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H N C H
2 R
Gruppo basico A PH DECRESCENTE
Punto Isoelettrico: caratterizzato dalla solubilità minore, dipende dal tipo di R che c’è.
Amminoacidi alifatici monoammino-monocarbossilici , non hanno gruppi aromatici sulla catena
laterale
Glicina : non è otticamente attiva, è una molecola molto piccola e può essere presente in elevata
quantità nelle proteine, non è essenziale.
Valina, leucina, isoleucina : amminoacidi essenziali, è stato rivalutato il loro fabbisogno, è
aumentato.
Amminoacidi monoammino-dicarbossilici e relative ammidi, aa alifatici con due gruppi carbossilici o
ammide con gruppo carbossilico. Nessuno è essenziale . L’acido glutammico è presente nelle
proteine alimentari come glutammato
monosodico, nei prodotti
preconfezionati per esaltare la sapidità
(sale dell’acido glutammico) molto
discusso perché molte persone dopo
cena dal cinese avevano crisi ipertensive (sindrome da ristorante cinese)il problema è che ci porta
del sodio che è un elemento con effetto ipertensivo. Potrebbero esserci persone con un certo tipo
di intolleranza dovuta a carenza di enzimi. I dadi da brodo alcuni ne sono ricchi, si usano altri
esaltatori che non abbiano questi effetti. Nell’industria viene ancora usato.
Amminoacidi diammino-monocarbossilici
La lisina non è presente in tutti gli alimenti in quantità sufficienti. Avendo il
gruppo amminico è più reattivo e può essere compromesso nelle
trasformazioni e processi termici.
Idrossiamminoacidi monoammino-monocarbossilici
La treonina è essenziale ma è abbastanza ben distribuita negli alimenti.
Amminoacidi solforati La metionina per la presenza dello S messo a ponte può formare solfone o
solfossido per aggiunta di ossigeno per i processi ossidativi.
La cisteina ha un gruppo sulfidrilico non è essenziale se ci riferiamo ad un
adulto, perché può crearla dalla metionina. Il neonato non ha questa
capacità quindi bisognerà stare attenti agli alimenti di tipo 1: per la prima
fase del bambino e inserire la cisteina. Gruppo SH ha notevole attività, si può avere ponte disolfuro
tra due cisteine poste in posizioni diverse della proteina.
Amminoacidi aromatici La fenilalanina ha anello benzenico, la tirosina ha anello fenolico. La
tirosina possiamo ottenerla dalla fenilalanina. La fenilchetonuria è una
intolleranza alla fenilalanina per carenza di diversi enzimi, porta
all’impossibilità di trasformare Phe in Tyr. È precursore di molecole
importanti. Il bambino piccolo non riesce a sintetizzare la Tyr che viene
fornita dagli alimenti.
Amminoacidi eterociclici Imminoacidi
Il triptofano ha anello indolico,
l’istidina ha anello imidazolico.
LISINA: è quella che ha il punteggio chimico più basso, è poco presente nei cereali e derivati
METIONINA: non presente in quantità soddisfacenti nei legumi.
Tra lisina e metionina l’uno compensa l’altro.
SOLFORATI : nel latte sono presenti in quantità soddisfacenti, se isoliamo le caseine (proteine del latte) per
esempio per fare i formaggi, si ha carenza.
TRIPTOFANO: non è presente in quantità soddisfacenti nei cereali.
Amminoacidi che non entrano nella frazione proteica del nostro organismo, ma svolgono importanti
funzioni: citrullina e ornitina (ciclo dell’urea), GABA(neurotrasmettitore),β-alanina (acido pantotenico),
taurina (SNC, meccanismi di detossificazione…)
Gli amminoacidi essenziali sono 9 :
Leucina, Isoleucina, Valina, Treonina, Triptofano, Fenilalanina, Lisina, Metionina, Istidina
Devono essere introdotti con gli alimenti, l’organismo non li sintetizza o li sintetizza in quantità non
sufficienti. Non tutti gli aa essenziali sono ben distribuiti negli alimenti e per alcuni (es. lisina, solforati)
esiste il problema di una possibile carenza aggravato dalla possibilità che alcuni trattamenti industriali sugli
alimenti ne compromettano la biodisponibilità.
