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CASO COGNE

30 gennaio 2002, Cogne→ Annamaria Franzoni esce a portare il figlio più grande a scuola↓Al suo ritorno a casa trova il piccolo Samuele morto avvolto nel piumone sanguinoso

31 gennaio 2002→ sopralluogo dei R.I.S. di Parma usando la BPA↓ (nell’antibagno al piano terra) e unVengono repertati un paio di zoccoli pigiama (sopra ed inprossimità del letto matrimoniale al piano di sopra) appartenenti alla madre e intrisi di sangu e:sembra che l’aggressore indossasse- la casacca del pigiama al rovesciocon quelle derivanti dal brandeggio dell’arma→- macchie sotto gli zoccoli compatibilicalzature indossate dall’aggressoreLe tracce sulla parete, sulla testata del letto e sul soffitto convergono nella zona della testa dellal’aggressore ha colpito il bimbo stando inginocchiato sul lettovittima→Imputata Annamaria Franzoni davanti al GIP del Tribunale di Aosta, primo grado deciso con ritoabbreviato (pigiama + ristretto

arco temporale + dichiarazioni fatte + nessuna traccia riconducibile a terzi + ritardo nei soccorsi).

Accusa: l'aggressore indossava zoccoli e pigiama della madre - con la casacca al rovescio l'aggressore ha agito inginocchiato - sul letto

Difesa 1 (esperti): l'aggressore ha agito al lato destro del letto perché le tracce davanti e dietro la zona di vuoto avevano la stessa direzione l'assassino non ha indossato il pigiama - Era ammucchiato sul letto/pavimento erano stati indossati né durante né dopo l'aggressione - gli zoccoli non - la natura mista della traccia genetica trovata in una calzatura non poteva assumere un peso probatorio

Difesa 2 → conferma

Perito 1 Schmitter: certamente l'aggressore ha colpito stando - inginocchiato sul letto con indosso i pantaloni del pigiama - le tracce sugli zoccoli e sulla casacca non posso fornire dati certi circa la dinamica dell'aggressione - ha osservato per formulare poi ipotesi da sottoporre

Al tentativo di smentita- le tracce sul piumone erano piccole con forme diverse- sui pantaloni vi era una pioggia di gocce, trovata solo li/ oppure \ delle superfici d'impatto

Posizione diversa Peculiarità Eccezione alla regola generale l'eccezione, l'unica prova è la situazione della camera e lui ha trovato- il perito accoglie una soluzione che andava bene, non ha trovato altra teoria

Perito 2- esamina la macchia di sangue sulla manica della casacca e conferma la sua compatibilità della stessa con il frammento di cranio della vittima, ma non essendo competente di BPA non può inferire l'indossamento della casacca da parte dell'aggressore.

Perito 3- identificazione del profilo genetico sugli zoccoli- la BPA ha dei limiti: i dati che offre devono essere valutati in combinazione con altri elementi il tema dell'evidenza deve essere visto in forma combinatoria

Primo grado: giudice valuta l'attendibilità

della tesi secondo cui l'aggressore avrebbe indossato il pigiama e gli zoccoli dell'imputata (Franzoni). Condivide la teoria di Schmitter. Il GIP ritiene scientificamente valida la BPA sull'indossamento dei pantaloni e degli zoccoli da parte dell'aggressore. Ritiene certo non certo l'indossamento della casacca. Implausibilità dell'aggressione da parte di un terzo estraneo. Esito giudizio abbreviato: Annamaria Franzoni viene condannata a 30 anni per omicidio del figlio Samuele. MA Schmitter non aveva sottoposto a tentativo di smentita l'eccezionalità delle tracce. Sull'eccezionalità dovrebbe anche avere una motivazione più forte pigiama. Non aveva analizzato le tracce ematiche in sede di sopralluogo al fine di verificare la tesi della difesa (pigiama sul pavimento). Il GIP non l'aveva nemmeno ritenuto necessario. Dottrina non d'accordo, molto simile all'udex peritus peritorum. Secondo.Corte d'Assise d'appello di Torino dispone la rinnovazione parziale del dibattimento per ulteriori perizie riguardanti anche le tracce ematiche sul pavimento il giudice sinon aveva escluso l'ipotesi della difesa proprio perché era rimesso al perito che non aveva visionato le tracce rilevate dal pavimento. Condanna ad anni 16. La Corte: Ritiene certo l'indossamento del pigiama da parte dell'aggressore che ha agito- inginocchiato non sottoposto a tentativo di smentita. MA ritiene anche certo (come i R.I.S.) l'indossamento della casacca a- rovescio col lato anteriore sul dorso. Altro elemento indiziario vs Franzoni + indossamento zoccoli- Certezza sulla causa delle tracce ematiche trovate su pantaloni e zoccoli raggiunta come nel Tribunale di Aosta (il perito ha ritenuto valida la BPA e affidabile nel caso concreto). Tutti gli indizi considerati insieme agli altri portano a confermare l'ipotesi.

