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CARBIDOPA
È idrofila quindi non oltrepassa la BEE.
Permette al 15-20% di L-DOPA di raggiungere il SNC.
Altra alternativa:
BENSERAZIDE
Derivando dalla serina è molto polare
Il benzile sostituisce le funzioni catecoliche (viene
aggiunto un OH per aumentare l’affinità con il recettore)
l’idrazide aumenta la polarità
La parte di derivazione della serina viene scelto perché la serina è la base più polare di tutte cosa che fa si
che l’inibitore rimanga in periferia, cosa necessaria per l’attività.
DOPAMINO AGONISTI DI TIPO ERGOLINICO
Presentano un modello molecolare diverso dalla dopamina.
Derivano da alcaloidi prodotti dal parassita Claviceps Purpurea (fungo presente sulla segale cornuta)
ACIDO 8-ERGOLINO-CARBOSSILICO
La struttura di base è quella del triptofano
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In base alle diverse ammidi che produce il parassita si avranno diversi tipi di dopamino-agonisti.
BROMOCRIPTINA
Derivato di un’ammide complessa: CICLOLO
Associata a L-DOPA+INIBITORE DECARBOSSILASI
Il Br conferisce maggiore selettività per i D 2
Senza Br si ha ergocriptina, non in grado di passare BEE.
L’ammide complessa deriva dal ciclolo, il quale è formato da 3 aminoacidi: prolina, valina e leucina.
1.il carbossile della leucina forma un legame ammidico con l’N della prolina.
2.l’N della leucina forma un legame ammidico con il carbossile della valina.
3.l’OH della valina forma un legame estereo con la prolina.
4.il carbonile della prolina interagisce con l’N della leucina.
Ma il ciclolo è molto difficile da riprodurre in laboratorio, per questo si possono creare strutture più semplici
come quella dell’urea, attraverso la retro-inversione del legame ammidico, per evitare la metabolizzazione da
parte degli enzimi.
UREA:
LISURIDE
È un antiparkinson
Si ha l’alchilazione dell’urea per stabilizzare la molecola
(urea retroinversa)
CABERGOLINA
1. viene saturato il doppio legame C9-C10
17 2. all’azoto viene legato un allile
3. per stabilizzare l’urea la si alchila
!! agisce nelle vie tuberoinfundibolari !!
DOPAMINO AGONISTI NON ERGOLINICI
ROPINIROLO
È stato prodotto poiché si mirava a fare un
composto non suscettibile a metabolizzazione
sulle funzioni catecoliche.
Partendo dalla dopamina un OH è stato sostituito
con un NH e poi la catena è stata acilata e ciclizzata,
2
formando un indolo.
Per migliorare la farmacocinetica, poiché la molecola
deve arrivare al centrale, all’amina si aggiungono dei
derivati alchilici, riducendo il metabolismo da parte delle MAO
ROTIGOTINA
1. viene mantenuto l’OH più
importante (OH catecolico)
2. l’alchilazione del C con successiva
ciclizzazione porta alla formazione
della TETRALINA
3. all’N vengono aggiunti un radicale
normal-propilico ed un radicale legato
ad un tiofene.
PRAMIPEXOLO (mirapexin)
Si ha la sostituzione dell’aromatico con un gruppo
aminotiazolico che può trasferire il doppietto di
-
e in modo che la molecola non venga metabolizzata
velocemente.
Il C viene alchilato e ciclizzato creando un
benzotiazolo il quale aumenta la distribuzione a
livello centrale.
N viene alchilato per un aumento della farmacocinetica.
Trattamento del Parkinson e sindrome delle gambe senza riposo.
QUINPIROLO
Potente dopamino agonista.
Partendo dall’acido 8-ergolinico-carbossilico,
si toglie un aromatico e si trasforma il pirrolo
in pirazolo
in posizione 8 non si ha nulla. INIBITORI DEL METABOLISMO
Utilizzati nella malattia di Parkinson e si dividono in due classi:
18 1. INIBITORI DELLE COMT (catecolo-o-metil-transferasi)
Metila il catecolo trasferendo il metile che deriva da un derivato della metionina (5-adenosilmetionina)
METIONINA 2+
La sua azione viene esplicata con la presenza del cofattore Mg . La funzione catecolica (in basso) della
dopamina si trova vicina ad una lisina dell’enzima. La catena laterale della lisina è costituita da una base
che può favorire l’allontanamento dell’H dall’ossidrile. L’altro OH, che non viene metilato, si trova
circondato dalle catene laterali di alcuni aminoacidi appartenenti all’enzima, ovvero 2 residui di acido
aspartico ed 1 di asparagina.
Si introduce un nitrogruppo con il quale può
interagire l’enzima (invece di legarsi all’ossidrile
dal catecolo).
Costruire un inibitore: l’enzima ha un nucleofilo
ossigenato da metilare e l’inibitore deve agire
impedendo quest’azione. Si introduce quindi una
funzione che completa il nucleofilo: viene inserito un
nitrogruppo, il quale ha una duplice funzione:
-stabilizza il complesso inibitore-enzima
-riduce la nucleofilicità dell’ossidrile
TOLCAPONE
Inibitore periferico e centrale.
Si è mostrato epatotossico e per questo è stato
ritirato da commercio.
ENTACAPONE
È selettivo in pereferia ed è inibitore reversibile con
emivita breve.
Somministrato in associazione con L-DOPA, determina
alti livelli di l-dopa nel sangue migliorando gli effetti contro
il parkinson. - -
Si può vedere come C-N quindi il nucleofilo N competa con O del
nitrogruppo per tamponare la metilazione dell’ossidrile dal substrato (L-DOPA)
2. INIBITORI DELLE MAO (monoamino-ossidasi)
reagiscono a livello del C, proocandone l’ossidazione e producendo la funzione aldeidica ed una aminica.
