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LE CARATTERISTICHE DEL MERCATO DELLE ACQUE MINERALI
Da bene di lusso è diventato un bene “qualunque” da prodotto esclusivo a commodity
Alti consumi ma bassa percezione valore da parte dei consumatori (il consumatore non è in
grado di percepire da solo la differenza tra due acque diverse)
Per legge: per imbottigliare l’acqua, la si prende dalla fonte, la si controlla e la si imbottiglia
L’acqua del rubinetto invece è industriale,
senza fare modifiche. a cui vengono fatti vari
processi (non arriva direttamente dalla fonte come si pensa).
N.B: acqua in bottiglia molto diversa dall’acqua dell’acquedotto
Altissima concorrenza
In Italia ci sono 156 imbottigliatori d’acqua,
Mercato frammentato ma con grandi leaders
ma l’80% del mercato è in mano ad 8 aziende (Nestle…..).
Bassa percezione da parte del consumatore dell’acqua imbottigliata, tanti competitor, tanti
leader.
È l’unico prodotto che nel tempo ha abbassato il prezzo, nonostante i volumi di vendita sono
cresciuti (è diventato un prodotto commodity)
Alto investimento iniziale un impianto di imbottigliamento costa circa 10milioni di euro,
per un prodotto il cui prezzo medio è di 10cent, per questi alti investimenti si creano barriere
all’ingresso
Economie di scala basate sui costi
Regolamentazione complicata e costosa devono seguire una disciplina medica (è un
prodotto medico, ma ciò non è compreso dal consumatore)
Le aziende di acqua minerale vengono valutate in base al volume di bottiglie che vendono
Da quando si trova la sorgente, prima di imbottigliarla devono passare 4 anni
I principali costi nel fare acqua: Materie prime legate al mondo petrolifero
Non possono esserci aziende totalmente private che gestiscono l’acquedotto, perché esso non è
privato dell’azienda ma è dello stato