accusatoria- considerando anche l’impossibilità dell’aggressione di un estraneol’esame globale e unitario del quadro- Richiama la convergenza del molteplice sostenendo cheindiziario è idoneo a dissolvere l’ambiguità dei singoli indizi.

Annamaria Franzoni ha commesso l’omicidio indossando pantaloni, casacca e zoccoli,Esito: inginocchio sul letto in un orario compreso tra le 8.08-8.10 e le 8.15-8.16.↓La difesa della Franzoni propone ricorso in Cassazione.

Motivi:- 19 punti riguardavano la BPA- La valutazione complessiva della prova indiziaria ex art.192 comma 2 c.p.p.↓La Cassazione rigetta il ricorso, oltre che per il fatto che non è competente:- Ritiene incensurabile la decisione del giudice d’appello- La BPA è affidabile perché comprovata dalla validità delle leggi scientifiche applicate e farichiamo anche alla scienza straniera (inglese e americana)↓Ritiene integrati i criteri Daubert

che sono di competenza del perito. Tuttavia, la Corte ha ritenuto che la motivazione fornita dal perito sia stata corretta e coerente con i principi scientifici generalmente accettati. Inoltre, la Corte ha sottolineato che la valutazione della qualificazione del perito e la correttezza metodologica delle operazioni sono elementi fondamentali per determinare l'affidabilità delle prove scientifiche presentate. Critiche: 1. Dire che i criteri Daubert sono meramente orientativi disattende l'orientamento colto dalle recenti pronunce di legittimità e merito. 2. BPA avvalorata anche dalla qualificazione del perito e dalla correttezza metodologica delle operazioni. 3. Richiamare le leggi scientifiche fa un po' positivismo. 4. Anche il richiamo a UK e USA prescinde dal vaglio di attendibilità. Secondo loro le scienze tradizionali sono ampiamente consolidate e non richiedono il vaglio Daubert. Anche la BPA è stata valutata secondo questi criteri. La giurisprudenza statunitense ha ritrattato estendendo il vaglio anche alla BPA. Questo significa che non è più considerata affidabile se le circostanze concrete fuoriescono dagli standard. La Corte non ha ritenuto censurabile la motivazione nel punto in cui giustifica la difformità delle tracce ematiche tra pigiama e coperta. La Corte sottolinea la sua incompetenza a pronunciarsi su questioni di merito, nonché che queste sono di competenza del perito. Tuttavia, la Corte ha ritenuto che la motivazione fornita dal perito sia stata corretta e coerente con i principi scientifici generalmente accettati. Inoltre, la Corte ha sottolineato che la valutazione della qualificazione del perito e la correttezza metodologica delle operazioni sono elementi fondamentali per determinare l'affidabilità delle prove scientifiche presentate.

può pronunciarsi sul tasso di errore. QUINDI la prova per BPA attraverso cui si addebita l'indossamento del pigiama all'aggressore, ha costituito il cardine dell'impianto accusatorio MA non è mai stato sottoposto a tentativo di smentita!!! Si dice che la convergenza degli indizi e l'impossibilità di ogni ipotesi alternativa conferma l'accusa → orientamento positivista e convergenza del molteplice → NO. ↓ Orientamento superato Contraddizioni della Cassazione: - Dice che la BPA supera il Daubert test → poi dice che comunque quel test è meramente orientativo

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
4 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher adelemcqueen di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto delle prove penali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Conti Carlotta.