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Primo miglioramento

Era rimasto davanti al portone per un'ora, anche quando passavano le carrozze. Dopo diverse notti in cui è rimasto solo a dormire, va a letto dal padre. Gli dice che quando sta con lui non ha paura. Hans fa capire al padre che l'amore per lui è in conflitto con l'ostilità derivante dalla rivalità per la madre. Lo rimprovera per non avergli fatto capire questo gioco di forze alla base dell'angoscia. Il desiderio di far sparire il padre si tramuta in angoscia per la sua sorte, quindi la mattina lui va al suo letto per vedere se c'è ancora. Quindi la paura si ancora all'ostilità del padre e a quella verso il padre. La prima dall'ostilità, la seconda dal conflitto tra tenerezza e ostilità. Il motivo dell'angoscia di non uscire di casa è la paura di non trovarvi più il genitore. Quando il padre partiva, Hans diventava il padre. La paura dei cavalli è...

legata a quando unacarrozza portata i bagagli di un'amica alla stazione: il desiderio di vedere il padre alla stazione perrestare solo con la mamma si era tramutato nell'angoscia di vedere i cavalli avviarsi.

Hans dirà ora che non tutti i cavalli bianchi mordono: alcuni sono stati riconosciuti come il padre equindi non mordono più, altri mordono ancora.

Hans ha paura in particolare quando i carri entrano o escono dal cortile davanti casa. Ha paura che i cavalli cadano quando il carro gira. Ma come detto ha paura anche quando i carri si avviano. Poi ha paura dei cavalli grandi e di campagna. Infine quando i carri passanoa ad alta velocità e non lentamente.

Hans ha paura che il carro riparta perché se ci sta sopra se ne va, ma non sa spiegare il vero motivo. A lui piacerebbe arrampicarsi sopra le casse da trasporto e sulla piattaforma, e per farlo deve salire sul carro. Tuttavia egli non riesce a superare il portone a causa del passare dei cavalli.

risvegliandoresistenze grandi. Il gioco che vuol fare Hans è sostituto simbolico di un altro desiderio. Hans dice che ha paura dei cavalli che hanno una cosa nera sulla bocca, una cinghia dei cavalli datiro. Poi dice che gli mettono paura anche i carri da trasloco perché pensa che cascano, ma solo i carri grandi, tra cui l'omnibus, che una volta con la mamma ha visto cadere. Dice che la paura gli è venuta proprio allora. Paura che il cavallo morda a causa del suo desiderio di vederlo cadere. Hans si spaventò perché il cavallo faceva tanto chiasso coi piedi. Inizialmente doveva aver pensato che fosse morto. Dice che prima aveva paura dei cavalli degli omnibus, poi di tutti gli altri e per ultimi di quelli da trasloco. Hans aveva desiderato in quel momento che il padre cadesse e morisse. Si veda come si espanda una fobia. L'angoscia all'inizio non si riferiva ai cavalli ma si fissò sugli elementi che si dimostravano appropriati alle

traslazioni.C'è anche un altro significato. Da qualche tempo Hans gioca a fare il cavallo. Egli inverte le parti, perché il gioco è al servizio di un desiderio: lui morde il padre. Il padre si accorge che la cosa nera non era una cinghia, tuttavia Hans non riesce più a vederne di cavalli del genere. Forse il fatto che il padre gli ha detto che possono ricordargli dei baffi, potrebbe aver attenuato questa sua paura. Sentire lo scalpitio degli zoccoli lo fa impaurire. Tutta la paura residua si connette alla scena dell'omnibus, ma Hans con il tempo riesce ad accorciare il suo raggio di fobie. Hans vedendo il padre dice che è come un cavallo bianco e poi che i baffi sono neri come una musseruola. Hans batteva i piedi a terra quando si arrabbiava e quando doveva smettere di giocare per defecare o fare pipì. Lo scalciare del cavallo poteva rievocare la sua reazione abituale di trattenere l'urina. Hans dà comparsa di ciò con i bisogno

di orinare durante la conversazione. Hans dice di aver paura anche dei carri da carbone perché sono grandi e i cavalli possono cadere. La situazione resta oscura. Viste le mutande gialle della madre (nuovo acquisto) Hans sputa. Dice che la cacca è bianca o nera e chiede conferma se il formaggio faccia andare al bagno, lo vuole. In un'occasione salta e dice se saltare fa andare più veloce al bagno. Hans ha sempre avuto difficoltà ad evacuare, un alleggerimento della dieta gli ha fatto sparire il sintomo che però ultimamente è tornato. Dice che alla vista delle mutande gialle e nere gli viene da vomitare. Dice che gli fa pensare che deve fare la cacca e gli fa schifo. Hans racconta che le mutande nere le ha viste una volta come acquisto della madre. Mentre quelle gialle dice che quando le ha comprate le aveva già viste una volta (non è possibile). Oggi portava le nere e ha visto che le toglieva prima di uscire e che le metteva dopo esser

tornata (assurdo). Poi sicorregge e dice che forse non se le è levate, irritato. Sono cose che gli procuravano piacere ma dopo la rimozione se ne vergogna e non gli piaceparlarne. Il bambino mente per nascondere le circostanze in cui ha effettivamente visto la madretogliere e mettere le mutande: quando fa la cacca.

Quindi Hans ha rimosso il desiderio di vedere la madre fare la cacca, mentre prima spesso entrava avederla.

Durante un gioco di simulazione, Hans disse che lui era un cavallino. Disse che a Gmunden giocavacon i bambini ai cavalli. Disse che forse fu lì che sorse la fobia. Lui era il cavallo e un'amica ilcocchiere. Guardando giocare allo stesso gioco due amici, disse che una volta uno è caduto.

