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Gli alditoli hanno effetto lassativo perché trattengono acqua e poi sono fermentati dalla microflora
dell’ambiente intestinale.
2.7 Reazioni di isomerizzazione: riarrangiamento di Lobry de Bruyn-van Ekestein
Gli zuccheri, se sottoposti ad un
aumento di temperatura in soluzione
acquosa, cambiano la loro struttura.
Per esemplificare tale fenomeno, si
pensi che il solo trattamento di
sterilizzazione porta a dei cambiamenti
nell’alimento. 14
Chimica degli Alimenti Matteo Corradi
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Chimica degli Alimenti Matteo Corradi
2.8 Reazione di Maillard
2.8.1 Reazione di Maillard: cosa si forma
È una reazione tipica di prodotti
che contengono carboidrati e
proteine. Tanto più elevata è la
presenza di zuccheri semplici e
aminoacidi tanto maggiore sarà la
velocità di reazione e tanto
maggiore sarà la percentuale di
composti che giunge al termine
della reazione stessa. Se non vi è
questa situazione la reazione si
ferma a stadi precedenti quelli
finali, e ad esempio può non
avvertirsi la tipica colorazione
brunastra (e ciò può essere un
pregio, come nel latte pastorizzato
e UHT -i quali devono essere il più
possibile simili al latte fresco-).
La prima conseguenza della reazione di Maillard è la formazione di composti bruni polimerici detti
melanoidine (imbrunimento non enzimatico), desiderati in prodotti da forno o arrostiti, indesiderati invece
in latte condensato, sughi e prodotti in polvere.
Si ha poi la formazione di:
- Sostanze aromatizzanti non volatili di sapore amaro, desiderate nel caffè, indesiderate in carne e pesce
alla griglia;
- Composti volatili, desiderati in prodotti da forno o arrostiti o fritti, indesiderati a seguito di
pastorizzazione e sterilizzazione;
- Perdita di aminoacidi essenziali (lisina -la più reattiva, tra l’altro-, metionina, cisteina), non in maniera
completa ma solo in parte;
- Composti che possono provocare formazione di cross-linking nelle proteine, ovvero formazione di
legami covalenti crociati tra i due substrati, che hanno come conseguenza:
o Aumento della digeribilità per formazione di legami covalenti che prima non erano presenti;
o Creazione di un reticolo amido-proteina, con aumento della tenuta di cottura;
- In base a diversi test effettuati, sono state rilevate sostanze diverse, con effetti opposti, quali:
o Riduttoni, composti ad attività anti-ossidante;
o Sostanze ad attività mutagenica. 16
Chimica degli Alimenti Matteo Corradi
2.8.2 Reazione di Maillard: il processo
Consideriamo ora la
reazione di Maillard
suddivisa in 3 step
principali, sulla base dei
prodotti isolabili e
caratterizzabili al termine
di ognuno.
Prima fase: la reazione
inizia tramite l’interazione
tra la forma aperta del
glucosio e il gruppo
amminico di un
aminoacido costituente
una proteina. In soluzione
acquosa la forma aperta
del glucosio è quella
presente in minore
quantità, tuttavia durante
la reazione questa esigua
quantità viene sottratta e per
il principio dell’equilibrio
mobile di LeChatelier-
Brown se ne formerà
dell’altra (mutarotazione),
permettendo così la
prosecuzione della reazione. 17
Chimica degli Alimenti Matteo Corradi
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Chimica degli Alimenti Matteo Corradi
I furanoni presentano
diverse strutture conferenti
diversi aromi. Sono
presenti valori soglia al di
sotto dei quali l’aroma non
viene percepito. 19
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Di seguito si riportano le reazioni con le relative spiegazioni. 20
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Segue un riassunto della reazione di Maillard 28
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2.8.3 Formazione di flavours
2.8.4 Caramellizzazione 32
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2.9 Disaccaridi
I disaccaridi (e poi gli oligosaccaridi) sono composti da diverse unità monomeriche (2 per i disaccaridi, tre per
i trisaccaridi, fino ad un massimo di 9 per gli oligosaccaridi) unite tra loro dal legame glicosidico. Disaccaridi
e oligosaccaridi si definiscono riducente se presentano l’estremità emiacetalica libera, mentre se è legata ad un
atomo di carbonio allora sono non riducenti.
Possono poi essere dei polimeri lineari o con ramificazioni. Se ramificati (conformeri), sono stabilizzati da
legami idrogeno.
2.9.1 Disaccaridi: saccarosio
Disaccaride formato da glucosio e fruttosio, molto diffuso
nel regno vegetale (canna, barbabietola, sorgo, acero
zuccherino, frutta, alcuni tipi di verdura -ma meno
frequentemente-). 33
Chimica degli Alimenti Matteo Corradi
È uno dei soli tre disaccaridi digeribili dall’uomo (tutti i monosaccaridi sono invece digeribili). In particolare,
se due zuccheri sono legati tra loro tramite un legame α
(rivolto verso il basso), allora il nostro sistema digerente è in
grado di digerire tale composto perché i nostri stessi enzimi
riconoscono la struttura α.
Zucchero da tavola: granulato (400-600 mm), semolato (200-
450 mm) a velo (10-15 mm), ottenuto tramite setacciatura con
maglie via via più fini
Molto diffuso nel regno vegetale (barbabietola, canna da
zucchero, frutta)
Non riducente, non dà mutarotazione.
