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INFANTILE
Si rintraccia nel caso un fattore determinante della nevrosi infantile, situazione rivelata da un sogno risalente ai primi anni di vita: assistere al coito dei genitori. Osserva che la situazione possa aver riguardato solo un coito animale e che la fantasia lo abbia trasferito sui genitori. Resta un episodio traumatico connesso la sfera sessuale risalente l'infanzia. I fattori emotivi connessi a queste esperienze derivano da una trasmissione filogenetica. Anche se la scena primaria non fosse mai esistita ma fosse stata frutto della fantasia, l'azione traumatica sarebbe stata uguale.
Premessa: A 18 anni subisce un calo di salute dopo un'infezione blenorragica, inizia l'analisi a 23 anni incapace di fare a meno di aiuti. Prima dei 4 anni fu colpito da una nevrosi d'angoscia (zoofobia) trasformata in nevrosi ossessiva a contenuto religioso fino a 10 anni. Ci si occuperà del racconto di questa nevrosi infantile. Della nevrosi attuali si sa che diagnosi di.
medici furono di stato maniaco-depressivo. Freud però non riscontrò alcuna variazione d'umore ingiustificata nel paziente, per tutta la durata del trattamento. Il caso è l'esito di una nevrosi ossessiva risolta spontaneamente ma non perfettamente. Questo studio rivela la funzione che nello strutturarsi della nevrosi svolgono le pulsioni libidiche. Se il medico vuole imparare qualcosa deve comportarsi con la stessa atemporalità dell'inconscio, e ciò lo aiuterà in seguito ai risultati ottenuti ad abbreviare il trattamento superando quell'atemporalità cui si era sottomesso. Non ci si deve attendere inoltre la comprensione del malato. Inizialmente l'atteggiamento del paziente era di docile indifferenza. L'intelligenza era out a causa delle pulsioni che dominano il suo comportamento nelle scarse relazioni umane che possedeva. Dopo un'educazione ad assumere la sua parte nel lavoro, e non appena si ebbero segni di liberazione,interruppe il lavoro per impedire i mutamenti: l'orrore per un'esistenza indipendente era così grande che preferiva le pene della malattia. Freud aspettò che egli si affezionasse, poi disse al paziente che il trattamento a una certa data si sarebbe concluso. Sotto tale pressione la resistenza cedette e venne fornito il materiale per la soluzione delle inibizioni. Solo qui emersero gli elementi di comprensione della nevrosi infantile. La lunghezza dell'analisi e la quantità del materiale non hanno importanza se confrontati con la resistenza da superare, ma solo in quanto necessariamente proporzionali a tale resistenza. Sguardo alla storia del paziente La madre aveva disturbi di stomaco e non poteva molto occuparsi dei figli, il padre crisi di depressione che provocavano assenze da casa. Prima di 4 anni sente la madre lamentarsi col medico, e le parole udite assumeranno importanza e le applicherà su di sé. Ha una sorella due anni più grande.grande.Primi ricordi: è stato accudito da un'anziana bambinaia affettuosa, il cui figlio morì in tenera età. La famiglia si sposta tra due tenute di campagna, più tardi c'è il trasferimento in città. D'estate i genitori si assentano qualche settimana per viaggiare. Ricordo di copertura: guarda insieme allabambinaia allegramente i suoi andare via (aveva 2 anni). L'estate dopo lui e la sorella restarono con una governante inglese. Racconto dei familiari: inizialmente era un bambino dolce, ma dopo un'estate si trasformò diventando irritabile e violento: la colpa venne data alla governante inglese, intrattabile e bevitrice. Ella disse che ciò fu provocato da dissapori tra lei e la nanja. Il paziente stava con la nanja e odiava la governante. Il ricordo di quel periodo ostile era conservato dal paziente. Iniziò quando a Natale, giorno tra l'altro del suo compleanno, non ricevette la doppia dose di regali.
Se la prese anche con la nanja. Tale periodo si connette ad altri fenomeni che non sa collocare in ordine, ma che lui attribuisce al periodo della prima tenuta (residenza in campagna), e dura quindi fino ai suoi 5 anni. Racconta che la sorella lo tormentava sfruttando la sua paura per una figura di un libro: un lupo in agguato. Aveva paura anche di altri animali: una volta rincorrendo una farfalla si accorse d'improvviso di averne paura. Giocava con bruchi e coleotteri, eppure ricorda che ne aveva paura. Anche se vedeva un cavallo essere picchiato, ma provava piacere a picchiarli. Lui non riusciva però a ricordare se questi atteggiamenti contraddittori esistevano contemporaneamente o se si erano alternati. Non c'è dubbio che ha attraversato una crisi di nevrosi ossessiva. Prima di addormentarsi doveva pregare a lungo, baciava ogni sera tutte le immagini sacre appese. Allo stesso tempo aveva pensieri blasfemi (bestemmie). Era costretto a pensare alla trinità.Ogni volta che vedeva tre mucchi di sterco per strada. Doveva espirare quando vedeva persone compassionevoli (es. storpi) per non diventare come loro, oppure inspirare ma sempre facendo rumore. Questi sintomi erano successivi al periodo di crudeltà sugli animali e di angoscia per essi.
Anni successivi: rapporto conflittuale con il padre che non poteva più nascondere la propria patologia aggravatisi. Nell'infanzia il rapporto era felice, la nonna gli aveva detto che lui era del papà e la sorella della mamma, e questo lo rendeva contento. Alla fine dell'infanzia tutto cambia: il padre inizia a prediligere la figlia. Più tardi crebbe la paura del padre.