Hans non vuole asserire di aver preso lì la fobia ma che ciò ha a che vedere con essa. Ciò perchél'oggetto della fobia deve aver costituito in passato oggetto di piacere.

Dicevano: è per via del cavallo. Il "per

via ha esteso la fobia dai cavalli ai veicoli. I bambini trattano le parole in modo più concreto degli adulti. Hans nega che l'amica gli abbia parlato di come i cavalli fanno pipì. Dice che allora non aveva ancora paura dei cavalli. Più avanti nega di aver udito le parole "per via del cavallo". Non ricorda di cosa parlava nella stalla (resistenze intense). Gli piaceva giocare con Berta ma non con Olga. Dice di aver visto il fapipì del cavallo nella stalla, e lì gli venne voglia di vedere quello di Berta e della mamma. Disse che Berta lo guardava mentre faceva pipì e una volta l'ha vista anche lui. Ricordando il sogno: aveva voglia che Berta gli facesse fare pipì, perché lo avrebbe toccato. A Gmunden non si toccava il fapipì, solo prima e adesso. Era curioso di quando la mamma si spogliava: dice che gli veniva schifo solo quando le ha comprate ma quando le mette e toglie no. Gli viene da vomitare perché

Le nere gli ricordano la cacca e le gialle la pipì. Dice che quando non sono nuove non sembrano cacca, sono più nere quindi non lo schifano. Hans in realtà vuole dire che le schifa solo quando le vede da sole, altrimenti non le collega con la cacca o pipì ma lo interessano in altro modo. Gli piace stare al gabinetto con la mamma perché può vedere il fapipì. C'è un posto in cui invece ha paura di andare al gabinetto, ha paura di quando il padre tira l'acqua perché fa rumore. A casa sua invece gli piace stare nel gabinetto quando lo scarico fa chiasso forte, mentre va via quando è piano. Dice che un chiasso forte fa pensare a quando uno fa la cacca, un chiasso piccolo alla pipì. Il cavallo dell'omnibus aveva lo stesso colore della cacca (nero). La faccenda del chiasso è tanto poco chiarita quanto quella delle mutande gialle e nere. Pensiero di Hans: sto nella vasca da bagno, poi arriva lo stagnaio.

e la svita per portarla ad aggiustare. Prende un trivello e mi colpisce nella pancia. Traduzione momentanea: sto a letto con la mamma, il padre arriva, mi scaccia e mi colpisce con il pene. Altro pensiero: andiamo col treno a Gmunden ma non facciamo in tempo a vestirci che il treno riparte. Hans dice che il cavallo fa chiasso quando fa la cacca. Il cavallo dell'omnibus che cade e fa chiasso coi piedi corrisponde a una cacca che cade e fa rumore. La paura dei carri carichi è paura della defecazione, di un ventre sovraccarico. A Gmunden non voleva fare il bagno nei bagni pubblici. Anche a Vienna se messo nella vasca grande si mette a strillare, a meno che non lo si lavi in piedi. Ciò stabilisce collegamenti con le ultime due fantasie. Nella seconda si deduce avversione per Gmunden. Hans dice che ha paura di cascare nella vasca, che la mamma lo lasci e che lui caschi di testa, forse perché era cattivo e aveva paura che la madre non gli volesse più bene. Forse aveva

Desiderato che lasciasse cadere Hanna nellavasca. Vedendo dei sedili neri Hans dice che lo fanno vomitare, come i cavalli e le mutande nere. Forse aveva visto peli neri vicino al fapipì della mamma, ma Hans dice che lui non aveva visto il fapipì. Vedendo un carro uscire al solito, il padre dice ad Hans che il cancello sembra un popò, ed Hans dice che i cavalli sono le cacche. Anche negli alimenti adesso osserva cose che gli sembrano cacca. Hans dice che ha pensato che Hanna stava sul balcone e cascava di sotto. È evidente il desiderio che la sorella non ci sia più. L'avversione per Hanna era solo in parte compensata dalla tenerezza esagerata (formazione reattiva). Il tema Hanna deriva dal tema della cacca: lei è una cacca, i bambini sono cacche. Diceva che la cicogna non doveva portare più bambini portandoli dalla cassa in cui stanno (collegamento con la paura dei carri per traslochi). Adesso, persino i carri da carico gli fanno meno paura.

Grida allegramente che arriva un cavallo colnero sulla bocca: si tratta di una museruola di cuoio, ma Hans non ne ha paura.

Hans chiede se sotto i loro piedi ci siano dei morti o se sono solo al cimitero: enigma della morte.

Dice che Hanna prima andava con loro a Gmunden in una cassa su cui era imballata una tinozza piena di bambini, ce li ha messi lui. La mamma aveva la cassa, in soffitta, Hanna è stata tirata fuori da lui e dalla mamma e per andare a Gmunden stava sul cavallo e aveva un frustino che prima aveva lui. La mamma si è scordata queste cose.

Traduzione: se tu pretendi che io creda che Hanna l'abbia portata la cicogna quando il ventre della mamma andando a Gmunden era già grosso, tu devi credere alle mie frottole. Vendetta sul padre.

Questi pensieri indicavano che Hans sapeva della gravidanza e ha timore che si ripeta. Ciò spiega cosa avesse guastato il viaggio per Hans, come scoperto con la seconda fantasia.

Hans spiega che l'ostetrica ha messo

erché non voleva condividere l'attenzione dei genitori con lei. Hanna si sente triste e sola, ma poi capisce che è amata da entrambi i genitori e che è speciale perché è stata portata dalla cicogna. Alla fine, Hanna si addormenta felice nel letto della mamma, sapendo di essere amata e accettata.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
12 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Damgi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicopatologia e Intervento Psicologico clinico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Lai Carlo.