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ACIDO AMMINOSALICLICO
È un antagonista della sintesi dei molecole sintetizzate dal batterio per formare timi-folati,dina per sintetizzare il DNA batterico.Viene somministrato per via OS ed è assorbito a livello gastrointestinale. Il dosaggio per gliadulti è di 8-12 g/die.
KANAMICINA E AMIKACINA
Sono antibiotici aminoglicosidici, infatti son simili alla streptomicina. La kanamicina è utilizzata per ceppi di M. Tubercolosis resistenti alla streptomicina, ma è preferibile utilizzare l’amikacina per minor tossicità.
FLUOROCHINOLONI
Bloccano la DNA-girasi batterica. Somministrati per via OS con una dose di 500-750mg/die.
LINEZOLID
È un inibitore della sintesi proteica. A dosi terapeutiche è batteriostatico, a dosi maggiori è battericida.
BEDAQUILINA
È un battericida inibitore dell’ATP-sintetasi batterica. Si ha un rischio elevato di tossicità cardiaca ed epatica.
LebbravMalattia infettiva causata da o
Colpisce principalmente la cute e i nervi periferici, provocando intorpidimento e debolezza nelle zone controllate dai nervi interessati. Può essere classificata in base alla risposta cellulare e ai riscontri clinici: - le lesioni cutanee consistono in una o poche macule ipoestetiche ed ipopigmentate. Le aree interessate da questa eruzione sono insensibili a causa di danni ai nervi periferici sottostanti; - può colpire gran parte della cute e molte altre parti del corpo, compresi i reni, il naso e i testicoli. I pazienti hanno macule, papule, noduli, o placche cutanee che sono spesso simmetrici. La neuropatia periferica è più grave; - sono presenti le caratteristiche di entrambe le forme di lebbra, tubercoloide e lepromatosa. Per il trattamento della lebbra si utilizzano tre farmaci in associazione: dapsone, clofazimina e rifampicina. DAPSONE. Presenta una strutturaanaloga ai e dunque all'acido È insulfamidici aminosalicilico.grado di la deiinibire sintesi folati.È un che, in seguito al metabolismo, verrà scisso e solo a quel punto inizierà ilprofarmacosuo effetto.È utilizzo in associazione con la e per trattare la fase iniziare dellaclofazimina rifampicinalebbra lepromatosa.Viene eliminato tramite la via biliare e ha un'emivita di 1-2 giorni.Può causare emolisi, prurito e febbre. 38CLORAZIMINA.Somministrata assieme al dapsone, ha un meccanismo d'azione sconosciuto. Ha un'emivitadi 2 mesi, poiché si accumula e deposita nei tessuti e nella cute.394) SulfamidiciNegli anni '30 iniziarono i primi studi sugli antibiotici e la diede origine allasulfamilamideclasse di antibiotici più antica, quella dei Sono la classe di farmaci più indagatasulfamidici.ed utilizzata per le modificazioni chimico-farmaceutiche, al fine di ottenere chemioterapicisempre più efficienti,
Il loro utilizzo si basa su un meccanismo di azione simile agli antibiotici, in quanto interferiscono con la sintesi del DNA batterico. Tuttavia, a differenza degli antibiotici, i sulfamidici agiscono inibendo l'enzima diidropteroato sintetasi, coinvolto nella produzione di acido folico, una molecola essenziale per la crescita batterica. I sulfamidici sono ampiamente utilizzati nel trattamento delle infezioni batteriche, in particolare delle infezioni delle vie urinarie e intestinali. La scelta del sulfamidico da utilizzare dipende dalla gravità dell'infezione, dalla suscettibilità del batterio responsabile e dalla tollerabilità del paziente. È importante sottolineare che l'uso indiscriminato di sulfamidici può portare alla comparsa di resistenze batteriche, quindi è fondamentale utilizzarli solo quando necessario e sotto la supervisione di un medico. In conclusione, i sulfamidici sono farmaci efficaci nel trattamento delle infezioni batteriche, ma è importante utilizzarli correttamente per evitare lo sviluppo di resistenze.sostanze che inattivano i sulfamidici. Questo ha portato alla necessità di sviluppare nuovi antibiotici per combattere questi batteri resistenti. I sulfamidici sono farmaci antibatterici che agiscono inibendo l'enzima diidropteorato sintetasi, coinvolto nella sintesi del folato. Il folato è essenziale per la sintesi del DNA batterico, quindi l'inibizione di questo enzima porta a un deficit di folati e a un effetto batteriostatico. Una caratteristica dei sulfamidici è il loro effetto batteriostatico, che dipende dalla quantità di acido paraminobenzoico (PABA) presente nel batterio. I sulfamidici competono in modo reversibile con il PABA, quindi se nel batterio è presente una quantità elevata di PABA, il sulfamidico diventa meno attivo. I sulfamidici hanno un ampio spettro d'azione, agendo sia sui batteri gram-positivi che su quelli gram-negativi. Tuttavia, la resistenza ai sulfamidici è un problema comune, poiché molti batteri sono diventati resistenti sviluppando la capacità di sintetizzare sostanze che inattivano i sulfamidici. In conclusione, i sulfamidici sono farmaci antibatterici che agiscono inibendo l'enzima diidropteorato sintetasi e causando un deficit di folati. Tuttavia, la resistenza ai sulfamidici è un problema comune e ha portato alla necessità di sviluppare nuovi antibiotici per combattere i batteri resistenti.maggiori quantità di acidoparaminobenzoico. Per quanto riguarda la farmacocinetica, si distribuiscono bene