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La cartografia
La cartografia è la scienza che si occupa della preparazione e costruzione delle carte topografiche ed ha raggiunto oggi un elevato grado di perfezione. Sin dalle origini ha avuto bisogno di rappresentare il proprio luogo. Testimonianza di rappresentazioni cartografiche le possiamo trovare presso i popoli di antiche civiltà, quali: Assiri, Babilonesi, Incas, Aztechi ed Egiziani. Le raffigurazioni di territori conosciuti avvenivano su cortecce di alberi, su pietra, su pelli di animali o su pergamene. Il maggior contributo allo sviluppo nelle rappresentazioni si deve ai popoli nomadi che spostandosi rapidamente da un luogo all'altro acquisiscono nuove conoscenze di territori che raffigurano poi su pergamena. I migliori cartografi furono i popoli dedicati alla navigazione: Fenici, Romani, Greci, Portoghesi, Spagnoli ecc. Il primo fu Anassimandro Di Mileto, che delineò la prima mappa delle terre del mondo antico. Intanto la scuola pitagorica, nel V secolo, aveva affermato.Il concetto di sfericità della terra e la suddivisione in zone astronomiche sono stati studiati da vari studiosi. Tra questi, merita di essere ricordato Dicearco di Messina, che ideò gli assi ortogonali, una specie di reticolato di meridiani e paralleli. Eratostene di Cirene, invece, fece il primo tentativo di misurare le dimensioni della terra, dando valori leggermente superiori a quelli reali. Marino di Tiro introdusse le latitudini e le longitudini calcolate in gradi. L'opera di Marino venne perfezionata da Claudio Tolomeo, che rappresentò i meridiani che convergono ai poli e i paralleli come archi di circonferenze.
Una fase importante per lo sviluppo della cartografia è legata alle conquiste romane e all'ampliamento del mondo conosciuto. I mensores seguivano le legioni romane e fornivano il rilievo dei territori conquistati. Gli itinerari "PICTA" erano vere carte stradali. La Tabula Peutingeriana si presenta come una striscia in cui vengono rappresentate le terre dell'impero.
romano (aspetti fisici ed antropici). Le crociate, i grandi viaggi in oriente e l'introduzione delle bussola, favorirono lo sviluppo delle carte nautiche che indicavano le coste e gli scali, le direzioni e le distanze relative da un luogo all'altro (es. La Carta Pisana). Il portolano era una descrizione dei porti e delle coste, che riporta indicazioni delle distanze da porto a porto. Marco Polo iniziò la serie dei grandi viaggi per terra e per mare che portarono alla rettifica di errati concetti geografici. Notevole contributo alla navigazione si deve all'olandese Gerhard Kremer, detto il Mercatore, che realizzò le carte nautiche, e la carta del mondo nella proiezione cilindrica che porta il suo nome. A egli si deve anche una raccolta di carte nell'Atlante. Inoltre, il Mercatore è considerato un vero innovatore della cartografia. Nuove conoscenze di terre lontane si devono ai viaggi di Cristoforo Colombo, Amerigo Vespucci e Ferdinando Magellano.Lo sviluppo della cartografia si deve alle foto aeree e di recente alle foto da satellite. Un moderno strumento di analisi del territorio è il telerilevamento, che produce foto con satelliti artificiali dotati di sensori, strumenti speciali che registrano l'energia prodotta da ogni sostanza naturale e quella derivata dalle attività dell'uomo. In particolare, i radiometri sono i sensori elettromagnetici più importanti nel telerilevamento in campo geografico; e con lo stereoscopio si ottiene l'immagine in tre dimensioni delle superfici fotografate. Inoltre, con le nuove tecnologie informatiche, come i GIS (Sistemi Informativi Geografici) si riescono a elaborare numerosi dati geografici, e in più, l'uso di Internet facilita la composizione di una cartografia tematica (es. Google Maps). Oltre i GIS, abbiamo il GPS, cioè il Sistema di Posizionamento Globale, che è un moderno sistema per conoscere la posizione di un oggetto sulla superficie.
