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COORDINATE GEOGRAFICHE

La figura geometrica più vicina alla forma della Terra (che è un solido unico) è il geoide la cui forma si avvicina a quella di una sfera.

Per localizzare la posizione di un punto sul globo si utilizza un sistema di coordinate cartesiane adattato alla forma della Terra.

Le coordinate formano una rete di circonferenze immaginarie data dai meridiani e dai paralleli.

RETICOLATO GEOGRAFICO

Considerando la Terra una sfera:

Meridiani = archi di circonferenza massima che hanno gli estremi sui due poli terrestri (direzione nord-sud); il meridiano fondamentale è oggi quello di Greenwich.

Paralleli = circoli minori dati dall'intersezione tra la superficie terrestre e piani perpendicolari all'asse terrestre (direzione est-ovest); il circolo massimo è l'equatore.

RETICOLATO CARTOGRAFICO

Insieme di linee ortogonali ed equidistanti che hanno come riferimento l'equatore e il meridiano fondamentale, servono a definire le coordinate piane di un punto.

puntoLONGITUDINE = lunghezza in gradi dell'arco di parallelo tra un punto e il meridiano scelto come riferimento. Varia tra 0° e 180° est o ovest.

LATITUDINE = lunghezza in gradi dell'arco di meridiano tra un punto e l'equatore e può essere nord o sud. Varia da 0° all'equatore fino ai 90° sud o nord ai due poli.

Classificazione delle carte geografiche in riferimento alla scala:

  • Carte a grandissima scala = mappe catastali (1:1.500 o 1:2.000), piante di città (maggiore di 1:10.000), planimetrie (1:200 o 1:100)
  • Carte a grande scala = carte topografiche con scale comprese tra 1:10.000 e 1:200.000
  • Carte a media scala = carte corografiche (raffigurano regioni o territori abbastanza estesi come uno Stato) comprese tra 1:200.000 e 1:1.000.000 (tra esse rientrano le carte itinerarie e turistiche)
  • Carte a piccola e piccolissima scala = carte generali o geografiche con scale inferiori da 1:1.000.000 (carte degli atlanti) a 1:30.000.000 (mappamondi)

Per quanto riguarda la cartografia storica il temine CARTA è usato solo in rapporto al significato della raffigurazione, non nel senso stretto del materiale. La parola carta ha lo stesso significato in molte lingue indoeuropee (francese, romeno, tedesco ecc.), ma accanto ad essa sussiste, con significato analogo, la parola mappa (termine adottato da inglesi, spagnoli e portoghesi). I Romani per indicare una rappresentazione cartografica usavano la parola tabula. Nel Medioevo l'espressione imago mundi equivale a carta geografica, mappa mundi indicava una rappresentazione geografica del mondo in piano (oggi la parola mappamondo indica l'oggetto che i cartografi antichi chiamavano globo ed oggi planisfero).

RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE PRIMITIVE

Le prime testimonianze grafiche che sono state interpretate in senso topografico risalgono al Neolitico.

Rappresentazioni topografiche

Rappresentazioni della volta celeste

Immagini cosmologiche

Mappa di Bedolina

(Valcamonica) ca. 1400 a. C. Graffiti rupestri sono stati ritrovati in Venezuela, Africa, Francia, Paesi Bassi, Russia, Siberia, Caucaso Mappe incise su corteccia d'albero sono molto comuni in Siberia, tra gli Esquimesi e tra gli Indiani del Nord America. Il fatto di essere facilmente trasportabili ha contribuito alla loro diffusione. Esempio di carta nautica realizzata nelle Isole Marshall. Bastone esquimese che rappresenta la linea di costa. Primi reperti databili a cui viene attribuito un valore di rappresentazione cartografica. La necessità di estendere le terre coltivabili porta allo sviluppo della scienza matematica che trova il suo supporto nella riproduzione grafica, realizzata su tavolette di argilla. Mappe che riguardano l'assetto del territorio interno, posto in relazione alla disponibilità dell'acqua. Mappe che riportano la pianta di una città, di distretti o accampamenti militari. Ai Babilonesi si deve la prima carta del mondo.

cui sono condensate tutte le conoscenze acquisite in quasi due millenni di storia Tavoletta babilonese - VI sec. a.C.(Britisch Museum)

L'attestazione di una diffusa produzione cartografica viene dalle testimonianze di CIVILTÀ EGIZIA autori greci (Erodoto, Apollonio Rodio)

I testi su papiro e le epigrafi ricordano l'esistenza di mappe catastali caratterizzate da uno stretto rapporto tra società e territorio basato sulla presenza dell'acqua, il fiume Nilo

Mappa datata al 1184 – 1087 a.C. (conservata al Museo di Torino)

Riproduce una stretta porzione della Nubia dove si trovava un giacimento d'oro: sono disegnate le montagne, le strade che portavano dalla miniera al Mar Rosso, la via di un centro abitato

LA CARTOGRAFIA NEL MONDO CLASSICO

Sviluppo della cartografia da strumento pratico a disciplina che affianca e si compenetra con CIVILTÀ GRECA la geografia

La cartografia greca risponde a due necessità fondamentali

Pratica/politica

Filosofico/teorica

Produzione di trattati sullo studio

Produzione dei periploi della Terra e l'origine dell'Universo

Itinerari scritti descrivono la morfologia della coste, indicano gli approdi e forniscono informazioni sulle città di mare e loro abitanti, le distanze (computate in ore di viaggio o in misure lineari)

TIPOLOGIE FONTI (età arcaica)

resoconti dei viaggiatori (naviganti)

peripli circoscritti al mare particolare relazioni delle spedizioni intraprese per colonizzare nuove terre

peripli che riguardano tutto il Mediterraneo

peripli che trattano le coste dell'Oceano

Degli antichi peripli sono giunti sino a noi solo alcuni frammenti (rielaborati) numerosissime le citazioni negli autori greci e latini (Ecateo, Erodoto ecc.)

