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VIA DELLO SHIKIMATO.
SINTESI ACIDO CORISMICO. 20
APPLICAZIONI ACIDO CORISMICO. Attività antiossidante
L’H aggiunto si stacca solo in presenza di NAD+ PER FORMARE LA TIROSINA.
21
ACIDO CINNAMICO (CATABOLISMO FENILALANINA E TIROSSINA).
22
ACIDO SALICILICO ACIDO VANILINICO 23
24
25
26
27
VITAMINA E
INRANCIDIMENTO DELL’OLIO PROD RADICALI 28
INRANCIDIMENTO DELL’OLIO PRODOTTI SECONDARI.
BIOSINTESI TRIPTOFANO DA HA CORRISMICO 29
BIOSINTESI ACETATO.
PRINCIPALI ACIDI GRAZZI E POLICHETIDI. 30
ALLUNGAMENTO DI DUE Unità C2 PER LA FORMAZIONE DI ACIDI GRASSI SATURI
VA ALLA VIA DELL’ACETATO *
31
ACIDI GRASSI POLINSATURI. 32
POLICHETIDI AROMATICI. 33
34
METABOLITI INDOTTI. 35
SINTESI DA VALINA A PROPENIL CIPOLLA 36
SINTESI DA ALLINA AD AGLICINA USA QUELLA PRECEDENTE.
37
REAZIONI DI O/C ALCHILAZIONE 38
39
40
41
STEREOCHIMICA
INDICE.
INTRODUZIONE ALLA STEREOCHIMICA PAG 42.
PROCHIRALITà PAG 44.
ESEMPI DI PRO CHIRALITA’ PAG 45
REAZIONI PRO CHIRALI ENZIMATICHE46
RISOLUZIONE RACEMO PAG 47. IMPORTANTE ULTIMO METODO
RISOLUZIONE CON ACIDO DI MOSHER. PAG 47
RISOLUZIONE CON SALE ED ENZIMATICA PAG 48.
REAZIONI STEREOSPECIFICHE INTRO PAG 49
REAZIONI STEREOSELETTIVE PAG 49
ESEMPIO DI SINTESI STEREOSELETTIVA. PAG 49/50
Reazioni enantiospecifiche sn2 pag 50
REAZIONE CON ALCHENI DIASTEREOSPECIFICHE PAG 50
REAZIONE DI IDROBORAZIONE PAG 50.
Dipendenza dal C=O e nomenclatura prochirale pag 51
Modello di felkin-ahn FUNZIONAMENTO. ATTENZIONE AI CASI pag 52.
EFFETTO DEGLI ATOMI ELETTRONEGATIVI. PAG 53
FELKIN AHN E CRAM CHLATION CONTROL. PAG 53
AUSILIARIO CHIRALE PAG 55
ESEMPIO DI AUSILIARIO CHIRALE E UTILIZZO PAG 56
REAGENTE CHIRALE ED ESEMPIO C=O RIDUZIONE PAG 57
APPLICAZIONE PRODOTTO REAGENTE CHIRALE PAG 59
Mitsunobu reaction PAG 59
C=O ALLILAZIONE PAG 60
CATALISI CHIRALE CBS REAZIONE PAG 61
ESEMPIO CBS PAG 62 42
INTRODUZIONE.
Isomeri di costituzione. 43
Stereoisomeri
Chiralità
Qualunque oggetto (e quindi qualunque molecola) ha un'immagine speculare (con l'eccezione dei
vampiri). Alcuni oggetti sono però identici (sovrapponibili) alla propria immagine speculare. Altri
oggetti non sono identici (sovrapponibili) alla propria immagine speculare. I primi vengono detti
achirali I secondi vengono detti chirali Solo le molecole chirali possono avere un enantiomero. La
presenza di un piano di simmetria è condizione sufficiente affinché un oggetto (o una molecola) sia
achirale. Tuttavia (anche se non molto frequentemente) vi sono oggetti o molecole achirali prive di
un piano di simmetria
LA CHIRALITA’ è UNA PROPRIETA’ DI POCHE MOLECOLE E DIPENDE DALLA SIMMETRIA.
