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Classificazione dei sulfamidici
1) Sulfamidici prontamente assorbiti e prontamente escreti (sulfamidici classici). Sono i primi ad essere stati introdotti, presentano l'inconveniente che, dopo poche ore, il loro livello ematico si riduce costringendo, quindi, a ripetere la somministrazione 0,5-1 g ogni 4-6 ore. Sono sostanze non molto solubili; procurano danni renali. Comprendono: Solfadiazina e Solfamerazina.
2) Sulfamidici prontamente assorbiti ma lentamente escreti (sulfamidici ritardo). Sono sostanze che vengono eliminate lentamente e in quantità limitata mantenendo, quindi, un livello ematico più elevato, che permette di ridurre i dosaggi di somministrazione. Comprendono: Solfadimetossina, Solfametossipiridazina, Solfametossidiazina.
3) Sulfamidici intestinali. Sono sostanze che dopo la somministrazione orale non vengono assorbiti o sono assorbiti molto scarsamente, raggiungendo la massima concentrazione ed esplicano la propria azione nell'intestino. Essi vengono usati nel...
Trattamento delle infezioni intestinali e sterilizzazione intestinale
I sulfamidici sono utilizzati nel trattamento delle infezioni intestinali e nella sterilizzazione pre- e post-operatoria dell'intestino. Questi includono: Ftalilsolfatiazolo, Succinilsolfatiazolo, Solfasalazina.
Sulfamidici delle vie urinarie
I sulfamidici delle vie urinarie includono Solfometossazolo e Solfisossazolo.
Modalità di somministrazione
I sulfamidici vengono generalmente somministrati per via orale, ma possono anche essere utilizzati per via parenterale, in particolare per via endovenosa sotto forma di sali sodici. L'applicazione topica è sconsigliata perché ha una scarsa efficacia, può causare la formazione di ceppi resistenti e può provocare fenomeni di sensibilizzazione.
Azione prolungata dei sulfamidici
L'azione prolungata dei sulfamidici è dovuta principalmente a due fattori: 1) elevato legame alle proteine del plasma, che riduce la percentuale di farmaco disponibile per la filtrazione glomerulare; 2) efficiente riassorbimento del sulfamidico libero da parte dei tubuli renali. Le molecole di farmaco legate alle proteine sono farmacologicamente inerti. Questi complessi non sono in grado di svolgere attività farmacologica.
Sono in grado di raggiungere i siti di biotrasformazione e di escrezione ma, essendo reversibili, servono da deposito del farmaco stesso che cedono in forma libera e man mano che la concentrazione plasmatica di quest'ultimo diminuisce. Le dosi di somministrazione sono nettamente più basse rispetto a quelle di un Sulfamidico classico (1 g come dose d'attacco e 0,5 g ogni 24 ore).
Sulfamidici 4
MECCANISMO D'AZIONE
I Sulfamidici si comportano come antimetaboliti dell'acido para aminobenzoico (PAB)
Alle dosi che possono venir usate, i Sulfamidici sono batteriostatici: essi inibiscono l'enzima diidro-pteroato sintetasi, un importante biocatalizzatore necessario alla biosintesi dei derivati dell'acido Folico, e quindi del DNA. Agiscono per competizione, al sito attivo, con il PAB, componente strutturale fisiologico dei derivati
dell'acido Folico: il PAB viene incorporato nella molecola di acido Tetraidrofolico in formazione, Sulfamidici 5 per condensazione con un precursore diidrofolato di fosfato sotto il controllo della diidro-pteroato sintetasi. I sulfamidici possono quindi essere considerati antimetaboliti. L'effetto antibatterico dei sulfamidici può essere infatti annullato aggiungendo quantità sufficienti di PAB alla dieta. La maggior parte di batteri sensibili non sono capaci di assorbire l'acido Folico preformato nell'ambiente e di trasformarlo in acido Tetraidrofolico ma al contrario devono sintetizzarlo ex novo. Dato che i Sulfamidici 6 folati sono intermedi essenziali nella sintesi di alcune basi del DNA, questa inibizione è fortemente batteriostatica e alla fine battericida. L'uomo è incapace di sintetizzare i folati a partire dai loro componenti perché è sprovvisto degli enzimi necessari (compresa la diidro-pteroato sintetasi) e quindi per noi,L'acido Folico si comporta come una vitamina, che deve essere presente nella dieta: i sulfamidici non hanno invece alcun effetto letale su di noi. E' così la base razionale della tossicità selettiva di questi farmaci.
Efficacia generale:
- Batteri Gram-positivi (molto sensibili): Streptococchi, stafilococchi, pneumococchi
- Batteri Gram-negativi (la resistenza è più accentuata): Gonococchi, meningococchi, bacilli influenzali
- Altri microrganismi: Actinimiceti, grossi virus del tracoma e il linfogranuloma venereo
Relazioni struttura attività:
- Il gruppo NH deve essere in posizione para rispetto al gruppo sulfamidico per poter dare una struttura planare.
- La sostituzione dei due atomi di idrogeno con gruppi alchilici nel gruppo amminico fa scomparire l'attività in vitro, invece in vivo diminuisce se i gruppi alchilici sono dei -CH per la capacità del fegato di operare la demetilazione; quando i sostituenti sono...
più grandi, l'attività viene persa anche in vivo.