Si differenziano in MAO A e MAO B.
Le MAO-A reagiscono di più con la serotonina.
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Le MAO-B reagiscono maggiormente con la feniletilamina
Gli inibitori delle MAO hanno tutti la stessa struttura di base: AROMATICO SEMPLICE, SPACER DI 1,2
C ed una BASE 2’ o 3’ ALIFATICA (quindi non aromatica) con un gruppo propinico (il quale interagisce
covalentemente con l’enzima.
SELEGILINA
È stata abbandonata poiché una parte del
farmaco va a formare AMFETAMINA
RASAGILINA
Inibitore reversibile MAO-B
Per esplicare la loro funzione, le MAO, necessitano del coenzima FAD, il quale è legato in modo covalente
all’enzima determinando la reazione. Gli inibitori sono pensati in base alla struttura del FAD, il quale è
legato ad un residuo di cisteina (questa catena laterale ha una funzione mercaptonica tioli R-SH )
Un residuo di cisteina dell’enzima si lega alla funzione mercaptonica del FAD
Il FAD presenta una
decarbossilazioni di carica tra i 2 N
1. l’inibitore tende a dare il doppietto
+
dell’N all N del FAD, diventando esso
stesso positivo + +
2. il CH vicino all N può donare un H
2
20
all’arginina dell’enzima. Rimangono cosi
-
2 e spaiati:
-uno va a compensare la carica + dell’N
-l’altro interagisce covalentemente con
N del FAD spaiato.
Gli inibitori inibiscono covalentemente il CoE, il quale
non è piu in grado di interagire con il ligando fisiologico.
VIE MESOCORTICOLIMBICHE SCHIZOFRENIA
Nella schizofrenia si è dimostrata una iperfunzionalità di tali vie, dovuta ad un’eccessiva attività
dopaminergica. Quindi è necessario ridurre il tono delle vie dopaminergiche, riducendo la liberazione del
neurotrasmettitore, aumentandone il metabolismo o usando degli antagonisti.
L’approccio terapeutico più utilizzato prevede l’impiego di dopamino antagonisti per limitare l’eccesso di
dopamina. NEUROLETTICI TIPICI
Determinano un danneggiamento delle vie nigrostriatali;
modello di base:
se X=N
Y=S abbiamo le FENOTIAZINE con spacer a 3C
La base è quasi sempre dietil-amina
Se X=C
Y=S abbiamo TIOXANTENI
Non offrono maggior efficacia rispetto
alle fenotiazine
CLORPROMAZINA
È il capostipite delle fenotiazine
Alcune fenotiazine hanno come base una piperazina e sono utilizzate per disturbi del movimento:
labirintiti TORECAN emesi STEMETIL
(proclorperazina)
- un’altra classe di antipsicotici tipici sono i BUTIRROFENONI, il cui modello è una piperidina 1,4-
disostituita.
21
Possono essere: -FENILBUTIRRAMINICI
-DIFENILBUTIRRAMINICI
sostituiti opportunamente, possono dare vita a farmaci con diversa attività; per avere attività dopaminergica
e rimuovere l’attività oppiacea, occorre inserire uno spacer di 4C che è importante per la differenziazione
recettoriale.
Inoltre aggiungere un fenile con un atomo di F conferisce particolare idrofobicità.
C=O è il punto debole per il metabolismo e per
ovviare a questo problema si sono creati
i difenilbutirraminici
ALOPERIDOLO
È il capostipite dei butirrofenoni
ANTAGONISTA D 2
Se mancasse OH avrebbe anche
attività oppioide.
Da problemi alle vie tuberoinfondibulari
con possibile aumento dei livelli di
prolattina e disordini neuroendocrini.
BENPERIDOLO
Per eliminare il problema del metabolismo su C=O sono stati introdotti dei derivati difenilbutirraminici i
quali seguono il modello dell’aloperidolo.
PIMOZIDE
È il capostipite dei difenilbutirraminici
Un trattamento cronico con i neurolettici tipici può provocare l’insorgenza di malattie di parkinson simili
con distonia acuta; la somministrazione ripetuta può provocare un maggior rischio di discinesia tardiva
potenzialmente irreversibile. Inoltre, il blocco dei recettori D determina un aumento della secrezione di
2
prolattina e disordini neuroendocrini, comprendenti dismenorrea, disfunzioni sessuali, ginecomastia.
NEUROLETTICI ATIPICI
Sono farmaci di seconda generazione che non danneggiano le vie nigrostriatali. Oltre ad agire come
antagonisti dopaminergici, agiscono anche sui recettori 5HT (si pensa che anche questi recettori siano
2
coinvolti nella schizofrenia)
CLOZAPINA
Rispetto alle fenotiazine, il nucleo centrale
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è di 7 termini ed il doppio legame conferisce
planarità.
Lo spacer è sul C e si troova in una struttura
insieme alla base: piperazina alchilata.
La sostituzione sugli aromatici migliora la farmacocinetica. Può causare agranulocitosi in pazienti
geneticamente disposti. Agisce con modalità di antagonista sui recettori D e D e su 5HT . La sua azione
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antagonista coinvolge anche recettori adrenergici, colinergici e istaminergici.
OLANZAPINA
Deriva da clozapina e viene utilizzato per
Il trattamento della schizofrenia
RISPERIDONE
È i composto più utilizzato come
antipsicotico atipico non triciclico
e deriva dal domperidone, il quale,
però, non agisce efficacemente a livello centrale