Nell' Iliade e Odissea di Omero (ca. VIII sec. a. C.) troviamo precise descrizioni delle coste dell'Italia meridionale ed altri particolari geografici

SCUOLA FILOSOFICA DI MILETO

La città di Mileto

è uno dei maggiori porti (VI sec. a. C.) ed empori dell’epoca in cui confluiscono tutte le notizie relative alle colonie fondate dagli Ioni (Grecia, Italia meridionale, Mar Nero) e dagli altri centri commerciali, per primi quelli etruschi. Speculazione filosofica intorno al problema di disegnare una carta del Mondo abitato ECUMÈNEA. NASSIMANDRO (610 - 546 a. C.) considerato il primo cartografo della storia. Riprende la carta del mondo di Anassimandro, perfezionandola; a lui si deve la prima rappresentazione grafica della terra abitata. Pinax di Anassimandro (ricostruzione) Ecumene di Ecateo (ricostruzione) La terra è raffigurata come una circonferenza; l’anello esterno rappresenta l’Oceano che circonda le terre emerse, al centro il Mediterraneo divide il mondo in due grandi parti. Alla cartografia cosmogonica, incentrata sulla speculazione filosofica, si dedicò anche Pitagora.sostenendo la sfericità della Terra. In età arcaica si ha lo sviluppo della cartografia pratica, a supporto alla vita sociale e alle necessità militari. La cartografia a fini militari è legata a progetti urbanistici legati alla potenza macedone e poi alla fondazione delle colonie (V sec.) e persiana ed interessa l'Asia delle città occidentali. IPPODAMO DA MILETO, uno dei più importanti architetti greci, ricorda una carta incisa su bronzo posseduta da Aristagora (tiranno di Mileto), sulla quale era inciso tutto il mondo terrestre, tutto il mare e tutti i fiumi. A partire dalla metà del IV sec. a. C. si sviluppa una cartografia "scientifica". Alle conoscenze di nuovi popoli e territori si accompagna l'applicazione della matematica, ragionamento legato alla soluzione dei problemi dell'orientamento e della reciproca.

posizione delle terre da raffigurare

Attraverso le esperienze dei viaggi si era sviluppato l'immagine di una maggiore estensione della terra nel senso est - ovest, ovvero nella lunghezza (longitudo) rispetto alla direzione nord - sud, la larghezza (latitudo)

Grazie all'applicazione della matematica, nel IV sec. la geografia greca aveva già elaborato un sistema di meridiani e di paralleli

Ad Eudosso dI Cnido (395 - 342 a.C.), allievo della scuola pitagorica, si attribuisce l'elaborazione di procedimenti astronomici per la misurazione della latitudine e del meridiano e la definizione dei termini di latitudine, equatore e tropici. Costruisce la prima carta del Mondo di forma quadrangolare

Si serve di una linea di orientamento (diáfragma) che, in direzione est - ovest, DICEARCO DA MESSINA passava per le Colonne d'Ercole, la Sicilia, (350 - 290 a.C.) Atene, Rodi, il Monte Tauro e il Monte Immaus

Queste luoghi erano considerate come se si fossero

trovati alla stessa latitudine

L'uso del diáfragma rese possibile una maggiore precisione nella delineazione delle coste mediterranee

Ecumene di Dicearco da Messina (ricostruzione)

Applicazione della misura angolare e di concetti astronomici al disegno cartografico

Calcolo della distanza tra le città di Siene (Assuan) ed Alessandria basandosi sulla diversa inclinazione dei raggi del sole nel giorno del solstizio d’estate

ERATOSTENE Tale distanza venne utilizzata per calcolare la grandezza della (276 - 195 a. C.) Terra, da lui considerata una sfera perfetta

La misura della terra così calcolata era pari a 250.000 stadi = 46.000 Km, con uno scarto dalla misura reale di poco più del 10%

L'errore è imputato al fatto che le due città erano ritenute sullo stesso meridiano

Eratostene traccia un sistema di linee rette orizzontali e verticali, poste a distanze uguali e passanti per località note tale griglia anticipa il reticolato

geograficoL’ecumene di Eratostene è ampliata rispetto alle precedenti rappresentazioni sia perquanto riguarda i paesi posti a latitudini settentrionali che per l’Asia orientale

Ecumene di Eratostene (ricostruzione)

A partire dal II sec. i progressi della cartografia si legano al formarsi diuna cultura e di una tradizione cartografica

CLAUDIO TOLOMEO(90 – 168 d.C.)

Visione geocentrica del sistema solarela Terra è posta al centro del sistema solare e intorno ad essa adiverse distanze e in ordine crescente si trovano i pianeti (Luna,Mercurio, Venere, Sole …)

Dettagli
Publisher
A.A. 2009-2010
35 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Atreyu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Carestiato Nadia.