nell'organismo (anche al feto). Il metabolismo è principalmente di tipo epatico e l'escrezione avviene a livello renale (con una piccola percentuale che viene riassorbita). Tra gli effetti collaterali abbiamo diarrea, nausea, ipersensibilità come la sindrome di Stevens-Johnson (ulcere), vasculite, anafilassi, cristalluria, oliguria e anuria. I sulfamidici sono al momento utilizzati in terapia della toxoplasmosi, nella profilassi nei confronti dei ceppi sensibili di meningococco, nelle infezioni da Plasmodium falciparum resistenti alla clorochina e in associazione al trimetoprim. L'associazione tra trimetoprim e i sulfamidici è di considerevole importanza. Il trimetoprim è un inibitore della deidrofolato reduttasi. Si va ad agire bloccando la via biosintetica in due tappe; così facendo, oltre a moltiplicare l'effetto di inibizione.sulla via metabolica, di-venta più difficile per il batterio sviluppare una resistenza contemporaneamente ai due far-maci danno luogo a sinergia. Un esempio è quello del (Sulfametoxazolo + Trimetoprim). Il trimetoprim ha un'emivita di 7h e raggiunge un picco plasmatico in 1 h e mezza, proprio come il Sulfametoxazolo, motivo per cui si sceglie proprio quel tipo di sulfamidico; la farmacocinetica deve essere identica affinché i due farmaci siano nello stesso punto allo stesso momento e ci sia sinergismo. Tuttavia, può manifestarsi una resistenza multifarmaco. Il bactrim è utilizzato per: - Infezioni renali; - Infezioni dei tessuti molli (orecchio, bocca, vie aeree); - Infezioni da H. influenzae; - Otiti medie; - Setticemie da gram -; - Toxoplasmosi; - Brucellosi; - Meningiti; - Salmonellosi; - Infezioni da Pneumocisti Carinii. Gli effetti collaterali coincidono con quelli dei sulfamidici. Oltre ai sulfamidici, il trimetoprim è associato.anche alla rifampicina e aminoglicosidi. Possiamo avere degli effetti negativi in seguito alla sua associazione con cloramfenicolo e letetracicline. <415> Chinoloni415> Sono chemioterapici di derivazione quinolinica e sono in uso dagli anni '50, anche se utilizzati raramente fino agli anni '90. La struttura di base è costituita dall'anello 4-ossichinolinico sul quale, grazie a successive modificazioni introdotte in posizioni sensibili, è stato possibile migliorare le caratteristiche antibatteriche e farmacocinetiche dei chinoloni di I generazione. Sono gli unici antibatterici ad avere un'interazione diretta con il DNA batterico, in particolare con la DNA-girasi, anche chiamata elicasi. In questo modo, i chinoloni inibiscono lo srotolamento del DNA e di conseguenza si producono dei tagli al DNA stesso. Si ha quindi un effetto battericida. È noto anche l'effetto paradosso dei chinoloni, per il quale aconcentrazioni sovraterapeutiche si ha un effetto batteriostatico. Danno luogo a permettendo somministrazioni più distanziate. Effetto post-antibiotico. Inoltre, alcuni chinoloni sembrerebbero essere in grado di promuovere la perdita dei plasmidi dalle cellule batteriche (ciò implicherebbe la perdita dei caratteri di resistenza). Inizialmente i chinoloni di I generazione, come l'acido comenalidixico, venivano venduti come disinfettanti delle vie urinarie, avendo effetto sui gram -; tuttavia, la loro emivita era di circa 15 minuti. Tale problema va avanti fino alla II generazione, in cui si è stati in grado di modificare la struttura dei chinoloni al fine di modificarne la farmacocinetica. Nei chinoloni di III generazione vi è la sostituzione di un gruppo R con un atomo di fluoro, portando alla formazione dei fluorochinoloni, che migliorano la farmacocinetica, ampliano lo spettro d'azione e mantengono comunque le caratteristiche dei chinoloni. I chinoloniSono somministrati solo per via orale (tranne ciprofloxacina, ofloxacina e trova-foxacina che sono iniettabili). Dopo la somministrazione, si distribuiscono ampiamente nella maggior parte dei fluidi e dei tessuti corporei; sono utilizzati anche per le osteomie-I chinoloni sono variamente metabolizzati nel fegato ed escreti nelle urine ancora attivi.
Con la IV generazione si risolve anche il problema della tossicità, infatti è raro che si verifichino gravi effetti collaterali. Circa il 5% dei pazienti accusa effetti collaterali che interessano l'apparato GI, nausea, vomito e anoressia. Diarrea, leucopenia, anemia, eruzioni cutanee e fotosensibilità non sono comuni.
Gli effetti collaterali SNC si verificano in < 5% dei pazienti e si manifestano generalmente con un leggero mal di testa, disturbi del sonno, vertigini e cambiamenti d'umore.
Gli antiacidi contenenti Mg o alluminio interagiscono con l'assorbimento se presi entro 4 ore dalla somministrazione dei chinoloni.
hdall'assunzione di chinolonici.
NORFLAXACINA. Ha attività contro i gram - e viene utilizzato per le infezioni delle vie urinarie. La sua diffusione tessutale è ancora da ottimizzare.
OFLOXACINA-ENOXACINA. Ha attività contro i gram -. È in grado di raggiungere tutti i tessuti e quindi sono utilizzate per tutte le infezioni.
CIPROFLOXACINA. È attivo contro i meticillino-resistenti.
SPARFLOXACINA. Fa parte della IV generazione. È attiva anche contro i gram +. È il farmaco di prima scelta nelle infezioni delle vie respiratorie, insieme a β-lattamine ad ampio spettro. Presenta una scarsa int