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Chimica - Fisica
NOZIONI DI BASE
La termodinamica è una scienza empirica. In passato ci si chiedeva come funzionasse la sua funzione, in quelle che erano chiamate macchine a vapore o a scoppio. È costituita sei principi
Principio 1: Definisce la temperatura (T)
Principio 2: Definisce energia interna (U)
Principio 3: Definisce entropia (S)
Principio 4: Consente di ottenere variazioni quantitative dell'entropia
Sono principi fisici universalmente validi
La termodinamica può dividersi in classica e statistica
L'energia utilizzata e studiata della termodinamica classica viene descritta come dei macroscopici tra due variabili per esempio meccaniche e molte altre variabili non venivano considerate si basa quindi su un approccio macroscopico della materia
La termodinamica statistica invece ha un approccio microscopico della materia, vi è già un concetto di quantizzazione e collega le proprietà molecolari che compongono termodinamica
La termodinamica risponde a molte domande di carattere fisico che la meccanica non può spiegare
Definizioni e nozioni base di termodinamica
- Sistema: la parte dell'universo di cui voglio studiare le proprietà
- Ambiente: la parte restante dell'universo
- Confine: la superficie che divide sistema e ambiente
Il sistema può essere:
- Aperto: scambia massa ed energia con l'ambiente circostante
- Chiuso: scambia con l'ambiente solo energia
- Isolato: non scambia con l'ambiente né massa né energia
Il confine può essere (e le sue parti):
- La parete del confine si chiama diatermica, se permette lo scambio di energia sotto forma di calore
- La parete adiabatica dove viene eseguito minimizzando lo scambio di calore
- Parete permeabile che permette lo scambio di materia
- Parete impermeabile che non permette lo scambio di materia
- Compreso nell'adiabatica permeabile e radiante, poiché solitamente non vi è scambio
Per descrivere un sistema bisogna conoscere:
- Il numero di molecole del macrogrande macroscopico: P, T, V, m, n
- Se il sistema è omogeneo ed eterogeneo
- Se è sistema chiuso aperto e/o in equilibrio
- Il numero di componenti indipendenti
Le proprietà dei sistemi si dividono in 2 classi:
a) Extensive: Dipendono dalla quantità di materia del sistema m, V, [....]
b) Intensive: Non dipendono dalla quantità di materia del sistema T, P, Φ= Vm
SISTEMA: Porzione di materia separata dal resto da confini.
I sistemi più semplici che consideriamo sono i sistemi omogenei.
I sistemi omogenei non hanno regioni fisiche distinguibili e hanno la stessa composizione.
- Un sistema liquido con superficie è eterogeneo.
- Un bicchiere d'acqua e ghiaccio è eterogeneo.
- Un sistema in un recipiente con una chimica è eterogeneo.
I sistemi composti da un'unica fase sono omogenei.
Un sistema che presenta più fasi è eterogeneo.
Equilibrio Termodinamico
- Un sistema isolato è in equilibrio se le sue proprietà macroscopiche sono costanti nel tempo.
- Un sistema non isolato è in equilibrio se le sue proprietà sono costanti nel tempo e non cambia se vive in contatto con l'ambiente.
- Un sistema è all'equilibrio termodinamico quando:
- a) È in equilibrio mecanico: forze macroscopiche non presenti nel sistema (pressione). Spostare i fluidi se questo segue le condizioni di equilibrio.
- b) È in equilibrio chimico: il sistema può avere un'equazione chimica ma devono essere al' equilibrio.
- 3) È in equilibrio termico: quando vi è la differenza di due corpi e si trovano a temperature diverse.
Sistema all'equilibrio
Lo stato di un sistema è equilibrio definito dalle proprietà macroscopiche descritte dalle variabili di stato:
P,m,T,V
Quantità di materia, pressione, volume, temperatura per i gas.
Queste variabili sono coordinate termodinamiche le cui forma generale è:
V=f (P,T)
n1,n2 = moli della specie 1 e 2
Caso particolari n=1 componente (una sola specie chimica) definito:
Funzio stato (condizioni variabili: P(T), V=f(T)+ V(F)+= etc....
Evoluzione. come evoluzione fa avanzare un sistema (condizione, non cambia)
Natura degli stato intermedi di equilibrio:
- 3H2 (T1 T=02)
Natura di trasformazione e cambiamento di stato:
- 3H2 (a 50 BAR, 400°)
- 3H2 (a 1 BAR, 500°)
Cammino seguito da stato intermedi di spacco
In questo caso si parte da una pressione=5 ed una temperatura di circa 80 per arrivare ad una pressione =1 ed una temperatura di circa 50
Lo possiamo esercitare pressione quando esse sbattono contro di un piano,
Se vi sono forze attrattive, queste diminuiscono la pressione.
Se v è molto grande, posso trascurare b.
(Equazione di stato di Van der Waals diventa forma di un gas perfetto (solo v e T: molta lontane).)
Se avvico il 3-sfera più avanti variabile
esprimiamo la pressione molto alte.
Va = volume di una singola particella
V0 = volume totale, volume escluso.
Vac = e
V/Vac =
(Va = 4/3You
RT/(V-b) – a/(V2)
equazione
Equazione di stato di viriale
8*v+b/RT
Quindi P*V =
Esercizo:
-
Utilizzare parametri di Van der Waals per dire chiaro
Quindi:
P = RT/V
Vediamo che:
NAmpegato
diametro
Capacità termica
Simbolo C (tendenza comune indicando come fragile di 1 sola unità se per liquidazione T)
- La capacità termica indica quanta energia termica di un sistema (sub) per liquidazione T
- indice formula informatica Q C= (TP)
- per capacità termica di un ppt (non sensibile) cp, ct x
- ct=C/mp unità termiche=calorie gradi cal-1 K-1
- Sistema a lettere meno usato e derivato da esperimenti di maggiore lusso al sistema
(tendenza comune indicando come fragile di 1 sola unità se per liquidazione T)
x
ΔU = ΔU1 - ΔU2 con la membrana sensibile
(tendenza comune indicando come fragile di 1 sola unità se per liquidazione T)
x
p
U=Uβα(fine superiore, sensibile)
Per un sistema chiuso in cui n è cost e ne trascuriamo le variazioni di entalpia di mescolamento etc (comando di air liquido):
Per un sistema chiuso, n = cost e P e V sono dipendenti da T e H, H, S indip e dip da T (non dip da p) permotere!
Per U: Cv = dU/ dT e dai dP = T e u = f(O (u) di Cv= T e v U(V et 1 + 1) P
dU = P e V = V = f(T!dT / Cv (U, dCV/dT = = 0) /CV+dCv/T (f(T ,V))
(passaggio dell'energia di C.N.per calcolare U = Cn, v= sCNL2
E partire con equilibrio campo Capisco che T sarà Vo e T F
Entalpia (H)
H=U+pV
Funzione estensiva si dipende n dal modo e padre di sistema
Si considerano isoTep Variabili bif-> ant numero allorazionr rimando ΔHp = qè una formula semplice da ricordare perché è solo la somma della variazione di entalpia quando varia la sua temperatura e la pressione rimane uguale + la variazione di entalpia quanto la pressione cambia e la temperatura rimane uguale.
La derivata parziale
ΔH = Cp
(vedi