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ESEMPI DI FORMULE DI LEWIS
H O
2 2
1. Elettroni di valenza 1 x 2 + 6 x 2 = 14
2. È un perossido
3. H può fare un solo legame.
C H
3 6
1. È un alchene (carbonio è legato in doppio legame).
2. Elettroni di valenza 4 x 3 + 1 x 6 = 18
3. Ha uno scheletro lineare.
H CO
2 3
1. È un acido carbonico.
2. Elettroni di valenza 1 x 2 + 4 x 1 + 6 x 3 = 24
3. È un acido (gruppo COOH)
HNO 3
1. Acido nitrico
2. Elettroni di valenza 1 x 1 + 5 x 1 + 6 x 3 = 24
3. È un acido (gruppo COOH)
CARICA FORMALE
È una carica ipotetica localizzata su un atomo. Permette di determinare la struttura molecolare più probabile.
La struttura molecolare con la più bassa carica formale è la più stabile. La carica formale si ottiene
sottraendo dagli elettroni di valenza, il numero dei legami e il numero di elettroni in coppie solitarie.
REGOLE
Gli elettroni non condivisi (coppie solitarie) appartengono all’atomo sul quale si trovano. Gli elettroni di una
coppia di legame appartengono uno per ogni atomo implicato.
La somma delle cariche formali degli atomi deve essere uguale alla carica della molecola.
La formula di Lewis più plausibile è di norma quella che presenta la carica formale = 0 su tutti gli atomi.
Es.
HCN acido cianidrico
1. Valenza 1 + 4 + 5 = 10
2. Possibilità
COCl 2
1. Valenza 4 + 6 + 14 = 24
ECCESSI ALLA REGOLA DELL’OTTETTO
A partire dal 3° periodo, gli elementi possono espandere la sfera di valenza. Possiedono orbitali a bassa
energia. Be (berillio) e B (boro) non raggiungono l’ottetto perché sono molecole deficienti di elettroni.
Es.
H PO -
P può espandere la sfera di valenza (10e )
3 4
1. Valenza = 26 elettroni
2. È un acido diprotico (due gruppi OH)
3. Il fosforo può espandere la sfera di valenza.
H SO
2 4
1. Valenza = 32 elettroni
2. Zolfo espande la sfera di valenza
BeCl 2
1. Valenza = 16 elettroni
2. Be non fa doppi legami anche Cl potrebbe farli.
3. Be non espande la sfera di valenza
BF 3
1. Valenza = 24
2. B non espande la sfera di valenza.
In alcune molecole non tutti gli elettroni di valenza possono accoppiarsi: si formano così i radicali liberi.
LEGAME DATIVO
A volte la coppia di legame può derivare da un solo atomo: si dice legame dativo o coordinativo.
- Un atomo donatore deve possedere almeno una coppia solitaria.
- Un atomo accettore deve possedere un orbitale vuoto.
Spesso viene usato da atomi deficienti di elettroni.
4-
Ione BH
RISONANZA
Spesso è possibile scrivere più formule di struttura: la posizione degli atomi può rimanere costante, ma può
variare la posizione dei legami singoli e doppi. La risonanza si usa molto spesso per indicare che all’interno
di un composto, un legame non è ne singolo ne doppio, ma una via di mezzo.
ACCOPPIAMENTI DI ORBITALI ATOMICI
Se prendiamo in considerazione gli orbitali atomici, più questi sono simili più il loro legame sarà forte. Gli
orbitali devono possedere la stessa simmetria rispetto all’asse intermedio e anche una energia simile.
Legami σ (sigma = singolo) Legame π (p greco = doppio)
Orbitali che non possiedono le stesse proprietà di simmetria rispetto all’asse intermedio, non danno origine
ad alcun legame. FORMULA ALTERNATIVA
DELL’HNO (ACIDO NITRICO)
3
LEGAME σ: H O
2
È un legame semplice con una simmetria cilindrica: il legame π non possono avere simmetria cilindrica.
Osservazioni
- Tra due atomi c’è sempre un legame σ (sigma) con un elettrone per atomo.
- Se il legame è multipli, uno è un legame sigma e gli altri sono pigreco.
- La geometria di una molecola è definita dallo scheletro di legami sigma.
- Al crescere del numero di legami cresce l’energia del legame e diminuisce la distanza tra gli atomi.
MOLECOLE BIATOMICHE ETERONUCLEARI
Si ammeta che il B sia in grado di attrarre maggiormente la coppia di elettroni rispetto ad A. Il legame può
essere descritto dalla combinazione di due diversi accoppiamenti elettronici.
1- Condivisione della coppia di elettroni (struttura covalente).
2- Coppia di elettroni su B (struttura ionica - legame ionico).
ELETTRONEGATIVITÀ DI PAULING
Misura relativa alla capacità di un atomo di attrarre elettroni quando prende parte ad un legame chimico.
Molecola biatomica: A-B |X - X | α √Δ(A-B)
a b
Dipolo: dislocazione di polo di una molecola.
CARATTERISTICHE DELL’ELETTRONEGATIVITÀ
- Ha un andamento periodico, ma non è una proprietà degli elementi.
- Aumenta da sinistra a destra e dal basso verso l’alto.
- Permette di definire un legame:
A carattere covalente o ionico.
o La percentuale di carattere ionico.
o La polarità.
o
ELETTRONEGATIVITÀ E TIPO DI LEGAME
- Se l’elettronegatività degli atomi è uguale a zero, il legame è covalente puro.
- Se l’elettronegatività degli atomi è intermedia, il legame è covalente polare.
- Se l’elettronegatività degli atomi è grande, il legame è ionico.
