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Catabolismo degli zuccheri Pag. 1
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CATABOLISMO DEGLI ZUCCHERI: come si ottiene energia dalla degradazione degli zuccheri.

esoergonica

- Via libera energia

- Via in cui si ossida il glucosio per produrre coenzimi ridotti, il principale sarà il NADH, e ATP.

Quando mangiamo proteine, polisaccaridi, lipidi, li dobbiamo degradare in tre stadi diversi:

1. Idrolisi delle molecole complesse nelle loro unità costitutive: generalmente molecole monomeriche

  

(proteine amminoacidi, polisaccaridi monosaccaridi, lipidi grassi e glicerolo). Il primo stadio

avviene nei processi di digestione e assorbimento, principalmente a livello dell’apparato digerente.

2. Le unità monomeriche dovranno essere ossidate e tutte avranno alla fine produrranno come

molecola l’Acetil-CoA.

3. L’acetil-CoA nel terzo stadio dovrà essere ulteriormente ossidata per formare coenzimi ridotti

(NADH e FADH2).

Stadio I: digestione + assorbimento

L’essere umano sente 4 gusti principali: amaro, dolce, salato, acido. Li sente perché la lingua è tappezzata

di papille gustative, ricchissime a loro volta di recettori di membrana. In particolare ci sono due grosse

categorie di recettori che intervengono: i canali ionici (salato e acido) e i recettori che funzionano con le

proteine G (amaro e dolce).

Quindi noi riusciamo a sentire il dolce perché riusciamo a rompere i polisaccaridi già a livello della nostra

bocca (ciò che da il sapore dolce è l’unità monosaccaridica che li compone): il glucosio interagisce con i

recettori a proteine G generando una cascata di segnale sviluppando AMPciclico. Rompiamo le catene

glicosidasi

dello zucchero perché gia a livello della bocca abbiamo le (amilasi a livello della bocca).

Questi enzimi operano una reazione di idrolisi dei legami e ce ne sono anche che rompono i legami

14,

endoglicosidasi

Le glicosidasi si distinguono in due categorie: (rompono il legame glicosidico

16. esoglicosidasi

all’interno di una catena) e (rompono il legame glicosidico partendo dall’estremità di una

catena). Le glicosidasi continuano il loro lavoro fino allo stomaco che ha un pH acido, e ciò che non è stato

digerito a livello della bocca continuerà a essere digerito a livello dell’intestino dove vengono riversati gli

enzimi pancreatici fino ad arrivare a monosaccaridi.

inducibili:

Le glicosidasi sono enzimi la quantità di enzima prodotto aumenta quando ne ho bisogno,

perché si scatena una risposta intracellulare che regola l’espressione dei geni per questi enzimi.

! Chi è intollerante al lattosio (la forma più comune di intolleranza) è perché manca della lattasi, cioè non ha

l’enzima che catalizza la reazione di taglio di lattosio. Il lattosio perciò non viene assorbito.

Assorbimento zuccheri (con riferimento al glucosio):

I monosaccaridi nell’intestino devono passare la barriera intestinale per essere buttati in circolo, dove

verranno distribuiti come fonte di nutrimento alle varie cellule dell’organismo.

Lume intestinale enterocita (cellule intestino)

Due sistemi di trasporto: +¿

1. Trasporto attivo secondario dipendente grazie al quale riesco a drenare tutto il glucosio dal

¿

Na

lume intestinale nell’enterocita;

2. Trasporto passivo;

Enterocita sangue (vena porta fegato)

 

- Trasporto passivo perché il sangue scorre, quindi ci sarà sempre una bassissima concentrazione di

glucosio. Riesce a svuotare completamente l’enterocita del suo contenuto senza bisogno di perdere

energia.

Ci sono tanti differenti trasportatori in base alla membrana.

Sangue cellula

Sia trasporto passivo sia trasporto attivo, con tantissime differenze: ogni tessuto ha i suoi trasportatori.

Trasportatori: proteine di membrana la cui attività è divisa per:

- Affinità per glucosio

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Publisher
A.A. 2017-2018
2 pagine
1 download
SSD Scienze biologiche BIO/10 Biochimica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martaabianchi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biochimica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Tedeschi Gabriella.