La terra assume una forma particolare detta geoide. Per fini cartografici, il globo viene assimilato ad un ellissoide di rotazione che ruota attorno la proprio asse minore. Il movimento di rotazione della terra intorno al proprio asse, ci identifica due punti fissi detti poli, da questi poli si individua l'origine del reticolato geografico, formato da linee virtuali dette meridiani e paralleli. Queste servono a stabilire le coordinate geografiche. I punti di riferimento sono l'equatore ed il meridiano fondamentale di Greenwich.
L'utilizzazione del GPS risulta di grande importanza in campo cartografico e geodetico: questo ha portato ad un successo commerciale nelle vendite di ricevitori nel settore auto, nella telefonia mobile, nei palmari e nei navigatori satellitari portatili.
convenzionali: I meridiani sono sulla sfera circonferenza uguali che uniscono i due poli nord e sud, in pratica si tracciano due semicirconferenze, una detta meridiano e l'altra antimeridiano; i paralleli sono cerchi che diventato più piccoli man mano che dall'equatore procediamo verso i poli. L'equatore divide la superficie della terra i due emisferi: quello del polo artico si chiama emisfero boreale o settentrionale, quello del polo antartico si chiama emisfero australe o meridionale. La circonferenza equatoriale è considerata come un angolo giro, suddiviso in 360 parti, dette gradi. Ogni grado è suddiviso in 60 primi, ogni primo in 60 secondi ed ogni secondo in decimi di secondo. Le coordinate geografiche, sono: latitudine, longitudine ed altitudine. La latitudine è la distanza angolare di un punto dall'equatore calcolata lungo un meridiano in gradi, primi e secondi ( l'equatore ha latitudine 0 e due poli 90 ). La longitudine èLa carta geografica è uno strumento fondamentale per lo studio della geografia e viene utilizzata per scopi diversi come la navigazione, la pianificazione urbana, l'agricoltura e la ricerca scientifica. Esistono diverse proiezioni cartografiche che permettono di rappresentare la superficie terrestre su una superficie piana, ognuna con vantaggi e limitazioni.
Le coordinate geografiche sono un sistema di riferimento utilizzato per localizzare un punto sulla superficie terrestre. Esse sono costituite da una latitudine e una longitudine, che indicano rispettivamente la distanza angolare di un punto dall'equatore e dal meridiano di riferimento. La latitudine varia da 0° all'equatore a 90° ai poli, mentre la longitudine varia da 0° al meridiano di riferimento a 180° all'antimeridiano.
Le coordinate geografiche sono utilizzate per la navigazione, la cartografia, la geolocalizzazione e per determinare il fuso orario di un luogo. Esistono anche sistemi di coordinate geografiche più precisi come il sistema UTM (Universal Transverse Mercator) utilizzato per scopi militari e topografici.
ridotte; Questo rapporto prende il nome di scala.Approssimata; perché non è possibile riportare la superficie di una sfera su un piano;- Simbolica; perché, per raffigurare i diversi oggetti geografici, bisogna usare opportuni simboli
- ortografici. La scala, è data dal rapporto tra le lunghezze misurate sulla carta e le corrispondenti lunghezze misurate sul terreno. La scala è data da una frazione che ha per il numeratore l'unità, e per il denominatore un numero che esprime quante volte è avvenuta la riduzione. Quest'ultimo indica quante volte si deve moltiplicare una distanza sulla carta per ottenere la distanza reale. Da questa proporzione si ricavano le seguenti formule:
- 1 = numeratore della scala
- n = denominatore della scala
- l = Lunghezza sulla carta
- L = Lunghezza effettiva
Il numeratore è l'unità e per denominatore il numero delle volte per le quali le distanze sono state ridotte (es. 1:50.000 cioè 1cm sulla carta corrisponde a 50.000cm nella realtà).
La scala grafica è data da un segmento diviso in parti uguali a cui vengono assegnati valori in centimetri, metri e chilometri, che corrispondono alla distanza reale sul terreno.