ELETTRONEGATIVITÀ E POLARITÀ DEL LEGAME
L’atomo più elettronegativo (Cl) attrae verso di sé gli elettroni della coppia di legame.
+
L’atomo meno elettronegativo (H) assume parziale carica positiva δ .
-
L’atomo più elettronegativo (Cl) assume parziale carica negativa δ .
Si viene a creare un dipolo elettrico.
MOMENTO DI DIPOLO ELETTRICO
La polarità del legame è misurato dal momento di dipolo elettrico (grandezza del dipolo elettrico in Debye).
Quantifica la separazione tra le cariche positive e negative.
VSEPR
Teoria “Valence Shell Electron Pair Repulsion”: repulsione delle coppie elettroniche nel guscio di valenza.
Permette di prevedere la posizione geometrica di un atomo in una molecola o ione basandosi sul numero di
regioni ad alta densità elettronica (legami, coppie solitarie, elettroni disaccoppiati) che circondano l’atomo.
REGOLE
Per determinare la geometria
dell’interno di un atomo secondo il
numero:
- Di coppie solitarie che
l’atomo possiede.
- Dei legami singoli che
l’atomo forma.
- Per atomi con numero dispari
di elettroni, quelli
disaccoppiati contano come
una coppia solitaria.
Molte molecole costituite da un
atomo centrale al quale si legano gli
altri atomi, si presentano in forme
geometriche regolari. In un certo
numero di casi, gli angoli di legame, sono determinati dalla simmetria della molecola. Gli angoli di legame
sono angoli disegnati dai segmenti che congiungono i centri degli atomi.
FORZE INTRAMOLECOLARI E INTERMOLECOLARI
Le forze intramolecolari sono i legami chimici mentre con forze intermolecolari si intende l’insieme di
interazioni che si osservano tra le particelle di una parte di materia. Si manifestano in tutti gli stati di
aggregazione. Assieme all’energia cinetica, determinano le proprietà fisiche degli stati di aggregazione. Le
forze intermolecolari sono di origine elettrostatica e sono più deboli delle forze intermolecolari (legami
chimici) perché hanno origine dall’interazione tra cariche parziali (dipoli) e atomi non legati in molecole
adiacenti (Van del Waals).
FORZE DI VAN DER WAALS
Sono forze attrattive e repulsive tra molecole e comprendono:
- Dipolo permanente - dipolo permanente.
- Dipolo permanente - dipolo indotto.
- Dipolo indotto - dipolo indotto (forza di London).
- Legame ad idrogeno.
FORZE DI LONDON
Sono forze a livello atomico e molecolare dovute a multi-poli istantanei.
INTERAZIONE IONE-DIPOLO
- Aumenta al crescere della carica ionica.
- Aumenta al diminuire del raggio ionico.
- Spiega: Solubilità dei Sali in solventi polari come l’acqua (solvatazione).
o La presenza di ioni idrati nei minerali.
o
INTERAZIONE IONE-DIPOLO INDOTTO
- Ione induce la formazione di un dipolo non permanente (indotto) in una molecola apolare.
- L’energia dell’interazione è piccola.
- Spiega: La piccola solubilità dei sali in solventi apolari.
o 2+
La fissazione reversibile di O sullo ione Fe sull’emoglobina.
o 2
DIPOLO INDOTTO E POLARIZZABILITÀ
La capacità della nuvola elettronica di un atomo o molecola die essere distorte da un campo elettrico è detta
polarizzabilità. La polarizzabilità aumenta all’aumentare del numero atomico, ovvero all’aumentare della
dimensione della nuvola elettronica. I cationi sono meno polarizzabili di un atomo neutro (ci sono meno
elettroni quindi sono più attaccati al nucleo e non si spostano). Gli anioni sono più solubilizzabili.
DIPOLO - DIPOLO
Avviene tra molecole con dipolo permanente. L’energia dell’interazione è piccola, ma aumenta al crescere
del moto di dipolo. Spiega:
- La solubilità di composti polari in solventi polari.
LEGAME IDROGENO
Interazione dipolo-dipolo instaurata.
- Un atomo di H legato covalentemente con un atomo molto elettronegativo.
- Un atomo molto elettronegativo che possiede una o più coppie spaiate.
Si osserva in composti nei quali gli atomi di H sono “condivisi “ con altre molecole (F, O, N, Cl, S).
δ- δ+
X H - - - - :Y
L’energia dell’interazione non è elevata, ma è determinante per definire lo stato di aggregazione. Spiega:
- Alta solubilità di composto molecolari che contengono O, N, F.
- Alte temperature in fase di ebollizione di H O, HF, NH (bisogna vincere il legame idrogeno).
2 3
- La struttura delle proteine e degli acidi nucleici.
INTERAZIONE DIPOLO - DIPOLO INDOTTO
Si instaura tra una molecola che possiede un momento di dipolo permanente ed una molecola apolare. È
detta forza di induzione (o di Debye). L’energia dell’interazione è piccola e spiega:
- La piccola solubilità delle molecole apolari in solventi polari (gas nell’acqua).
- Quando due atomi o molecole collidono, gli elettroni esterni si respingono, provocando una
distribuzione asimmetrica della carica elettronica. Questo provoca la formazione di dipoli istantanei
che inducono la polarizzazione in molecole adiacenti.
- Le forze di dispersione crescono (in genere):
Al crescere delle masse.
o Al crescere del numero dei possibili punti di contatto.
o
FORE DI VAN DER WAALS E DI LONDON
L’energia potenziale di forze di orientazione (dipolo-dipolo), di induzione (dipolo-dipolo indotto), di
dispersione (dipolo indotto-dipolo indotto). Vanno secondo la relazione
-6
E