CONDIZIONATAMENTE ESSENZIALI: Possono essere sintetizzati solo se sono presenti altri aa (es. Tyr Phe)
LEGAME PEPTIDICO: tra gruppo amminico e gruppo carbossilico, con eliminazione di una molecola d’acqua.
OLIGOPEPTIDI : numero di aa è < a 10
POLIPEPTIDI: numero di aa è tra 10 e 50
PROTEINE : numero di aa è > 50
Dato che la funzione delle proteine è darci gli aa quello che ci interessa in campo alimentare è la struttura
primaria. È importante che nelle trasformazioni alimentari si riesca a salvaguardare tutti gli aa . in un
alimento perdere tutto ciò che è connesso con la struttura funzionale a volte è utile. Se inibiamo l’attività
degli enzimi questo ci può servire per la conservazione degli alimenti.
- Struttura primaria: è la sequenza degli amminoacidi in una catena polipetidica. E’ sempre lineare.
- Struttura secondaria: la planarità del legame CONH e la possibilità di formazione di legami idrogeno tra
catene adiacenti portano la molecola proteica a disposizioni geometricamente ben definite (α-elica,
foglietto ripiegato…) che ne costituiscono la struttura secondaria.
- Struttura terziaria: descrive l’organizzazione spaziale complessiva della catena polipetidica, stabilizzata da
ponti disolfuro legami ionici e idrofobici. E’ importante per l’attività delle proteine.
- Struttura quaternaria: descrive la disposizione spaziale delle proteine costituite da più subunità
(emoglobina, enzimi, etc…..).
DENATURAZIONE PROTEINE: E’ la perdita della loro organizzazione spaziale, non della loro struttura
primaria. In alcuni casi è reversibile. E’ causata dal calore (spesso già a 60-70°C, ad es. nella cottura), dal
pH, da ossidanti, riducenti, raggi UV e metalli pesanti, che alterano i legami idrogeno e le altre forze che la
stabilizzano.
- Una proteina denaturata perde parzialmente o totalmente la sua attività biologica (es. enzimi e alcuni
allergeni)
-Una proteina alimentare denaturata non perde la possibilità di fornire gli amminoacidi in essa presenti,
anzi, può divenire più digeribile.
Tra le attività delle proteine negli alimenti c’è la possibilità di scatenare reazioni allergiche. Sono scatenate
da un numero ridotto di alimenti, possono portare alla morte. In alcuni casi le proteine denaturandosi
perdono l’attività allergenica. Ci sono svantaggi nella denaturazione? Si ed è riguarda il fatto che le proteine
denaturate possono diminuire la solubilità e precipitare.
Nel latte UHT a lunga conservazione il trattamento termico provoca una certa denaturazione che già
avviene nel latte pastorizzato che però viene consumato subito. Il latte a lunga conservazione tenuto per
tre mesi nello scaffale fa si che le proteine precipitino, quindi agitare il cartone.
Proteine : - globulari : quando il rapporto lunghezza altezza è < 10 (perdono struttura se denaturate)
- fibrose : rapporto lunghezza altezza è > 10
-semplici: sono quelle proteine che non hanno parte non proteica, hanno solo amminoacidi.
Le proteine semplici vengono classificate in base alla solubilità, la maggior parte sono globulari :
- albumine (G), - globuline (G), -gluteline (G), -prolammine (G), protammine (G), -scleroproteine (F)
-coniugate: hanno un gruppo prostetico
- cromoproteine, -lipoproteine, -glicoproteine, -nucleoproteine, -enzimi