Le molecole chirali hanno diverse proprietà ottiche.
44
Si definisce composto meso un composto chimico la cui molecola contiene più stereocentri ma nel
suo complesso, a causa dell'esistenza di un piano di simmetria interno, risulta otticamente inattivo.
Tale genere di composto presenta tipicamente anche forme enantiomeriche. Le forme meso si
possono riconoscere dagli atomi chirali legati agli stessi sostituenti.
A differenza di un racemo, miscela equimolecolare di una coppia di enantiomeri, un composto
meso è un composto puro che non presenta attività ottica. Il termine "compensazione interna",
PROCHIRALITA’
È la proprietà di una molecola achirale di diventare chirale in un singolo passaggio. Questo
passaggio può essere la sostituzione o l'addizione di un atomo o di un gruppo di atomi alla
molecola
.
LA FACCIA PLANARE CHE PUO’ DIVENTARE TETRAEDRICO è DIFFERENTE DA SOPRA A SOTTO.
IL CENTRO DELLA FACCIA PLANARE è DISEGNATO RE SE I GRUPPI HANNO Priorità ORARIA, è
DISEGNATO SI SE HANNO Proprietà ANTIORARIA.
45
SE UNA MOLECOLA PROCHIRALE HA SUE ATOMI UGUALI.
SI CHIAMA PRO S SE DIVENTA S, SI CHIAMA PRO R SE DIVENTA R.
46
47
RISOLUZIONE DELLE SOLUZIONI RACEMO SIGNIFICA SEPARARE GLI ENANTIOMERI CHE
FORMANO LE SOLUZIONI.
UN METODO è LA CROMATOGRAFIA CHIRALE.
UN ALTRO METDO è LA RISOLUZIONE TRAMITE NMR.
ALTRO METODO è LA DERIVAZIONE DI ENANTIOMETRI ATTRAVERSO AGENTI CHIMICI.
PER UNA BUONA ESTRAZIONE BISOGNA:
Il reagente deve essere enatiomericamente puro
Deve reagire al 100%
Non deve creare altri racemi stereogenici
Deve contenere un punto di attacco
Una soluzione racemo deve essere convertita in diastereoisomeri
Non deve essere reversibile
I diastereoisomeri devono essere separati dalla cromatografia achirale.
Esempio
ESTRAZIONE CON ACIDO DI MOSHER. 48
RISOLUZIONE CON SALE.
RISOLUZIONI ENZIMATICHE. 49
REAZIONI STEREOSPECIFICHE.
Reazioni stereospecifica è una reazione in cui la stereochimica del materiale di partenza determina
la stereochimica del prodotto; non c'è scelta. Occasionalmente, il termine può essere usato con
reagenti chirali o catalizzatori se la configurazione del prodotto dipende unicamente dalla
configurazione del catalizzatore o del reagente.
Se la reazione parte con un materiale chirale la reazione è enantiospecifica.
Se la reazione parte da un diastereoisomero, il controllo della reazione non è assoluto, la reazione
è diastereospecifica.
Tipico esempio è la sostituzione sn2 e la reazione può essere inversa.
Esempio.
REAZIONI STEREOSELETTIVE.
Una reazione in cui uno stereoisomero di un prodotto si forma preferenzialmente rispetto ad un
altro. Il meccanismo non impedisce la formazione di due o più stereoisomeri ma uno sarà
predominante.
Se un centro stereogenico viene introdotto in una molecola in modo tale che gli stereoisomeri
vengono prodotti in quantità ineguali la reazione è diastereoselettiva.
Se una reazione chimica produce i due enantiomeri di un prodotto chirale in parte disuguale è
come una reazione enantioselettiva.
Esempio 50
Reazioni enantiospecifiche.
la reazione SN2 si verifica con completa inversione della stereochimica. Ma mantiene delle
informazioni.
è molto utile includere la stereochimica anche nei reagenti di partenza.
Reazioni con alcheni diastereospecifiche.
Idroborazione. 51
CONTROLLO DELLA STEREOSELETTIVITA’ DIPENDENZA DA C=O.
La reazione di un nucleofilo con un substrato chirale da due possibili diastereoisomeri.