2.9.1.1 Disaccaridi: saccarosio, zucchero invertito
Ponendo il saccarosio in soluzione acquosa e misurando l’angolo di rotazione con il polarimetro, si ottiene un
risultato di +66.5° (dato dalla rotazione del piano della luce polarizzata che colpisce le molecole). La rotazione
è specifica per ogni zucchero analizzato.
La presenza di ioni H scinde il legame tra saccarosio e fruttosio, quindi in soluzione si ritrovano i due
+
monomeri. L’angolo misurato dal polarimetro sarà quindi dato dalla somma dei poteri ottici rotatori specifici
(valore approssimativo, poiché la quantità percentuale non è la stessa). La soluzione ottenuta è detta “zucchero
invertito” proprio perché da destrogira è diventata levogira.
Tale soluzione è più viscosa e mantiene soffice il prodotto a cui è aggiunta. 34
Chimica degli Alimenti Matteo Corradi
2.9.2 Disaccaridi: maltosio
2.9.3 Disaccaridi: lattosio 35
Chimica degli Alimenti Matteo Corradi
2.10 Oligosaccaridi
Gli oligosaccaridi sono polimeri costituiti da 3 a 9 unità monosaccaridiche.
Le ciclodestrine sono polimeri composti da 6-7-8 unità di glucosio legato con legami α-1,4, che presentano
struttura lineare ad anello e tridimensionale a tronco di cono.
Derivano dall’amido per degradazione enzimatica. Si tratta di agenti chelanti, usati come additivi per legare
le molecole, tramite legami idrogeno e di Van der Waals. Negli alimenti legano aromi, coloranti, vitamine,
quindi sono dei buoni stabilizzatori alimentari. Legano e neutralizzano anche sapori sgradevoli come l’amaro,
e sono utilizzate per rimuovere parte del colesterolo dai grassi alimentari come il burro. Il gruppo -OH del
colesterolo è legato dalle ciclodestrine, e viene intrappolato all’interno della ciclodestrina stessa.
2.11 Polisaccaridi
Il 60% della dieta è composta da carboidrati, di cui il 75% devono essere complessi e il 25% semplici, al fine di
bilanciare l’indice glicemico del nostro organismo.
Gli omopolisaccaridi hanno solitamente funzione energetica, mentre gli eteropolisaccaridi hanno funzione
strutturale.
Negli alimenti i polisaccaridi legano l’acqua e rallentano la separazione di fase.
2.11.1 Polisaccaridi: amido
Nell’amilopectina ci sono catene principali (B) e secondarie (A), legate tra loro, e quindi le une le ramificazioni
delle altre. Strutturalmente sono presenti regioni più organizzate, dette cristalline, altre meno organizzate, più
disordinate, dette amorfe.
I gruppi -OH del glucosio liberi formano legami idrogeno con l’acqua.
Dove vi è una singola catena è presente lo strato amorfo.
2.11.1.1 Processo di gelificazione
L’acqua penetra nel granulo di amido, il sistema si rigonfia, l’amilosio fuoriesce e aumenta la densità.
Alcuni granuli collassano.
Una volta che il sistema si raffredda ci sono zone di interazione diverse e meno ordinate, e si formano così gel
instabili, con fuoriuscita di acqua. Avviene così la sineresi, con modifica delle proprietà strutturali del gel. Vi
sarà meno acqua legata, e quindi più soggetta ad evaporazione. 36
Chimica degli Alimenti Matteo Corradi
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2.12 Amidi modificati chimicamente
Sono una soluzione alla retrogradazione dell’amido.
Per la modifica degli amidi si possono utilizzare le seguenti reazioni:
a) Esterificazione (alcool+anidride→estere), serve per rimuovere l’idrogeno. Se si funzionalizza
completamente la catena di amido si ottiene l’acetato di cellulosa, quindi la modifica è sempre
parziale;
b) Amido + epossido, si addiziona una catena idrocarburica;
c) Si addiziona un’anidride con catena idrofobica. Si ottiene un amido modificato in cui una parte del
polimero è idrofobico mentre l’altra parte è idrofilo. Questo permette di creare microincapsulati per
ottenere composti idrofobi;
d)
e) ed e) portano a reticolazioni, in particolare in d) si formano dei ponti solfato che mantengono le catene
ad una distanza fissa le una tra le altre. Tanto più si formano legami crociati tanto più è rigido il
sistema che riesce a stabilizzare il gel in modo efficace. Sono additivi usati in basse quantità.
DP è il grado di polimerizzazione. Gli sciroppi ad alto DE sono molto polimerizzati, e aumentano molto la
quantità in soluzione di zuccheri, aumentando quindi anche la dolcezza.
Gli sciroppi a basso DE sono utilizzati nei gelati, per limitare la formazione di cristalli di ghiaccio. 38
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2.13 Ciclodestrine
Le ciclodestrine sono prodotte da microrganismi che oltre ad idrolizzare l’amido lo riallacciano formando una
struttura circolare. Tridimensionalmente sono strutture a tronco di cono con i gruppi -OH tutti all’esterno dei
bordi. All’interno della cavità è idrofobica, mentre l’esterno è idrofilo. Le ciclodestrine riesc