Le carte geografiche vengono distinte in base alla scala:
- Piante e Mappe: Hanno una scala che non supera 1:10.000. In questo caso è detta grandissima. Le piante riguardano le aree di città, le mappe quelle di campagna. Rientrano in questa classificazione, le Carte Tecniche Regionali e le Carte Catastali.
- Carte Topografiche: Hanno la scala compresa tra 1:10.000 e 1:100.000, è detta grande. Le carte topografiche rappresentano con molta precisione piccoli tratti, come strade e centri abitati.
- Carte Corografiche: Hanno la scala compresa tra 1:100.000 - 1:1.000.000. Sono carte a media scala.
Servono a rappresentare una regione o uno stato.
Carte Generali: Hanno una scala superiore a 1:1.000.000. Esse rappresentano superfici molto estese come uno stato o un continente.
Mappamondo e Planisferi: Hanno scale superiori a 1:30.000.000, e sono dette a piccolissima scala. I planisferi raffigurano, su un piano tutta la superficie della terra. I mappamondi sono rappresentazioni della terra su un piano, divisi su due emisferi, sono spessi confusi con i globi, che sono invece di forma sferica.
Le carte tematiche illustrano i diversi elementi del territorio nella quantità, nella qualità, nella distribuzione fenomeni di vario tipo. In genere queste carte privilegiano un tema specifico. In particolare, le carte fisiche rappresentano le caratteristiche fisiche del territorio, come i rilievi, i fiumi, i laghi, le coste, la vegetazione e si distinguono in:
- Carte Orografiche: Che evidenziano i sistemi montuosi;
- Carte Geologiche: Che rilevano la natura del terreno e i tipi di fenomeni di vario tipo.
1. Carte geologiche: Indicano la composizione delle rocce e l'era della loro formazione.
2. Carte morfologiche: Individuano la forma del suolo.
3. Carte climatiche: Indicano aree con gli stessi valori di temperatura, precipitazioni e la direzione dei venti.
4. Carte idrografiche: Indicano i corsi d'acqua, i laghi e gli stagni.
5. Carte fitogeografiche: Studiano la flora.
6. Carte zoogeografiche: Studiano la fauna.
7. Carte nautiche: Mostrano l'andamento della costa e le strutture per la navigazione.
8. Le carte antropiche mettono in evidenza i fenomeni connessi con la presenza e l'attività dell'uomo. Sono di questo tipo le carte etniche, le carte demografiche, le carte politiche, le carte storiche, le carte economiche, le carte commerciali e le carte stradali.
Le carte ferroviarie riguardano il traffico ferroviario delle merci e delle persone sulle direttrici principali.
Le carte turistiche segnano le vie di comunicazione terrestri, marittime ed aeree.
Le carte geologiche permettono osservazioni sulla struttura e sulla composizione del terreno.
La carta geologica, riporta l'età e la natura delle rocce, la disposizione dei terreni e la presenza di eventuali faglie o pieghe. Queste informazioni sono fondamentali per comprendere la storia geologica di un'area e per studiare i processi che hanno modellato il paesaggio nel corso del tempo. Gli escursionisti possono utilizzare la carta geologica per pianificare le proprie escursioni, in quanto fornisce indicazioni sul tipo di terreno che si incontrerà lungo il percorso. Ad esempio, se si desidera fare un'escursione in montagna, la carta geologica può indicare la presenza di rocce sedimentarie o vulcaniche, che possono influenzare la difficoltà del percorso. I geografi, invece, utilizzano la carta geologica per studiare la distribuzione dei diversi tipi di rocce e per comprendere come queste influenzano la morfologia del territorio. Ad esempio, la presenza di rocce sedimentarie può indicare la presenza di antichi mari o laghi, mentre la presenza di rocce vulcaniche può indicare l'attività vulcanica passata. Inoltre, la carta geologica può essere utilizzata per individuare risorse naturali, come giacimenti di minerali o di idrocarburi. Queste informazioni sono fondamentali per l'industria estrattiva e per la pianificazione del territorio. In conclusione, la carta geologica è uno strumento fondamentale per geografi ed escursionisti, in quanto fornisce informazioni dettagliate sulla composizione e sulla storia geologica di un'area.