Tutti i fenomeni di questa fase di vita iniziata con la cattiveria, si concludono a 8 anni e cedettero all'influsso di maestri che presero il posto delle donne che si erano curate di lui.
Enigmi: perché l'improvviso cambiamento di carattere? Che significato hanno le fobie e le perversioni? E la
nevrosi ossessiva? C'è un rapporto tra tutto ciò? Il tutto inizia dall'analisi di un'ulteriore e recente sofferenza nevrotica. La seduzione e le sue conseguenze.
Du ericordi di copertura sulla governante: un giorno dice a quelli che le camminano dietro "guardate il mio codino", un altro giorno in viaggio le vola il cappello in carrozza.
I ricordi riguardano il complesso di evirazione, e ciò può indicare che il comportamento del bambino fosse dovuto a una minaccia della governante. Giuste o sbagliate sono considerazioni da fare all'analizzato: aiuto nell'avvicinarsi alla verità. Difatti, successivamente comparvero dei sogni dello stesso contenuto, come una rielaborazione in varie salse dello stesso materiale: azioni aggressive del paziente contro la sorella o la governante e castighi per queste azioni (voleva dopo il bagno denudare la sorella). Tali reminescenze erano fantasie relative all'infanzia, forse prodotte in pubertà.
Ora riaffiorate. Il paziente disse che nel periodo della prima tenuta la sorella lo aveva indotto a pratiche sessuali. Ella aveva proposto di scoprire entrambi il popò. Quando il padre era assente, lei afferrò il membro al fratello, e giocando gli racconta che la nanja fa queste cose con tutti, ad esempio il giardiniere. Le sue fantasie mostravano la situazione opposta, dato che dovevano cancellare il ricordo di una cosa che solo tempo dopo in seguito alle considerazioni sulla sua virilità, il paziente ha ritenuto inaccettabile. In fantasia lui era l'aggressivo e l'attivo, era quindi stato punito ed aveva avuto i suoi eccessi d'ira. Le vicende accaddero in primavera e la governante fu assunta solo in estate. Lei, ingiurando la nanja, aveva assunto il ruolo della sorella che gli aveva detto per prima cose cattive su di lei. Per questo lui riversò ostilità nei confronti della governante, che già era nata nei confronti della sorella.
seguito della seduzione.Molti anni dopo conversando con un cugino scopre che la sorella aveva sedotto anche lui.Considerazione sulla sorella: era sempre un passo avanti al fratello, maschia da bambina, si era bensviluppata intellettualmente e riceveva per questo le grazie del padre. Si prendeva gioco deicorteggiatori intellettualmente inferiori. Dopo i 20 anni cominciò a lamentarsi, interruppe i rapportiumani. Dopo un viaggio con un'anziana amica di famiglia raccontò storie inverosimili circa imaltrattamenti da essa subiti, ma rimase affettivamente fissata su di lei. Durante un secondo viaggioprese del veleno e morì. La sua sofferenza corrispondeva a una incepiente dementia precox. Tutta lafamiglia allargata aveva sintomi nervosi più o meno gravi.Per il paziente è sempre stata concorrente per la stima dei genitori, soprattutto perchè egli eraintellettualmente inibito dall'epoca della nevrosi ossessiva. Dai 14 anni il rapporto divenne
ottimo,aiutato dalla comune opposizione contro i genitori e dalle loro affinità. Il sogno e la scena primaria Sogno: era una notte d'inverno e lui dormiva in un letto con i piedi verso una finestra, che improvvisamente si apre e su un noce c'erano sei-sette lupi bianchi con la coda da volpe e le orecchie da cane pastore. Risveglio in preda al terrore. Da allora fino agli undici anni aveva sempre paura di sognare cose terribili. Analisi: relazione tra il sogno e il lupo del libro di cui aveva paura. Il bianco dei lupi era in relazione con le pecore vicino alla tenuta che al paziente piacevano: scoppiò un'epidemia, e dopo la vaccinazione ne morirono ancor di più. Il nonno gli raccontò una storia in cui nella stanza di un sarto si apre la finestra e balza dentro un lupo, ed egli lo prende per la coda e la strappa (si sbaglia dicendo che gli lancia una misura), poi nel bosco un giorno viene assalito da dei lupi: quindi si arrampica su un noce ma i lupi.fanno la torre con il lupo ferito a fare da base, allora il sarto urla "acchiappate il grigio per la coda" e a questo ricordo il lupo scappa facendo cadere la torre. Quì c'è l'allusione al complesso di evirazione, e per questo le code dei lupi sono state sostituite da quelle delle volpi. La figura di cui aveva paura forse non si riferiva a cappuccetto rosso poiché non ci sono simili illustrazioni. Si trattava del lupo e i sette capretti, di cui il pupo ne divorò sei. Il lupo si fa infarinare la zampa per non farsi riconoscere (colore bianco). Dopo il pasto il lupo si mette sotto un albero. Questo è il primo sogno d'angoscia di cui il paziente ha ricordo. Comunque entrambe le fiabe scatenarono una zoofilia che si distingueva perché l'animale non era facilmente accessibile ma era solo nei libri. La paura del padre aveva indotto in lui un atteggiamento ambivalente nei confronti di ogni figura sostitutiva successiva. Il lupoè stato il primo sostituto, forse perché il padre giocava con il figlio a "mangiarlo" nel corso dei primi anni di vita. Tra l'alt