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Può essere difficile disporne di una quantità suffi- Fonte di cellule mature molto efficiente
ciente Perché c’è pla-
Potenzialità differenziativa limitata? Capacità di differenziare verso tutti gli altri tipi cel-
sticità lulari maturi
Efficacia provata in specifici contesti, soprattutto in Mancano solide conferme per impiego clinico
vitro
NICCHIA
La nicchia è un struttura spaziale dove sono conservate le cellule staminali e dove sono in grado di
autorinnovarsi in assenza di segnali di differenziamento.
È l’insieme dei componenti cellulari e molecolari del microambiente che circonda le cellule staminali che
interagiscono e che controllano le cellule staminali stesse. La nicchia è quindi un microambiente che si
trova in ogni organismo. La nicchia presenta altri tipi cellulari che producono segnali che indicano alla sta-
minale il suo destino. La nicchia è attiva dal punto di vista fisico, funzionale e metabolico.
Le funzioni della nicchia sono: deposito di cellule staminali, controllo del numero delle cellule staminali
(bilancio tra quiescenza e attività proliferativa), controllo del destino delle staminali (bilancio tra autorinno-
vamento e differenziamento). Una delle nicchie più studiate è quella ematopoietica nella quale le cellule sono
saldamente ancorate alla membrana basale.
DIFFERENZE TRA LE STAMINALI
Le cellule staminali embrionali sono caratterizzate da: autoriproducibilità, differenziazione in molteplici
tipi cellulari in vivo ed in vitro, clonogenicità, proliferazione estensiva in vitro, capacità di essere congelate
e scongelate. Sono cellule primarie e devono essere usate solo per saggi brevi.
Le cellule staminali fetali e neonatali sono presenti degli abbozzi degli organi e nelle cellule del cordone.
sono presenti in molti organi dell’organismo
Le cellule staminali adulte anche se il loro numero si riduce
probabilmente in base all’età (ce ne saranno di più in un soggetto giovane).
totipotenti si ricavano dall’embrione al 5°-7° giorno dall’inner mass della blastocisti,
Le cellule staminali
quelle fetali si prendono dagli abbozzi di tessuto, quelle adulte sono pluripotenti e multipotenti. La scelta
dipende dall’applicazione. Ad esempio la cellula staminale ematopoietica può dar vita anche ad un neurone.
Staminali dell’uomo adulto
Molte delle cellule dei tessuti umani non si dividono attivamente, ed alcune di esse sono presenti dalla nascita
alla morte. Altri tessuti invece (come sangue, cute, intestino, fegato) vanno incontro a rapido rinnovamento e
le cellule che li compongono possono riprodursi molto rapidamente. In un uomo adulto di 70Kg, ad esempio,
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si producono 10 eritrociti e vari milioni di cellule della cute ogni giorno.
diminuiscono con l’età del donatore
In genere ed hanno minori capacità replicativa (anche in termini di
numero di divisioni cellulari).
PLASTICITÀ
La plasticità è la capacità di una cellula staminale adulta di un tessuto di generare una cellula differen-
ziata di un altro tessuto diversa dal tessuto di origine. Quindi si ha una perdita dei vecchi marker tessuto-
specifici, acquisizione di nuovi marker e funzioni del nuovo tipo cellulare.
CENNI STORICI ’60
Le prime cellule staminali sono state scoperte negli anni e precisamente furono scoperte le ematopoietiche
(GR, macrofagi, monociti, neutrofili, basofili, eosinofili, linfociti T e B, cellule NK) e le stromali (osso, car-
’90
tilagine, cellule adipose, tessuto connettivo fibroso). Nel sono invece state scoperte le staminali del cer-
vello (neuroni, astrociti, oligodendriti).