le forme alfa e beta (conversione attraverso la

forma aperta che rimanein bassissima percentuale e giustifica la possibilità di portare a termine le reazioni del gruppo aldeidico). Sperimentalmente il potere rotatorio specifico di assesta ad un va-lore intermedio (es in fruttosio alfa 112°, Beta 19°, soluzione 52,5°).

Reazioni:

  • Ossidazione blanda se con Ag+ o Cu2+ => acidi aldonici (a.gluconico);
  • se più forte come con HNO3, ossidato anche COH => acidi aldarici (a.glucarico);
  • se uso protettore per gruppo aldeidico, ossidato solo COH => acido glucuronico.

Riduzione -> polialcoli (glucosio => sorbitolo, mannosio => mannitolo, fruttosio => entrambi perché epimeri).

Esterificazione per gruppo alcolico.

Scissione fruttosio (reazione inversa condensazione aldolica).

Formazione di glicosidi (acetali) con reazione con un secondo alcol.

Sintesi di Kilian per allungare catena trattando lo zucchero con HCN.

Il gruppo semiacetalico può reagire a sua volta con la funzione alcolica di un

secondo zucchero formando un legame acetalico (a o B glicosidico a seconda della posizione dell'OH che reagisce).

  • Trigliceridi: Esteri di glicerolo+acidi grassi. Se acidi saturi (es stearico) grassi solidi a temperatura ambiente, se invece instauri cis (oleico, linoleico, linolenico), angolazione di 30° circa abbassa il Punto di Fusione e fa si che gli oli siano liquidi a temperatura ambiente. Se gli a.grassi sono uguali il trigliceride è semplice, se diversi si dice misto. Essendo apolari sono insolubili in H2O.
  • Gliceride + H2O -> a. grasso + glicerina (processo lento perché H2O solitamente esclusa, fisiologicamente emulsionanti come acidi biliari accelerano il processo facendo si che aumenti la superficie di contatto tra acidi e H2O).
  • Saponificazione è una reazione irreversibile. I saponi sono i sali acidi degli a. grassi. I saponi sono composti anfipatici e si comportano come tensioattivi (teste verso il liquido, code verso l'aria => strato
molecolare abbassa la tensione superficiale). In acqua si creano dispersioni colloidali micellari; se presente del grasso, circondato. Nei fosfogliceridi un gruppo alcolico della glicerina (solitamente un primario) esterifica con H3PO4. Spesso vi è un legame fosfodiesterico con una seconda molecola dialcol (es fosfatidil colina). In generale hanno strutture simili a quelle dei saponi, contesta polare e coda idrofobica. Sono i principali costituenti delle membrane cellulari.
• Amminoacidi proteici Tutti i amminoacidi nelle proteine, chiari e otticamente attivi fatta eccezione per la glicina e della serie L. Proprietà fisiche giustificate da interazioni intermolecolari molto forti: solidi cristallini con Punto di Fusione > 200°C e più solubili delle ammine e degli acidi di uguale PM. Questo si può giustificare con la formazione di un anfoione, uno ione dipolare (caratteristiche simili ai sali) con carica netta 0. Sono molecole anfotere, possono

comportarsi da cationi per NH3+ in ambiente basi-co o da anioni per COO- in ambiente acido. Il fatto che il gruppo acido sia quelloammonico è confermato dal valore di ka=10-10 (il gruppo carbossilico sarebbe mol-to più forte). La forma anfoionica si trova al Ph del Punto Isoelettrico; PI=1/2 Pk1+Pk2. se PH = Pk1 50% catione - 50% anfoione; se PH = Pk2 50% anfoione - 50% anione. Avendo 2 Pk, gli amminoacidi possono tamponare in 2 distinte zone di PH (Pk+-1). L'unico con potere tampone a pH fisiologico è l'istidina (pH=6.5). L'acido aspartico,avendo CH2COOH nel radicale, avrà un PI molto più acido (più probabile sia anionepiuttosto che catione o anfoione). Il contrario succede con la lisina, con (CH2)4NH3. Reazioni: (Tio)esterificazione - salificazione per ammidi/anidridi - decarbossilazione per COOH; Sostituzione nucleofila con acido nitroso/aldeide formica/reattivo di Salinger (2,4-di-nitro-1-fluor

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
9 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/10 Biochimica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SoS_MedSchool di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di chimica e biochimica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Galliano Monica.