La reazione è stereoselettiva se uno dei diastereoisomeri è predominante.
NOMENCLATURA PROCHIRALE.
Il carbonio trigonale non è un centro stereogenico ma può diventarlo.
Ad ogni faccia può essere assegnata un nome in base alle regole cip.
Se la molecola è chirale come nell’esempio di prima la faccia si dice diastereotopica.
Se la molecola è achirale come di seguito la molecola è enantiotopica.
52
MODELLO DI FELKIN-AHN.
Per spiegare o predirre la stereoselettività dell’addizione nucleofila al gruppo carbonilico con
l’adiacente centro stereogenico usiamo il modello di felkin-ahn.
Disegni la prozione di newman con il sostituente più grosso perpendicolare al C=O.
L’attacco del nucleofilo Nu avverrà lungo la traiettoria di burghi-dunitz risentendo del minimo
ingombro sterico passando per il sostituente più piccolo.
Scrivi la proiezione di newman del prodotto.
Riscrivi il prodotto in modo tradizionale.
Sebbene il modello predice l’orientamento dell’attacco, non da informazioni riguardo il grado di
selettività.
La diastereoselettività può essere spiegata e predetta mediante il modello felkin-ahn, parlando solo
della conformazione delle molecole.
È più facile se guardiamo la proiezione di newman del composto di partenza.
Ruotando il legame centrale fino ad ottenere la confromazione sfalsata.
Trovate le 6 possibili conformazioni.
Sono due le conforazoni favorite dove il sostituente è lontano sia da O che da H.
la dimensione del nucleofilo influisce notevolmente sulla diastereoselettività di addizione.
Nucleofili più grandi generalmente danno luogo a una maggiore diastereoselettività.
Anche la scelta del metallo produce selettività, anche se in questo caso potrebbe essere sterica.
La grandezza del sostituente sul substrato potrebbe creare
effetti di diastereoselettività.
Ancora più grande è gruppo più c’è selettività.
Va notato che i sostituenti più grandi normalmente si
traducono in una minore velocità di reazione 53
EFFETTO DEGLI ATOMI ELETTRONEGATIVI.
è difficile giustificare l'ottima selettività osservato sopra utilizzando semplicemente l’ingombro
sterico.
il gruppo Bn2N deve essere perpendicolare C = O ma un secondo fattore deve spiegare perché la
selettività è così alta.
È un effetto elettronico.
Graficamente.
quando un gruppo elettronegativo è perpendicolare C = O è possibile ottenere una
sovrapposizione del p greco orbitale e orbitale sigma.
i risultati di sovrapposizione portano ad un nuovo orbitale a più bassa energia, più suscettibili di
attacco nucleofilo.
Cosicche C=O risulta più reattivo quando è perpendicolare.
FELKIN AHN E CRAM CHELATION CONTROL.
se eteroatomo è in grado di creare un legame dativo con un metallo capace di chelare di 2 atomi
sia eteroatomo che carbonile insieme.
In questo modo si ripara la conformazione.
tali reazioni avvengono invariabilmente con grande selettività.
Sono considerate veloci.
Il metalllo chelante agisce come acido di lewis e attiva il gruppo carbonile all’attacco
Come mostrato ha una reversa slelettività rispetto al solo felkin anh.
54
L’esempio della sola felkin-anh da un solo diastereoisomero.
Il chelation control/cram chelato da il diastereoisomero opposto, la chelazione da un anello a 6
membri necessità di temperature basse per essere attivata la chelazione al carbonile.
55
AUSILIARIO CHIRALE.
Se molecola non contiene un centro stereogenico allora possiamo utilizzare un
ausiliario chirale
• La ausiliario chirale può essere rimosso in una fase successiva
QUESTO METODO CONSENTE UNA VIA ENANTIOSELETTIVA ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI UN
DIARTEREOISOMERO. 56
ESEMPIO DI REAZIONE CON AUSILIARIO CHIRALE.
57
REAGENTE CHIRALE.
Chiaramente, reagenti chirali sono preferibili agli ausiliari chirali in quanto
funzione indipendente di chiralità del substrato o su substrati prochirali
• Un numero elevato sono stati sviluppati