3) L'introduzione di un gruppo acilico nella posizione 1 e 4 provoca una diminuzione dell'attività in vitro, ma un aumento dell'attività in vivo a causa dell'idrolisi del gruppo acilico. L'idrolisi è tanto più rapida quanto più il gruppo R è voluminoso. La presenza di una funzione acida in 4 rende il processo di idrolisi ancora più rapido.
4) La sostituzione del gruppo -NH2 annulla l'attività in vitro, mentre l'attività in vivo può essere mantenuta quando il sostituente può essere ricondotto, tramite riduzione metabolica, ad -NH2: ad es. i gruppi -NO2, -NHOH, -N=N-, mantengono l'attività, mentre i gruppi -NO2, -N2, -NH-3NH l'annullano.
5) L'anello aromatico è indispensabile per l'attività.
6) Il gruppo -SO2 deve essere legato all'anello, se lo si distanzia
scompare l'attività. 7) La sostituzione dell'-NH con un CH conserva l'attività ma non con sostituenti maggiori. Sulfamidici. 8) La sostituzione dell'-NH in posizione 1 con l'anilina mantiene l'attività. La sostanza che si ottiene è il Dapsone (antilebbra). 9) La sostituzione con gruppi acilici dà composti attivi sia in vitro che in vivo. 10) La sostituzione con eterocicli aromatici porta ad un aumento dell'attività antibatterica, questo quando l'eterociclo è piridazina, pirimidina, pirazina. La presenza di -CH sull'eterociclo dà origine a composti attivi. 11) La presenza di gruppi -OCH3 ritarda l'attività dei sulfamidici. SULFAMIDICI AZOICI Prontosil Rubrum È il composto che ha portato alla scoperta della sulfanilamide, nella quale si trasforma per scissione metabolica riduttiva. NH2 H N N N SO NH2 Prontosil Album (Sulfanilamide) Questo farmaco è considerato il progenitore di tutti i sulfamidici usati oggi; essoAttualmente non viene più usato in campo terapeutico, ma si continua a produrlo in quanto serve da intermedio per la sintesi di molti altri sulfamidici.
Sulfamidici classici
Solfadiazina
È un farmaco della serie pirimidinica. È un farmaco ad azione breve, quindi è necessario ripetere la somministrazione nell'arco della giornata con dosi abbastanza elevate. La solfadiazina somministrata oralmente viene rapidamente assorbita a livello del tratto gastrointestinale e viene eliminata abbastanza rapidamente a livello renale sia nella forma libera che in quella acetilata. È indicato soprattutto nelle infezioni da meningococchi, pneumococchi, è attivo anche contro gli pseudomonas, per uso topico può essere usato in caso di ustioni. I pazienti trattati con questo farmaco debbono essere controllati in modo da assicurare un'assunzione di liquidi adeguata per produrre almeno, negli adulti, 1200 ml di.
urine.Quando questo non è possibile, si deve ricorrere alla somministrazione dicarbonato di sodio per ridurre il rischio di cristalluria.
Sulfamidici 10SolfamerazinaNH2 CH3NSO NH2 NE' un farmaco della serie pirimidinica, ad azione breve.
Sulfamidici 11SULFAMIDICI RITARDOSolfadimetossinaNH2 OCH3NSO NH2 N OCH3E' un farmaco della serie pirimidinica. Insieme alla Solfametossipiridazinaè stato tra i primi Sulfamidici ad azione protratta usati in terapia. L'azioneritardo è dovuta alla introduzione nella molecola dei gruppi –OCH . E' un3farmaco caratterizzato da un rapido assorbimento da parte del canalegastroenterico, e lenta eliminazione, cosicché è possibile raggiungerelivelli ematici elevati e protratti usando dosi molto minori rispetto a quelledei Sulfamidici classici.
SolfametossipiridazinaNH2 OCH3SO NH NSulfamidici 122 NE' un farmaco della serie piridazinica la cui azione protratta è dovuta
Alla capacità di formare complessi farmacoproteici molto stabili con le albumine plasmatiche. Recentemente si è visto che può dare buoni risultati anche nel trattamento della malaria e di alcune forme di lebbra. Ha un gusto molto amaro mentre il suo N-1 acetil derivato è insapore e quindi può essere convenientemente usato in terapia pediatrica.
Solfametossidiazina
NH2NSO NH OCH23NE è un farmaco della serie pirimidinica ad azione protratta.
Sulfamidici
13SULFAMIDICI INTESTINALI
Ftalilsolfatiazolo
ONH C COOHNSO NH2SE è considerato uno dei migliori Sulfamidici intestinali in quanto non viene praticamente assorbito da parte del canale gastroenterico. Svolge, quindi, la sua azione esclusivamente a livello intestinale. Il suo sale sodico lo rende solubile nell'ambiente alcalino dell'intestino.
Succinilsolfatiazolo
NHCOCH CH COOH22SSO NH2NE è un farmaco che non viene praticamente assorbito e svolge la sua azione solo a livello intestinale.
Viene usato nelle infezioni intestinali e come preventivo di possibili infezioni prima e dopo gli interventi chirurgici all'intestino.
Solfasalazina
La solfasalazina è caratterizzata da un assorbimento